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The Legend of Zelda Breath of the Wild 2: Analisi e teorie sul trailer d’annuncio

The Legend of Zelda Breath of the Wild 2 | Ieri siamo tutti esplosi all’annuncio inaspettato diThe Legend of Zelda Breath of the Wild 2, ora in sviluppo per Nintendo Switch. La grande N ha distribuito un breve teaser trailer sul quale potremmo star qui a disquisire senza sosta su migliaia di teorie diverse. Il materiale, infatti, è bello denso e corposo, pur considerando la durata del video; questo perché Nintendo, come suo solito, è riuscita a ricreare quell’alone di mistero che ammalia ed intriga ognuno di noi con classe, spingendoci ad azzardare tutto quello che potrebbe essere (e anche non essere) del futuro di Link. Proprio per questo motivo siamo qui oggi, per analizzare in breve il first look trailer pubblicato ieri, teorizzare qualcosa in merito e azzardare quali possano essere le novità di questo nuovo capitolo. Il bello di The Legend of Zelda, insomma. Breath of the Wildè stato indubbiamente il Game of the Year del 2017, un titolo che ha dato una svolta agli open world presenti e futuri, ma al contempo va visto anche come una solida base sulla quale poter costruire qualsiasi cosa, nonché approfondire ed enfatizzare maggiormente la realizzazione dei videogiochi. Nintendo era alla sua prima prova del nove con gli open world e per tal motivo non ha rischiato troppo, pur avendo stravolto la sua trentennale serie con uno sguardo al passato e alle origini del primo, leggendario capitolo. In fondo, nonostante l’eccellente ricchezza di contenuti e l’altissima qualità, il gioco va pure visto come una sorta di esperimento ancora allo stato embrionale, e sembra proprio che così è stato (o meglio, sarà).

The Legend of Zelda Breath of the Wild 2: cosa abbiamo visto?

Che dire a tal riguardo? Un breve trailer, ricco ma intenso. Semplicemente perfetto, intrigante e sprizzante di maggior maturità, temi più intriganti e soprattutto dark. Il tutto inizia con degli indizi visivi che fanno subito pensare aThe Legend of Zelda, e credo che in molti l’abbiano pensato nei primi secondi per poi esclamare “no, dai… è impossibile!”, venendo smentiti all’istante. L’impatto è sbalorditivo, sia perché sappiamo quanto valga Breath of the Wild – e quindi in automatico il cervello comincia a formulare tutte le meraviglie possibili e inimmaginabili del nuovo episodio – ma anche perché il teaser trailer lascia deliziati e al contempo con una serie di interrogativi (apparentemente) irrisolvibili. In ogni caso, chi ha giocato a The Legend of Zelda: Breath of the Wild sa che questo seguito non sia assolutamente campato in aria. Il finale ha sempre messo tutto in discussione e l’ipotesi del seguito sarà balenato un po’ a tutti ai titoli di coda del capolavoro firmatoNintendo.

Ovviamente, senza svelarvi troppo,Zelda e Link alla fine del gioco decidono di recarsi al colosso di Vah Ruta, poiché la gentil donzella vuole capire perché si sia fermato e ricontrollare l’acqua del bacino. Come se non bastasse, c’è il padre di Mipha che vuole incontrarli. Dopodiché Zelda afferma che anche lei voglia contribuire alla ricostruzione di Hyrule e il tutto si chiude così, con i due eroi pronti a raggiungere il villaggio degli Zora, con il tema classico della saga in una nuova, epica riproposizione. Cala così il sipario su Breath of the Wild e un pochino tutti abbiamo pensato “no, non può finire così”, ma chi sperava ne La Ballata dei Campioni è rimasto sostanzialmente “deluso”, poiché non ha avuto il prosieguo desiderato e infatti è giusto ipotizzare che questo sequel diretto riprenda proprio da dove si è interrotto il prequel.

