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NPL: CREDITI DETERIORATI…LIQUIDARE LIQUIDARE LIQUIDARE

Author: icebergfinanza Finanza.com Blog Network Posts

Ieri il nostro ministro dell’ottimismo, quello che negli ultimi tre anni sosteneva che il debito sarebbe crollato, di fronte all’ennesima esplosione del debito ha dichiarato…

Padoan rassicura sul debito. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, prevede “un calo deciso del debito in un prossimo futuro” grazie alla più alta crescita del Pil nominale. Il ministro spiega alla Cnbc, che il governo italiano si aspetta innanzitutto che l’1,5% di crescita del Pil nel 2017 stimato nel Def “sia confermato”, ma ritiene anche che tale cifra possa essere superata. “La fiducia degli investitori nei titoli di Stato dell’Italia è intatta”

Magari rassicura come ha fatto negli ultimi anni, vero PierCarlo?

Padoan: il 2016 sarà l’anno della svolta, il debito pubblico calerà

poi nel 2017…

Padoan: debito pubblico Italia si è fermato, ora scenderà

Suppongo che quando il ministero dell’ottimismo parla di riduzione aggressiva parli di privatizzazioni o no?

Ci dispiace ma anche questa volta abbiamo avuto ragione, liquidare quote di aziende che sono galline dalle uova d’oro per abbattere il debito è stata un’autentica fesseria, la verità è figlia del tempo, ma si sa chi vive sperando, muore…

Abbiamo passato gli ultimi due anni a raccontarvi che solo un demente può pensare di liquidare crediti deteriorati ai livelli attuali, solo un ignorante può adeguarsi alle richieste di un manipolo di burocrati e tecnocrati che impone di liquidare crediti che hanno valori nettamente superiori a quelli che si ottengono oggi sui mercati.

In America come abbiamo visto, hanno cambiato le regole in cinque secondi, il problema era un altro, loro hanno permesso alle banche di valutare asset, derivati o titoli strutturati a prezzi di fantasia, “mark to fantasy”vlo lo splendido artificio contabile conosciuto comunemente come FAS 159, creato dagli architetti della nuova generazione finanziaria, che ha permesso ai bilanci delle istituzioni creditizie di superare temporaneamente lo tsunami prodotto dalla piccola farfalla subprime.

LA FONTE DELL’ETERNA GIOVINEZZA!

Invece no, da noi, pur di demolire tutto il sistema bancario italiano, si vuole tutto e subito, valutato mark to market, crediti deteriorati compresi, non uno solo ha imparato la lezione del Giappone, della crisi giapponese a Francoforte.

A nessuno salta in mente di cambiare le regole in senso positivo, per attendere nel tempo una vera e sana ripresa dell’economia e dei crediti deteriorati.

Risultati immagini per npl banca d'italia 2016

Ovviamente del terzo livello di Deutsche Bank, guai a parlarne, la classe dirigenziale di questo Paese o è corrotta e si è venduta o è semplicemente ignorante.

BASILEA TRE: DEUTSCHE BANK UNO DUE E …TRE! 

Proprio ieri, grazie alla segnalazione di un amico, puntuale ecco il bollettino della banca d’ Italia…

Banca d’Italia – N. 11 – I tassi di recupero delle sofferenze nel 2016

La presente nota aggiorna al 2016 le stime sui tassi di recupero delle sofferenze pubblicate con la Nota di stabilità finanziaria e di vigilanza n. 7 e presenta un’analisi comparativa delle caratteristiche delle sofferenze chiuse rispetto alle consistenze in essere alla fine del 2016. I dati, insieme ad alcune disaggregazioni di dettaglio commentate ma non riportate nel testo, vengono resi disponibili in formato elettronico. Dall’analisi emergono i seguenti risultati principali.

◾Nel 2016 il controvalore delle posizioni chiuse ha raggiunto il massimo dal 2006 (17 miliardi, contro i 13 del 2015), principalmente per effetto dell’aumento delle cessioni sul mercato. Tale valore rimane inferiore a quello dei nuovi ingressi in sofferenza, ma la differenza si è più che dimezzata nell’ultimo triennio. Il numero delle posizioni chiuse è stato superiore a quello delle posizioni aperte.

Nel 2016 il tasso di recupero medio si è attestato al 34% (35% nel 2015 e 34% nel 2014).

La lieve riduzione ha riflesso il significativo incremento della quota delle cessioni, caratterizzate da tassi di recupero che si mantengono notevolmente inferiori rispetto a quelli conseguibili attraverso le procedure ordinarie. Per contro, è aumentato il recupero medio ottenuto tramite cessioni sul mercato (23% contro 20% nel 2015).
◾Prosegue il graduale incremento della velocità di smaltimento delle sofferenze. La quota di posizioni chiuse entro un anno dall’ingresso a sofferenza, scesa sino a un minimo del 20% nel 2012, è risalita al 38% per le posizioni aperte nel2015. In termini di importi, il rapporto fra l’ammontare delle sofferenze chiuse in ciascun anno e lo stock esistente all’inizio del periodo, che aveva toccato il minimonel 2013 (6%), nell’ultimo triennio è stato sempre superiore all’8%, attestandosi al di sopra del 9% nel 2016.
◾I tassi di recupero osservati di recente non sembrano sovrastimare i recuperi che potranno essere conseguiti nei prossimi anni. Infatti le posizioni chiuse nel periodo 2006-2016, su cui sono calcolati i tassi di recupero, presentano una anzianità nettamente maggiore rispetto a quella media della consistenza di posizioni in essere a fine 2016, e una minore incidenza di quelle assistite da garanzie reali. La composizione per settore di controparte (famiglie, imprese) e la ripartizione geografica (nord, centro, sud) appaiono sostanzialmente analoghe.

