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US RETAIL SALES FLOP! – icebergfinanza

Author: Finanza.com Blog

Giornata perfetta ieri, con nuovi massimi sui mercati europei come aveva previsto su Twitter il nostro Puntosella, bond che tornano a salire e dollaro che temporaneamente rompere il livello di 1,07.

Ovviamente parleremo dei dati, consumi e sussidi che magicamente scendono mentre le aziende annunciano licenzimenti record ovunque.

Come vi avevo detto, è lo storico consumatore americano, che quando perde il lavoro, non vuole pesare sullo Stato, richiedendo i sussidi, ma preferisce indebitarsi al 22% con le carte di credito. Poi al momento, giusto, farà una strage.

Ovviamente il tutto, mentre il signore senza memoria, continua a mandare decine e decine di miliardi di dollari a Ucraina e Israele, guerre perse e criminali.

Ieri, improvvisamente i consumi hanno fatto puffete.

Seconda revisione negativa dei dati dei mesi scorsi, e certo, prima si fanno uscire dati a caso, poi si sistemano.

Ovviamente anche questi sono aggiustati, non fateci caso, sono solo diminuiti ben oltre le previsioni di un 0,2%

Dopo due mesi trascinati dai servizi di ristorazione, quando sei in una depressione, spendi e spandi quello che non hai, il resto ci pensa il governo a sistemare i dati, soprattutto sotto le feste.

Si tratta del peggior calo mensile da marzo 2023 e del peggiore aumento su base annua dalla primavera della pandemia.

Ma ovviamente, siccome la matematica durante le elezioni è la matematica, nell’anno peggiore per i consumi degli ultimi 3, il pil composto per oltre il 75% dai consumi vola!

Capito come funziona la matematica?

Anche le vendite al dettaglio principali sono diminuite, la cosa interessante è che ma media si aspettava un +0,2%, ma ovviamente è uscito un -0,5%.

Certo che il mestiere di analista nel Paese dei tarocchi è davvero difficile.

Quindi, il livello dei consumi, torna ai fasti del covid, carte di credito record e depressione immobiliare.

Fantastico!

Pensa Bellezza, che se tu togli pure l’inflazione di questi anni, le vendite reali sono addirittura collassate, scendendo per ben 11 degli ultimi 15 mesi.

La cosa interessante è che in questo dato di gennaio, il dato dei consumi che viene utilizzato per formare il GDP, letteralmente crollato di uno 0,4%.

Le aspettative? Ovviamente di una crescita del 0,2%.

Scommettiamo che i nostri eroi faranno volare anche il pil di questo primo trimestre, nonostante il crollo dei consumi.

Lo chiedono le elezioni, lo chiede disperatamente Biden.

Proviamo a riassumere.

Cina in deflazione

Germania in recessione!

Giappone in recessione!

Ora pure Inghilterra in recessione tecnica…

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The UK economy has officially entered recession, figures show

Read more 🔗 https://t.co/rUvzQMOtk6

— Sky News (@SkyNews) February 15, 2024

Il bello è che c’è qualche ingenupo che crede che il pil americano vola, mentre tutto intorno è recessione, si vola insieme agli asini.

Un messaggio per coloro che dicono che in Inghilterra non c’è alcun problema immobiliare.

La spesa per costruzioni crolla del 0,5 % ma soprattutto, il dato precedente è stato rivisto da -0,2% a -0,7%.

Della Germania abbiamo già parlato, della Francia è meglio non aggiungere altro, ieri la signora Lagaffe ha detto che …

Lo spread scende a 149 punti base, sui minimi da due anni
“Io non ho mai detto che non abbiamo intenzione di ridurre i tassi. Sto cercando di essere molto attenta sulla questione. Il processo di rallentamento dell’inflazione è in corso” Lagarde. pic.twitter.com/ObL2QbElw2

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) February 15, 2024

E intanto lo spread è ai minimi da due anni, con tanti saluti a prevedeva la fine del mondo per i nostri titoli di Stato.

