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Tecnologia

15 tastiere meccaniche per digitare con precisione chirurgica

Author: Wired

Le tastiere meccaniche sono periferiche che possono agevolare non poco la vita di chi trascorre diverse ore al giorno a digitare davanti al proprio computer, soprattutto rispetto alle controparti a membrana. Che si tratti di modificare e aggiornare noiosi documenti di lavoro, di scrivere lunghe ricerche scolastiche o di affrontare intense sessioni con i più frenetici videogiochi sparatutto, le tastiere meccaniche forniscono una risposta precisa e puntuale a ogni singolo input, non perdendo nessun tipo di comando, sia esso singolo o multiplo. Per questo motivo sono un acquisto caldamente consigliato, reso ancora più appetibile dalla presenza sul mercato di un quantitativo davvero elevato di soluzioni, in grado di soddisfare qualunque esigenza e qualunque portafoglio.

Le caratteristiche di una tastiera meccanica

Al contrario delle tastiere a membrana, composte da un unico blocco e caratterizzate da un risposta ai comandi sempre identica tra loro, le tastiere meccaniche possono avere invece dei comportamenti differenti a seconda del modello prescelto. Tutto questo è merito degli switch, i componenti demandati alla trasmissione dell’impulso che, partito dalle nostre dita e passato per il copri tasto, deve giungere al computer. È proprio alla grande duttilità degli switch che si deve la capacità delle tastiere meccaniche di adattarsi a contesti che all’apparenza hanno ben poco in comune tra loro, e rivelarsi ideali sia per chi vuole giocare ai massimi livelli che per chi deve trascorrere diverse ore al giorno a digitare.

Partiamo dalle basi, vedendo quali sono i due tronconi che compongono la grande famiglia degli switch. Da una parte abbiamo gli switch tattili, ovvero quelli che accompagnano l’invio dell’input con un feedback aptico chiaramente percepibile. Dall’altra abbiamo invece gli switch lineari, in cui la risposta alla pressione del tasto è uniforme per tutta la corsa, senza alcuna variazione. Sia nei modelli tattili che in quelli lineari sono tre gli elementi che determinano le caratteristiche funzionali dei singoli switch: la corsa totale, la lunghezza di attivazione e la forza di azionamento. La corsa totale è lo spazio, solitamente intorno ai 4 millimetri, che un tasto deve percorrere per passare dalla sua posizione iniziale alla pressione completa, ovvero per arrivare a fine corsa. La lunghezza di attivazione è invece la distanza che il tasto deve percorrere per far sì che l’input venga inviato al computer. Si tratta di un parametro che varia in maniera anche sensibile (millimetrica, ma sensibile) da modello a modello. La forza di azionamento, infine, indica la quantità di forza da imprimere su un tasto per fare in modo che questo entri in funzione.

Quali switch scegliere

Passando dalla teoria alla pratica, in che modo tutti questi parametri influiscono sulle prestazioni degli switch? In maniera piuttosto semplice e ovvia. Una lunghezza di attivazione ridotta, per esempio, permette di impiegare un tempo prossimo allo zero per impartire un comando. Allo stesso modo, uno switch tattile consente di avere una risposta chiaramente intellegibile per ogni input. Ecco quindi che, in ambito videogiochi, si preferiscono switch lineari dotati di una lunghezza di attivazione e di una forza di azionamento ridotte, per riuscire a eseguire il maggior numero di azioni possibili nel minor tempo e con il minor sforzo fisico. Spostandosi invece in ambito lavorativo, chi deve scrivere per lunghi periodi tende a utilizzare switch tattili per avere un feedback chiaro a ogni singola pressione, optando magari per quelli meno rumorosi. Perché se è vero che è praticamente impossibile avvicinarsi al totale silenzio di una tastiera a membrana, esistono comunque modelli meccanici capaci di limitare in maniera sensibile le emissioni sonore. Detto questo, la quantità di opzioni a disposizione è davvero elevatissima, con case come Cherry, Gateron e Kalih (giusto per citare alcune tra le più celebri) che propongono una sterminata serie di modelli in grado soddisfare qualunque tipo di esigenza.