Tuttavia, ciò che abbiamo visto nel nuovo trailer è davvero una sorta di introduzione oppure si tratta di qualche fase leggermente più avanzata del gioco? Tutti avrete notato che la bellissima Zelda nel nuovo episodio avrà i capelli corti, ma è una semplice questione di look o c’è un motivo dietro questa scelta? Conoscendo Nintendo, sicuramente non si tratterà di sola estetica ma ci sarà un vero e proprio motivo alla base. Potrebbe infatti essere che il seguito di Breath of the Wild riprenda appunto da dove si era interrotto, mostrandoci poi cosa possa spingere Zelda a tagliarsi i capelli, finché il tutto non si collocherà alla terribile sequenza vista nel trailer.

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Potremmo star qui a disquisire per ore su quel poco che abbiamo visto e che si è potuto intravedere. Il trailer inizia con un’inquadratura su una misteriosa energia color verde che non assomiglia per niente a quella blu dell’avanzata tecnologia diSheikah. La visuale pian piano si ingrandisce e si può vedere come questa essenza verdastra formi una specie di ciclone. Dopodiché viene inquadrata una torcia che con l’illuminazione scaturita dal rosso fuoco ci permette di scorgere alcuni geroglifici che ricordano quelli narranti la storia della Calamità Ganon all’interno diBreath of the Wild. Capiamo quindi di essere in una rovina indistinta, ma non sappiamo se del leggendario castello di Hyrule.

A un certo punto si intravede quella che potrebbe sembrare l’origine di quella strana energia verde, almeno a prima vista! Osservata più da vicino, infatti, parrebbe addirittura formare un vero e proprio linguaggio (non riusciamo ad azzardare se sia proprio l’alfabeto Hylia o qualche altra lingua). Tuttavia, è più facile scartare l’idea riguardante le origini di questa strana essenza, poiché a ben vedere sembrerebbe più probabile che sia lì per purificare o bloccare un qualcosa, in quanto alla base troviamo una materia oscura che, considerando il grosso contrasto, sembra quasi impossibile da associare alla vivace energia verde. Potete osservare meglio il contrasto nell’immagine sottostante.

Due elementi contrastanti.

Il sottofondo musicale crea un’inquietudine, tetra e misteriosa, con i suoi leggeri cori molto simili nelle sonorità alla voce di Faih di Skyward Sword. Vediamo quindiZelda e Link in sella a degli animali un po’ caratteristici: dove saranno mai capitati i nostri eroi? Nei sotterranei reconditi del castello di Hyrule? Oppure, in un posto completamente nuovo? Purtroppo è difficile ipotizzarlo con certezza, ma quanto visto lascerebbe presagire a un ritorno dei dungeon classici tanto cari ai fan di Zelda. I tratti cupi e quasi horrorifici del trailer vengono enfatizzati sempre di più durante la visione, ricordando in maniera chiara ed evidente i toni di Majora’s Mask.

L’essenza oscura sembra avvolgere un topo, ma finalmente riusciamo a capire da dove derivino le due differenti sostanze energetiche: quella oscura sembrerebbe proprio derivante dal cadavere mummificato di colui che non ci ricorda altri che Ganondorf, il celebre antagonista della serie; forma umana del male assoluto, Ganon, e reincarnazione di DemiseinSkyward Sword (chi ha giocato ricorderà la battaglia finale e le parole di Demise). L’essenza verde invece, pare provenga da una sorta di mano fantasma che vediamo per la prima volta nella serie.

E poi, incredibile, una sequenza velocissima del trailer mostra Link avere questa misteriosa mano (fantasma o ciò che sia) al posto della sua (come da immagine seguente)? Non riusciamo a capire se la perda in stile Metal Gear Solid V: The Phantom Pain o se semplicemente venga assorbita dalla “nuova”. In ogni caso, se il nostro protagonista si impossessa di quest’organo prensile è difficile pensare che possa risultare qualcosa di negativo ai fini narrativi. Ma a chi o cosa apparteneva questo braccio? Beh, resteremo con il dubbio sino a quando non avremo modo di mettere le nostre manacce sul seguito di Breath of the Wild.

Breath of the Wild sequel - nuovo potere di Link?

Un nuovo potere?

