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Oggi è il giorno di Super Mario: ecco 10 curiosità sull’idraulico baffuto più famoso del mondo

Author: Wired

3 – E non era nemmeno un idraulico – era infatti un carpentiere e indossa abiti con colori inversi rispetto a quelli divenuti poi iconici infatti la salopette è rossa e la maglia è blu.

4 – Il nome deriva da un imprenditore americano – si è scelto poi il nome Mario in onore di Mario Segale (e non Segali, come viene talvolta riportato), imprenditore statunitense di chiare origini italiane e con una certa somiglianza con il personaggio. Era il proprietario dello stabile affittato da Nintendo negli Usa.

5 – Il nome completo è Mario Mario – il cognome dei fratelli è infatti Mario (Mario Bros.) quindi Mario Mario e Luigi Mario.

6 – Luigi è suo fratello gemello – Peraltro, Luigi è fratello gemello di Mario, evidentemente eterozigote date le differenze a livello fisico. Il dettaglio è mostrato molto bene all’inizio del gioco Yoshi’s Island uscito nel 1995 con i due neonati che vengono trasportati dalla cicogna dando inizio alla storia.

Oggi è il Mar10 Day 2024 ecco 10 curiosità sull'idraulico baffuto

7 – Bowser doveva essere un bue – le corna del cattivo della saga, Bowser, sono un rimasuglio del suo disegno originario. Invece che un tartarugone, infatti, doveva essere un bue visto che Shigeru Miyamoto, si era ispirato a uno dei personaggi dell’anime Le 13 fatiche di Ercolino.

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I nuovi giochi per Nintendo Switch

Author: Wired

Tanti nuovi giochi di tutti i generi sono in arrivo nelle prossime settimane e mesi su Nintendo Switch, con ritorni molto interessanti come Epic Mickey visto per la prima volta su Wii fino ai titoli Xbox che sono finalmente pronte a saltare dall’altra parte della barricata. Sono stati 23 minuti densi di trailer e date che faranno da antipasto a un secondo evento che invece si concentrerà sulle produzioni firmate da Nintendo. Quali sono le novità più importanti da conoscere?

La presentazione si è aperta con i giochi Xbox che arriveranno su Nintendo Switch, confermando in parte le voci delle scorse settimane. Il primo titolo è il survival Grounded e arriverà il 16 aprile, mentre il secondo è il pronosticatissimo Pentiment, un originale gioco di ruolo e avventura con stile grafico che ricorda le miniature medievali e sarà peraltro anche il primo a debuttare sin da oggi 22 febbraio. Dopo un intermezzo con giochi di secondo piano come Arranger: A Role-Puzzling Adventure (atteso in estate) che racconta il proprio genere già dal titolo e la disponibilità della demo del gioco di ruolo tattico Unicorn Overlord dall’8 marzo, è stato il momento di Monster Hunter Stories di Capcom che prosegue la serie molto popolare su Switch (arriverà anche su Ps5) e soprattutto Disney Epic Mickey: Rebrushed che segna il ritorno come remake del fortunato e apprezzato gioco piattaforma 3D con protagonista Topolino, che era uscito originariamente su Wii. Dovrebbe debuttare nella seconda parte dell’anno, non c’è ancora una data precisa.

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I migliori videogiochi cross-play per console e pc

Author: Wired

I videogiochi che supportano il cross-play sono quei titoli che permettono di giocare online con altre persone anche su console o piattaforme diverse dalla propria. Sono sempre più diffusi, ma il panorama rimane frammentato e la varietà di opzioni può generare confusione. Ci sono videogame disponibili solo su determinate piattaforme e spesso non è chiaro perché alcuni giochi supportino il cross-play e altri no. Per venire incontro ai giocatori, in questo articolo abbiamo messo insieme i migliori titoli che funzionano sul maggior numero di destinazioni possibili, per interagire con amici e familiari in tutto il mondo.

1. Fortnite (gratuito)

Screenshot of Fortnite

Courtesy of Epic Games

È senza alcun dubbio il gold standard per il cross-play, e non può non essere citato davanti a tutti. Fortnite permette ai giocatori di Windows, Xbox One e Series S/X, PlayStation 4 e 5, Nintendo Switch e Android di giocare con i loro amici, indipendentemente dalla piattaforma su cui si trovano, purché siano collegati ai rispettivi account Epic. È possibile giocare su Mac o iOs se si è già scaricata l’app. Il sistema divide i gruppi di giocatori seguendo un ordine di complessità e assegna un valore predefinito al livello più alto: per esempio, i vostri amici che giocano da pc non possono accodarsi a una partita con giocatori su smartphone, ma se volete coinvolgere un amico che usa Android in una partita su PlayStation, potete farlo. Epic, lo sviluppatore di Fortnite, possiede e gestisce anche il motore grafico Unreal Engine e un’enorme libreria di strumenti per sviluppatori, tra cui la piattaforma Epic Online Services. Questi strumenti consentono agli sviluppatori di aggiungere funzionalità di cross-play simili ai loro giochi. Se volete giocare su console o dispositivi di gioco diversi, potreste ritrovarvi comunque ad avere un account Epic.

Fortnite è disponibile su PlayStation, Xbox, Nintendo Switch, Pc e Android.

