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Perché negli Stati Uniti la politica si sta occupando di ufo

Author: Wired

Negli Stati Uniti si è tornato a parlare di ufo a livello ufficiale, ma questa volta le tinte da film di fantascienza sono state molto più nitide del solito. Al centro dell’attenzione mediatica è finito un ex funzionario dell’intelligence statunitense, David Grush, che, durante un’udienza indetta apposta per lui, ha accusato il governo di Washington di nascondere informazioni e prove dell’esistenza di velivoli provenienti dallo spazio già dagli anni Trenta del secolo scorso.

Non è la prima volta che il Congresso degli Stati Uniti viene chiamato in causa per riferire dell’esistenza o meno di attività extraterrestri, ma questo ultimo spettacolo è stato giudicato dagli osservatori come particolarmente originale “anche per gli straordinari standard del teatro politico contemporaneo”, si legge sul New York Times.

La “talpa”

L’ex maggiore Grush ha infatti cominciato a sollevare un gran polverone nei mesi passati, rilasciando una serie di interviste sugli extraterrestri e sulla presenza di veicoli alieni sulla terra, catturati e tenuti nascosti al pubblico dal governo statunitense. Solo, in mezzo ad altre centinaia di migliaia di altri militari e funzionari, Grush sarebbe riuscito a scoprire la verità non vedendo in prima persona i presunti ufo, ma grazie alle confidenze di persone a conoscenza dei fatti.

La storia sarebbe potuta finire qui, ma nel gioco politico statunitense l’opposizione di destra del Partito repubblicano ha deciso di prendere la palla al balzo e strizzare l’occhio a quella massa di elettori amante dei complotti di QAnon sul cosiddetto deep state, il presunto governo ombra composto da rettiliani e cannibali che manovrerebbe i politici democratici, aprendo addirittura commissione di inchiesta sulle dichiarazioni di Grush.

Durante l’udienza, non sono emerse nuove rivelazioni sul tema. L’ex militare ha semplicemente avuto una piattaforma per accusare il dipartimento della Difesa e il governo di aver danneggiato o ferito” diverse persone per nascondere l’esistenza degli extraterrestri e di avere un programma “pluridecennale” di recupero e analisi dei veicoli alieni, di cui alcuni grandi come campi di calcio e uno addirittura recuperato in Italia durante il fascismo. Il tutto senza prove concrete, ma sempre citando testimonianze di “persone a conoscenza dei fatti”.

Testimoni di prima mano

Oltre a Grusch sono stati ascoltati anche Ryan Graves, ex pilota della marina e fondatore del gruppo Americans for safe aerospace che incoraggia i piloti a segnalare gli avvistamenti di fenomeni aerei, e David Fravor, un comandante della Marina in pensione. Al contrario di Grush, Graves e Fravor sostengono di aver visto di persona i velivoli extraterrestri.

A queste dichiarazioni, il dipartimento della Difesa ha risposto negando le accuse e presentato i risultati delle indagini governative che non hanno trovato alcuna prova a sostegno delle informazioni diffuse da Grush, né sul presunto possesso di materiali extraterrestri né sull’esistenza di programmi a riguardo, si legge su Associated Press.

Author: Wired

Negli Stati Uniti si è tornato a parlare di ufo a livello ufficiale, ma questa volta le tinte da film di fantascienza sono state molto più nitide del solito. Al centro dell’attenzione mediatica è finito un ex funzionario dell’intelligence statunitense, David Grush, che, durante un’udienza indetta apposta per lui, ha accusato il governo di Washington di nascondere informazioni e prove dell’esistenza di velivoli provenienti dallo spazio già dagli anni Trenta del secolo scorso.

Non è la prima volta che il Congresso degli Stati Uniti viene chiamato in causa per riferire dell’esistenza o meno di attività extraterrestri, ma questo ultimo spettacolo è stato giudicato dagli osservatori come particolarmente originale “anche per gli straordinari standard del teatro politico contemporaneo”, si legge sul New York Times.

La “talpa”

L’ex maggiore Grush ha infatti cominciato a sollevare un gran polverone nei mesi passati, rilasciando una serie di interviste sugli extraterrestri e sulla presenza di veicoli alieni sulla terra, catturati e tenuti nascosti al pubblico dal governo statunitense. Solo, in mezzo ad altre centinaia di migliaia di altri militari e funzionari, Grush sarebbe riuscito a scoprire la verità non vedendo in prima persona i presunti ufo, ma grazie alle confidenze di persone a conoscenza dei fatti.

La storia sarebbe potuta finire qui, ma nel gioco politico statunitense l’opposizione di destra del Partito repubblicano ha deciso di prendere la palla al balzo e strizzare l’occhio a quella massa di elettori amante dei complotti di QAnon sul cosiddetto deep state, il presunto governo ombra composto da rettiliani e cannibali che manovrerebbe i politici democratici, aprendo addirittura commissione di inchiesta sulle dichiarazioni di Grush.

Durante l’udienza, non sono emerse nuove rivelazioni sul tema. L’ex militare ha semplicemente avuto una piattaforma per accusare il dipartimento della Difesa e il governo di aver danneggiato o ferito” diverse persone per nascondere l’esistenza degli extraterrestri e di avere un programma “pluridecennale” di recupero e analisi dei veicoli alieni, di cui alcuni grandi come campi di calcio e uno addirittura recuperato in Italia durante il fascismo. Il tutto senza prove concrete, ma sempre citando testimonianze di “persone a conoscenza dei fatti”.

Testimoni di prima mano

Oltre a Grusch sono stati ascoltati anche Ryan Graves, ex pilota della marina e fondatore del gruppo Americans for safe aerospace che incoraggia i piloti a segnalare gli avvistamenti di fenomeni aerei, e David Fravor, un comandante della Marina in pensione. Al contrario di Grush, Graves e Fravor sostengono di aver visto di persona i velivoli extraterrestri.

A queste dichiarazioni, il dipartimento della Difesa ha risposto negando le accuse e presentato i risultati delle indagini governative che non hanno trovato alcuna prova a sostegno delle informazioni diffuse da Grush, né sul presunto possesso di materiali extraterrestri né sull’esistenza di programmi a riguardo, si legge su Associated Press.

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