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I migliori misuratori di qualità dell’aria per tenere sott’occhio l’inquinamento

Author: Wired

(Ultimo aggiornamento: febbraio 2024)

L’innalzamento dell’inquinamento atmosferico costituisce oggi più che mai una minaccia per la nostra salute. Grazie ai misuratori di qualità dell’aria, possiamo però capire se l’ambiente in cui viviamo è sano e adottare le giuste misure per migliorarne la salubrità, mettendoci così al sicuro da eventuali malattie sia nel breve che nel lungo periodo. Considerata l’impossibilità di vedere a occhio nudo le minuscole particelle inquinanti, è importante disporre di uno strumento adeguato in grado di segnalare eventuali parametri anomali. Per questo, un misuratore di qualità dell’aria è un gadget prezioso: rileva la presenza di agenti inquinanti (come ad esempio polveri sottili, anidride carbonica e gas nocivi) e segnala quando le concentrazioni superano pericolosamente i livelli di guardia. Chi avesse bisogno di una mano nello scegliere il dispositivo più adatto alle proprie esigenze, può trovare qui sotto una selezione delle caratteristiche più importanti da prendere in considerazione, insieme ai migliori modelli per ogni tipologia di utilizzo.

Come scegliere un rilevatore di qualità dell’aria

Partiamo da una doverosa premessa. Praticamente tutti i rilevatori utilizzano la stessa tecnologia, con sensori demandati a monitorare differenti aspetti della composizione dell’aria. Ciò che cambia da modello a modello è il numero dei suddetti sensori, e la loro funzione specifica. Più sono, più saranno le componenti tenute sotto controllo. Per esempio, i sensori atti al rilevamento del livello di Pm si occupano di verificare la quantità di particolato, ovvero di particelle solide e liquide sospese in atmosfera che hanno un diametro inferiore a un micron (PM 1), inferiore a 2,5 micron (PM 2,5) oppure inferiore a 10 micron (PM 10) e che possono causare problemi quali tosse e disturbi respiratori. Il sensore COV è invece dedicato al monitoraggio di composti organici volatili, cioè di composti chimici ad alta volatilità (biogenici se sono emessi in natura, antropogenici se invece emessi da attività umane) potenzialmente tossici. Esistono inoltre rilevatori che montano sensori ancora più specifici, che registrano i livelli di monossido di carbonio, di biossido di azoto e di anidride carbonica, oppure la presenza nell’aria di particolari sostanze come il radon. A questi si aggiungono poi i sensori demandati al rilevamento del grado di umidità e della temperatura, due valori all’apparenza di poco conto, ma da valutare invece sempre con attenzione perché possono influenzare la concentrazione di inquinanti.

Una volta stabilito quali sono i parametri che si desidera tenere sotto controllo, è il momento di dedicarsi alle scelte di natura “tecnica”. Di base, bisogna decidere se optare per un modello a batteria oppure con alimentazione a cavo. Nel primo caso, è possibile spostare agevolmente il rilevatore tra una stanza e l’altra, nel secondo invece si farà un pizzico di fatica in più. Al di là di questo, si tratta sempre di dispositivi estremamente leggeri, quindi non sarà mai un’operazione particolarmente difficile o faticosa.

Importante è anche stabilire se si preferisce avere tutti i parametri sott’occhio oppure a portata di clic. Esistono infatti alcuni rilevatori dotati di semplici display, e altri invece che si appoggiano ad applicazioni per cellulare. Questi ultimi offrono sicuramente un’esperienza più completa, con funzioni extra che variano a seconda del modello e che spaziano dalla possibilità di consultare la cronologia delle rilevazioni, alla compatibilità con assistenti vocali e con sistemi smart come Homekit.