A seguito di quella che sembrerebbe una caduta nel vuoto, confermata dalla sequenza successiva, dove vediamo sprofondare il suolo sotto i piedi di Zelda al minuto 0:45 (ma dura un millesimo di secondo e lo si può scorgere quasi solo riproducendo il video a velocità x 0.25), Link afferra la dolce fanciulla e poi la mano fantasma fa altrettanto con Link, come mostrano i due primi piani sulle prese. Questo confermerebbe ancor di più la bontà di questa mano misteriosa, poiché da quanto si è visto ha salvato i nostri eroi.

Arriviamo poi al momento clou del trailer, nonché quello più inquietante: gli occhi del cadavere mummificato sprigionano una luce rossa accecante; di un rosso cupo e tenebroso, a indicare che l’essenza vitale sia tornata in quell’involucro ormai vuoto, dandoci ancor di più la conferma che sia Ganondorf. L’eterno rivale di Link e Zelda detiene il potere della Triforza della Forza ed è quindi vicino all’immortalità. In Ocarina of Time viene infatti rinchiuso nel sacro reame, dove poi vengono generate le due linee temporali in cui Link torna indietro nel tempo: una da bambino (Majora’s Mask, Four Swords Adventures e Twilight Princess) e l’altra in cui il protagonista effettivamente non c’è, poiché gli eventi nel futuro continuano anche senza di lui (la linea temporale di Link AdultoThe Wind Waker, Phantom Hourglass e Spirit Tracks). Sebbene sia in The Wind Waker che in Twilight Princess le due rispettive reincarnazioni di Link pare abbiano sconfitto definitivamente Ganondorf, non abbiamo mai avuto la certezza assoluta che costui sia morto per davvero. A differenza di Link, Ganondorf è sempre lo stesso Gerudo conosciuto in Ocarina of Time; questo perché – venendo rinchiuso nel sacro reame da Link e Zelda nell’epica battaglia finale di Ocarina of Time– per lui il tempo non è mai trascorso (è una dimensione diversa).

Inoltre, se la Triforza della Forza gli donasse effettivamente l’immortalità, nessuno potrebbe mai sconfiggerlo definitivamente. Anche privandogli la vita come appare in questo seguito di Breath of the Wild, la condizione non sarebbe mai eterna: la Triforza della Forza gli ridarà sempre il suo immenso potere.

Dai, non può essere che Ganondorf!

Infine, succede l’impossibile: addirittura il castello di Hyrule spicca il volo verso il cielo, in uno dei momenti più epici che si siano mai visti nella saga (certo, anche Skyward Sword ci ha abituati a qualcosa di simile, seppur al contrario). Cosa ha potuto rendere possibile una cosa del genere? Chi c’è dietro a tutto questo? La Dea Hylia? Ricordiamo infatti che in Skyward Swordproprio costei, che poi si reincarnerà nella Zelda di questo capitolo, a seguito della catastrofe sulla terraferma decide di ergere il suo regno in alto nei cieli, dando vita a Skyloft e al regno delle nuvole. Ancora increduli da quanto visto, appare l’essenza della mano fantasma che si dissolve via via fuori dallo schermo, verso destra, e appare la scritta che tutti volevamo leggere: “il seguito di The Legend of Zelda: Breath of the Wild è ora in sviluppo”. Così si chiude il Direct, cala il sipario di uno spettacolo travolgente, sia per l’incredibilità della conferenza E3 2019 di Nintendo, sia per l’epicità mastodontica intravista in questo minuto dedicato al seguito di Breath of the Wild.

Tirando le somme

Abbiamo analizzato il trailer, ora non ci resta che tirare le somme su quanto visto! In primis è quasi indubbio che quanto sapientemente orchestrato nello splendido video sia ambientato subito dopo gli eventi di Breath of the Wild, in seguito all’incarico dei due eroi di raggiungere il villaggio degli Zora e ciò che comporterà il taglio di capelli della dolce Zelda. Quello che possiamo ipotizzare in questo momento è che la Calamità Ganon sia stata generata dalla morte momentanea di Ganondorf (ma siamo ignari se appartenga a Twilight Princess, The Wind Waker o a una battaglia mai ancora narrata). Il cadavere, ormai mummificato e senza vita, non era che un guscio vuoto ed essendo Ganondorf immortale, o meglio l’entità Ganon, ecco spiegato perché in Breath of the Wild non vi fosse la sua forma umana. Tuttavia, qualcosa è andato storto.

