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Mutui alle famiglie: ancora record dei tassi

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Secondo le ultime rilevazioni di Bankitalia contenute nel report mensile Moneta e Banche pubblicato il 12 luglio, nel mese di maggio 2016 i tassi TAEG applicati ai mutui per l’acquisto di abitazioni sono diminuiti al 2,61% dal 2,66% del precedente mese di aprile ed al 2,91% di un anno fa.

Il dato rappresenta il valore minimo mai assunto dai TAEG rilevati da Bankitalia ; un record assoluto anche rispetto al minimo storico registrato nel giugno del 2010 pari al 2,69%.

Anche sul fronte dei tassi per mutui con durata maggiore dei 10 anni si coglie una simile diminuzione: dal 2,63% di aprile al 2,58% di maggio e al 3,04% del maggio 2015.

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Vademecum estate: 10 consigli per difendersi dai ladri

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In estate cresce il numero di persone che non si sente al sicuro nelle proprie abitazioni. Tra quelli che partono e quelli che restano, il senso di incertezza spinge molti ad investire in strumenti che possano garantire una maggiore tranquillità. ProntoPro.it, portale che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigianale, ha stilato un elenco di misure da adottare prima della partenza per sentirsi al sicuro dai ladri:

1. Cura il tuo giardino. Se avere siepi alte o alberi vicini alle finestre è comunque una cattiva abitudine perché danno ai ladri un ottimo aiuto per arrampicarsi, anche un vialetto in disordine può suggerire che il padrone di casa sia via da molto tempo. Si può approfittare del periodo estivo per fare pulizie in giardino o chiedere ad un professionista di curare il vostro prato mentre voi vi rilassate in vacanza: i ladri non capiranno che siete assenti e al vostro rientro…godrete di un giardino degno di Versailles!

2. Dal giardino alla cassetta delle lettere. Non avete un giardino e pensate che ciò che vi abbiamo appena detto non valga per voi? Beh, sappiate che uno dei primi campanelli di allarme per i ladri è la tonnellata di posta che si accumula nella cassetta e quella, di sicuro, la abbiamo tutti. Far ritirare la posta ai vicini potrebbe essere un buon metodo per depistarli così come lasciare una o più luci accese in casa; sebbene si tratti di metodi antichi sono sempre molto validi. “Finestra aperta (o luce accesa, nel nostro caso) guarda la casa”, dicevano le nonne.

3. Conduci una vita… imprevedibile. I ladri adorano le famiglie che vivono seguendo sempre gli stessi orari e che fanno sempre le stesse cose, lasciando la casa disabitata per ore nei medesimi momenti della giornata. Prenditi la libertà di cambiare le tue abitudini, l’imprevedibilità aiuta.

4. I gioielli? Mettili dove nessuno li cercherebbe. Ricorda che i primi posti esaminati dai ladri, in caso di furto, sono gli armadi, i cassetti, i vestiti, l’interno dei vasi, i quadri, i letti e i tappeti. Evita di conservare i tuoi risparmi in quei luoghi e preferisci altre zone della casa, ma attenzione, devi ricordarti dove li hai messi o rischi di perdere il cameo della nonna alla prima accensione del forno!

5. Non chiudete il recinto dopo che sono scappati i buoi. L’esperienza insegna che qualsiasi difesa fisica, per quanto robusta, può essere violata da un malvivente dotato di tempo e attrezzature sufficienti. Ecco perché il piano di sicurezza di un’abitazione deve necessariamente comprendere l’installazione di un sistema di allarme anti-intrusione che troppi, però, decidono di installare solo dopo che…sono stati derubati. Fare ricorso solo ad installatori certificati per evitare lavori approssimativi è indispensabile. Secondo l’Osservatorio di ProntoPro.it, in Italia si spendono in media 1.155€, con la spesa massima registrata ad Aosta, città in cui i costi per l’installazione di un sistema di allarme arrivano a 3.060€.

6. Occhio agli abbonamenti. Non puoi rinunciare al tuo quotidiano del cuore e per questo te lo fai consegnare a casa tutte le mattine? Beh, se sei in vacanza meglio comprarlo in edicola, evitando che le copie dell’abbonamento si accumulino non lette sullo zerbino. Anche questo è un indizio che può essere utile per chi non vede l’ora di entrare in casa tua; sospendi temporaneamente l’abbonamento o chiedi all’editore di inviare le copie nel tuo luogo di villeggiatura, non perderai le notizie e la tua casa rimarrà al sicuro!

7. Scegli chiavi moderne. Considerato che è ben difficile che un ladro possa introdursi in un appartamento senza violare una o più serrature, adottarne di più sofisticate, di ottima qualità e soprattutto che utilizzino chiavi a duplicazione controllata, è indispensabile per essere al sicuro. Le chiavi a duplicazione controllata non sono riproducibili presso qualsiasi ferramenta, ma occorre recarsi in centri specializzati e presentare un tesserino, che convalidi la legittimità della richiesta della quale, comunque, il proprietario verrà informato.

8. Inferriate con stile sì, ma sicure. Anche le inferriate realizzate da fabbri esperti e montate all’interno del vano in muratura rappresentano un’ottima misura per la sicurezza della casa. Spesso esigenze estetiche portano a scegliere inferriate realizzate con sbarre sottili e distanziate per accrescere la quantità di luce che entra nell’appartamento, ma è bene sapere che questa soluzione non corrisponde a canoni di sicurezza adeguati.

