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Dawn of War III: nuovo filmato con sequenze cinematografiche, gameplay e interviste

Warhammer 40.000: Dawn of War III è uno degli RTS più attesi del 2017, e SEGA e Relic rincarano la dose con un nuovo entusiasmante filmato. Intitolato Fog of War #2, mette insieme sequenze cinematografiche che saranno alla base della storia, momenti di gameplay e interviste con le impressioni e le speranze di alcuni membri del team di sviluppo.

Il commento degli sviluppatori è affidato al Game Director Phillip Boulle e all’Art Director Matt Kuzminski. Dalla durata di 6 minuti, il filmato offre una chiara prospettiva sulle fazioni dell’universo Warhammer 40.000, i suoi personaggi e il lore.

Dawn of War II si concentrava principalmente su piccoli squadroni di soldati elite, il che costituiva un distacco piuttosto importante rispetto all’approccio adottato con il suo predecessore. Questo terzo capitolo, invece, rappresenterà una sorta di via di mezzo rispetto ai due Dawn of War precedenti.

In Dawn of War troviamo l’incontro tra le canoniche truppe di fanteria e le cosiddette unità elite, le quali si caratterizzano per una progressione in stile rpg. A queste due tipologie si sommano le “super unit”, di dimensioni molto generose, fra le più grandi mai viste in un RTS Relic. Come si può vedere nel filmato Dawn of War III offre un tipo di azione molto serrata, con tante unità contemporaneamente coinvolte nel conflitto.

Dawn of War III immerge i giocatori nella brutalità crescente di una guerra galattica, dove potranno condurre un’ unità di eroi d’elite e degli eserciti colossali fino alla vittoria, o all’oblio. Space Marine, Eldar e Orki combatteranno una guerra ancora più cupa e terrificante rispetto alle precedenti.

Autore: GAMEmag – Videogames

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For Honor: una petizione per i server dedicati

In questo post su Reddit un beta tester di For Honor illustra i problemi relativi alle elevate latenze che si riscontrano attualmente nel nuovo multiplayer-oriented action game di Ubisoft per via dell’assenza del supporto ai server dedicati. Gli utenti di Reddit vogliono affrontare il problema in maniera costruttiva, in modo da invogliare Ubisoft a lavorarci prima del rilascio definitivo del gioco previsto per il 14 febbraio.

For Honor

Hanno, allo scopo, avviato una petizione. Ubisoft usa un sistema di tipo peer-to-peer per gestire il netcode di For Honor, ma stando a queste segnalazioni non sarebbe sufficiente, generando latenze. È stato anche realizzato un video proprio allo scopo di mostrare la natura dei problemi.

Ubisoft ha già risposto così: “Nessun giocatore ha vantaggi nei match rispetto agli altri. Alcuni dei problemi di connessione e di networking registrati dai giocatori sono percepiti come conseguenze dell’architettura di rete, ma dipendono dal fatto che il gioco è ancora in sviluppo”.

Nei giorni scorsi Ubisoft ha annunciato che la Closed Beta di For Honor si terrà nel prossimo mese di gennaio. Ulteriori informazioni su come partecipare si trovano qui.

For Honor nasce con un gruppo di persone unite dalla stessa passione e dallo stesso desiderio: rendere tangibile l’emozione e la tensione del duello di spade. L’obiettivo del team è quello di immergere letteralmente i giocatori nel caos e nel furore di violente battaglie, dando loro la possibilità di scoprire quale tipologia di guerriero si nasconde nella loro anima. Altri dettagli su For Honor si trovano qui.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Resident Evil 7 demo disponibile su PC

Il teaser di Resident Evil 7 è adesso scaricabile da Steam. Importante notare come ci sia una pagina dedicata a questo prodotto: quindi, la demo non è presente nella pagina tradizionale di Resident Evil 7 su Steam.

Resident Evil 7

Le impressioni su Resident Evil 7 nell’hands-on

Beginning Hour consente di vivere l’inizio dell’avventura del protagonista di Resident Evil 7, Ethan, all’interno di una raccapricciante fattoria abbandonata. Ethan è solo e intorno a lui è tutto buio, deve trovare un modo per uscire dall’abitazione ma gli inquilini dell’edificio sono tutto fuorché persone normali. Capcom aveva già in passato comunicato i dettagli sulla versione PC della demo di Resident Evil 7, insieme alle opzioni grafiche supportate. Trovate tutto qui. Per quanto riguarda, invece, le nostre impressioni sul nuovo gioco di sopravvivenza dopo la prova di una sezione successiva rispetto a quella della demo consultate l’hands-on di Resident Evil 7.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Nintendo, NES Classic ha già venduto più della Wii U

Nintendo sembra aver completamente indovinato la sua strategia della NES Classic. Realizzare una rivisitazione della console anni ’80 è stata senza dubbio una scelta azzeccata che sta producendo addirittura più vendite del previsto e soprattutto in un numero superiore rispetto a quelle realizzate dalla Wii U nei primi sei mesi del 2016.

I numeri giungono direttamente dalla NPD Group che da sempre monitora le vendite dei prodotti tecnologici. In questo caso l’agenzia dichiara come Nintendo abbia raggiunto già la vendita di quasi 200.000 console NES Classic nel solo territorio americano da quando hanno preso il via le vendite lo scorso 11 novembre. Una vendita decisamente esagerata che da subito ha posto in crisi i magazzini delle maggiori catene di elettronica sia fisiche che online non permettendo di ricevere nell’immediato al suo rilascio la console creando una “caccia al tesoro” da parte degli utenti che non avevano avuto possibilità di preordinare la NES Classic.

