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Premio Start Up d’Impresa, al via l’edizione 2023

Author: MondoLavoro

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Lavoro

Stipendi in crescita nel 2022, lo studio di Indeed

Author: MondoLavoro

A fine novembre la Banca centrale d’Irlanda in collaborazione con Indeed ha pubblicato la ricerca Wage growth in euro area countries: evidence from job ads che ha analizzato le variazioni negli stipendi proposti negli annunci di diverse categorie professionali, sia in Italia sia nelle altre principali economie dell’Eurozona.
Questa analisi è stata possibile grazie a uno strumento sviluppato da Indeed, il Wage Tracker, che monitora l’aumento degli stipendi ogni mese – laddove il salario è specificato negli annunci sul portale. Questa analisi permetterà di registrare l’andamento dei salari, un elemento molto utile quando si tratta di decidere su questioni che hanno un impatto su tassi di interesse, mercato del lavoro e più in generale sui lavoratori.
Soprattutto, dato il momento di inflazione molto intensa, per verificare se tali aumenti permettano di fare fronte all’incremento del costo di energia e beni di prima necessità che i cittadini europei stanno affrontando. Vediamo i dati raccolti sul 2022.

Aumento delle retribuzioni in Europa e in Italia

Malgrado gli studi generali che attestano che nel nostro Paese gli stipendi sono mediamente tra i più bassi dell’Unione Europea, in alcuni settori si nota dagli annunci di lavoro che c’è stata un’accelerazione nei salari proposti dall’inizio dell’anno. Lo studio riporta come il tasso di crescita medio ponderato è più che raddoppiato, dal 2% del 2021 a oltre il 4% registrato nell’estate 2022, fino alla stabilizzazione del 5,2% raggiunta a ottobre.
Non soltanto sono aumentati gli annunci di lavoro, ma anche i salari, come ha osservato Pawel Adrjan, economista e responsabile delle attività di ricerca di Indeed per l’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), che ha effettuato lo studio insieme all’economista della Banca centrale irlandese Reamonn Lydon. Secondo Adrjan, molti datori di lavoro stanno ancora assumendo attivamente e gli annunci su Indeed in Italia sono aumentati del 90% rispetto ai livelli pre-pandemia di fine ottobre.

Aumento delle retribuzioni: quali settori sono stati più coinvolti?

Le aree professionali cambiano di paese in paese. Italia sono tre:

  • installazione e manutenzione (incremento dell’8,7%)
  • contabilità (7,4%)
  • infermieristica (6,7%)

L’Italia nel quadro europeo si pone al 4° posto per incremento dei salari, dietro a Germania, Francia e Irlanda, ma davanti a Paesi Bassi e Spagna. La crescita salariale annua italiana media risulta del 4,2%, sotto la media dell’eurozona (pari al 5,2%).

Retribuzione in chiaro: in Italia non si dichiara lo stipendio previsto

Bisogna però considerare che in Italia non è abitudine mettere il salario in chiaro negli annunci di lavoro. Prendendo in considerazione non solo Indeed ma tutti i principali motori di ricerca per il lavoro, meno del 10% degli annunci esplicitano la retribuzione, quindi lo strumento usato per lo studio ha potuto utilizzare una piccola parte delle offerte per quest’analisi.
Di norma nel nostro paese è considerato “maleducato” parlare di compensi prima del secondo colloquio, per diverse motivazioni: per esempio cercare di negoziare condizioni contrattuali più vantaggiose per il datore di lavoro e per timore della concorrenza. La preoccupazione infatti è che i competitor potrebbero usare le informazioni inserite negli annunci di lavoro per “soffiare” i migliori talenti sul mercato.
La preoccupazione inoltre è che la retribuzione in chiaro potrebbe scoraggiare candidati promettenti prima ancora di iniziare il processo di selezione. Tuttavia gli studi sembrano dimostrare che la trasparenza aiuta a snellire i processi di assunzione, quindi sarebbe preferibile indicare almeno una “forchetta” salariale.

