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Economia

Gli italiani non conoscono l’a b c della finanza, fondamentale nella complementare

L’adesione alla previdenza complementare, a meno di non affidarsi completamente ad altri che possono essere soggetti più o meno competenti o più o meno terzi, comporta la conoscenza del funzionamento almeno elementare dei mercati finanziari e degli strumenti finanziari, la loro volatilità, rischiosità e capacità di produrre rendimenti.
Invece non è cosi. Proprio in questi giorni la Consob, l’Autorità di vigilanza sulla Borsa, ha reso noto il Rapporto 2016 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane. Da esso emerge un quadro completamente negativo.
Nonostante la diffusa percezione positiva delle proprie competenze in materia di scelte
economiche e di investimento, le conoscenze finanziarie e le capacità logico-matematiche
degli italiani rimangono basse. Inflazione, diversificazione, relazione rischio-rendimento,
interesse semplice e rendimento atteso di un investimento continuano a essere nozioni
poco note e di difficile applicazione. In particolare, quasi la metà del campione dichiara di non conoscere o definisce in modo errato il concetto di inflazione; il 55% non è in grado di indicare correttamente cosa significhi diversificare gli investimenti e circa il 57% non sa spiegare la relazione rischio-rendimento. Inoltre, il 67% e il 72% degli
individui non riesce a calcolare, rispettivamente, un montante in regime di interesse
semplice e il rendimento atteso di un investimento. Genere, istruzione e area di residenza
sembrano essere correlati con il livello di conoscenze finanziarie. In dettaglio, in termini di
percentuale di soggetti che hanno risposto correttamente ad almeno quattro domande su
cinque, il divario è pari a 13 punti percentuali tra uomini e donne, 18 punti tra laureati e
individui con un livello di istruzione più basso, 18 punti tra residenti al Nord e residenti al
Sud. È significativo, inoltre, il divario tra abilità percepite e conoscenze dimostrate: ad esempio, tra i soggetti che si dichiarano nella media o superiori alla media per la capacità di comprendere le caratteristiche di prodotti finanziari di uso quotidiano.

Tra i prodotti noti si distinguono i titoli di Stato italiani (indicati dal 67% degli intervistati), seguiti da obbligazioni bancarie, azioni quotate, depositi e fondi comuni (indicati da una
percentuale di individui compresa tra il 48% e il 40%). Le azioni quotate italiane sono
considerate lo strumento finanziario più rischioso dal 19% degli intervistati, seguite dai
fondi azionari (11%), titoli di Stato italiani e azioni straniere (7%); i prodotti derivati, che
solo l’11% degli investitori dichiara di conoscere, sono considerati rischiosi solo dal 5% del
campione.
La percezione del rischio può essere correlata non solo alle conoscenze finanziarie ma
anche a tratti personali degli individui (quali l’ottimismo), al contesto di riferimento e ad
attitudini comportamentali (bias) tali da incidere sia sull’atteggiamento verso il rischio sia
sulle scelte adottate. A tal fine, è di interesse rilevare anzitutto quale significato venga
attribuito al rischio finanziario. Il 51% degli intervistati associa al rischio l’idea di un
evento avverso, da cui è necessario proteggersi, piuttosto che la possibilità di un guadagno; quanto alle dimensioni del rischio finanziario, la metà dei soggetti indica l’eventualità di subire perdite in conto capitale, mentre l’andamento dei mercati, la possibilità di ottenere guadagni inferiori a quelli attesi o la volatilità dei rendimenti sono importanti per una quota del campione oscillante tra il 25% e il 29%. L’importanza dei fattori di rischio varia al variare dei livelli di conoscenza finanziaria: per il sotto-gruppo di soggetti più ‘preparati’ (ossia che hanno dimostrato di avere dimestichezza con tutte le nozioni di base menzionate prima), rilevano soprattutto le eventuali spese legali da sostenere per ottenere un risarcimento danni e la difficoltà di monitorare gli investimenti, oltre alle perdite di capitale; per i meno preparati (coloro che non hanno fornito nessuna risposta corretta) le criticità maggiori risiedono nel possibile conseguimento di un rendimento inferiore a quello atteso o di una perdita in conto capitale. Appare poco diffusa l’attitudine all’ottimismo, rilevata con riferimento alle aspettative di guadagno da un investimento nei titoli del FTSE Mib: il 65% degli intervistati infatti dichiara di attendersi una perdita.