I migliori misuratori di qualità dell’aria

Nello scegliere i migliori rilevatori di qualità dell’aria in circolazione abbiamo cercato di selezionare dei modelli che siano tanto facili da utilizzare quanto affidabili, tenendo sempre d’occhio anche il rapporto qualità-prezzo. Il risultato è una selezione di otto prodotti perfetti per qualsiasi necessità. Chi cercasse un dispositivo specifico per debellare gli inquinanti domestici, non deve perdersi la nostra selezione dei migliori purificatori d’aria contro i pollini e l’inquinamento atmosferico. Per chi, invece, sta già guardando avanti e vuole sapere come rinfrescare l’aria indoor durante la bella stagione, abbiamo raccolto i migliori condizionatori portatili e ventilatori.


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I migliori monopattini elettrici per sfrecciare ovunque in modo comodo e sicuro

Author: Wired

(Ultimo aggiornamento: febbraio 2024)

Chi è alla ricerca di un mezzo di trasporto che permetta di muoversi rapidamente nelle affollate strade cittadine troverà nei monopattini elettrici degli alleati insuperabili. Perfetti per evitare di trovarsi imbottigliati nel traffico dell’ora di punta, sono progettati per percorrere chilometri su chilometri in maniera comoda, sicura e con un ridotto impatto inquinante. Particolarmente popolari tra i giovani, sono disponibili sul mercato in decine di modelli prodotti tanto da celebri marchi del settore automotive quanto da piccole realtà industriali, con soluzioni pensate per soddisfare qualunque tipo di esigenza.

Come scegliere un monopattino elettrico

Non è solo una questione di soldi. No, la scelta del monopattino elettrico con cui scorrazzerete tra le strade della vostra città non deve essere legata solamente al budget che potete investire. Esistono infatti tutta una serie di elementi da tenere in considerazione, che riguardano aspetti pratici legati all’utilizzo che vorrete fare del vostro nuovo mezzo di trasporto. Quali? Eccoli:

  • Trasporto: i monopattini elettrici variano leggermente per dimensioni, sensibilmente per peso. Se prevedete di alternare l’utilizzo del monopattino con tratti a piedi, magari con passaggi in treno o metropolitana, i modelli più ingombranti e quelli più pesanti potrebbero rivelarsi piuttosto scomodi.
  • Autonomia: avere un’idea di quanti chilometri si intendono percorrere al giorno è fondamentale per non correre il rischio di restare a piedi, nel vero senso della parola. Un’autonomia di una ventina di chilometri può essere sufficiente per chi prevede un uso moderato, ma se pensate di dover attraversare la città in lungo e in largo, è necessaria una batteria più potente per supportare i vostri spostamenti.
  • Limiti di peso: non vogliamo fare domande personali (non si chiede mai il peso a un lettore, lo sappiamo bene), ma quando si acquista un monopattino elettrico è importante sapere che esistono dei limiti a cui attenersi, e che del peso extra potrebbe ridurre sensibilmente le prestazioni e causare malfunzionamenti.
  • La strada: che tipo di strada dovete affrontare quotidianamente? In presenza di saliscendi potrebbe essere consigliabile un motore più potente, dotato di un maggiore spunto e di un’accelerazione più fluida. Allo stesso modo, in caso di manto stradale sconnesso, dei buoni ammortizzatori possono rendere gli spostamenti più comodi e, soprattutto, sicuri.

Le scelte di Wired

La nostra selezione dedicata ai migliori monopattini elettrici disponibili sul mercato è stata progettata all’insegna della varietà, con tutta una serie di proposte pensate sia per chi è in cerca di una soluzione semplice e compatta che per chi vuole acquistare un compagno con cui macinare quotidianamente svariati chilometri. I quindici modelli da noi scelti sono tutti accomunati da una buona solidità strutturale e da caratteristiche tecniche che garantiscono spostamenti all’insegna della sicurezza. A chi disponesse di un budget limitato consigliamo inoltre di dare un’occhiata alla nostra guida ai monopattini con prezzo inferiore a 350 euro, mentre per chi è interessato alla mobilità elettrica a 360 gradi abbiamo radunato anche le migliori biciclette elettriche, con un’attenzione speciale anche ai modelli da outdoor e a quelli pieghevoli.