l'aumento degli stipendi non corrisponde all'inflazione

l'aumento degli stipendi non corrisponde all'inflazione

Aumento degli stipendi: una buona notizia… ma forse non così entusiasmante

La crescita dei salari è sicuramente un dato positivo, tuttavia, la sua decelerazione negli ultimi mesi potrebbe indicare un segnale preoccupante: «È necessario capire come i salari stiano reagendo all’attuale incertezza economica e all’alta inflazione. Il rallentamento della crescita dei salari suggerisce che i datori di lavoro potrebbero essere molto più cauti con le prossime assunzioni, vista la fase di incertezza che stiamo attraversando», ha affermato Pawel Adrjan.
Da registrare inoltre come questo aumento non corrisponda affatto all’inflazione che la guerra e le altre congiunture economiche negative hanno causato in Italia e in molti altri paesi dell’Unione Europea.
Il quadro italiano in più registra delle problematiche specifiche. Se si mettono a sistema i dati di Indeed con il rapporto Svimez (Associazione per lo Sviluppo dell’Industria del Mezzogiorno), la situazione sembra subito meno rosea.
Secondo il rapporto, l’anno scorso nel nostro Paese sono stati raggiunti 3,2 milioni di  occupati dipendenti privati impiegati in settori non-agricoli con bassa retribuzione (ossia un salario annuale inferiore a 10.700 euro). I cosiddetti “lavoratori poveri” si distribuiscono sul territorio nazionale per due terzi (2,1 milioni) al centro-nord, rappresentando il 18% degli occupati, e un terzo al sud, dove però questo 1,1 milione rappresenta il 34,3% complessivo degli occupati.

In termini reali, tra il 2008 e il 2021 le retribuzioni lorde si sono ridotte di circa 9 punti al Sud e di circa 3 al Nord.

Il rischio di una spirale inflazionistica salari-prezzi — secondo Svimez — è molto contenuto, tanto è vero che i salari reali sono previsti in calo. Le riforme strutturali degli ultimi decenni hanno creato condizioni mediamente più sfavorevoli agli adeguamenti salariali. A ciò si aggiungono, in Italia, alcune peculiarità del mercato del lavoro che tendono a ostacolare ulteriormente la revisione al rialzo dei salari: l’ampia diffusione dei contratti atipici e, per le forme più stabili di impiego, la lunga durata dei contratti; il riferimento a previsioni di inflazione al netto della variazione dei prezzi dei beni energetici importati; la ridotta diffusione di clausole di rinegoziazione degli aumenti qualora l’inflazione effettiva superi quella programmata.
In più, il 17,5% dei lavoratori a termine nel 2021 – con contratto a tempo determinato o di collaborazione – è impegnato in lavori a termine da almeno cinque anni. Una percentuale che nel Meridione sale al 23,8%, mentre al Nord si ferma al 13%. Non sorprende perciò l’aumento del “lavoro povero”.
Questo rischia di creare 500.000 nuovi poveri, a causa del rincaro dell’energia e dei beni di prima necessità. Più che urgenti quindi sono gli interventi strutturali che permettano di intervenire non solo sugli stipendi ma su tutto il piano economico del Sud Italia, attivando i progetti previsti dal PNRR e lavorando per una base produttiva solida e una maggiore coesione sociale, territoriale ed economica.

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Quali franchising aprire nel 2023

Author: MondoLavoro

Secondo Assofranchising, i business in franchising sono in crescita con una certa costanza nell’ultimo decennio (+1,6% in media ogni anno) con un fatturato globale delle reti attive di circa 29 miliardi di euro nel 2021. Malgrado la contrazione avvenuta nel 2020 a causa della pandemia, le insegne operative in franchising sono in crescita e vicino al migliaio, con un aumento di quasi il 5% degli occupati. 

Non sorprende quindi che l’apertura di un’attività in franchising sia una possibilità che piace molto a imprenditori e potenziali tali, perché permette di usufruire dei vantaggi di brand già affermati e conosciuti e avere alle spalle delle strutture solide in merito alle strategie di marketing, di offerta e selezione di prodotti. Aprire un’attività in franchising è una soluzione che piace in particolare nelle economie instabili o caratterizzate da un contesto di lavoro subordinato poco soddisfacente.

Se volete scoprire come capire quale attività in franchising fa per voi potete leggere questo articolo.

Un fattore importantissimo però è il tempismo. Conoscere i trend di mercato del settore di proprio interesse è fondamentale per individuare quale sarà la prossima insegna di successo ed essere i primi ad aprire un punto vendita nel proprio territorio di riferimento.

Prima di vedere quali sono le attività in franchising di successo nel 2023, facciamo il punto.

Come aprire un negozio in franchising

Con il termine franchising, o affiliazione commerciale, viene intesa una collaborazione tra un’azienda che ha avuto un’idea imprenditoriale (franchisor) e un aspirante imprenditore (franchisee). Queste due parti si impegnano a collaborare con un contratto apposito che prevede l’uso del marchio del franchisor e la vendita dei suoi prodotti o servizi. 

Ci sono attività in franchising monobrand, dove si propongono solo i beni del franchisor, e altri dove hanno solo una presenza predominante. 

A seconda del settore in cui si colloca l’attività, le condizioni contrattuali possono variare parecchio, ma quasi tutte le insegne prevedono una fee di ingresso o il pagamento di royalty. 

