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Quando arriva il cambio dell’ora legale nel 2021

Author: Pietro Deragni Wired

L’appuntamento con l’ora legale nel 2021 è fissato nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo. In Europa si discute dell’utilità ambientale

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Per chi ha ancora al polso un orologio analogico, è venuto il momento di spostare avanti le lancette di un’ora. L’appuntamento con l’ora legale nel 2021 è fissato per domenica 28 marzo, quando alle 2 di notte chi proprio insiste a non voler prendere sonno potrà effettuare da sè il passaggio alla nuova ora.

Oltre alla prospettiva di giornate più lunghe (di cui si spera di poter godere presto, con l’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia) c’è una ragione importante che guida la scelta dell’ora legale: quello del risparmio energetico. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, nei sette mesi di ora legale del 2020 l’Italia ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 150 mila famiglie, con un beneficio economico per il sistema di 66 milioni di euro e impatti positivi anche in termini di sostenibilità ambientale, con 205mila tonnellate in meno di CO2 immesse in atmosfera.

Dal 2004 al 2020, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10 miliardi di kilowattora e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di 1 miliardo e 720 milioni di euro.

Il tema dei costi e dei benefici è sempre al centro della discussione, nell’ottica del passaggio da un’ora naturale a quella legale, stabilita per convenzione. In Europa la transizione dal tempo invernale a quello estivo è comune agli stati membri, che lo hanno introdotto un po’ in ordine sparso per conto proprio, passando solo in un secondo momento a un processo di armonizzazione coordinato in sede comunitaria. E ancora oggi la decisione è dibattuta, con prospettive molto diverse su vantaggi e svantaggi.

Già nel 2007 un rapporto della Commissione cercava di fare un punto sulle “implicazioni dell’ora legale” negli stati dell’Unione, guardando anche alla dimensione del mercato comune e le ricadute sui settori economici più interessati. Sul contributo dell’ora legale si osservavano diversi parametri, tra i quali “il maggior consumo di energia per il riscaldamento ad inizio giornata” oppure “il maggior consumo di carburante dovuto ad un eventuale aumento del traffico nelle sere in cui vi è più luce”. Il 2020 avrebbe dovuto segnare una decisione definitiva della Commissione sul ricorso all’ora legale in Europa, ma a causa della pandemia la discussione è stata rimandata.

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Un composto ottenuto dalle piante potrebbe in futuro aiutare a intrappolare il coronavirus

Author: Viola Rita Wired

E dunque a gestire meglio i casi gravi. Una ricerca condotta da genetisti italiani ha individuato alcuni enzimi che aiutano il coronavirus a diffondersi e un composto ben tollerato che potrebbe bloccarli

coronavirusAnche se sono arrivati e stanno arrivando i vaccini, non dobbiamo smettere di studiare e mettere a punto nuove armi terapeutiche contro Covid-19. Oggi gli scienziati rivelano che un composto organico derivato dalle piante e ben tollerato dall’organismo umano potrebbe rivelarsi utile per aiutare a combattere l’infezione da nuovo coronavirus Sars-Cov-2. Il composto in questione è l’indolo-3-carbinolo e a formulare l’ipotesi, sulla base di primi dati sperimentali, è uno studio internazionale, cui partecipano ampiamente anche i ricercatori italiani di vari istituti. La ricerca, coordinata dai genetisti italiani Giuseppe Novelli e Pier Paolo Pandolfi, ha messo a fuoco l’attività di particolari enzimi che favoriscono la diffusione del virus e rilevato, per ora in vitro, che il composto I3C potrebbe bloccarli aiutando a contrastare l’infezione. I risultati, pubblicati sulla rivista Cell Death & Disease del gruppo Nature, sono promettenti ma iniziali e, come rimarcato dagli stessi autori, aprono una prospettiva di ricerca che fornirà risposte più chiare nel lungo termine.

