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Il FantaSanremo non sarà più come prima

Author: Wired

Dopo la conclusione del Festival di Sanremo 2024, mentre i fan del FantaSanremo erano in attesa dei risultati finali del gioco, un messaggio del team che ha gestito il gioco in questi anni è apparso su X, accennando alla sua possibile conclusione e mandando in allarme milioni di giocatori. Il gioco, in questi quattro anni (cinque se si conta anche quella fatta tra amici al bar), ha riscosso un successo incredibile attirando l’attenzione della Rai e dello stesso direttore artistico del festival, Amadeus, che ha finito per caldeggiarlo. Ma anche di tanti sponsor che hanno capito che riuscire a inserirsi per vie traverse all’interno del buzz di Sanremo, in quella settimana, era un’occasione imperdibile.

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Ma i creatori parlavano della “fine di FantaSanremo2024” e “della fine di un ciclo”, non del gioco in generale. È vero però che non hanno né scritto che sarebbe tornato né che non sarebbe ritornato. Proprio per questo ne abbiamo parlato con Giacomo Piccinini, uno dei suoi creatori.

Puoi spiegarci cosa è successo?
Qualche giornale, anche autorevole, ha preso quel post dove c’è scritto ‘FantaSanremo 2024 finisce qui’ e ha titolato con un virgolettato ‘FantaSanremo finisce qui’. Quindi ha tolto proprio il 2024 dalla nostra dichiarazione. Sicuramente l’unica cosa certa è che è finito un ciclo. L’anno prossimo con una nuova direzione artistica non sarà quello che è stato in questi cinque anni e non è detto che sarà migliore o peggiore. È finito un ciclo e la stessa cosa succede al FantaSanremo, che ormai da cinque anni è partito dall’essere un gioco tra amici fino a diventare una roba che ha coinvolto 3 milioni di italiani e tutti gli artisti in gara che salivano sul palco e facevano quello che era scritto sul regolamento. È ora di cambiare: non sappiamo ancora come, ma sicuramente cambierà. Anche se, prima, ci concentriamo sul FantaEurovision. Abbiamo altri progetti di gamification, come il primo fantasygame sportivo che uscirà a brevissimo”.

Come tutti i giochi che diventano molto virali, popolari ed entrano nella quotidianità – in questo caso quella sanremese – il rischio è che tenda ad annoiare il pubblico, specie se lo si cita in continuazione, perdendo così la casualità e l’improvvisazione.
È stato adattato e riadattato negli anni per farlo sopravvivere nonostante la posizione mediatica che ha avuto, nonostante l’essere diventato fondamentalmente mainstream. È stato adattato il più possibile per farlo continuare. Probabilmente cambieranno le meccaniche di gioco per la prima volta da cinque anni a questa parte: saranno dei cambiamenti così importanti che dobbiamo prendere una decisione anche noi e dobbiamo metterci d’accordo poiché ognuno di noi ha una visione diversa di quello che potrebbe diventare FantaSanremo. Adesso ci prendiamo il giusto tempo per ragionare e poi vediamo quello che si farà”.

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FantaSanremo è diventato una cosa grossa

Author: Wired

Papalina, che era la parola dello scorso anno, è una persona vera: è il nostro barista che sarà con noi s Sanremo. Il bar è chiamato Bar Papalina perché è il nome di famiglia del padre dell’attuale barista che era un pescatore. La papalina è la paranza, un piccolo pesce che si pesca qui da noi e  quindi non c’entra nulla col copricapo del Papa”.

Cosa farete nel bar?

“Tutto quello che facevamo qui da noi: guarderemo le puntate, assegneremo i punteggi, faremo le dirette Instagram e Tik Tok. Abbiamo dei bonus che ci vedono protagonisti in prima persona insieme agli artisti e poi cercheremo di incontrarli. Vediamo se riusciamo a fare qualche incursione da altre parti con qualcuno. Cercheremo di imbucarci in tutte le feste come facciamo da quando abbiamo 16 anni”.

Come decidete i vari bonus e malus?

“È nato tutto in un bar e continua tutto lì. I migliori bonus e i migliori malus si pensano davanti a delle birre e un Varnelli, il tipico liquore marchigiano all’anice secco. Le cose più divertenti escono così. Poi per forza di cose abbiamo dovuto aprire un ufficio perché, per fortuna, i vecchi lavori sono ripartiti, e siamo stato costretti a lavorare ‘seriamente’ a tutto questo. Dietro all’aria da cazzoni che abbiamo c’è comunque una macchina gigantesca che cresce sempre di più a livello tecnico, burocratico, social oltre che di attività, gestione punteggi e tanto altro”.

Come scegliete le quotazioni degli artisti?

“Abbiamo un nostro algoritmo complicatissimo. Quelli che hanno i Baudi più alti sono basati sulle quotazioni dei bookmakers. Un’altra scelta è dare 16 Baudi a chi arriva da Sanremo Giovani, tranne il vincitore che ne ha 17. Dopodiché tutti gli altri vanno valutati tra fattori FantaSanremo e bookmakers. Qualche artista, ovviamente scherzando, si aspettava più Baudi di valutazione”.

C’è mai stato col festival e con la Rai qualche contatto?

“L’anno scorso Amadeus aveva rilasciato una dichiarazione stampa in cui c’era un’ufficiosa benedizione del FantaSanremo, quello in cui dice che c’è “un tam tam”. Insomma, in poche parole dice, riassumendo che “son giovani, non fanno niente di male, non mancano di rispetto, lasciamoli fare”. Dopo quelle parole abbiamo tirato un sospiro di sollievo perché la nostra presenza era diventata molto forte, anche troppo. Da un giorno all’altro avrebbero potuto chiuderci tutto. Noi siamo così borderline anzi, fuori dal bordo, che possiamo mettere nei bonus ‘Bonus Gubbio (se lascia la sgommata raddoppia) 50 punti + iva’ perché abbiamo la faccia come il culo. La Rai non potrebbe e ufficiosamente ci ha accettati. Danni non ne facciamo e quindi ci lasciano fare”