Ma tu pensa ci sono banche che vengono costrette a liquidare NPL a 5/10/15 centesimi e il tasso medio di recupero è di 34/35 centesimi con un’economia depressa, figurarsi nei prossimi anni quando il ciclo economico si riprenderà.

Bravi complimenti, quelli della BCE prima hanno imposto austerità e deflazione da debiti, amplificando sofferenze e insolvenze aziendali e personali, poi vogliono dare il colpo di grazia imponendo copertura totale. Auguri Ragazzi, ne abbiamo davvero bisogno, anche perché in Italia, l’argomento del giorno è… il nulla!

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What I’m telling you you’ll hear months from now


I am so far ahead of the experts that it's not even funny.

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YIELD CURVE: UN MESSAGGIO DALLA STORIA!

Author: icebergfinanza Finanza.com Blog Network Posts

Mentre tutto ciò che sale prima o poi scende, in America negli ultimi giorni sono usciti dati macroeconomici che confermano la nostra view per i prossimi anni, ovvero l’inflazione è morta e sepolta dalla deflazione da debiti.

I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono cresciuti in ottobre, l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto solo dello 0,1%, insieme al dato core depurato dalle componente volatili dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, cresciuto dello 0,2%, anche in questo caso in linea con quanto previsto dagli analisti.

Quello che conta davvero è che per il terzo mese consecutivo non c’è alcun segnale di pressione sui salari in America.

Thanks to Zero Hedge

Quello che più conta e che ha portato i rendimenti a lungo termine nuovamente al ribasso negli ultimi giorni è che la riforma fiscale di Trump fa acqua da tutte le parti…

I piani di Donald Trump di approvare una riforma fiscale entro Natale si complicano. Il primo senatore repubblicano si è pronunciato contro la bozza della legislazione in via di definizione al Senato Usa. Si tratta di Ron Johnson, convinto che il pacchetto di riforma avvantaggi grandi aziende a scapito di altre tipologie di imprese.

“Se possono approvarla senza di me, che lo facciano”, ha detto il repubblicano del Wisconsin in una intervista al Wall Street Journal. “Non voterò per questo pacchetto fiscale”, ha aggiunto. La sua posizione potrebbe mettere a repentaglio i piani dell’aula del Parlamento di cui fa parte di approvare la bozza di riforma nella settimana successiva al Giorno del Ringraziamento, che cade il 23 novembre prossimo. Il Gop conta sul voto a favore di tutti i 52 senatori che ha al Senato; il partito del presidente Usa si può permettere al massimo due defezioni per approvare la riforma a meno che non riesca a convincere qualche democratico a votare “sì”.  America 24

C’è chi si ostina a continuare ad osservare la curva dei tassi, evidenziando il differenziale tra il rendimento dei titoli a due anni e quello del decennale che ora è intorno allo 0,63%, dinamica che non si vedeva dal lontano novembre del 2007, ma come abbiamo più volte sottolineato, quello che conta oggi è lo spread tra i tassi a 5 anni e quelli a 30 anni, depurato dalle distorsioni della politica monetaria della Fed.

O si certo, i mercati saliranno all’infinito e non ci saranno più crisi o recessioni!

Prosegue nel frattempo la caduta dei titoli ad alto rendimento e dei titoli spazzatura come abbiamo evidenziato nell’articolo di inizio settimana…

Negli ultimi giorni corsa alla chiusura delle posizioni a leva in area euro con conseguente è naturale rimbalzo dell’euro, ma la tendenza di base non cambia la parità resta il nostro obiettivo minimo! Per finire sembra iniziata la stagione della caccia e subito l’uccellino preferito è la nostra araba fenice, quasi sei mesi trascorsi per ottenere il nulla, fondi e prodotti vari imbottiti di illusioni alla fine di un ciclo economico.

Passeggere. Così vorrei ancor io se avessi a rivivere, e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest’anno, ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno è d’opinione che sia stato più o di più peso il male che gli e toccato, che il bene; se a patto di riavere la vita di prima, con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch’è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll’anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
Venditore. Speriamo.
Passeggere. Dunque mostratemi l’almanacco più bello che avete.
Venditore. Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.
Passeggere. Ecco trenta soldi.
Venditore. Grazie, illustrissimo: a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi.

Tratto dal DIALOGO di un  VENDITORE d’ALMANACCHI e di un PASSEGGERE di Giacomo Leopardi

Il prossimo manoscritto outlook 2018 “EPIC MOMENT” si preannuncia davvero interessante!