Supponendo che la mano fantasma avesse l’incarico di privare di energia l’involucro umano di Ganon, quest’ultimo è tornato in vita e lo si vede chiaramente durante il trailer. Probabile che a un certo punto non sia riuscita più a contenere la potenza illimitata del corpo di Ganondorf e, liberatosi dalla presa che lo teneva, sia tornato in vita. Non sappiamo se tornando nel mondo dei vivi il corpo di Ganondorf resti in quella forma mummificata o se esso si rigenererà nelle fattezze che tutti conosciamo.

È difficile stabilire qualcosa di concreto, anche perché Nintendo è sempre stata imprevedibile e non ha mai lasciato nulla al caso. Intanto potrebbe essere più semplice stabilire una linea temporale per i due Breath of the Wild, visto che sino a ora era rimasta un po’ indefinita anche dalla stessa Nintendo. Essendoci Ganondorf, o meglio il cadavere dello spietato antagonista, potremmo trovarci svariati anni dopo The Wind Waker o Twilight Princess, poiché sono gli unici capitoli dove si vedeGanondorf morire (almeno apparentemente).

Quindi, se il cadavere si ricollegasse a una delle due battaglie finali in questione, abbiamo dove collocare la serie di Breath of the Wild, però non possiamo ancora sostenerlo con certezza e inoltre qualche riferimento a Skyward Sword potrebbe non mancare affatto. Se ricordate, Zelda in Breath of the Wild quando parla con l’albero Deku afferma di aver sentito la Master Sword, e l’unico modo per sentirla è l’apparizione di Faih, lo spirito della spada che ha guidato colui che l’ha forgiata (ovvero il capostipite dei Link), visto proprio nel capitolo perWii.

Castello in volo

Quel che è certo è che Nintendo con questo capitolo può porre un accento maggiore sulla narrazione, approfondendo quanto non ha potuto fare nel primo capitolo. Solo da questo minuto di trailer abbiamo intravisto le potenzialità e la carne a fuoco e, considerando pure le tinte più cupe e dark à la Majora’s Mask, siamo sicuri che da quest’ultimo erediterà anche un racconto di gran lunga più potente e poderoso. La casa di Kyoto ha tutte le carte in regola per proporre un’esperienza più completa e profonda, espandendo la formula del “modello” di Breath of the Wild, enfatizzando la narrativa e arricchendo il gameplay di quel potenziale che – tutti abbiamo notato – non era stato ancora del tutto espresso. Dove sarà ambientato questo Zelda? Qualcosa lascia presagire, stando al castello che si solleva nel cielo, non solo ad Hyrule. Probabilmente parte dell’ambientazione del primo capitolo verrà mantenuta (seppur con dovuti accorgimenti e differenze sostanziali), dopodiché è molto probabile che ritroveremo regioni totalmente nuove e forse una zona nel cielo, proprio come in Skyward Sword. Chi lo sa… potremmo addirittura ritrovare un mondo più oscuro, in quanto non sappiamo cosa possa realmente comportale il ritorno del male sul regno di Hyrule. E il titolo? Sarà davvero The Legend of Zelda Breath of the Wild 2? Secondo noi, no. Ne avrà sicuramente un altro, legato probabilmente a quella mano fantasma (o spiritica) che sembrerebbe essere il nuovo elemento di punta della produzione, e non osiamo immaginare le infinite possibilità di gameplay consentite da essa. Inoltre, questa volta potremo andare anche nelle profondità marine, proprio come la maggior parte dei capitoli 2D e 3D? Se il gameplay verrà espanso come pensiamo, molto probabilmente sì. Soprattutto, che ruolo avrà Zelda? Questa volta ci aiuterà in prima persona durante l’avventura? Ci saranno sezioni di gioco o dungeon da superare insieme a lei con enigmi basati sulla cooperazione in stile The Wind Waker con però le possibilità ludiche e la fisica di Breath of the Wild? Magari! Tutto è possibile. L’hype è alle stelle e non vediamo l’ora di saperne di più su questo nuovo Zelda. Tutti siamo cresciuti un po’ con mamma Nintendo e l’annuncio di un capitolo inedito di questa serie straordinaria fa sempre scalpore, ricreando un mix di emozioni stupefacenti. Perché Nintendo è pur sempre Nintendo, e sa bene come farci sognare.