2. Minecraft (a pagamento)

Screenshot of Minecraft featuring castle

Courtesy of Mojang

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La storica voce di Super Mario va in pensione

Author: Wired

Dopo quasi trent’anni di onorato servizio, la voce ufficiale di Super Mario, Charles Martinet, si ritira. A comunicarlo è stata la stessa Nintendo, confermando quanto ipotizzato dai fan dopo la diffusione di alcuni trailer con i nuovi doppiatori già al lavoro. Martinet doppiava l’idraulico italoamericano più famoso al mondo sin da Super Mario 64 del 1996 – il primo videogioco con protagonista parlante – prestando successivamente la voce anche ad altri personaggi della serie.

Super Mario ma anche il fratello Luigi così come gli antagonisti Wario e Waluigi e le versioni baby dei due fratelli: Charles Martinet è stato un vero tuttofare, doppiando un gran numero di personaggi apparsi in tre decenni di videogiochi marchiati Nintendo. Il primo titolo a cambiare i connotati vocali dell’intramontabile eroe potrebbe essere proprio quel Super Mario Bros. Wonder atteso come uno dei giochi più di successo della seconda parte dell’anno, grazie alle tantissime novità a livello di gameplay, alla maggiore difficoltà rispetto ai capitoli precedenti e alla già iconica trasformazione in Mario Elefante. Il primo indizio sul cambio di voce era però arrivato dal trailer del gioco WarioWare: Move It, con i fan più accaniti della saga che si erano subito accorti di un timbro sensibilmente differente.

Qui sotto, il post di saluto su X di Martinet, impossibile da non leggere con la voce di Mario:

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Il 67enne Martinet aveva iniziato la propria carriera come doppiatore ufficiale di Mario e degli altri personaggi Nintendo ormai 27 anni fa riscontrando subito un grande successo in Giappone così come nel resto del mondo. Il suo pensionamento è dovuto dunque soltanto all’età e alla volontà di alleggerire i propri impegni. Martinet rimarrà però all’interno della famiglia Nintendo con il ruolo ambasciatore e sarà inviato a vari eventi in giro per il mondo, continuando a intrattenere gli appassionati con la propria voce e le tante frasi ormai diventate parte della leggenda videoludica. Una decisione saggia da parte del colosso nipponico visto che più che semplice doppiatore, Martinet è ormai un personaggio carismatico molto seguito sui social.

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Pikmin 4 è il videogioco perfetto per chi vuole staccare da tutto

Author: Wired

Scoprendo nuove specie e mettendo insieme una squadra ben assortita, raccogliere le risorse e raggiungere gli obiettivi prima che il giorno finisca e i compiti si esauriscano diventa più facile. È tutto piacevolmente rilassante, un po’ come cancellare dei punti da un elenco di cose da fare (a parte quando di tanto in tanto sono costretto a guardare uno dei miei fedeli soldati che viene divorato dalla fauna locale).

Sono passati dieci anni dall’uscita dell’ultimo titolo della serie, Pikmin 3, su Wii U. Questo nuovo capitolo per Switch presenta degli aggiornamenti notevoli. Pikmin 4 introduce per la prima volta nella serie le missioni notturne, con tanto di nuovi Pikmin. Questa volta, i giocatori potranno contare anche su un amico a due zampe, Occin, che li aiuterà nei salvataggi. I rompicapo del gioco – probabilmente pensati per fare da guida ai giocatori che si avvicinano per la prima volta alla saga – sono al massimo appena impegnativi. A volte ho dovuto usare degli speciali Pikmin blu per congelare e poi rompere un ostacolo, oppure sfruttare il testone di Occin per mandare in mille pezzi dei vasi.

Giocare con Occin, che sembra un cagnolino di peluche a cui è caduto il naso, è particolarmente piacevole. Potete potenziare le sue abilità – aumentandone per esempio velocità e forza per avere un aiuto in più durante le missioni – ma anche mettervi in sella al vostro fedele compagno o usarlo per trasportare i Pikmin. Nella demo a cui ho giocato, una missione richiedeva di alternarsi tra il mio capitano e Occin per cambiare dei binari e aprire percorsi. Occin è più rapido e torna utile in battaglia grazie alla sua capacità di sferrare testate; in generale, mi sono divertita un mondo a farmi portare in giro come un piccolo re da questa specie di cagnolone.

A giudicare dalla demo, Pikmin 4 è un gioco che procede con lentezza. Non c’è bisogno di correre per finire tutto in un giorno. È meglio tornare a casa in anticipo invece di impelagarsi in una corsa contro il tempo: i Pikmin che non tornano alla base prima del tramonto verrano infatti lasciati indietro. È un gioco in cui è fondamentale saper delegare piuttosto che sporcarsi le mani, un titolo a cui dedicarsi in una serata tranquilla, quando avete bisogno di qualcosa che vi distenda. Anche gli incontri con i nemici in grado di uccidere i vostri Pikmin sembrano più che altro uno stratagemma per farvi mettere comodi e guardare la scena con calma.

La parte più difficile è quando perdete un Pikmin per colpa di un evento disastroso, come un nemico che lancia il fuoco o, nel mio caso, una creatura che avevo ignorato mentre ero impegnata a raccogliere risorse extra. Riposa in pace, mio piccolo amichetto rosso. Spero tu possa trovare la pace sapendo che i tuoi fratelli sono riusciti a portarmi quella grande roccia incandescente. Da parte mia, so che ci saranno altri Pikmin da mettere in prima linea.

Questo articolo è comparso originariamente su Wired US.