La maggior parte dei soggetti, inoltre, mostra un atteggiamento verso il rischio invariante rispetto al contesto di riferimento: coloro che risultano avversi al rischio in ambito lavorativo, dichiarando di preferire una remunerazione fissa a una variabile, quasi sempre lo sono anche rispetto alle scelte di investimento (81% dei casi) e viceversa per coloro che si dichiarano propensi al rischio in ambito sia lavorativo sia finanziario (85% dei casi. L’atteggiamento verso il rischio mostra, tuttavia, una maggiore
variabilità se valutato rispetto al dominio dei risultati attesi (positivo versus negativo) ovvero rispetto a potenziali guadagni versus potenziali perdite. Il 31% degli intervistati dichiara preferenze per il rischio opposte a seconda che si trovi a scegliere tra opzioni che comportano solo guadagni ovvero solo perdite (cosiddetto effetto certezza. Il 37% dei soggetti, invece, mostra una propensione a vendere velocemente i titoli con rendimenti positivi, per poter monetizzare i guadagni, e a mantenere in portafoglio i titoli in perdita per rimandare la monetizzazione delle perdite (cosiddetto disposition effect), evidenziando una differente valutazione di guadagni e perdite. La ricorrenza di una o più tra le attitudini comportamentali che incidono sulla percezione del rischio, alimentando una instabilità/incoerenza delle preferenze, sembra variare a seconda del livello di istruzione e di conoscenze finanziarie: la quota di soggetti esposti ad almeno un bias è pari a circa l’83% per il sotto-campione degli individui con conoscenze finanziarie più elevate e al 66% dei soggetti con conoscenze più limitate.
La ricorrenza di una o più tra le attitudini comportamentali che incidono sulla percezione del rischio, alimentando una instabilità/incoerenza delle preferenze, sembra variare a seconda del livello di istruzione e di conoscenze finanziarie: la quota di soggetti esposti ad almeno un bias è pari a circa l’83% per il sotto-campione degli individui con conoscenze finanziarie più elevate e al 66% dei soggetti con conoscenze più limitate. Molti sono oggi coloro che hanno una idea approssimativa del Qe ( quantitative easing) della Banca Centrale Europea e non comprendono i meccanismi che hanno portato ai rendimenti negativi.
Oggi sono parecchi i soggetti che curano l’educazione finanziaria, a partire dagli stessi fondi pensione. Poi ci sono per esempio Mefop spa e Certificati e Derivati.

Molte iniziative vengono messe in piedi dagli enti locali, come i Comuni per esempio. Ma la ristrettezza delle risorse a loro disposizione queste iniziative sono sempre più numerose e risicate: Invece una corretta conoscenza, almeno elementare per esempio avrebbe evitato l’incauta sottoscrizione di titoli deteriorati di banche che poi sono sostanzialmente fallite.
Nel campo della previdenza complementare invece, la conoscenza finanziaria aiuta nella scelta del comparto in cui far affluire il proprio tfr.

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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Digital Audio

Edjing Mix: DJiT’s App with DVS Support

Mobile DJ apps are getting better and better with the increasing power capabilities put into smartphones. Apple is rolling out the iPhone 7 with a faster processor and even without an audio jack, companies like DJiT from France are finding ways to make smartphones work for DJs. The latest app coming from DJiT is edjing Mix, the 6th edition of the DJ app. It’s optimized for iOS 10, has a brand new user interface, and DVS/MIDI support.

edjing Mix: The Finale in edjing Suite

The arrival of edjing Mix completes a suite of apps from the company – incuding edjing Scratch and Pro. Edjing Mix contains a brand new interface that simplifies the complexity DJ hardware. This edition also brings along a sampler and hardware integration that increases the potential uses for this app. Interestingly enough, DJiT simplified the UI to the point where the company claims “each feature is now accessible in 1 touch” with the added capability of having multiple windows open at once across all menus.

The app is optimized for iOS 10 and takes advantage of the latest audio technology available to mobile devices. The new Core Audio Engine included in edjing Mix provides high-quality output and allows multiple instances of audio to run at once which gives way to higher quality sampling. Edjing Mix also contains an auto-gain feature called Smart Volume which adjusts the gain of tracks without compromising the sound quality.

Sampler and DVS Control

Edjing Mix includes a new sampler with the familiar colored drum pads on each deck that is found usually in physical DJ hardware. While it is important to note that the samples included are essentials for DJs, the icing on the cake is the fact that samples can be linked to the crossfader. This means that the volume can be dependent on the sample pressed which saves the DJ from accidents while attempting to crossfade on a tiny screen.

DJs may be reluctant to use a phone to DJ in a club however this supports DVS and MIDI. Traditional DJ hardware is capable of controlling parameters via a MIDI controller and an adapter. DJs can also go the DVS route. By routing a turntable playing timecode to the phone via an audio port DJs can use hardware to control their tracks. Just as DJs use Serato or Traktor Scratch, edjing Mix offers the same capability except with the convenience of being on a device that fits in a pocket. Edjing Mix is also compatible with DJiT’s latest hardware, Mixfader, the Bluetooth crossfader.

The app also integrates Deezer and Soundcloud to make a DJ’s library even more extensive. DJs can also record and share mixes right from the app.

Edjing Mix is available for free on the App Store and is iOS 10 ready – while a version for Android is “coming soon”.

Autore: DJ TechTools

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HardwareSoftware

Logitech Acquires Saitek Brand and Product Lines, Expands Its Sim Controllers Biz

Logitech this week announced that it has taken over the Saitek brand as well as the family of flight and space simulation game controllers from Mad Catz for $ 13 million in cash. The acquisition expands Logitech’s portfolio of game-specific controllers and could eventually help the company to address the emerging VR gaming market with custom products.