Author: GamesVillage.it

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Kingdom Come: Deliverance Royal Edition disponibile, trailer di lancio

Kingdom Come: Deliverance Royal Edition è disponibile nelle versioni PC, PlayStation 4 e Xbox One, e non poteva mancare un trailer di lancio, che arriva in concomitanza con l’E3 2019.

Come già riportato, La Royal Edition di Kingdom Come: Deliverance include tutti i DLC

  • Treasures of the PastI Treasures of the Past sbloccano mappe del tesoro uniche e armature in in-game aggiuntive per Henry.
  • From The AshesNei panni di un ufficiale giudiziario appena nominato, i giocatori devono decidere quali strutture costruire per prime, come vogliono attirare le persone e come risolvere le controversie tra i cittadini. Il lavoro di un ufficiale giudiziario è difficile, ma anche lui può divertirsi un po’ dopo una dura giornata di lavoro. Fare un giro con uno dei nuovi cavalli, lanciare i dadi o semplicemente visitare la taverna locale, sono solo alcune delle attività introdotte nel gioco con From the Ashes.
  • The Amorous Adventures of bold Sir Hans CaponAmorous Adventures sfida i giocatori ad aiutare il loro amico Hans Capon. Hans è innamorato e ha bisogno della guida di Henry per conquistare il cuore della bellissima Karolina. Tuttavia, le cose si rivelano più difficili del previsto. Un gioiello di famiglia perduto, una pozione d’amore magica e il poema più romantico di sempre promettono molte ore di nuovi divertenti momenti in Kingdom Come: Deliverance.
  • Band of BastardsQuesto componente aggiuntivo consente ai giocatori di guidare un gruppo di mercenari a guardia delle strade. Catturati in una rete di odio, tra Radzig Kobyla e un’altra famiglia nobile, i mercenari vengono assunti per proteggere il regno di Radzig. I giocatori si uniranno a questo gruppo di uomini, guidati dal famigerato Sir Kuno Baron von Rychwald, non solo per assisterli, ma anche per tenerli in riga.
  • A Woman’s LotIn “A Woman’s Lot” vestirai i panni di Theresa, accompagnata dal suo fedele cane Tinker, in una questline standalone. Ti immergerai nell’ordinaria vita di Skalitz e in seguito assisterai agli eventi fatidici del raid di Sigismund da una prospettiva completamente diversa. “A Woman’s Lot” offre l’ultimo enigma della storia di Skalitz e scoprirai ciò che è successo poco prima che Henry venisse scoperto privo di sensi.

Kingdom Come Deliverance Royal Edition Collector

Author: Multiplayer.it

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Black Desert uscirà su PS4

Black Desert, MMORPG di stampo orientale uscito in Europa il 3 marzo del 2016, è uno dei migliori rappresentanti del genere di riferimento, vantando un sistema di personalizzazione da capogiro. Qualche ora fa, durante l’E3 di Los Angeles, lo sviluppatore dietro il titolo, Pearl Abyss, ha comunicato delle novità.

Black Desert: l’arrivo sulla console Sony

Come ripreso da ScreenRant, il team ha annunciato infatti che il videogame sarà disponibile nel 2019 anche su Playstation 4, con i pre-order che partiranno dal 2 luglio. Ma le notizie non sono finite visto che è stato rivelato l’arrivo della versione mobile dell’opera, che verrà lanciata su IOS e Android quest’anno. In attesa di ulteriori dettagli, vi lasciamo ad un piccolo filmato di presentazione, che trovate qui sotto.

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Se siete interessati ad altre notizie di videogames, passate alla nostra sezione Games.