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please wait…

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PREVISIONI CICLICHE S&P 500 – Analista Simone Rubessi

Author: Il Respiro del Grafico Finanza.com Blog Network Posts

Le Bande rappresentative dei cicli di lungo periodo segnalano un massimo ciclico, in quanto le bande superiori si sono testate tra loro.

Questo evento dovrebbe replicare quanto già accaduto in corrispondenza del cerchio blu sul massimo precedente.

La svolta è quindi sempre più vicina…


I prezzi sono in linea con il Battleplan Biennale, attualmente dovremmo essere sul massimo del primo Intermestrale (indicatore di ciclo in basso) del secondo ciclo Annuale.

Il massimo dell’attuale Intermestrale potrebbe essere anche il massimo del Biennale.


La previsionale di lungo periodo mostra ancora una gamba rialzista prima della discesa, il rialzo culminerebbe in corrispondenza della banda superiore mostrata nella prima figura.


Tornando al FTSEMIB possiamo vedere che secondo il Battleplan la fusione dei primi 2 cicli ….OMISSIS…



Per info sul Percorso Tecnico Ciclico Predittivo, Analisi Visiva del Battleplan e utilizzo degli indicatori Ciclici
Ing. Francesco Filippi 349 466 18 24
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Economia

INCISO SUL CASO TESLA ED AGGIORNAMENTO PREVISIONALE CICLICO SUL DAX – Analista Simone Rubessi

Author: Il Respiro del Grafico Finanza.com Blog Network Posts

Tesla, quando i fondamentali si distaccano dalla realtà.

Dato che oltre alla borsa sono anche appassionato di motori, vorrei esportvi il caso Tesla.

Tesla è una società fondata da un genio di nome Elon Musk che produce auto 100% elettriche e nel suo settore è considerata il Top del Top.

Nonostante sia così tanto blasonata e che il numero delle sue auto vendute cresca di anno in anno, i suoi bilanci sono sempre più in rosso, ovvero registra sempre più perdite. Questo non ha scoraggiato minimamente gli investitori. Guardando il grafico dei prezzi dal 2010 ad oggi passa da 30$ ad azione fino a circa 315$ , crescendo di un 950% in appena 7 anni.

Questa crescita gli ha permesso di arrivare ad una capitalizzazione di ben 52 miliardi di $ .

Com’ è possibile questa crescita quando i bilanci sono così disastrosi ?

Posto che la finanza si discosta sempre di più dall’economia reale, andando saltuariamente in direzione opposta all’ economia sottostante, ci sono altri fattori che hanno alimentato questa crescita, come:

  • Elon Musk è un comunicatore formidabile ed è riuscito a rendere le Tesla uno status symbol oltre all’oggetto che è di indubbia qualità. E’ considerato un visionario alla stregua di Steve Jobs, quindi ogni qualvolta che presenta qualcosa di nuovo crea molta euforia sul titolo.
  • Tesla è considerata rivoluzionaria e capace di risolvere in una qualche misura il problema energetico planetario, grazie alla creazione anche del power wall e delle tegole fotovoltaiche.
  • Le quotazioni di borsa dipendono dalla domanda e dall’offerta, di conseguenza al di là dei risultati societari, se in quel titolo vengono investiti parecchi soldi, il titolo non può far altro che salire.

Detto questo bisogna capire se Tesla sarà una bolla o meno.

Il fatto che continui a perdere soldi è parte della strategia, poichè le auto vengono vendute sotto costo per creare un volume di domanda che permetta in futuro fare profitti attraverso le economie di scala.

Cosa succederà se le case automobilistiche storiche un giorno riusciranno ad eguagliare la tecnologia di Tesla o addirittura superarla ? Potrebbe far perdere tutto questo appeal che ad oggi sostiene questa valutazione esorbitante.

L’altra problematica è il fatto che si scontra con colossi del petrolio che non credo che siano così favorevoli alle auto elettriche.

Riuscirà quindi Tesla a creare presto utili per sostenere questa enorme crescita, mantenere il suo appeal ed il primato tecnologico in questo settore ?

Se così non fosse la vedo dura……

DAX
Tornando all’ aggiornamento sul Dax dovremmo trovarci sul massimo del ciclo Intermestrale (indicatore di ciclo in basso), ugualmente all’ Eurostoxx analizzato ieri.

E’ ancora da stabilire se il massimo del Biennale sarà su questo Intermestrale o sul prossimo, che in ogni caso sarà comunque ribassista.


L’indicatore di ciclo dell’Annuale fusion è in dilatazione, facendo presupporre sempre di più la sua fusione con il ciclo Biennale fusion.

Ad ogni modo l’indicatore evidenzia che siamo certamente nei pressi di un massimo, dato che la velocità ha rotto l’asse dello zero al ribasso.


La previsionale di lungo periodo denota una discesa imminente.


FTSEMIB
Il FTSEMIB per ora segue perfettamente il Battleplan intermestrale che denota a breve un … OMISSIS….



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Ing. Francesco Filippi 349 466 18 24
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