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Le migliori cuffie wireless per ascoltare musica, videogiocare e ricevere chiamate

Author: Wired

(Ultimo aggiornamento: dicembre 2023)

Chi non è interessato alla compattezza e alla leggerezza tipiche degli auricolari troverà nelle cuffie wireless un’eccellente soluzione per avere sempre a portata d’orecchio un audio all’insegna della qualità. Che si tratti di riprodurre la propria canzone preferita, di rispondere a una chiamata tra le affollate strade di una metropoli o di ascoltare con attenzione i suoni che accompagnano una battaglia virtuale in un videogioco, le cuffie wireless sono in grado di proporre una resa sonora di livello top, con batterie ricaricabili che assicurano decine di ore di utilizzo continuato. Tutto questo senza dimenticare un design perfetto per chi non vuole passare inosservato, e un utilizzo di materiali che garantiscono il massimo del comfort anche per sessioni prolungate.

Come scegliere le cuffie senza fili

La scelta di una cuffia audio wireless, come ormai avviene per tutta la tecnologia, passa attraverso le risposte a una lunga sequenza di domande. Prima di afferrare un modello sullo scaffale di un negozio, o di fare clic sul carrello virtuale di uno store online, è necessario avere ben chiare in mente cosa si sta cercando, e quali sono le caratteristiche tecniche più importanti da tenere in considerazione.

  • On ear/over ear: le cuffie “on ear” e “over ear” presentano una differenza sostanziale, abbastanza facile da individuare anche per un occhio distratto. I modelli on ear montano dei padiglioni più piccoli e tendenzialmente più leggeri, che si poggiano sulle orecchie coprendone solamente una parte. I modelli over ear invece adottano padiglioni che avvolgono al loro interno l’orecchio, favorendo la riduzione dei rumori esterni in cambio di dimensioni (e quindi peso) superiori.
  • Ascoltare, lavorare e giocare: i tre verbi appena elencati definiscono le tre anime che può avere una cuffia. Esistono modelli studiati per offrire una perfetta riproduzione del suono, con app dedicate che fungono da equalizzatori per ulteriori regolazioni di precisione. I modelli rivolti a chi lavora puntano invece sulla comodità e sulla qualità della comunicazione, con microfoni capaci di escludere i rumori esterni. Infine i modelli gaming devono garantire un suono avvolgente e pulito, un adeguato livello di comfort per le sessioni di gioco più lunghe e microfoni che permettano di chattare nel massimo relax.
  • Durata batteria: le cuffie wireless sono decisamente più comode di quelle cablate. Permettono di muoversi senza l’ingombrante presenza di un cavo, evitando il possibile insorgere di spiacevoli inconvenienti nelle situazioni più affollate. Questa comodità si paga, ovviamente, con la necessità di ricaricare la batteria che le alimenta. Non c’è di che preoccuparsi, si tratta di batterie di lunga durata, ma è comunque importante sapere che l’autonomia può variare sensibilmente, da qualche ora a svariate decine. Inoltre, in alcuni modelli offrono sistemi di ricarica rapida capaci in pochissimi minuti di fornire qualche ora di autonomia.

Le migliori cuffie wireless in circolazione


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15 tastiere meccaniche per digitare con precisione chirurgica

Author: Wired

Le tastiere meccaniche sono periferiche che possono agevolare non poco la vita di chi trascorre diverse ore al giorno a digitare davanti al proprio computer, soprattutto rispetto alle controparti a membrana. Che si tratti di modificare e aggiornare noiosi documenti di lavoro, di scrivere lunghe ricerche scolastiche o di affrontare intense sessioni con i più frenetici videogiochi sparatutto, le tastiere meccaniche forniscono una risposta precisa e puntuale a ogni singolo input, non perdendo nessun tipo di comando, sia esso singolo o multiplo. Per questo motivo sono un acquisto caldamente consigliato, reso ancora più appetibile dalla presenza sul mercato di un quantitativo davvero elevato di soluzioni, in grado di soddisfare qualunque esigenza e qualunque portafoglio.