“Gli ultimi dati confermano il processo di disinflazione in corso e si prevede che ci porteranno gradualmente più in basso nel corso del 2024 man mano che l’impatto degli shock al rialzo del passato si attenuerà e le rigide condizioni di finanziamento contribuiranno a spingere verso il basso l’inflazione”. Il nuovo quadro molto probabilmente comprometterà il portafoglio obbligazionario e le operazioni di prestito; termineremo la revisione del quadro tra un paio di mesi. “L’ultima cosa che voglio è una decisione affrettata e poi l’inflazione torna a salire”.

Ma benedetta donna, cosa vuoi che salga che c’è recessione ovunque e soprattutto, depressione immobiliare.

Ma sono i tuoi amici tedeschi che continuano a dirti che arriva l’iperinflazione di Weimar?

De Cosdella BCE  afferma che le proiezioni della banca prevedono che l’inflazione continuerà a scendere ma hanno ancora bisogno di un po’ di tempo sulla tempistica esatta del taglio dei tassi.

Bene così, nel frattempo i partiti di estrema destra prendono il sopravvento sulla base della rabbia e la storia torna a fare la rima.

Così poi sarete contenti, mentre cadete dalle nuvole.

Non vi resta che truccare le elezioni, non avete altre chance!retail

Chi ha orecchie per intendere, intenda, gli altro buon atterraggio morbido!

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What if Social Security outlays start to go down? 

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Il successo inarrestabile di Bending Spoons

Author: Wired

Nuovo round di finanziamento per Bending Spoons. La società milanese, fondata nel 2013 e divenuta in pochi anni una delle leader mondiali nello sviluppo e nella commercializzazione di app per smartphone, ha reso noto di aver raccolto altri 155 milioni di dollari grazie al supporto di Durable capital partners, che si unisce quindi agli altri investitori Baillie Gifford, Cox Enterprises, Nb Renaissance, Nuo capital e StarTip (quest’ultima controllata da Tamburi investment partners). Allen & Company ha agito come consulente finanziario e Clifford Chance come consulente legale di Bending Spoons.

La creatura di Luca Ferrari, Francesco Patarnello, Matteo Danieli, Luca Querella e Tomasz Greber tra il 2013 e il 2020 era stata in grado di diventare uno dei principali sviluppatori di applicazioni a livello mondiale, con più di sette milioni di utenti al mese e oltre duecento milioni di download.

L’operazione fa salire il valore di mercato dell’azienda lombarda a quota 2,55 miliardi di dollari e sarà utile a sostenere nuove acquisizioni dopo quella annunciata lo scorso 5 gennaio di Meetup, la piattaforma social che mette in contatto vari gruppi di persone in giro per il mondo in base a interessi comuni, e divenuta famosa nel nostro paese per aver ospitato i primi incontri virtuali dei militanti del Movimento 5 Stelle.

Le app e le acquisizioni

L’azienda è finita sotto i riflettori qualche anno fa con Immuni. Proprio Bending Spoons ha donato l’app di contact tracing protagonista della fase 2 italiana delle misure di contenimento contro il coronavirus. Ma non solo: prima la società era salita alla ribalta con Live Quiz, una delle più popolari applicazioni italiane di giochi a premi che ha visto, nel picco della sua popolarità, oltre 100mila concorrenti sfidarsi online contemporaneamente per raggiungere un traguardo spendibile in buoni Amazon, chiusa dopo due anni e dopo aver fatto vincere un totale di 449.500 euro suddivisi tra i vari vincitori.

Tra le app sviluppate e quelle acquisite dalla società meneghina ci sono, inoltre, Splice, uno dei primi editor di video mondiali dal punto di vista dei ricavi, Remini, editor di immagini che sfrutta l’intelligenza artificiale per consentire agli utenti di recuperare e migliorare le foto vecchie e sgranate, ed Evernote, applicazione che permette agli utenti di organizzare idee, progetti e liste di cose da fare.

