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Libri gratis, le biblioteche pirata si spostano sul dark web

I siti che raccolgono testi e libri piratati sono presi di mira dalle autorità. Il loro futuro dipende dagli sforzi di una comunità di archivisti digitali

Z-Library, una delle più grandi “biblioteche” digitali con libri gratis, è stata recentemente chiusa dalle autorità statunitensi. I suoi gestori sono stati arrestati e accusati di violazione delle norme sul diritto d’autore, frode telematica e riciclaggio di denaro. Gli archivisti digitali si sono prodigati per creare “siti specchio” (mirror) in modo da continuare a offrire accesso ai più di dieci milioni di libri e ottanta milioni di articoli presenti su Z-Library. I siti specchio sono repliche dell’originale: hanno url differenti ma ospitano il medesimo contenuto. 

Ma il futuro degli archivi digitali pirata, noti anche come “biblioteche ombra”, appare quantomai incerto. Anche LibGen, il più grande deposito di testi accademici piratati, sta attraversando una fase critica. I suoi mirror sono scesi da cinque a due negli ultimi tre anni. Ancora non ci sono spiegazioni puntuali sul motivo di questo declino. Una ragione potrebbe essere la difficoltà di sostenere a lungo termine il lavoro di “archivista ombra”, che richiede tempo ed energie. 

Il ruolo della community

Il futuro degli archivi gratuiti dipende in larga parte dagli sforzi di volontari. Nella primavera del 2021 un altro famoso archivio digitale, Sci-Hub, era stato preso di mira dall’FBI. La sua creatrice, Alexandra Elbakyan, aveva condiviso su Twitter una comunicazione di Apple: la compagnia le notificava la condivisione dei suoi dati personali con le forze dell’ordine. 

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Source: wired.it

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