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Economia Tecnologia

Come fare il passaporto in posta

Author: Wired

Il passaporto da dicembre e i servizi dell’Agenzia delle entrate e la carte d’identità elettronica da febbraio. Sono questi i prossimi passaggi che riguarderanno gli uffici postali dei comuni con meno di 15mila abitanti e contribuiranno allo sviluppo del Progetto Polis, iniziativa siglata nel 2021 da Poste Italiane e dall’allora ministero dello Sviluppo economico e finanziata con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), con l’obiettivo di trasformare proprio gli uffici postali delle piccole città in centri multiservizi.

Le due novità, come riporta Il Sole 24 Ore, sono state annunciate al TG Poste dal condirettore generale dell’ente Giuseppe Lasco, che ha voluto sottolineare come al momento “stiamo già erogando servizi dell’Inps, certificati anagrafici e giudiziari. A partire da dicembre anche l’ufficio postale potrà erogare il passaporto, mentre da febbraio rilasceremo le Cie e i servizi dell’Agenzia delle entrate”.

Cos’è il progetto Polis

Il progetto di Poste italiane corre lungo due binari. Da un lato, è infatti finalizzato a portare i servizi telematici della pubblica amministrazione in sportelli unici di prossimità nei ben 6933 comuni italiani che contano popolazioni inferiori ai 15mila abitanti. Dall’altro, con “Spazi per l’Italia”, saranno messi a disposizione dei territori 250 spazi di coworking interconnessi tra loro per costituire un’unica rete digitalizzata e smart, 80 dei quali sorgeranno proprio nei comuni con meno di 15mila abitanti.

In tutto, gli uffici postali coinvolti dal progetto saranno circa settemila, che usufruiranno di finanziamenti totali per 1,2 miliardi, 800 milioni derivanti dal piano complementare al Pnrr e 400 direttamente dalle casse di Poste Italiane, che intende investire un euro per ogni due finanziati. Il periodo di investimento è partito nel 2022 e terminerà nel 2026.

Vogliamo dare a persone, aziende e professionisti – ha spiegato Lasco – l’opportunità di usare questi spazi”, che “non saranno solo nelle grandi città dove i player del settore sono già presenti ma soprattutto nelle realtà medio-piccole, per contribuire allo sviluppo sociale ed economico di tutto il paese”.

Lo sblocco dei rinnovi

Nei primi mesi del 2024 il rilascio dei passaporti ha registrato un notevole miglioramento grazie all’introduzione dell’agenda prioritaria online da parte del ministero dell’Interno. Questo sistema, sviluppato grazie a un gruppo di lavoro istituito dal capo della polizia Vittorio Pisani, è stato esteso a quasi tutte le province e i commissariati entro maggio 2024 e ha prodotto nei mesi precedenti i primi effetti nello sbrogliare il groviglio di prenotazioni e di arretrati che ha caratterizzato il 2023. Nel mese di aprile di quest’anno, per fare un esempio, sono stati stampati 301.674 passaporti, il 38,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre gli appuntamenti sull’agenda ordinaria sono saliti da 230.000 a 320.000. Inoltre, sono stati prenotati 30.000 appuntamenti con l’agenda prioritaria e 4.500 con il modulo per le richieste urgenti, portando il totale a 354.500, con un aumento del 54%.

Secondo le stime del Viminale, questo ritmo consentirebbe di raggiungere la cifra record di 3,4 milioni di passaporti stampati entro fine 2024, il 25% in più rispetto all’anno precedente. Questo aumento della domanda è attribuibile alla ripresa dei viaggi internazionali e alle difficoltà riscontrate nel procedimento di richiesta della carta d’identità elettronica (Cie). Prato, Caserta e Barletta-Andria-Trani hanno registrato i maggiori incrementi nel numero di passaporti rilasciati, mentre Perugia è stata l’unica a segnare un calo. Complessivamente, nei primi quattro mesi del 2024 sono stati rilasciati 1,088 milioni di passaporti, il 19% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo risultato è stato favorito dal rafforzamento degli organici in molte questure e ha contribuito a contrastare il calo degli affari nel settore del turismo, come evidenziato da Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti.