Tra i round di finanziamento che hanno caratterizzato il percorso di Bending Spoons, è impossibile non citare quello di settembre 2022, quando la società raccolse 340 milioni di dollari da banche come Intesa Sanpaolo e Banco Bpm e star internazionali nei settori della tecnologia, dei media, dell’intrattenimento e dello sport, tra cui l’attore e produttore canadese Ryan Reynolds. Dall’università di Copenhagen i fondatori hanno deciso di unire le loro competenze tecnologiche e ingegneristiche dando vita in Italia a una startup per sviluppare applicazioni mobile per diversi settori, che vanno dal fitness alla produttività, fino all’intrattenimento e al montaggio video. Che negli anni è diventata un potente attore del settore.

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Economia

ISTERIA INFLAZIONE! – icebergfinanza

Author: Finanza.com Blog

Viviamo davvero in un mondo di matti, basta guardare alla reazione isterica dei profeti dell’inflazione da domanda, a un dato, quello sull’inflazione di ieri, talmente farlocco, da sembrare loro vero.

Premessa sempre necessaria, non stiamo parlando dell’inflazione reale, quella con la quale, la plutocrazia, quotidianamente frega il popolo.

I poveri banchieri centrali, non avevano altro modo per far fare una pausa agli psicopatici di Wall Street, le loro chiacchiere, stavano a zero, serviva un dato leggermente negativo, per scatenare le prese di profitto.

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E’ bastato spostare una virgola, per scatenare un manipolo di matti, che tornerà ad attendere con pazienza la droga delle banche centrali.

Ripeto, al momento solo prese di profitto, in quanto serve andare sotto il minimo di ieri, per fare maggiore pulizia in profondità.

Noi, come sempre, ci mettiamo di impegno per raccontarvi, che non è cambiato nulla.

Partiamo da una semplice considerazione.

I dati sull’inflazione vengono raccolti dal BLS, si lo stesso che maneggia i dati sull’occupazione.

E già basterebbe questo, per capire molte cose, ma proseguiamo.

Partiamo dalle fonti mainstream, vi facciamo un piccolo riassunto dalla visuale di quelli che vedono chissà qualle rigurgito inflattivo negli ultimi dati di gennaio.

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I prezzi sono aumentati più delle aspettative, ma anno su anno sono scesi dal 3,4 al 3,1 %.

E già qui, mettiamo i puntini sulle i.

Mentre il mitico BLS, racconta che l’inflazione è al 3,1 %, i ragazzi di Truflation, che non ricevono mai telefonate particolare, suggeriscono che l’inflazione è collassata sotto al 1,5%.

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La metodologia che usano questi ragazzi è seria questpo il loro sito Truflation

Ma ovviamente, quella del BLS è perfetta.

Talmente perfetta che per pesare il costo degli affitti, che vale oltre due terzi di questo dato, usano i dati dell’ultimo trimestre 2022.

Si, ripeto, 2022 non 2023, geniale e puntuale soprattutto, il BLS.

Ma questa per i lettori di Icebergfinanza non è una novità, ve l’abbiamo già raccontato un anno fa, di come sarebbe andata avanti questa farsa.

Come scrive l’economista di Vanguard, il paradosso di un mercato immobiliare che crolla , mentre i costi degli affitti continuano ad aumentare, è un ritardo tra l’attività di costruzione e i livelli degli affitti. Questi ultimi includono gli affitti effettivi pagati e “l’equivalente dell’affitto dei proprietari” che gli economisti impiegano per stimare i costi correnti per i proprietari di case. In genere occorrono 12-15 mesi o più perché un cambiamento significativo nell’attività abitativa si traduca in affitti più alti o, in questo caso, più bassi.

Variazioni percentuali mensili dell'affitto equivalente dei proprietari.

Note:  l’affitto equivalente dei proprietari (OER) è rappresentato da una sottocomponente dell’IPC, l’affitto imputato al proprietario, che detiene il peso più elevato nell’IPC core. Gli indicatori anticipatori tradizionali delle OER si basano su un modello proprietario di Vanguard utilizzato per prevedere i cambiamenti nelle OER. Gli indicatori anticipatori alternativi contengono dati pubblici di società private di locazione e edilizia abitativa.

Fonti:  calcoli Vanguard, basati sui dati di Zillow, Apartment List, Bureau of Labor Statistics, US Bureau of Economic Analysis, Refinitiv e Moody’s, al 31 ottobre 2022.