Le caratteristiche di una tastiera meccanica

Al contrario delle tastiere a membrana, composte da un unico blocco e caratterizzate da un risposta ai comandi sempre identica tra loro, le tastiere meccaniche possono avere invece dei comportamenti differenti a seconda del modello prescelto. Tutto questo è merito degli switch, i componenti demandati alla trasmissione dell’impulso che, partito dalle nostre dita e passato per il copri tasto, deve giungere al computer. È proprio alla grande duttilità degli switch che si deve la capacità delle tastiere meccaniche di adattarsi a contesti che all’apparenza hanno ben poco in comune tra loro, e rivelarsi ideali sia per chi vuole giocare ai massimi livelli che per chi deve trascorrere diverse ore al giorno a digitare.

Partiamo dalle basi, vedendo quali sono i due tronconi che compongono la grande famiglia degli switch. Da una parte abbiamo gli switch tattili, ovvero quelli che accompagnano l’invio dell’input con un feedback aptico chiaramente percepibile. Dall’altra abbiamo invece gli switch lineari, in cui la risposta alla pressione del tasto è uniforme per tutta la corsa, senza alcuna variazione. Sia nei modelli tattili che in quelli lineari sono tre gli elementi che determinano le caratteristiche funzionali dei singoli switch: la corsa totale, la lunghezza di attivazione e la forza di azionamento. La corsa totale è lo spazio, solitamente intorno ai 4 millimetri, che un tasto deve percorrere per passare dalla sua posizione iniziale alla pressione completa, ovvero per arrivare a fine corsa. La lunghezza di attivazione è invece la distanza che il tasto deve percorrere per far sì che l’input venga inviato al computer. Si tratta di un parametro che varia in maniera anche sensibile (millimetrica, ma sensibile) da modello a modello. La forza di azionamento, infine, indica la quantità di forza da imprimere su un tasto per fare in modo che questo entri in funzione.

Quali switch scegliere

Passando dalla teoria alla pratica, in che modo tutti questi parametri influiscono sulle prestazioni degli switch? In maniera piuttosto semplice e ovvia. Una lunghezza di attivazione ridotta, per esempio, permette di impiegare un tempo prossimo allo zero per impartire un comando. Allo stesso modo, uno switch tattile consente di avere una risposta chiaramente intellegibile per ogni input. Ecco quindi che, in ambito videogiochi, si preferiscono switch lineari dotati di una lunghezza di attivazione e di una forza di azionamento ridotte, per riuscire a eseguire il maggior numero di azioni possibili nel minor tempo e con il minor sforzo fisico. Spostandosi invece in ambito lavorativo, chi deve scrivere per lunghi periodi tende a utilizzare switch tattili per avere un feedback chiaro a ogni singola pressione, optando magari per quelli meno rumorosi. Perché se è vero che è praticamente impossibile avvicinarsi al totale silenzio di una tastiera a membrana, esistono comunque modelli meccanici capaci di limitare in maniera sensibile le emissioni sonore. Detto questo, la quantità di opzioni a disposizione è davvero elevatissima, con case come Cherry, Gateron e Kalih (giusto per citare alcune tra le più celebri) che propongono una sterminata serie di modelli in grado soddisfare qualunque tipo di esigenza.