Vantaggi e svantaggi del franchising

Aprire un negozio in franchising comporta alcuni vantaggi da non trascurare per il franchisee. Come abbiamo già detto, il primo vantaggio è la possibilità di affiliarsi ad una realtà con una reputazione già affermata e una buona notorietà, fattori indispensabili per la buona riuscita di un’impresa commerciale. L’aspirante imprenditore inoltre può trarre beneficio dall’esperienza del franchisor, che di norma è pronto ad affiancare e sostenere i suoi affiliati, anche tramite corsi di formazione e aggiornamento.

Un altro vantaggio del franchising non indifferente è l’abbattimento dei costi di apertura e di gestione rispetto a quelli di un punto vendita indipendente. Alcune infrastrutture, come ad esempio i gestionali per l’organizzazione delle attività, possono essere offerti dal franchisor. Non ultima, la possibilità di ottenere margini di guadagno abbastanza elevati.

Tuttavia, affiliarsi a una catena affermata comporta delle limitazioni rispetto a un’operazione di impresa indipendente. A seconda del contratto, il franchisor può avere il controllo su molti aspetti aziendali, come gli orari di apertura, i prezzi, la cartellonistica e altre forme di pubblicità, i prodotti proposti e perfino l’arredamento e la disposizione della merce. I punti vendita sotto la stessa insegna infatti devono risultare uniformi tra loro e con il marchio in sé e questi vincoli alla lunga potrebbero risultare frustranti. 

È una forma imprenditoriale non per tutti, che richiede voglia di rischiare e allo stesso tempo la flessibilità di rimettere a terzi le decisioni. Se il franchising fa per te, ecco i trend che si prevedono in crescita per il 2023:

Trend Franchising 2023: “bellezza e benessere”

Estetica

Il pubblico è sempre più attento alle nuove tendenze in fatto di estetica. Non è una sorpresa che il settore si dimostri solido e continui a crescere, anche grazie ai trend provenienti dall’estero, in particolare dall’Asia. Non solo le donne, ma anche il pubblico maschile sta aumentando gli investimenti parlando di bellezza. Ci sono diversi tipi di attività in franchising che rientrano in questo settore, dai nail bar alle cliniche di dimagrimento, i centri di medicina estetica o di epilazione… il settore estetico rimane un ottimo investimento.  

Rinfoltimento Capelli

La perdita dei capelli è un problema molto sentito, in particolare dagli uomini. Negli ultimi anni sono state sviluppate tecniche innovative che permettono di intervenire in modo meno invasivo e con risultati migliori, un fattore che ha permesso a diversi brand di imporsi nel settore. 

Fitness

Malgrado la crisi registrata dal settore durante la pandemia, le persone stanno tornando ad allenarsi in spazi condivisi e c’è voglia di ripartire. Oltre al classico centro fitness, sono in crescita le attività di vendita di attrezzature sportive, i circoli su attività specifiche (ad esempio i campi da padel) e l’attività di personal training.

Assistenza Anziani

Legato alla silver economy, questo settore continua a produrre ottimi numeri grazie anche all’avanzamento tecnologico. Inoltre, un franchising dedicato all’assistenza anziani significa anche offrire servizi utili alla comunità.

Trend Franchising 2023: “servizi e prodotti per animali”

Sempre più parte della famiglia, gli animali domestici sono i protagonisti di tanti franchising di nuova generazione specializzati in servizi e prodotti per loro. Si va dalla vendita di alimenti all’addestramento, ai saloni di toelettatura fino al pet sitting, anche per occasioni speciali

Trend Franchising 2023: “settore food”

Bubble Tea

La moda è scoppiata davvero nel 2022, sebbene questo tè con bolle di tapioca sia stato inventato a Taiwan decenni fa. Ci sono ancora molte piazze libere per fare business con questa bevanda che si rivolge principalmente al pubblico giovanissimo ma non soltanto. Alcuni marchi di Bubble Tea: Bubble&Fruit e SweeTea.

Poke & Ramen

L’altra tendenza food che sembra non voler decrescere è il poke. Da un piatto tradizionale hawaiano è stata presa l’idea della poke bowl, che si può considerare una versione sofisticata dell’insalata di riso. La componente giocosa data dalla personalizzazione di questo piatto freddo in cui si possono combinare diverse proteine (pesce crudo in particolare) con verdura, frutta e altri elementi continua a conquistare con la stagione invernale. Molte insegne di poke hanno associato però alle loro attività il ramen, una specialità giapponese dove gli spaghetti di riso in brodo sono anche in questo caso insaporiti con diversi elementi (es. uova sode, funghi, verdure, carne ecc.), anche in questo caso selezionabili dal cliente in molteplici combinazioni. 