Author: GamesVillage.it

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eFootball PES 2020 per PS4, Xbox One e PC annunciato con data d’uscita

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Konami ha annunciato eFootball PES 2020 per PS4, Xbox One e PC, svelando anche la data d’uscita: il 10 settembre 2019. La versione PC sarà distribuita tramite Steam. Si tratta della nuova incarnazione della serie PES, che sarà distribuita in due versioni: la standard con Lionel Messi in copertina e la Legend Edition, solo digitale, con Ronaldinho in copertina. Entrambe le versioni sono già prenotabili.

I contenuti extra della Legend Edition di eFootball PES 2020 includono una versione del 2019 di Ronaldinho ottenuta grazie ad una esclusiva scansione 3D e Messi in prestito per 10 incontri. Prenotando il gioco si otterranno, inoltre, Andrés Iniesta e 1,000 monete myClub.

“Quando ero ragazzo mi chiedevo spesso quale sarebbe stato il giocatore che avrei trovato sulla copertina di PES, sono onorato di essere stato scelto io per eFootball PES 2020. Mio figlio è un giocatore di PES e molte volte mi ha chiesto come mai non ci fossi io sulla copertina del gioco, ora è molto orgoglioso che la cover star sia suo padre” ha commentato Lionel Messi, attaccante del Barcellona.

Leggiamo tutte le caratteristiche di eFootball PES 2020 tratte dal comunicato stampa ufficiale:

PES 2020 fa da apripista in una nuova decade dove le simulazioni calcistiche avranno un ruolo sempre più importante, con la ferma intenzione di rivoluzionare il mondo dell’eFootball e portare questo sport a un’audience mondiale sempre più ampia. La serie PES continua nella sua costante ricerca del realismo più puro, tenendo sempre bene in considerazione i commenti e le richieste dei fan per apportare significativi cambiamenti che permettono di vivere ogni momento di gioco con un senso di completa libertà e di controllo. I cambiamenti importanti introdotti includono una versione rivista della Master League, una nuova modalità chiamata Matchday e una nuova veste grafica per tutti i menu all’interno del gioco.

Jonas Lygaard, Senior Director Brand & Business Development di Konami Digital Entertainment B.V. ha aggiunto: “l’annuncio di oggi di eFootball PES 2020 e il nostro nuovo posizionamento non fanno che confermare l’impegno della nostra azienda verso l’emergente realtà dell’eFootball e confermare i progressi che abbiamo fatto in questa direzione con le precedenti versioni di PES con i nostri continui investimenti nella PES LEAGUE e nei tornei di eFootball.Pro. Desideriamo innalzare costantemente la qualità nel campo della simulazione calcistica e siamo estremamente entusiasti riguardo al futuro della serie eFootball PES.”

La consulenza del leggendario centrocampista Andrés Iniesta ha permesso al gioco di focalizzarsi in modo rinnovato sull’immersività e sull’autenticità grazie ad una nuova tecnica dinamica di dribbling chiamata Finesse Dribble che riproduce al meglio l’innata capacità del campione spagnolo di leggere il gioco e di trovare costantemente il modo di superare anche le difese più coriacee.

Ronaldinho, uno dei più grandi talenti di sempre del calcio brasiliano e mondiale, porterà il suo stile unico all’interno di PES 2020, grazie a una serie di animazioni che permetteranno ai giocatori di muoversi proprio come lui, utilizzando la sua tecnica sopraffina e i suoi movimenti fluidi per battere senza pietà l’avversario di turno, insieme ad alcune sue tecniche nel tocco di prima, come il controllo con il petto e con la schiena.

Una Master League rinnovataCi saranno importanti cambiamenti anche in una delle modalità preferite dai fan, la Master League, tramite un nuovo e potenziato sistema per la gestione dei dialoghi che permetterà al giocatore di controllare al meglio la progressione della storia. I giocatori potranno scegliere le risposte più adatte per creare la propria storia all’interno della Master League.

Il mercato dei trasferimenti in PES 2020 sarà gestito da un nuovissimo algoritmo che includerà i costi di trasferimento, gli stipendi e altri importanti elementi allineati al calcio reale.