Switch per tastiere meccaniche: i migliori

Abbiamo appena visto quali sono le principali differenze tra le varie tipologie di switch presenti sul mercato. Vediamo ora invece quali sono i modelli più celebri, interessanti e particolari, e scopriamone insieme le caratteristiche peculiari:

Author: Wired

Le tastiere meccaniche sono periferiche che possono agevolare non poco la vita di chi trascorre diverse ore al giorno a digitare davanti al proprio computer, soprattutto rispetto alle controparti a membrana. Che si tratti di modificare e aggiornare noiosi documenti di lavoro, di scrivere lunghe ricerche scolastiche o di affrontare intense sessioni con i più frenetici videogiochi sparatutto, le tastiere meccaniche forniscono una risposta precisa e puntuale a ogni singolo input, non perdendo nessun tipo di comando, sia esso singolo o multiplo. Per questo motivo sono un acquisto caldamente consigliato, reso ancora più appetibile dalla presenza sul mercato di un quantitativo davvero elevato di soluzioni, in grado di soddisfare qualunque esigenza e qualunque portafoglio.

Le caratteristiche di una tastiera meccanica

Al contrario delle tastiere a membrana, composte da un unico blocco e caratterizzate da un risposta ai comandi sempre identica tra loro, le tastiere meccaniche possono avere invece dei comportamenti differenti a seconda del modello prescelto. Tutto questo è merito degli switch, i componenti demandati alla trasmissione dell’impulso che, partito dalle nostre dita e passato per il copri tasto, deve giungere al computer. È proprio alla grande duttilità degli switch che si deve la capacità delle tastiere meccaniche di adattarsi a contesti che all’apparenza hanno ben poco in comune tra loro, e rivelarsi ideali sia per chi vuole giocare ai massimi livelli che per chi deve trascorrere diverse ore al giorno a digitare.

Partiamo dalle basi, vedendo quali sono i due tronconi che compongono la grande famiglia degli switch. Da una parte abbiamo gli switch tattili, ovvero quelli che accompagnano l’invio dell’input con un feedback aptico chiaramente percepibile. Dall’altra abbiamo invece gli switch lineari, in cui la risposta alla pressione del tasto è uniforme per tutta la corsa, senza alcuna variazione. Sia nei modelli tattili che in quelli lineari sono tre gli elementi che determinano le caratteristiche funzionali dei singoli switch: la corsa totale, la lunghezza di attivazione e la forza di azionamento. La corsa totale è lo spazio, solitamente intorno ai 4 millimetri, che un tasto deve percorrere per passare dalla sua posizione iniziale alla pressione completa, ovvero per arrivare a fine corsa. La lunghezza di attivazione è invece la distanza che il tasto deve percorrere per far sì che l’input venga inviato al computer. Si tratta di un parametro che varia in maniera anche sensibile (millimetrica, ma sensibile) da modello a modello. La forza di azionamento, infine, indica la quantità di forza da imprimere su un tasto per fare in modo che questo entri in funzione.

Quali switch scegliere

Passando dalla teoria alla pratica, in che modo tutti questi parametri influiscono sulle prestazioni degli switch? In maniera piuttosto semplice e ovvia. Una lunghezza di attivazione ridotta, per esempio, permette di impiegare un tempo prossimo allo zero per impartire un comando. Allo stesso modo, uno switch tattile consente di avere una risposta chiaramente intellegibile per ogni input. Ecco quindi che, in ambito videogiochi, si preferiscono switch lineari dotati di una lunghezza di attivazione e di una forza di azionamento ridotte, per riuscire a eseguire il maggior numero di azioni possibili nel minor tempo e con il minor sforzo fisico. Spostandosi invece in ambito lavorativo, chi deve scrivere per lunghi periodi tende a utilizzare switch tattili per avere un feedback chiaro a ogni singola pressione, optando magari per quelli meno rumorosi. Perché se è vero che è praticamente impossibile avvicinarsi al totale silenzio di una tastiera a membrana, esistono comunque modelli meccanici capaci di limitare in maniera sensibile le emissioni sonore. Detto questo, la quantità di opzioni a disposizione è davvero elevatissima, con case come Cherry, Gateron e Kalih (giusto per citare alcune tra le più celebri) che propongono una sterminata serie di modelli in grado soddisfare qualunque tipo di esigenza.

Switch per tastiere meccaniche: i migliori

Abbiamo appena visto quali sono le principali differenze tra le varie tipologie di switch presenti sul mercato. Vediamo ora invece quali sono i modelli più celebri, interessanti e particolari, e scopriamone insieme le caratteristiche peculiari:

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