Food e home delivery 

Poter ordinare la cena da casa è un’opzione che piace a molte persone, una comodità che mantiene i suoi numeri anche dopo la fine del periodo pandemico. A fianco delle multinazionali del food delivery, si stanno affermando dei brand nazionali spesso specializzati su un tipo di cucina o su prodotti specifici che non richiedono di essere cucinati (per esempio vino o altre bevande).

Ghost kitchen

Questo nuovo modello di business è stato elaborato nel 2017 e prevede un ristorante con un singolo operatore che gestisce una cucina da remoto, senza quindi nessuna somministrazione diretta al pubblico o insegna da ristorante, con un brand dedicato unicamente al delivery.

Trend Franchising 2023: “Mobilità sostenibile”

C’è sempre più attenzione alle modalità di spostamento nelle grandi città riducendo gli impatti ambientali e i consumi. Da inizio 2022 il rincaro dell’energia e dei carburanti ha spaventato molti consumatori, per cui non sorprende che i franchising di veicoli elettrici, car e bike sharing o vero e proprio noleggio veicoli siano in crescita. 

Trend Franchising 2023: “Servizi digitali”

Transizione digitale e sicurezza informatica

Questo è un settore in grande crescita che va dai franchising che propongono servizi digitali per le aziende ad attività specializzate nella cybersecurity.   

Realtà virtuale 

La realtà virtuale è un settore in crescita che sta trovando sempre più impieghi, anche se per ora in ambito ludico. Dalle sale giochi con realtà virtuale alle escape room, le possibilità sono molteplici. Può essere il settore adatto a chi guarda al futuro, e chissà che attività si presenteranno a breve con il metaverso…  

Selfie room 

La comunicazione visiva è sempre più fondamentale, ma per molti aspiranti influencer trovare sfondi e location convincenti per nuovi selfie può essere un problema. Le selfie room propongono una decina di location di solito con sfondi sempre aggiornati per offrire a giovani e non solo nuove ambientazioni seguendo le stagionalità, le feste comandate e altre tematiche. Sembra un’attività strana? Considerando però che si stimano 100 milioni di selfie pubblicati sui social network ogni giorno, potrebbe essere un’attività davvero interessante.

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Electronic Components Engineering Specialist

Author: Monster Job

Eldor Corporation è una multinazionale leader nel settore Automotive, partner delle principali case automobilistiche mondiali.

Con più di 3.500 collaboratori in tutto il mondo, Eldor ha centri produttivi in Italia, USA, Cina, Turchia, Brasile e uffici tecnico-commerciali in Germania, Cina, Stati Uniti, Brasile, Giappone e Corea del Sud.

Grazie ai propri centri tecnici di Ricerca e Sviluppo in Italia e alla propria tecnologia di produzione, Eldor è un’azienda leader in ricerca, sviluppo e produzione di sistemi di accensione, centraline elettroniche, sistemi per veicoli ibridi ed elettrici e soluzioni per la mobilità urbana.

Attualmente, Eldor si sta focalizzando sulle principali macro-tendenze del settore Automotive: elettrificazione del veicolo, robotica, smart materials, clean energy, defect free factory.

Ad oggi più di 200 milioni di veicoli nel mondo viaggiano con prodotti Eldor.

Siamo alla ricerca, per il nostro Headquarters di Orsenigo (CO), di un/una Electronic Components Engineering Specialist per entrare a far parte del nostro team dedicato ai progetti Electric & Hybrid Systems.

Cerchiamo una persona collaborativa e determinata, in grado di seguire progetti innovativi sul mercato e di interfacciarsi in modo positivo e propositivo con il team di progetto e con i fornitori.

Come Electronic Components Engineering Specialist, ti troverai a ricoprire un ruolo tecnico, ma con un respiro commerciale nella gestione del rapporto con R&D, Purchasing e fornitori esterni. Avrai l’obiettivo di pianificare e gestire le attività di ricerca delle migliori soluzioni tecniche sul mercato relative ai componenti elettronici, assicurando il rispetto di tempi, standard, procedure aziendali e requisiti di progetto.