Gli enzimi che aiutano il coronavirus

I ricercatori hanno identificato il ruolo di una serie di enzimi, piccole proteine chiamate E3-ubiquitin ligasi, che servono al coronavirus Sars-Cov-2 per uscire dalle cellule infettate e diffondersi agli altri tessuti dell’organismo. Ma il Sars-Cov-2 non è l’unico a trarre benefici da queste proteine: anche il virus causa dell’ebola le sfrutta per espandersi. I livelli di questi enzimi sono più elevati nei polmoni dei pazienti con Covid-19. Inoltre in un sottogruppo di circa 1.300 pazienti considerati, colpiti da forme gravi di Covid, gli autori hanno rilevato la presenza di tre mutazioni genetiche rare relative a questi enzimi che potrebbero avere un ruolo nel peggiorare la malattia.

Il composto che viene dalle crocifere (dal cavolo)

Gli autori hanno anche rilevato, in vitro, che il composto indolo-3-carbinolo I3C riesce a inibire questi enzimi e dunque a bloccare l’uscita e la moltiplicazione del virus dalle cellule infettate. Per questo, qualora quest’azione fosse confermata, potrebbe essere utilizzato come antivirale preso singolarmente o in combinazione con altre terapie. Il composto I3C deriva a sua volta dalla degradazione di un altro composto (glucosinolato glucobrassicina) che si trova in quasi tutte le crocifere, in particolare quelle commestibili come cavoli, broccoli, cavolini di Bruxelles e cavolfiori.

Se la sperimentazione è ancora lunga, o meglio, ha i suoi tempi tecnici, a causa dei quali dobbiamo sottolineare che la terapia non è pronta, al contrario l’approvazione del composto potrebbe non richiedere molto tempo dato che è già utilizzato come integratore in alcune patologie e studiato ampiamente a livello scientifico per la sua potenziale azione anticancro. Mentre la sua assunzione contro il Covid a oggi non è in alcun modo raccomandata.

Come inquadrare il risultato di oggi

Le implicazioni pratiche dello studio non sono immediate anche se la strada aperta è promettente. “Dobbiamo pensare a lungo termine. I vaccini, pur essendo molto efficaci, potrebbero non esserlo più in futuro, perché il virus muta, e quindi è necessario disporre di più armi per combatterlo”, sottolinea Pier Paolo Pandolfi dell’università di Torino e del Nevada. “La scoperta su I3C è importante e ora dobbiamo avviare studi clinici per dimostrare la sua potenziale efficacia. Sarà importante valutare se I3C possa anche ridurre le gravissime complicazioni cliniche che molti pazienti sperimentano dopo aver superato la fase acuta dell’infezione. Questo rappresenterà un grave problema negli anni a venire, che dovremo gestire”.

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Il futuro del Sistema sanitario nazionale, in un evento di Fondazione Gimbe

Author: Maria Rosaria Iovinella Wired

La pandemia ha rimesso al centro della discussione il tema del diritto alla salute e quindi il ruolo dell’istituzione. Il presidente Cartabellotta ne discute con Riccardo Iacona in occasione del traguardo del venticinquennale della fondazione che vuole favorire la diffusione e l’applicazione delle migliori evidenze scientifiche

La riflessione sul presente e sul futuro del Sistema sanitario nazionale è in corso da mesi, accelerata dagli eventi connessi alla pandemia che da un lato hanno ribadito la centralità delle strutture e dei servizi per l’erogazione delle prestazioni sanitarie ai cittadini, ma dall’altro hanno anche generato domande su criticità, sfide e aspettative che investiranno il Ssn nei prossimi anni.

Un tema importante, che troverà spazio anche nell’ambito del 25esimo compleanno di Fondazione Gimbe: le attività di ricerca e informazioni scientifica della fondazione presieduta da Nino Cartabellotta mirano alla diffusione di evidenze scientifiche che contribuiscano, tra i vari obiettivi,  a diffondere la consapevolezza del servizio sanitario come bene comune che va tutelato.

In occasione del venticinquennale, Cartabellotta dialogherà con il giornalista Riccardo Iacona, in un evento online, dal titolo Il Servizio Sanitario Nazionale prima, durante e dopo la pandemia Covid-19. Wired è media partner dell’evento che sarà trasmesso in diretta streaming giovedì 25 marzo 2021, dalle ore 18:00 alle 19:00.

