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Tecnologia

Ci mancava solo il chatbot per parlare con Gesù e Satana

Author: Wired

Se l’intelligenza artificiale ha promesso di farci dialogare con chiunque – da Einstein a Freud, passando per la tanto amata Elisabetta II – questa volta sembra davvero aver superato ogni limite. Alimentata da ChatGpt, l’app Text With Jesus promette “conversazioni illuminanti con Gesù Cristo, gli Apostoli e una moltitudine di altre figure venerate della Bibbia. Un viaggio spirituale garantito dall’intelligenza artificiale, che ha in tutto e per tutto l’aspetto di una piattaforma di messaggistica. Accedendo all’app, infatti, gli utenti possono scegliere il personaggio della ”Famiglia santa” con cui avviare una conversazione che gli permetta di ottenere “conforto, guida e ispirazione.

A soli 2,99 dollari al mese Text With Jesus offre la possibilità di chattare anche con i discepoli di Gesù – nonostante all’appello mancano Andrea, Filippo, Bartolomeo e Simone -, oltre a figure dell’Antico Testamento come Adamo ed Eva. Satana, ovviamente, è incluso nel prezzo. Ma come funziona davvero l’app? “Stimoliamo l’Ai e gli diciamo: tu sei Gesù, o sei Mosè, o chiunque altro, e sapendo cosa hai già nel tuo database, rispondi alle domande in base ai loro personaggi”, ha raccontato lo sviluppatore dell’app Stéphane Peter a Religion News Service. Grazie a questo particolare tipo di apprendimento, l’intelligenza artificiale di Text With Jesus è in grado di conversare con gli utenti proponendo loro una preghiera quotidiana o l’interpretazione di un versetto biblico. E anche di rispondere con estrema cautela a domande su alcuni argomenti.

Alla domanda sull’omosessualità, per esempio, Gesù risponde affermando che la Bibbia “menziona le relazioni omosessuali in pochi passaggi”, ma che “le interpretazioni di questi passaggi possono variare tra gli individui e le tradizioni religiose“. Satana, invece, risponde citando versetti biblici che menzionano come “gli atti omosessuali siano considerati peccaminosi”. Secondo quanto riportato da Business Insider, tutti i personaggi dell’app rispondono alle domande degli utenti con un un approccio decisamente più inclusivo e meno rigido di quanto ci si aspetti dall’aderenza ad alcuni precetti religiosi. Maria, per esempio, si dimostra comprensiva nei confronti di chi decide di optare per l’aborto. Un modo per avvicinare gli utenti alla religione? Forse è solo un escamotage per evitare che l’app riceva commenti troppo negativi.

Author: Wired

Se l’intelligenza artificiale ha promesso di farci dialogare con chiunque – da Einstein a Freud, passando per la tanto amata Elisabetta II – questa volta sembra davvero aver superato ogni limite. Alimentata da ChatGpt, l’app Text With Jesus promette “conversazioni illuminanti con Gesù Cristo, gli Apostoli e una moltitudine di altre figure venerate della Bibbia. Un viaggio spirituale garantito dall’intelligenza artificiale, che ha in tutto e per tutto l’aspetto di una piattaforma di messaggistica. Accedendo all’app, infatti, gli utenti possono scegliere il personaggio della ”Famiglia santa” con cui avviare una conversazione che gli permetta di ottenere “conforto, guida e ispirazione.

A soli 2,99 dollari al mese Text With Jesus offre la possibilità di chattare anche con i discepoli di Gesù – nonostante all’appello mancano Andrea, Filippo, Bartolomeo e Simone -, oltre a figure dell’Antico Testamento come Adamo ed Eva. Satana, ovviamente, è incluso nel prezzo. Ma come funziona davvero l’app? “Stimoliamo l’Ai e gli diciamo: tu sei Gesù, o sei Mosè, o chiunque altro, e sapendo cosa hai già nel tuo database, rispondi alle domande in base ai loro personaggi”, ha raccontato lo sviluppatore dell’app Stéphane Peter a Religion News Service. Grazie a questo particolare tipo di apprendimento, l’intelligenza artificiale di Text With Jesus è in grado di conversare con gli utenti proponendo loro una preghiera quotidiana o l’interpretazione di un versetto biblico. E anche di rispondere con estrema cautela a domande su alcuni argomenti.

Alla domanda sull’omosessualità, per esempio, Gesù risponde affermando che la Bibbia “menziona le relazioni omosessuali in pochi passaggi”, ma che “le interpretazioni di questi passaggi possono variare tra gli individui e le tradizioni religiose“. Satana, invece, risponde citando versetti biblici che menzionano come “gli atti omosessuali siano considerati peccaminosi”. Secondo quanto riportato da Business Insider, tutti i personaggi dell’app rispondono alle domande degli utenti con un un approccio decisamente più inclusivo e meno rigido di quanto ci si aspetti dall’aderenza ad alcuni precetti religiosi. Maria, per esempio, si dimostra comprensiva nei confronti di chi decide di optare per l’aborto. Un modo per avvicinare gli utenti alla religione? Forse è solo un escamotage per evitare che l’app riceva commenti troppo negativi.

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