Author: Wired

Il passaporto da dicembre e i servizi dell’Agenzia delle entrate e la carte d’identità elettronica da febbraio. Sono questi i prossimi passaggi che riguarderanno gli uffici postali dei comuni con meno di 15mila abitanti e contribuiranno allo sviluppo del Progetto Polis, iniziativa siglata nel 2021 da Poste Italiane e dall’allora ministero dello Sviluppo economico e finanziata con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), con l’obiettivo di trasformare proprio gli uffici postali delle piccole città in centri multiservizi.

Le due novità, come riporta Il Sole 24 Ore, sono state annunciate al TG Poste dal condirettore generale dell’ente Giuseppe Lasco, che ha voluto sottolineare come al momento “stiamo già erogando servizi dell’Inps, certificati anagrafici e giudiziari. A partire da dicembre anche l’ufficio postale potrà erogare il passaporto, mentre da febbraio rilasceremo le Cie e i servizi dell’Agenzia delle entrate”.

Cos’è il progetto Polis

Il progetto di Poste italiane corre lungo due binari. Da un lato, è infatti finalizzato a portare i servizi telematici della pubblica amministrazione in sportelli unici di prossimità nei ben 6933 comuni italiani che contano popolazioni inferiori ai 15mila abitanti. Dall’altro, con “Spazi per l’Italia”, saranno messi a disposizione dei territori 250 spazi di coworking interconnessi tra loro per costituire un’unica rete digitalizzata e smart, 80 dei quali sorgeranno proprio nei comuni con meno di 15mila abitanti.

In tutto, gli uffici postali coinvolti dal progetto saranno circa settemila, che usufruiranno di finanziamenti totali per 1,2 miliardi, 800 milioni derivanti dal piano complementare al Pnrr e 400 direttamente dalle casse di Poste Italiane, che intende investire un euro per ogni due finanziati. Il periodo di investimento è partito nel 2022 e terminerà nel 2026.

Vogliamo dare a persone, aziende e professionisti – ha spiegato Lasco – l’opportunità di usare questi spazi”, che “non saranno solo nelle grandi città dove i player del settore sono già presenti ma soprattutto nelle realtà medio-piccole, per contribuire allo sviluppo sociale ed economico di tutto il paese”.

Lo sblocco dei rinnovi

Nei primi mesi del 2024 il rilascio dei passaporti ha registrato un notevole miglioramento grazie all’introduzione dell’agenda prioritaria online da parte del ministero dell’Interno. Questo sistema, sviluppato grazie a un gruppo di lavoro istituito dal capo della polizia Vittorio Pisani, è stato esteso a quasi tutte le province e i commissariati entro maggio 2024 e ha prodotto nei mesi precedenti i primi effetti nello sbrogliare il groviglio di prenotazioni e di arretrati che ha caratterizzato il 2023. Nel mese di aprile di quest’anno, per fare un esempio, sono stati stampati 301.674 passaporti, il 38,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre gli appuntamenti sull’agenda ordinaria sono saliti da 230.000 a 320.000. Inoltre, sono stati prenotati 30.000 appuntamenti con l’agenda prioritaria e 4.500 con il modulo per le richieste urgenti, portando il totale a 354.500, con un aumento del 54%.

Secondo le stime del Viminale, questo ritmo consentirebbe di raggiungere la cifra record di 3,4 milioni di passaporti stampati entro fine 2024, il 25% in più rispetto all’anno precedente. Questo aumento della domanda è attribuibile alla ripresa dei viaggi internazionali e alle difficoltà riscontrate nel procedimento di richiesta della carta d’identità elettronica (Cie). Prato, Caserta e Barletta-Andria-Trani hanno registrato i maggiori incrementi nel numero di passaporti rilasciati, mentre Perugia è stata l’unica a segnare un calo. Complessivamente, nei primi quattro mesi del 2024 sono stati rilasciati 1,088 milioni di passaporti, il 19% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo risultato è stato favorito dal rafforzamento degli organici in molte questure e ha contribuito a contrastare il calo degli affari nel settore del turismo, come evidenziato da Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti.

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