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Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 1 Novembre 2017

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2016 (range 15017/21194 ) ) [ uscita rialzista ]
prossimo 2017

Setup Mensile:
ultimo Ottobre (range 22021 / 22899 + event est. ) [ in attesa ]
prossimi Dicembre

Setup Settimanale:
ultimi: prossimi 9/13 ottobre ( range 22261//22564 ) [ uscita ribassista ] annullato
prossimi 30 Ott/ 3 Nov, 13/17 Nov

Setup Giornaliero
ultimo : 30/31 Ottobre (range 22639/ 227826 + event. est. ) [ in attesa ]
prossimi 3

Angoli annuali indice 2017 16500, 17400, 19800/20000, 20600, 22500, 23900
Angoli annuali comit 2017 755, 869, 1010, 1088/1094, 1155, 1280, 1330 ,1510

Angoli Mensili Novembre 21800, 22180, 22980, 23750
Angoli Settimanali: 21680,, 22310,22840, 23220
Angoli Giornalieri 22597, 22692, 22708, 22807, 23980, 24024

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continuerano sempre sull’articolo unico settimanale.

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Autore: gianca60 Finanza.com Blog Network Posts

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Economia

NAFTA And The Housing Industry


Housing and NAFTA may have more in common then you would think! Brian Friedman breaks down why NAFTA negotiations or a pull-out could impact the U.S. housing market! Follow us on Twitter:
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INFLAZIONE: ENNESIMA PIETRA TOMBALE!

Prosegue inesorabile la nemesi della deflazione da debiti, mettendo l’ennesima pietra tombale sulle aspettative e speranze di un manipolo di ignoranti travestiti da banchieri centrali.

Solo un esempio di come ormai l’informazione finanziaria è a livelli infimi…

A settembre gli americani hanno continuato a spendere più del previsto e i loro redditi sono aumentati come da attese. Il dato, che mostra una crescita costante, potrà dare sostegno all’economia nei prossimi mesi. Secondo quanto riportato dal dipartimento del Commercio, le spese per consumi sono salite dello 1%, sopra le aspettative per un +0,8%. Ad agosto il dato era aumentato dello 0,1% (invariato dalla prima stima). I redditi personali sono cresciuti dello 0,4%, come previsto, dopo il +0,2% del mese precedente (invariato dalla prima stima). Il tasso di risparmio a settembre si è attestato al 3,1%, minimo del 2007.

La misura preferita dalla Federal Reserve per calcolare l’inflazione, il dato Pce (personal consumption expenditures price index), è cresciuta dello 0,4% a settembre su base mensile (oltre le stime per un +0,1%); su base annuale, ovvero rispetto al settembre 2016, è salita dell’1,6%, sotto il 2% considerato ottimale dalla Federal Reserve. La componente “core” del dato, depurata dagli elementi volatili, è salita dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annuale. (America24)

Primo il livello del tasso di risparmio è un pessimo segnale, secondo non è vero che la misura preferita dalla Fed è salita del 0,4 % ma solo del 0,1 % perchè la Fed guarda al dato core, ovvero quello depurato dalle compenenti volatili, energia e alimenti, terzo non c’è alcun miglioramento nei redditi.

[Chart]

E’ abbastanza chiaro il grafico è serve anche un disegnino?

Come scritto prima, i consumi crescono, non per l’aumento dei redditi, ma perché il consumatore americano, sta mettendo mano ai suoi risparmi, raschiando il fondo del barile, la misura preferita dalla Fed il CORE CPE sale di un miserabile 0,1% per il quinto mese consecutivo, GAME OVER!

E con questa noi abbiamo vinto l’ennesima scommessa, unici a dire dall’inizio che l’amministrazione Trump avrebbe fallito, decine e decine di analisi empiriche e storiche, attraverso il nostro Machiavelli, ora vediamo che succede nelle indagini giudiziarie, ma nelle elezioni di medio termine, il prossimo anno, l’era Trump si chiuderà per sempre.

Non solo, quando questa bolla, questa inflazione da asset scoppierà, assisterete ad uno tsunami di deflazione che sommergerà l’intera economia mondiale…

Povero Mario, io lo capisco, non deve essere facile accettare il fallimento, anche in Europa, l’inflazione non esiste più, e pensare che Draghi e la BCE hanno un unico compito, quello di preservare la stabilità dei prezzi e non ci riescono, nonostante la più imponente dose di stimoli monetari e fiscali della storia, un fallimento totale…

Germania, l’inflazione decelera a ottobre

(…)I prezzi, secondo la stima preliminare pubblicata da Destatis, hanno fatto segnare a ottobre un aumento tendenziale dell’1,6% dall’1,8% rilevato a settembre. Il dato è inferiore alle stime degli analisti (1,7%). Su base mensile i prezzi sono stimati sostanzialmente invariati contro lo 0,1% precedente ed atteso. L’inflazione armonizzata ha riportato una frenata analoga, registrando un rallentamento all’1,5% su anno (era all’1,8 a settembre ed era stimata all’1,7%), mentre ha registrato un -0,1% su mese (precedente invariata ed era attesa a +0,1%).

Anche nei dati relativi al terzo trimestre amplificati solo dall’accumulo delle scorte, i redditi sono in costante decellerazione.

Le banche centrali vi dicono da sei anni che il basso livello di inflazione è transitorio, si transitorio come il loro posto di lavoro, alla fine anche la Yellen e Draghi se ne andranno, più transitori di così si muore.