Proprio sulla fortissima richiesta aveva parlato anche il presidente della Nintendo, Reggie Fils-Aime, il quale aveva confermato come la domanda fosse ben al di sopra delle aspettative e che l’azienda giapponese avrebbe fatto il possibile per non far attendere troppo gli utenti rimasti fuori dalle prime spedizioni.

Ogni giorno inviamo scorte in ogni canale di vendita al dettaglio. La domanda totale della console è sicuramente maggiore di quanto ci aspettassimo, è per questo che stiamo soffrendo ad immettere sul mercato gli esemplari della NES Classic Edition.

Il successo della rivisitazione della NES ha chiaramente esternato come la precedente Wii U abbia registrato un forte “flop” proprio sulle vendite americane visto che in poche settimane la nuova Classic della Nintendo è riuscita a sopravanzare le appena 220.000 unità di Wii U vendute nei primi sei mesi del 2016 in tutto il territorio americano.

A questo punto sembra palese che Nintendo abbia deciso di affidarsi completamente alla nuova Swtich in arrivo il prossimo anno sperando che la stessa, per la sua particolarità appunto dello “switch” tra postazione in casa con la TV e dispositivo mobile pronto da essere utilizzato anche in movimento, possa davvero portare credito ad un’azienda come quella Nintendo che al momento sembra portare avanti il proprio rendiconto con una rivisitazione di una console presentata negli anni ’80.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Rogue One A Star Wars Story: come sono stati realizzati i volti in CGI [ATTENZIONE, SPOILER]

Rogue One A Star Wars Story è l’attesissimo film uscito nella scorsa settimana con grande apprezzamento da parte della critica e del pubblico. Per la prima volta arriva un film stand-alone all’interno della famosissima serie ideata originariamente da George Lucas. Nonostante questo, tuttavia, il regista Gareth Edwards ha voluto recuperare del materiale dall’Episodio IV, Una Nuova Speranza, in modo da rendere alcune scene di Rogue One il più credibili possibile.

In Rogue One ci sono almeno quattro personaggi realizzati in grafica computerizzata attraverso materiali provenienti da una Nuova Speranza, come il Governatore Tarkin. Nel film del 1977, infatti, questo personaggio era interpretato da Peter Cushing, attore britannico morto nel 1994. Ma la presenza di Tarkin era cruciale per le vicende narrate da Rogue One, che ricordiamo essere un prequel rispetto a Una Nuova Speranza.

Per riprodurre Tarkin sono state usate avanzate tecniche di performance capture per quanto riguarda la produzione delle espressioni facciali, mentre la pelle del defunto attore è stata riprodotta con una texture realizzata digitalmente. Il lavoro più difficile in questo processo è quello che riguarda l’applicazione della luce, con gli artisti che hanno dovuto adattare la luce digitale a quella reale presente nel resto della scena.

Ma la feature digitale più sorprendente in assoluto riguarda la presenza di Garven Dreis e Jon Vander, i famosi Capo Rosso e Capo Oro di Una Nuova Speranza, anche all’interno del nuovo Rogue One, nello specifico nella spettacolare battaglia di Scarif. I due sono veramente molto simili rispetto agli attori originali al punto che è praticamente impossibile distinguere la loro natura digitale anche per lo spettatore più attento.

Capo Rosso e Capo Oro

Capo Rosso e Capo Oro in Star Wars: Una Nuova Speranza

Gareth Edwards ha rivelato in un’intervista a RadioTimes di essere riuscito a ricostruire i due partendo da sequenze di Una Nuova Speranza mai distribuite pubblicamente e ritrovate allo Skywalker Ranch durante la fase di ricerca propedeutica alla realizzazione del film.

“Andavamo in giro alla ricerca di vecchi modellini del Millennium Falcon o delle prime giacche di Han Solo quando ci siamo imbattuti in alcune videocassette”, ha detto Edwards. “Ma che film saranno questi? Oh, è proprio Star Wars”.

Edwards dice che quelle videocassette non sono state utilizzate in seguito perché non digitalizzate. Ma si trattava di negativi originali di Una Nuova Speranza con scene inedite con i due piloti, poi tagliate nella versione finale del film. Le scene in questione riguardavano proprio la storica battaglia finale alla Morte Nera.

A quel punto Edwards ha cercato di capire come recuperare quelle immagini e inserirle in Rogue One. Con l’aiuto della Industrial Light and Magic, ovvero la società che si occupa di tutti gli effetti speciali dei film di Star Wars, Edwards ha ritagliato i due per inserirli all’interno dei cockpit delle navi spaziali di Rogue One.

Un lavoro notevole, anche perché poteva essere realizzato in molto meno tempo ricorrendo a nuovi attori. Ma così si sarebbe perso una parte del fascino rispetto alle origini della serie. Per i fan è un piacere rivederli anche perché i due morirono proprio nella battaglia di Yavin alla Morte Nera alla fine di Una Nuova Speranza.

Naturalmente non tutti noteranno la presenza di Garven Dreis e Jon Vander, ma questa è una delle tantissime citazioni ai vecchi Star Wars che gli autori di Rogue One hanno inserito nel film come dedica agli appassionati della saga. Per la prima volta abbiamo un film di Star Wars non raccontato dalla prospettiva di uno dei membri della famiglia Skywalker, ma questo non vuol dire che Rogue One non sia uno Star Wars, anzi l’obiettivo con questo film è proprio quello di catturare la vera essenza di Star Wars.

“Durante la prima mondiale di Rogue One a Los Angeles c’è stato un grande applauso improvviso”, ha detto Edwards nell’intervista, riferendosi alla scena con i due piloti dell’Alleanza Ribelle. “È stato l’unico momento della proiezione in cui ho alzato i pugni al cielo”.

Autore: GAMEmag – Videogames