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Tecnologia

YouTube introduce il doppiaggio automatico

Author: Wired

Anche YouTube cede all’intelligenza artificiale. Proprio ieri, in occasione del VidCon, la piattaforma ha annunciato l’intenzione di migliorare il doppiaggio dei video aggiungendo il supporto dell’intelligenza artificiale. Dall’incubatore Area 120 di Google arriva così Aloud, uno strumento che consente prima di trascrivere l’audio in testo, e poi di tradurlo in un’altra lingua, e infine, eseguire il doppiaggio. Una funzione particolarmente utile per i creator, alcuni dei quali la stanno già provando in anteprima. Per il momento, però, Aloud è disponibile soltanto in poche lingue, anche se pare che a breve ce ne saranno “altre in arrivo”.

Allo stato attuale, però, la portavoce Jessica Gibby ha fatto sapere che lo strumento di YouTube supportato dall’Ai è disponibile soltanto in inglese, spagnolo e portoghese. Nonostante questo, Aloud potrebbe rivelarsi utile, dato che un numero sempre crescente di creator sta aggiungendo doppiaggi multilingue ai suoi contenuti video. Uno studio condotto proprio da YouTube a gennaio, infatti, ha dimostrato che i video doppiati in più lingue registrano un aumento del tempo di visualizzazione, con almeno il 15% proveniente dalle “visualizzazioni nella lingua non principale del video”. Inoltre, la possibilità di condividere un contenuto doppiato in più lingue permette ai creator di utilizzare un unico canale anche per un pubblico di varia provenienza, senza la necessità di dover canali separati per ogni lingua.

Insomma, l’introduzione di Aloud potrebbe migliorare non poco la vita dei creator di YouTube, e non solo. Nel prossimo futuro, secondo quanto riportato dal vicepresidente dei prodotti per i creator Amjad Hanif, la piattaforma potrebbe addirittura permettere “che le tracce audio tradotte suonino come la voce del creator, con più espressività e sincronizzazione labiale”. Per vedere tutto questo, però, dovremmo aspettare almeno il 2024, quando YouTube pare che rilascerà il supporto dell’intelligenza artificiale all’attività dei creator. Per il momento, però, si tratta solo di progetti.

Author: Wired

Anche YouTube cede all’intelligenza artificiale. Proprio ieri, in occasione del VidCon, la piattaforma ha annunciato l’intenzione di migliorare il doppiaggio dei video aggiungendo il supporto dell’intelligenza artificiale. Dall’incubatore Area 120 di Google arriva così Aloud, uno strumento che consente prima di trascrivere l’audio in testo, e poi di tradurlo in un’altra lingua, e infine, eseguire il doppiaggio. Una funzione particolarmente utile per i creator, alcuni dei quali la stanno già provando in anteprima. Per il momento, però, Aloud è disponibile soltanto in poche lingue, anche se pare che a breve ce ne saranno “altre in arrivo”.

Allo stato attuale, però, la portavoce Jessica Gibby ha fatto sapere che lo strumento di YouTube supportato dall’Ai è disponibile soltanto in inglese, spagnolo e portoghese. Nonostante questo, Aloud potrebbe rivelarsi utile, dato che un numero sempre crescente di creator sta aggiungendo doppiaggi multilingue ai suoi contenuti video. Uno studio condotto proprio da YouTube a gennaio, infatti, ha dimostrato che i video doppiati in più lingue registrano un aumento del tempo di visualizzazione, con almeno il 15% proveniente dalle “visualizzazioni nella lingua non principale del video”. Inoltre, la possibilità di condividere un contenuto doppiato in più lingue permette ai creator di utilizzare un unico canale anche per un pubblico di varia provenienza, senza la necessità di dover canali separati per ogni lingua.

Insomma, l’introduzione di Aloud potrebbe migliorare non poco la vita dei creator di YouTube, e non solo. Nel prossimo futuro, secondo quanto riportato dal vicepresidente dei prodotti per i creator Amjad Hanif, la piattaforma potrebbe addirittura permettere “che le tracce audio tradotte suonino come la voce del creator, con più espressività e sincronizzazione labiale”. Per vedere tutto questo, però, dovremmo aspettare almeno il 2024, quando YouTube pare che rilascerà il supporto dell’intelligenza artificiale all’attività dei creator. Per il momento, però, si tratta solo di progetti.

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