Le altre novità includono:

  • Creare e personalizzare i loghi degli sponsor che saranno mostrati nel tabellone alle spalle durante le interviste e nel menu principale della Master League.
  • Personalizzare le sembianze dell’allenatore con un maggiore grado di libertà grazie alla tecnologia avanzata di scansione 3D che ha permesso di avere una scelta completa di corporature e stature differenti.
  • Giocare la Master League utilizzando come avatar uno dei numerosi allenatori leggendari disponibili come Zico, Cruyff e Maradona.

Una nuova modalità: MatchdayLa nuova modalità di PES 2020, Matchday riassume l’essenza della cultura del calcio in un format competitivo che trasporta lo spettatore in prima linea sul campo di gioco. Si dovrà scegliere una delle due squadre presenti all’inizio di ogni evento settimanale, ogni passaggio riuscito e ogni gol segnato contribuiranno a portare punti preziosi per la vittoria finale della propria squadra scelta.

I nuovi giocatori di PES e gli esperti veterani uniranno le forze per portare un vantaggio alla formazione scelta fino alla Grand Final. Quando ogni evento settimanale arriverà al termine, i risultati di tutte le Partite di Gruppo giocate saranno valutate per trovare l’utente che ha meglio performato in ognuno dei due schieramenti. Questi utenti saranno scelti come rappresentanti della squadra e acquisiranno il diritto di partecipare alla Grand Final difendendo le sorti dello schieramento scelto – gli incontri di finale si potranno seguire interamente in streaming all’interno della modalità Matchday.

Altre caratteristiche del gioco:Oltre alla Master League ed alla modalità Matchday, sono stati introdotti in PES 2020 numerosi cambiamenti come risultato delle richieste dei fan. Questi includono delle meccaniche di gioco aggiornate e nuove tecniche per lo stop della palla, precisione nei tiri e nei passaggi influenzata in base alla posizione in campo e al contesto di gioco, difese più realistiche con l’aggiunta del fallo intenzionale, un sistema adattivo di interazione del giocatore che riproduce le personalità dei calciatori in campo e molto altro ancora.

Il gioco più bello del mondo non è mai stato riproposto così perfettamente e in PES 2020 verrà introdotto un sistema avanzato di gestione dell’illuminazione, modelli dei calciatori migliorati, filmati di intermezzo e replay realistici. Sarà, inoltre, presente una nuovissima inquadratura preimpostata per restituire il feeling delle trasmissioni televisive delle partite.

Author: Multiplayer.it

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Watch Dogs Legion, Uplay+ e tutti gli annunci alla Conferenza Ubisoft

Author: GAMEmag – Videogames

Watch Dogs Legion, presentato con un trailer cinematografico e uno di gameplay, sembra uno dei nuovi videogiochi più apprezzati fin qui all’E3. Perdendo la numerazione classica che finora aveva contrassegnato la serie, Watch Dogs Legion è ambientato in una Londra post-Brexit ormai allo sbando economico e sociale. In opposizione a questa deriva, l’intelligenza artificiale si è evoluta a tal punto che i robot hanno preso il posto degli esseri umani in una sempre più crescente serie di mansioni, portando la disoccupazione a livelli record e la popolazione sul punto della rivolta. Gli hacker della DedSec, a loro volta, hanno creato una legione che viene chiamata Resistenza. Fra le nuove caratteristiche di gameplay, i giocatori avranno modo di controllare qualsiasi cittadino di Londra e, se lo porteranno alla morte, questo non potrà ritornare in partita, all’interno di una struttura accomunabile alla permadeath.

Clint Hocking, creatore della serie, ha infatti presentato il suo nuovo gioco dicendo che è possibile reclutare chiunque dalla popolazione e che la storia cambierà a seconda delle scelte prese. Al giocatore spetterà il compito di creare una squadra con il compito di distruggere un regime autoritario, in una Inghilterra piena di criminali e una società corrotta militare. E potrà farlo reclutando liberamente i cittadini di Londra.

Watch Dogs Legion uscirà il 6 marzo 2020 su PlayStation 4, Xbox One, PC e Google Stadia.