Venticinque anni sono un arco di osservazione importante, se si guarda a un’istituzione, il Sistema sanitario nazionale, che è stato promosso attraverso una legge, la 833, che risale solamente al 1978  ma che ha attraversato varie fasi, con relative scelte e correttivi, pur restando fermi i principi che lo ispirano, basati su universalità, uguaglianza e equità.

La stessa fondazione ha lanciato nel 2013 il programma  #SalviamoSsn, una vera e propria campagna per ribadire l’irrinunciabilità del Ssn ma anche per denunciare il peggioramento dello stato di salute dell’istituzione. E, contestualmente alla campagna, fu lanciata anche la Carta Gimbe per la tutela della salute, per una discussione più articolata sui fattori che condizionano la stessa sostenibilità del sistema e quindi l’attuazione reale di quell’articolo 32 della Costituzione, che individua la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo (e pure come interesse della collettività).

Non mancheranno quindi numerosi spunti di dibattito, nella riflessione sul sistema sanitario prima, durante e dopo la pandemia da Covid-19, evento che ha ribadito l’importanza di rimettere la salute e il benessere dei cittadini al centro delle scelte di politica nazionale, regionale e locale, quando si tratta di salute, valorizzando le evidenze scientifiche e il trasferimento delle stesse nel processo decisionale.

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Il mini-elicottero Ingenuity si prepara al suo primo volo su Marte

Author: Marta Musso Wired

Se tutto andrà secondo i piani, entro metà aprile l’elicottero di Perseverance, Ingenuity, il primo progettato per volare su un altro pianeta, tenterà un volo controllato su Marte. Ecco il programma

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(Foto: NASA/JPL-Caltech)

È tutto pronto: Ingenuity, il drone elicottero della missione Perseverance si sta preparando a effettuare il suo primo volo sulla superficie del pianeta rosso. Ad annunciarlo è la Nasa, secondo cui il primo tentativo del piccolo elicottero, di circa 2 chili di peso, non avverrà prima dell’8 aprile prossimo, quando sia il team di scienziati che il veicolo saranno riusciti a superare una serie di ultimi e delicatissimi step. Fino a quel momento, quindi, Ingenuity rimarrà attaccato e protetto dal rover Perseverance, che nel frattempo si sta spostando verso “l’aerodromo”, un’area scelta appositamente perché pianeggiante e senza ostacoli, dove appunto si tenterà il volo.

Una volta pronto, Ingenuity avrà a disposizione 30 giorni marziani (pari a 31 giorni terrestri) per poter riuscire nella sua impresa. Volare in modo controllato su Marte, ricordano dalla Nasa, non è affatto semplice: basta pensare che sebbene il pianeta rosso abbia una gravità di circa un terzo rispetto a quella terrestre, la sua atmosfera è densa solo l’1% di quella che abbiamo sulla nostra superficie. Inoltre, durante il giorno, la superficie di Marte riceve solo la metà della quantità di energia solare che invece raggiunge il nostro pianeta e le temperature notturne possono scendere fino a -90 gradi.

Ingenuity, il primo velivolo messo a punto per riuscire a librarsi su un altro pianeta, è stato dotato quindi di molte caratteristiche: è di piccole dimensioni, è leggero e deve avere abbastanza energia disponibile per alimentare i vari componenti e riuscire così a sopravvivere alle gelide notti marziane. Un sistema, di pannelli solari e molti altri componenti, che è stato testato più e più volte nei laboratori del Jet Propulsion Laboratory. “Ogni step che abbiamo fatto da quando questo viaggio è iniziato sei anni fa, è stato un campo inesplorato nella storia degli aerei”, ha raccontato Bob Balaram, ingegnere al Jpl. “E mentre volare in superficie sarà una grande prova, sopravvivere quella prima notte su Marte da solo, senza che il rover lo protegga e lo alimenti, sarà una sfida ancora più grande”.