A proposito di Fed, il dollaro è sempre li, ma sembra che i tesorucci si stiano riprendendo , chissà perchè…

T-Bond: prosegue il rally, Powell in pole per vertice Fed Anche per il New York Times, Jerome Powell sarà il prossimo governatore della Federal Reserve. Citando due fonti, il giornale americano va ad aggiungersi alle indiscrezioni raccolte dalla stampa americana che danno in pole position colui che dal 2012 siede nel board della banca centrale Usa. Per le fonti del Nyt Powell è una scelta “sicura” per Donald Trump, il presidente Usa chiamato a fare questa nomina. L’incarico affidato nel 2014 da Barack Obama a Janet Yellen, l’attuale numero uno della Fed, scadrà nel febbraio 2018   America 24

… non solo…

…da Washington sono arrivate indiscrezioni sulla riforma delle tasse. Secondo Bloomberg, la Camera Usa controllata dai repubblicani sta valutando l’introduzione di tagli alle aliquote aziendali in un arco temporale di cinque anni: ciò significa che si passerebbe dal 35% attuale al 20% (…). Stando all’ipotesi, la riduzione sarebbe di tre punti percentuali all’anno a partire dal 2018. Questa ipotesi non piace chiaramente agli investitori…

Noi i posti in prima fila, li abbiamo già presi, ci pagano pure per stare in prima fila, poi ne arriveranno altri, lo spettacolo diventerà entusiasmante, poi sempre più gente continuerà ad arrivare, alcuni in preda al panico, altri per necessità, altri per cercare conforto e sicurezza. A quel punto sarà tempo di alzarsi e andarsene, troppa gente nello stesso posto, rende l’aria irrespirabile.

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Autore: icebergfinanza Finanza.com Blog Network Posts

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Economia

Tim: quadro tecnico in deterioramento, chiusura gap a 0,7205 euro ad un passo?

Piazza Affari. Il mercato italiano ha ben reagito al provvedimento preso venerdì da S&P che ha alzato il rating dell’Italia a BBB per la prima volta da 15 anni. Al momento il FTSE Mib sembra non risentire della brusca respinta operata dalla barriera a 22.900 punti ed ora sembra procedere all’interno del trading range 22.566 – 22.900 punti. Complici le festività del ponte di Ognissanti (ricordiamo che Borsa Italiana resterà comunque operativa), nei prossimi giorni i volumi di negoziazione potrebbero registrare moderati assottigliamenti favorendo la fase laterale all’interno del range sopra citato.

Sotto la lente. Quadro tecnico in deterioramento per Telecom Italia (Tim). Venerdì il titolo ha aggiornato un nuovo minimo dal dicembre del 2016 sotto i supporti a 0,75 euro. Un ritorno verso questo livello potrebbe favorire l’apertura di posizioni ribassiste sull’azione visto che l’attuale area di negoziazione è molto vicina al gap rialzista lasciato aperto il 6 dicembre 2016 e non ancora completamente chiuso. A tal proposito 0,7205 euro potrebbe rappresentare il target teorico naturale, a chiusura del gap citato.

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Autore: redazione [email protected] Finanza.com Blog Network Posts

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Economia

nostra festa non deve finire, e non finirà. (Perché la festa siamo noi!)

Diventa quasi noioso, però l’argomento “banche centrali” resta sempre protagonista sui mercati, quantomeno per le aspettative che portano con se ogni volta.
La settimana scorsa era la volta della BCE e questa settimana proprio non dobbiamo farci mancare nulla.

(Un’ipotesi di exit strategy della BCE by PictetWM)

Tanto per cominciare oggi (domani per il sottoscritto che sta scrivendo il post in piena notte) è il giorno della BOJ (cui va a sommarsi l’importante dato sul PMI cinese), mercoledì eccovi servito un FOMC che dovrebbe essere assolutamente poco interessante (condito dall’ISM manifatturiero di ottobre) e poi giovedì sarà la volta della BOE (con il dato su PMI Eurozona). Senza poi dimenticare forse la notizia più attesa (che dovrebbe saltare fuori proprio nelle prossime ore): ovvero il nome del nuovo Presidente della FED.

Capite benissimo che di carne al fuoco ce n’è tanta. In realtà, poi, quello che il mercato chiede sono solo conferme. Conferme che la festa non sia finita e che gli organizzatori siano sempre ben pronti con tutto il necessario per fare in modo che le cose vadano sempre avanti alla grande.

Questo coro da stadio che può addirittura suonare blasfemo, rende l’idea. Un sistema che deve continuare ad alimentare le aspettative di risparmiatori ed operatori. Intanto però state tranquilli, una festa che si possa definire tale, non può continuare senza una bella  presenza di alcolici. E qui di liquidi(tà) ce n’è a profusione. E già solo con questo, operatori e risparmiatori possono continuare ad ubriacarsi per poi rinsavirsi un giorno, e magari rendersi conto che qualcosa potrebbe cominciare ad andare storto. Ma sono discorsi triti e ritriti che oggi portano da nessuna parte. La festa continua eccome e le trimestrali USA hanno chiaramente segnato la strada. Per ora.

E se le banche centrali non ci regalano delle sorprese, e se non succede nulla di inatteso e sistemico (Catalogna in primis anche se…mi domando come potrebbe assorbire il mercato anche un qualcosa di più invasivo) potremo continuare la famosa festa.

Intanto un dato statistico. Un ottobre climaticamente anomalo come anche dal punto di vista finanziario. Doveva essere il mese della correzione ed invece nulla ferma il grande rally. The party’s not over, now….

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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La nostra festa non deve finire, e non finirà. (Perché la festa siamo noi!), 10.0 out of 10 based on 1 rating

Autore: Danilo DT Finanza.com Blog Network Posts