In particolare, ti occuperai di:

  • Supportare l’R&D per la definizione della Bill Of Materials (BOM), in termini di scelta dei componenti e delle tecnologie sul mercato, roadmap fornitori/longevità del componente, target cost del progetto e strategie di acquisto;
  • Partecipare attivamente al confrontro tra R&D, fornitori e buyer nel caso di necessità di sviluppo di nuovi componenti elettronici custom;
  • Supportare i buyer nell’analisi delle BOM e nella gestione di PCN (Process/Product Change Notifications) e di PTN (Product Termination Notification);
  • Supportare la definizione di “Multiple Sources” in accordo con le strategie di acquisto e i target di progetto;
  • Fornire supporto tecnico e soluzioni per tutta la gamma di componenti elettronici attivi e passivi presenti sui sistemi Eldor per Electric & Hybrid Vehicles.

Eldor è il posto giusto per te se:

  • Hai un background tecnico: l’ideale è una laurea in Ingegneria elettronica o cultura equivalente;
  • Hai maturato almeno 3 anni di esperienza nella progettazione hardware o in ruoli inerenti agli acquisti tecnici di componentistica elettronica (Sourcing, Project Buyer o Field Application Engineer);
  • Conosci la componentistica elettronica (es. componenti elettronici attivi e passivi, PCB, EMS) e il relativo mercato di riferimento;
  • Cogli le sfide come opportunità e le affronti con determinazione e passione;
  • Sai gestire situazioni critiche attraverso buone capacità decisionali e relazionali;
  • Conosci bene l’inglese parlato e scritto: è importante per gestire le relazioni con i fornitori.

In Eldor crediamo che siano le persone, con la loro passione, a fare la differenza.

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Executive Assistant – azienda multinazionale

Author: Monster Job

Prestigiosa multinazionale, affermata in tutto il mondo per la produzione di macchinari tecnologicamente evoluti, ci ha incaricati della Ricerca e Selezione di un/a Executive Assistant

La persona prescelta supporterà quotidianamente l’Amministratore Delegato per contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Si interfaccerà proattivamente con i Responsabili dei vari reparti aziendali ricavando le informazioni utili per avere una visione d’insieme dell’intero stabilimento, al fine di facilitare i processi decisionali dell’amministrazione. Dovrà gestire efficacemente le comunicazioni interne ed esterne della Direzione Generale, utilizzando un linguaggio chiaro, evocativo, sintetico e preciso. A seguito di un’attenta raccolta di dati e di informazioni, creerà report approfonditi e intuitivi, al fine di agevolare le decisioni dell’Amministratore Delegato. Avrà la responsabilità di pianificare e organizzare nei dettagli le varie attività a seconda delle priorità e delle urgenze che si presentano.

Attività:

  • Organizzare gli appuntamenti dell’Amministratore Delegato predisponendo tutta la documentazione necessaria ai partecipanti coinvolti;
  • Assicurarsi che gli impegni e le responsabilità dell’Amministrazione vengano seguiti e rispettati e, se necessario, ripianificare le varie riunioni;
  • Gestire le diverse problematiche in arrivo, comprese quelle di natura sensibile o riservata, prendendo gli accordi necessari e risolvendo i conflitti di tempo;
  • Redigere i contenuti interni dell’Intranet aziendale e le comunicazioni esterne producendo testi che riflettano lo stile della Direzione e la politica dell’organizzazione;
  • Creare report sapientemente organizzati e completi che sintetizzino i punti salienti delle riunioni della Direzione;
  • Raccogliere le informazioni provenienti dai vari reparti aziendali ed elaborare i dati attraverso l’utilizzo di Excel;
  • Realizzare presentazioni PowerPoint in italiano e/o in inglese per un’intuitiva visualizzazione dei dati raccolti in occasione di meeting nazionali ed internazionali;
  • Anticipare con proattività le esigenze aziendali future determinandone l’urgenza a seconda delle necessità;
  • Assistere nello sviluppo di politiche e procedure d’ufficio per migliorare il flusso di lavoro, proponendo nuove modalità e sistemi più aggiornati.

Requisiti:

  • Diploma di Laurea triennale o magistrale in materie economiche o umanistiche;
  • Conoscenza a livello professionale del Pacchetto Office, in particolare Excel, PowerPoint, Word e Outlook;
  • Padronanza della lingua Inglese;
  • Pregressa esperienza nel ruolo in aziende mediamente strutturate;
  • Familiarità con CRM aziendali (preferibilmente Microsoft Dynamics).

Sede di lavoro: Cerro Maggiore (MI)

Si prevede contratto di dipendenza a tempo indeterminato in un’azienda riconosciuta nel mondo per la qualità dei prodotti offerti.

CarusiHR & Co. S.r.l., Società di Ricerca e Selezione di Personale Qualificato (Aut. Min. 7/12/2018 Prot. n° 0000153). I candidati ambosessi (L.903/77) sono invitati a leggere su www.carusihr.com l’informativa sulla privacy (art. 13, Regolamento UE 679/2016).