Secondo l’economista di Vanguard non prima del secondo semestre si vedrà un riduzione di questo indicatore, forse fine anno.

Era dicembre dello scorso anno.

“.. An unpleasant surprise but not a game-changer.”

OER overshot “even though primary rents rose only 0.36%, the smallest increase since August 2021. .. we expect the downshift in core inflation to continue after this blip .. sets the stage for a hefty [bond] rally .. as it… pic.twitter.com/2r3R7e003h

— Carl Quintanilla (@carlquintanilla) February 13, 2024

For everyone worrying about the Jan spike in OER: Don’t. OER is just primary rents adjusted (imperfectly) for variations in utility costs. OER & primary have to trend together but can vary m/m. And primary rents increases are slowing relentlessly. OER will follow. It has to. pic.twitter.com/pDH13m8r9c

— Ian Shepherdson (@IanShepherdson) February 13, 2024

Per chi si preoccupa per questo falso rigurgito, state tranquilli, la direzione è segnata.

L’indice core è aumentato dello 0,4%, ma l’indice relativo agli alloggi è aumentato dello 0,6% a gennaio ed è stato il fattore più importante nell’aumento mensile dell’indice per tutti gli articoli meno cibo ed energia.

Vale oltre il 70% dell’intero aumento, una barzelletta.

Ma è possibile che una singola vocde valga oltre i 2/3 di un’intero paniere?

Siamo seri, suvvia.

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In realtà, si tratta solo di un rallentamento di processo di disinflazione, perchè gli affiti continuano a scendere, e per altri indicatori privati stanno crollando.

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Se qualcuno non sa leggere un grafico, ritenti, sarà più fortunato.

I costi dei servizi alimentari ed energetici sono aumentati su base mensile insieme ai servizi di trasporto.

Qui sotto le maggiori variazioni su base istituzionale.

Poi ci sono quelli che tirano in ballo il supercore.

Basterebbe osservare questa dinamica per capire che qualcosa non quadra.

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Il supercore, ovvero il paniere dell’inflazione core dei servizi depurato dagli affitti, ha fatto il più grande balzo da settembre 2022.

Quando possono fanno le cose in grande a livello di tarocchi!

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La cosa affascinante è che la riaccelerazione dell’inflazione significa che la crescita dei salari è tornata in rosso rispetto ai prezzi.

Per non parlare della tendenza generale dei salari americani.

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Ora altre piccole osservazioni, ma una premessa.

Il rapporto PPI, ovvero i prezzi alla produzione, sarà di altro tenore, sempre che non abbiano bisogno di ristrutturare anche quello.

Uscirà venerdì, e fornirà ulteriori importanti informazioni sull’inflazione, visto che alcuni settori, vanno a influire sul più importante PCE, ovvero l’indice che segue la Fed.

Questi dati non sono influenzati dalle distorsioni dei dati CPI su alloggi/affitti.

Ricordo a tutti che storicamente i dati di gennaio sono sempre più influenzati da problemi stagionali e di misurazione rispetto agli altri mesi.

Concludiamo sapendo che l’inflazione misurata sugli alloggi sta diminuendo perché gli indici delle unità abitative che cambiano di mano mostrano un’inflazione degli affitti nettamente inferiore o addirittura una deflazione.

Ma ovviamente il BLS è rimasto fermo al 2022.

Inoltre la Fed manco lo guarda l’indice CPI, la Fed guarda all’indice dei prezzi PCE,

E recentemente si è verificato un grande divario tra i due (più di un intero punto percentuale in termini annualizzati).

Il dato uscirà alla fine del mese, ma con il PPI di venerdì avremo alcune risposte.

Ci sono anche alcune domande sull’efficacia della destagionalizzazione dei dati sull’inflazione di gennaio.

Ma tutto questo Pippo non lo sa, “si crede bello come un Apollo” e “saltella come un pollo” facendo ridere tutta la città, cantava Rita!

Ragazzi, io di più non posso fare, racconto la realtà, in mezzo ad un oceano di balle!

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