Il processo di distacco di Ingenuity richiederà circa 6 giorni marziani, dal primo, in cui il team attiverà dalla Terra un dispositivo che sbloccherà Ingenuity da Perseverance, fino al giorno (il quinto) in cui l’elicottero sarà nella sua posizione finale, sospeso a circa 13 centimetri dalla superficie marziana. A quel punto, un solo bullone e una manciata di minuscoli cavi terranno ancora insieme Ingenuity e Perseverance. E solamente dopo aver utilizzato per l’ultima volta Perseverance come fonte di energia per ricaricarsi, il collegamento tra loro verrà interrotto e Ingenuity si poserà sul suolo. Nel sesto e ultimo giorno marziano, quindi, il team dovrà confermare tre cose: che le quattro zampe di Ingenuity siano posizionate saldamente sul suolo, che Perseverance sia a una distanza di circa 5 metri e che sia l’elicottero che il rover continuino a comunicare tra loro tramite le radio di bordo. Quando il team reputerà che sarà tutto pronto per il primo tentativo, Perseverance riceverà il comando da Terra e trametterà a Ingenuity le istruzioni di volo.

Se tutto andrà secondo i piani, Ingenuity decollerà a una velocità di circa un metro al secondo, rimanendo poi sospeso a 3 metri dalla superficie per un massimo di 30 secondi, per poi atterrare di nuovo. “Ingenuity è un test sperimentale, vogliamo vedere se possiamo volare su Marte, ha riferito MiMi Aung, project manager di Ingenuity. “Non ci sono strumenti a bordo né ha obiettivi per ottenere informazioni scientifiche. Siamo fiduciosi che tutti i dati ingegneristici che vogliamo avere possano essere raccolti entro questa finestra di 30 giorni marziani”.

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Chi ha diritto a uno sconto sul 30% del canone Rai nel 2021

Author: Daniele Monaco Wired

L’importo ridotto è stato riconosciuto ad alberghi, bar e ristoranti. Previste anche bollette più leggere per l’energia elettrica

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Un parziale sollievo alle spese fisse di alberghi, bar, ristoranti e simili, pesantemente colpiti dalla crisi economica indotta dalla pandemia da Covid-19, arriva con il decreto Sostegni (41 del 2021), approvato lunedì 22 marzo ed entrato in vigore il giorno dopo. Il governo ha deciso di tagliare di quasi un terzo il costo annuale del canone Rai per queste attività. “Per l’anno 2021, per le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico il canone di abbonamento alle radioaudizioni […] è ridotto del 30 per cento, recita il testo del decreto all’articolo 6.

La sforbiciata interviene sulle tariffe dei canoni speciali Rai che per il 2021 prevedono una fascia di prezzo che arriva fino a un massimo di 6.749,40 euro per gli alberghi cinque stelle lusso, con oltre cento camere, ma che per esercizi pubblici di prima e seconda categoria o hotel a tre stelle costa 1.018,40 euro, per esempio. Nel caso in cui i contribuenti abbiano già versato il canone Rai prima dell’entrata in vigore del decreto verrà loro riconosciuto un credito di imposta, sempre pari al 30%, che non concorrerà alla formazione del reddito imponibile.

Per rendere possibile l’operazione il governo ha deciso di assegnare 25 milioni di euro alla contabilità speciale intestata all’Agenzia delle entrate (“fondi di bilancio”). Tale somma servirà anche a “disporre il trasferimento a favore della Rai delle somme corrispondenti alle minori entrate”.

Ma non è tutto. Lo stesso articolo prevede per il prossimo trimestre uno sconto totale da 600 milioni di euro sulle bollette elettriche di locali e negozi, ossia “la riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici, con riferimento alle voci della bolletta identificate come ‘trasporto e gestione del contatore’ e ‘oneri generali di sistema’”. L’Autorità per l’energia dovrà quindi rideterminare “le tariffe di distribuzione e di misura dell’energia elettrica, nonché le componenti a copertura degli oneri generali di sistema”, per aprile, maggio e giugno.

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