Saitek was founded in 1979 as a maker of electronic chess games, but diversified into PC peripherals in the 1990s, focusing on custom controllers for driving and flight simulation games. Over time, the company released its own keyboards, mice and even audio products for PCs, but kept its key specialization, which are game-specific controllers for various simulation titles. Mad Catz bought Saitek in 2007 for $ 30 million and greatly expanded Saitek’s families of R.A.T. mice and S.T.R.I.K.E. keyboards for gamers. Mad Catz continued to develop game-specific peripherals for flight simulators under Saitek brand. In the recent years, it added a special controller for Farm Simulator into its lineup and even inked an agreement with Cloud Imperium Games to build licensed controllers for Star Citizen. Fast forward to today, Logitech acquired only the Saitek brand as well as assets related to Saitek’s line of flight, farm and space simulation controllers, leaving mice and keyboard assets to Mad Catz.

There is a great rationale behind Logitech’s decision to buy only a part of Saitek. Logitech already has gaming wheels products for driving simulation market in its Logitech G product lineup. The addition of Saitek’s Pro Flight controllers (joysticks, pedals, panels, etc.) opens up a new market for the company and does not create any internal competition (unlike mice and keyboards used to be sold under the Saitek brand). While this market is relatively small, customers here tend to be very loyal (partly because they do not seem to have a wide choice of peripherals) and loyal customers are not easy to find.

Logitech says that it has a vision how to evolve Saitek’s product line and while it does not reveal any details, it hints that dedicated game controllers for VR could be a way to go. At present, we only have to wonder what we are going to see from Saitek and Logitech in future, but the transaction in general gives Logitech something to start with when it comes to VR peripherals.

Autore: AnandTech

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Pc Games

Pavilion, puzzle game in quarta persona in anteprima su SHIELD Android TV

I possessori di dispositivi NVIDIA SHIELD possono giocare con una settimana di anticipo questo titolo prodotto da NVIDIA Lightspeed Studios e sviluppato da Visiontrick Media. Si tratta di un suggestivo gioco di avventura in quarta persona, che prossimamente arriverà anche su Steam, Humble Store, console e altri dispositivi mobile.

Pavilion

Pavilion permette di entrare direttamente nel suo mondo misterioso senza la necessità di seguire tutorial o spiegazioni iniziali. Interagendo e osservando, infatti, si imparano man mano cose sul gioco e sul suo mondo, che è sconosciuto sia al giocatore che al protagonista. È per questo che Visiontrick usa la definizione “quarta persona”, proprio perché il personaggio protagonista non è controllato direttamente dal giocatore, che deve limitarsi a guidarlo o a influenzarlo.

Con l’interazione e l’osservazione, l’utente scopre in modo graduale, un pochino alla volta, sia le dinamiche del gioco che il mondo stesso. Lo scenario di gioco consiste in un luogo onirico surreale dove la realtà si scontra con la fantasia. Completamente realizzato artigianalmente in 2D e con una musica ambientale sognante per un’esperienza audio-visiva di grande impatto.

Pavilion sfrutta le caratteristiche multimediali dei dispositivi SHIELD e in particolar modo di SHIELD Android TV. Richiede, inoltre, un gamepad. Pavilion Chapter 1 è disponibile da adesso al prezzo di 10,99 Euro su Google Play Store. La prossima settimana arriverà anche su Steam e Humble Store, successivamente su PS4 e PS Vita, così come per iOS e per gli altri dispositivi Android.

La recensione di NVIDIA SHIELD Android TV si trova qui, mentre a questo indirizzo si trovano altre informazioni sugli ultimi lavori degli NVIDIA Lightspeed Studios.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Gossip

Chloe Mortez gushes over Brooklyn Beckham in AWKWARD pre-split interview!

Oh no…

Yikes. Break-ups are hard enough, teen break-ups are even worse but having a teen break-up then having a whole interview written before the actual break-up actually took place being published now? Poor Chloe Mortez takes the cake.

The actress split with Brooklyn Beckham after a three month relationship, and during that time she posed for a cover shoot for Teen Vogue.

And in the latest issue, Chloe was interviewed by her former co-star Julianne Moore, who then asked her questions about her relationship.

She questioned whether she would work with David Beckham‘s eldest son on a photoshoot – remember, he’s an aspiring photographer – she gushed about how much she’d like you.

Chloe Grace Moretz and Brooklyn Beckham

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Chloe Mortez said: ‘I would definitely be more than happy to be shot by him any day. He’s grown up understanding a lot of artistic sides of different industries, from his mom’s to his dad’s to now his own as an artist.’

She then described how she felt being in a long distance relationship and claimed that, because they both had trust for each other.

The 19-year-old said: ‘So getting into a relationship with someone who also has lived some of their life between cities, from LA to New York to London, is easier.

MORE: Brooklyn Beckham’s surprise rap career REVEALED – by an unexpected source!

‘We both understand that here will be times when we can’t speak because we are too busy. Some of it is just based on trust.’

Awkwwwaaard. Break-ups are really the worst. At least they’re both getting on with their own work now, with Brooklyn Beckham Pull & Bear modeling campaign. Swings and roundabouts, ayy.

Brooklyn Beckham PB house

Autore: CelebsNow