Quanto a Rainbow Six abbiamo un titolo completamente nuovo, Rainbow Six Quarantine, descritto con queste parole: “per il genere shooter co-op sarà quello che è stato Rainbow Six per gli shooter PvP”. Si tratta di un titolo per 3 giocatori ispirato alla modalità Outbreak in cui bisogna affrontare ondate sempre più consistenti di mostri, degli alieni mutati geneticamente. Il gioco è ambientato diversi anni dopo lo scenario classico di Rainbow Six. Ubisoft Montreal parla di missioni dall’esito imprevedibile mentre la presenza nel trailer dell’operatore Ela conferma un legame con Rainbow Six Siege.

Ubisoft, ovviamente, non accantona Rainbow Six Siege, uno dei suoi maggiori successi nel recente periodo. Ha parlato durante la sua Conferenza E3 della prossima Stagione dell’Anno 4, Operation Phantom Sight, mentre un divertente trailer intitolato Clutch Royale mostra una delle missioni dello specialista Warden. Ci sarà anche Nokk, un’operatrice dotata di un dispositivo in grado di renderla quasi invisibile agli occhi dei nemici.

Durante la sua conferenza E3 2019, Ubisoft ha presentato anche Uplay+, un nuovo servizio in abbonamento per PC e Google Stadia. Sulla scia di abbonamenti simili come Xbox Game Pass e Origin Access Premier, Uplay+ costerà 14,99 euro al mese e permetterà di accedere a un catalogo di 100 titoli comprensivi di DLC, contenuti in-game e accesso anticipato ai giochi in uscita. Arriverà il 3 settembre su PC e nel 2020 su Stadia.

Gods & Monsters è invece il nuovo gioco d’azione di Ubisoft Quebec, lo studio che si è già occupato di Assassin’s Creed Odyssey, e narra di un eroe dimenticato partito per salvare gli dèi della Grecia. Si contraddistingue per uno stile visivo particolare che ricorda The Legend of Zelda Breath of the Wild e una struttura di gioco a mondo aperto. Uscirà il 25 febbraio 2020 su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch.

Dal 13 giugno sia su PC che su console sarà poi possibile provare gratuitamente The Division 2. Il gioco di Massive Entertainment si prepara all’introduzione di una serie di nuovi contenuti con l’Episodio 1 che arriverà a luglio portando i giocatori fuori da Washington e con l’Episodio 2, previsto entro la fine dell’anno, che porterà in dote un nuovo raid per 8 giocatori ambientato al Pentagono. Nel 2020 arriverà anche l’Episodio 3, con una nuova area di gioco e una nuova fazione.

Anche per Ghost Recon Breakpoint abbiamo un nuovo trailer cinematografico e un nuovo trailer di gameplay. I quali mostrano un nuovo Ghost, Cold, interpretato dall’attore Jon Bernthal, salito sul palco dell’evento di Los Angeles. Ghost Recon Breakpoint sarà disponibile a partire dal prossimo 4 ottobre, mentre la Beta è prevista per il 5 settembre.

Per quanto riguarda For Honor, si è parlato della nuova Modalità Spettatore, che permetterà di seguire nel dettaglio l’azione muovendo liberamente una telecamera per tutto il campo di battaglia. Sarà disponibile come aggiornamento gratuito nel corso del 2019, mentre l’evento a tempo limitato Shadows of The Hitokiri sarà disponibile da oggi, 10 giugno, fino al 27 giugno.

In Assassin’s Creed Odyssey arriverano lo Story Creator Mode e il Discovery Tour, due strumenti che esaltano la capacità del gioco di gestire ampi ambienti ricostruiti in maniera accurata sotto il profilo storico. Nel primo caso i giocatori hanno modo di creare delle quest e delle storie, scrivendone i dialoghi e personalizzandone i personaggi. Il secondo invece permetterà di esplorare la mappa di gioco senza dover affrontare le missioni scrutandone i più piccoli dettagli.

Venendo al mondo mobile, Tom Clancy’s Elite Squad permetterà di affrontare match multiplayer 5vs5 e una campagna single player interpretando tutti i più celebri personaggi della tradizione Ubisoft, tra i quali anche Sam Fisher.