9. Evita la frenesia da social network. I social network sono diventati l’ossessione di tutti. Geo-localizzare in tempo reale le foto pubblicate su Facebook, Twitter o Instagram può far aumentare il numero di follower…ma anche le probabilità di essere derubati! Aspettare di rientrare per pubblicare un intero album di foto potrebbe essere una valida alternativa. Ricorda che spesso anche i tuoi commenti sono geo-localizzati, quando sei in vacanza meglio disattivare del tutto questa funzione.

10. Certifica l’ingresso. Poiché le statistiche dimostrano che la porta è una delle vie più frequenti di intrusione, la tua attenzione deve innanzitutto concentrarsi sull’installazione di una porta blindata robusta. Oggi esistono delle normative, di valenza europea, che permettono di acquistare e installare porte blindate, la cui resistenza è certificata e garantita, costano un po’ di più certo, ma consentono di dormire sonni tranquilli.

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Coup in Turkey. What it means for markets.

Just got the news.

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[638] Terrorism in France, Brexit in Britain, Coup in Turkey

The top story: Airline and travel shares have fallen after the Nice terrorist attack. Elsewhere, BP says the total Gulf oil spill bill will come to $61.6 billion. Ameera David has details. Afterwards, Boom Bust’s Bianca Facchinei reports on how the housing bust has widened the gap between rich and poor. Then, RT Correspondent Brigida Santos discusses how U.S. regulators have now paved the way for next-generation 5G mobile networks.After the break, Ameera David talks about Brexit and its consequences with Barry Eichengreen, professor of economics at the University of California, Berkeley. And in the Big Deal, Ameera and Edward Harrison discuss the breaking news of the coup attempt in Turkey as well as the US economy. Take a look!Check us out on Facebook — and feel free to ask us questions:http://www.facebook.com/BoomBustRThttps://www.facebook.com/harrison.writedownshttps://www.facebook.com/biancafacchFollow us @https://twitter.com/AmeeraDavidhttp://twitter.com/edwardnhhttps://twitter.com/BiancaFacchinei

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A.A.A. cercasi pompiere UE per spegnere incendio su banche italiane

Grisu-draghi-mario-pompiereLa problematica “banche italiane” oramai è molto sentita anche oltre il confine italico e per molti operatori c’è la convinzione che “l’elefante nella stanza dei cristalli” rischia di fare un grande danno al sistema se non viene accompagnato in questo momento di difficoltà.
Malgrado il rimbalzo di questi giorni, è meglio avere sempre le “antenne belle dritte” in quanto in realtà tutto è come prima e si sta rimbalzando su voci e speranze.
L’esempio è UniCredit. La vendita del 10% di Pekao e Fineco potrebbe non essere sufficiente per sanare le esigenze di liquidità (anche in ottica stress test) della banca. E le dichiarazioni di Mustier nuovo amministratore delegato di Unicredit, lasciano degli spiragli aperti in questa direzione.
Immaginate l’impatto che potrebbe avere una massiccia necessità di ricapitalizzazione del settore bancario italiano. Diventerebbe difficile prevedere il comportamento dell’indice FTSEMIB.
In questo grafico eccovi il FTSEMIB Banks Index. Da inizio anno siamo ancora a circa 50%. Quindi banche DIMEZZATE nella loro capitalizzazione.

FTSEMIB All Share Banks Index

ftsemib-italian-banks-indexCerchiamo quindi di essere realisti. La situazione è ben chiara a tutti. Sia in Italia che all’Estero, ma anche a Francoforte e Bruxelles (UE e BCE). Un tracollo del sistema bancario italiano quali effetti avrebbe a livello sistemico?

L’Italia, con tutto il rispetto parlando, non è la Grecia, quantomeno dimensionalmente. E quindi l’”elefante” deve essere trattato con cura, altrimenti sarebbe un gran casino. Quindi il “comprare tempo” da parte dei membri UE lo vedo come un modo per vedere quello che succede in quanto, ovviamente, ciò che si deciderà dovrà essere un qualcosa NON esclusivo per l’Italia ma per tutta l’UE. Quindi, escluderei l’ipotesi dove il sistema bancario italiano NON venga difeso dall’Europa. Non perchè siamo bravi e belli, ma perché siamo troppo pericolosi per il sistema, ma non solo dal punto di vista economico ma anche politico. “Abbandonare” l’Italia nel momento del bisogno, sarebbe terreno fertile per coltivare nuovi sentimenti Anti-Europeisti. Ed in un momento così delicato (post Brexit) l’UE non ha certo bisogno di questo.
E’ ovvio poi che qualsiasi cosa venga decisa per un eventuale sostegno al sistema bancario italiano, sarà valida per tutti i paesi dell’UE. E quel qualcosa potrebbe essere un primo passo verso una maggiore “Unione Bancaria” e magari un gesto che porta ad una “assicurazione comunitaria” sui depositi.
Piano piano…non sogniamo troppo ad occhi aperti. Un passo alla volta ragazzi…

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

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Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se non ce l’hai o se non ti fidi più di lui,contattami via email ([email protected]). NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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