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Gli orrori di Dolores Roach è gustosamente macabra

Author: Wired

L’(anti)eroina (ma non villain: sebbene sia un’assassina seriale, è difficile per lo spettatore inquadrarla come tale) dello show cerca di ridare dritto, di lasciarsi indietro il passato, di rifarsi una vita, ma anni di frustrazioni, obbedienza forzata e ira repressa la rendono soggetta a sprazzi di violenza cieca e selvaggia. Dolores scivola in una spirale macbethiana che la costringe a uccidere e uccidere, ogni volta per coprire il delitto precedente come accadeva all’eroe tragico shakesperiano. È curioso come le donne serial killer protagoniste di piccolo e grande schermo non vengano quasi mai dipinte come sadiche psicopatiche ma quasi all’unanimità descritte come donne vessate da ingiustizie sociali e abusi, portate a uccidere per esasperazione. La storia di questa assassina specifica, tuttavia, non è mai banale o stereotipata, disdegna i soliti format di genere e si focalizzza sull’analisi psicologica di un personaggio conflittuale e amabile di cui dovremmo diffidare e avere paura, ma dal quale siamo piuttosto attratti e impietositi.

Gli orrori di Dolores Roach su Prime Video è una miniserie gustosamente macabra

Molto è merito di Justina Machado (Six Feet Under), interprete di Dolores, rea di una prova attoriale fenomenale. Anche Alejandro Hernandez, nei panni del leale cuoco dalle evidenti turbe mentali Luis, innocentemente amorale e dolcemente innamorato, è uno dei personaggi più interessanti degli ultimi anni della tv. Queste strane creature ci conducono in una storia screziata di humour nerissimo e immersa in pozze di sangue e viscere, di orrori oscuri ma anche di risate immoralissime di cui dovremmo sentirsi colpevoli. L’ultima puntata si concede un’ammiccante serie di momenti autoreferenziali (Dolores furibonda per essere diventata l’eroina di un podcast, l’autore che rivela che farà della storia una serie televisiva, la menzione di Jason Blum – ovvero il boss della Blumhouse che ha prodotto lo show nella realtà – e il membro del cast Cindy Lauper – il cui personaggio a un certo punto cita Macbeth – che canta Oh, Dolores) a coronare una visione, immensamente… gustosa.

Author: Wired

L’(anti)eroina (ma non villain: sebbene sia un’assassina seriale, è difficile per lo spettatore inquadrarla come tale) dello show cerca di ridare dritto, di lasciarsi indietro il passato, di rifarsi una vita, ma anni di frustrazioni, obbedienza forzata e ira repressa la rendono soggetta a sprazzi di violenza cieca e selvaggia. Dolores scivola in una spirale macbethiana che la costringe a uccidere e uccidere, ogni volta per coprire il delitto precedente come accadeva all’eroe tragico shakesperiano. È curioso come le donne serial killer protagoniste di piccolo e grande schermo non vengano quasi mai dipinte come sadiche psicopatiche ma quasi all’unanimità descritte come donne vessate da ingiustizie sociali e abusi, portate a uccidere per esasperazione. La storia di questa assassina specifica, tuttavia, non è mai banale o stereotipata, disdegna i soliti format di genere e si focalizzza sull’analisi psicologica di un personaggio conflittuale e amabile di cui dovremmo diffidare e avere paura, ma dal quale siamo piuttosto attratti e impietositi.

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Molto è merito di Justina Machado (Six Feet Under), interprete di Dolores, rea di una prova attoriale fenomenale. Anche Alejandro Hernandez, nei panni del leale cuoco dalle evidenti turbe mentali Luis, innocentemente amorale e dolcemente innamorato, è uno dei personaggi più interessanti degli ultimi anni della tv. Queste strane creature ci conducono in una storia screziata di humour nerissimo e immersa in pozze di sangue e viscere, di orrori oscuri ma anche di risate immoralissime di cui dovremmo sentirsi colpevoli. L’ultima puntata si concede un’ammiccante serie di momenti autoreferenziali (Dolores furibonda per essere diventata l’eroina di un podcast, l’autore che rivela che farà della storia una serie televisiva, la menzione di Jason Blum – ovvero il boss della Blumhouse che ha prodotto lo show nella realtà – e il membro del cast Cindy Lauper – il cui personaggio a un certo punto cita Macbeth – che canta Oh, Dolores) a coronare una visione, immensamente… gustosa.

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