Switch per tastiere meccaniche: i migliori

Abbiamo appena visto quali sono le principali differenze tra le varie tipologie di switch presenti sul mercato. Vediamo ora invece quali sono i modelli più celebri, interessanti e particolari, e scopriamone insieme le caratteristiche peculiari:

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I migliori boombox per ascoltare musica alla grande in casa o all’aperto

Author: Wired

(Ultimo aggiornamento: ottobre 2023)

Quando le normali casse bluetooth portatili non bastano più per la tua musica è il momento di passare in rassegna i migliori boombox bluetooth sul mercato – prodotti che pur facili da trasportare spingono parecchio sui bassi e permettono di ascoltare ovunque musica ad alto volume sostanzialmente ovunque. Potenti ed equipaggiati con cinghie e maniglie che permettono di trasportarle con discreta comodità, uniscono il meglio di due mondi e sono fedeli compagni per una festa in spiaggia, per un party a bordo piscina o per una (non tanto) tranquilla serata casalinga con amici. I loro design sono spesso ispirati ai vecchi boombox a pile degli anni ’80 e ’90, ma non mancano prodotti dalle linee più moderne. Oltre a raccontare come scegliere i migliori sul mercato, ne abbiamo scelti 15 tra i migliori in tutte le fasce di prezzo.

Come scegliere un boombox bluetooth

Negli anni ’80, parlare di un boombox voleva dire parlare di una tipologia di apparecchio precisa: uno stereo portatile (non sempre comodamente, è bene precisarlo) dotato di un mangianastri, un paio di casse, una radio e di un immancabile maniglione gigante. Oggi invece, nel 2023, la situazione è cambiata, i tratti distintivi dei cosiddetti boombox sono altri e per trovare il prodotto più adatto alle proprie esigenze vanno valutate altri aspetti.

  • Il primo è la trasportabilità. Ogni boombox che si rispetti deve vantare una struttura solida, capace di resistere agli urti e, in ossequio alla tradizione, deve essere equipaggiato con una robusta maniglia. Ciò che può variare sensibilmente è il peso, quindi prima di fare la vostra scelta è fondamentale sapere in che modo lo vorrete utilizzare. Se come cassa “statica”, o con mobilità limitata, allora non ci sono problemi, se invece pensate di portarla spesso con voi è consigliabile un passaggio su una bilancia.
  • Il secondo tratto distintivo dei boombox è la potenza sonora, con bassi che pompano e un volume che deve raggiungere livelli di guardia. Tutti i modelli da noi selezionati montano altoparlanti in grado di destreggiarsi senza problemi tra locali chiusi e spazi aperti, quindi la potenza è assicurata qualunque sia la vostra scelta. Da valutare è invece una componente moderna, ovvero la presenza di app studiate per operare regolazioni audio. Se vi piace l’idea di smanettare con un equalizzatore, in alcuni casi troverete soluzioni davvero interessanti.
  • Passato e presente percorrono strade che si incrociano solo parzialmente quando si parla di opzioni di riproduzione. Di base, tutti i modelli moderni permettono una connessione via bluetooth, mentre solo alcuni supportano l’utilizzo di chiavette usb, di cassette o di cd.
  • Inoltre, rispetto a 30 anni fa oggigiorno diversi modelli affiancano all’audio effetti di illuminazione più o meno complessi, con led colorati che seguono il ritmo della musica per creare un’atmosfera stile disco.
  • Ultimo elemento da tenere in considerazione, ma non meno importante, è la questione autonomia. I boombox di oggi sono ricaricabili e non ingoiano più dozzine di batterie “torcia” come fossero caramelle, ma hanno comunque bisogno di un buon accumulatore che regga almeno una ventina di ore di utilizzo continuato.

I migliori del momento

Nello scegliere i migliori boombox bluetooth del momento abbiamo cercato di proporre soluzioni capaci di adattarsi a qualunque tipo di esigenza. Abbiamo quindi selezionato modelli dal look moderno e vintage che dispongono sia di varie opzioni di connessione che di funzioni extra (lettori cd, radio, ingressi per collegare chitarre e microfoni), in grado di riempire con la loro musica ambienti di varie dimensioni. In alternativa, chi fosse interessato ad ampliare il proprio raggio d’azione, può consultare il nostro articolo dedicato alle migliori casse bluetooth a tutto tondo, a quelle più potenti, a quelle economici (meno di 50 euro) e a quelle impermeabili.