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MAGIA URAGANO!

Risultati immagini per hurricane florida

Partiamo da qui, da un minimo di informazione economico/finanziaria, ormai una rarità in mezzo a questo casinò…

Come riporta il sito di Borsa Italiana,L’indice USA Pending home sales

…misura le vendite di case in corso e rappresenta un importante indicatore per il settore immobiliare. Tuttavia dopo la recente crisi economica legata ai mutui subprime tale indice ha assunto una maggiore valenza e viene annoverato tra gli indicatori economici rappresentativi dello stato di salute dell’economia. L’indice viene considerato dalla National Association of Realtors il più importante indicatore del settore immobiliare in grado di offrire segnali aggiuntivi sulla direzione del mercato rispetto ad altri indicatori correnti. (…) L’indicatore nel dettaglio si riferisce alle vendite di abitazioni mono-familiari per cui è già stato stipulato il contratto preliminare di acquisto e per cui la transazione non è ancora stata conclusa. E’ importante sottolineare che l’indice non fa riferimento alle vendite di case nuove ma alle case già esistenti e pertanto quantifica solo i passaggi di proprietà.

Qui sotto avete l’indice Pending home sales …

United States Pending Home Sales

… e qui sotto ancora la dinamica delle vendite di case esistenti…

United States Existing Home Sales

Fin qui, più o meno le cose quadrano, peccato che venga annoverato tra gli indicatori economici rappresentativi dello stato di salute dell’economia, si tratta di transazioni finanziarie e un aumento di tali transazioni è solitamente visto come un segnale di fiducia per il mercato. Non dimenticate che stiamo parlando del più importante mercato immobiliare americano, vale il 90 % del mercato complessivo.

Quindi, vista la dinamica, la fiducia è in calo, lo stato di salute dell’economia non buono!

Poi però arrivano loro e tirano fuori dal cilindro il coniglio bianco arrosto della credulità popolare, registrando uno dei più imponenti balzi percentuale mensili della storia delle vendite di nuove abitazioni, come non si vedeva da almeno 28 anni, dal 1992 !!!!.

A settembre le vendite di case nuove negli Stati Uniti sono cresciute a sorpresa e a passo veloce, portandosi al massimo da ottobre 2007. Secondo quanto riportato dal dipartimento del Commercio americano, il dato è balzato del 18,9% rispetto al mese precedente a 667.000 unità.(…)

Per settembre gli analisti attendevano un calo dello 0,9% a 555.000 unità. (America24)

Fantastici questi analisti, prevedevano un calo e invece è uscito uno dei più spettacolari rialzi della storia, ma la colpa non è loro o non ci arrivano, o siamo di fronte alla più spettacolare truffa della storia del mercato immobiliare americano.

Nonostante due uragani che hanno colpito il sud dell’America a fine agosto e all’inizio di settembre, più della metà delle vendite che hanno stabilito il nuovo record sono state fatte al SUD che ha registrato un aumento del 26 % !!!!

Magari nella Florida, si certo magari qualche contratto firmato in agosto potrebbe essere stato rimandato a settembre, se vogliamo una spiegazione razionale, forse chi ha perso la casa ha sottoscritto un nuovo acquisto, visto che il rilevamento dei dati avviene al momento della firma del preliminare.

Per il resto mentre Trump fa sapere che Yanet Yellen li piace, è stata fantastica in questi anni e che il mercato americano sale grazie a lui, gli altri tutti con il nasino all’insù ad ascoltare cosa dirà Mario Draghi.

Alcuni si spingono a dichiarare che sarà la riunione più importante degli ultimi anni, mentre per noi cambierà poco o nulla, non tanto nelle dichiarazioni che avranno qualche nuova sfumatura, ma perché la deflazione da debiti è qui per accompagnarci per almeno altri dieci anni.

Quindi tassi invariati e nessuna possibilità di aumento nei prossimi cinque anni almeno, noi suggeriamo per i prossimi dieci, di inflazione nessuna traccia, ormai la deflazione salariale domina ovunque, nei prossimi anni assisteremo ad un’esplosione di licenziamenti nella prossima crisi. Quindi la solita retorica, tante chiacchiere ma non potrà evitare di prendere decisioni, dimensione e durata del “finto tapering”.

A noi interessa poco, la strada è segnata, la nostra scommessa restano tassi negativi ovunque nei prossimi anni!

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Autore: icebergfinanza Finanza.com Blog Network Posts

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Nicola Sturgeon on New Economic Thinking @ #INET2017

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Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 26 Ottobre 2017

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2016 (range 15017/21194 ) ) [ uscita rialzista ]
prossimo 2017

Setup Mensile:
ultimo Agosto (range 21329 / 22065 ) [ uscita rialzista ]
prossimi Ottobre, Dicembre

Setup Settimanale:
ultimi: prossimi 9/13 ottobre ( range 22261//22564 ) [ uscita ribassista ] annullato
prossimi 30 Ott/ 3 Nov, 13/17 Nov

Setup Giornaliero
ultimo : 20/23 Ottobre (range 22165/ 22441 ) [ uscita rialzista ]
prossimi 26,30,31

Angoli annuali indice 2017 16500, 17400, 19800/20000, 20600, 22500, 23900
Angoli annuali comit 2017 755, 869, 1010, 1088/1094, 1155, 1280, 1330 ,1510

Angoli Mensili Ottobre 20750, 21650, 22400, 23100/23200
Angoli Settimanali: 21830, 22180, 22700, 23100,
Angoli Giornalieri 22316, 22341, 22588,22661, 22679, 22724

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continuerano sempre sull’articolo unico settimanale.

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Autore: gianca60 Finanza.com Blog Network Posts

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[496] The Ransomware Problem


Ransomware has risen as a top malware problem, CSO Sam Curry talks to host Lindsay France as we break down ransomware and how we deal with it. Bart Chilton joins us from Hong Kong as the city hosts a fintech conference and we learn what he and other keynote speakers are talking about in the financial tech world. Follow us on Twitter:
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Aumenta la speranza di vita e l’età pensionabile

L’Istat ha reso noto il 24 ottobre 2017 i dati relativi alla speranza di vita rilevati lo scorso anno. Da essi si evince che il 2016 è stato l’anno più favorevole tra gli ultimi quattro sotto il profilo della sopravvivenza. Il tasso standardizzato di mortalità è pari all’8,2 per mille, inferiore anche a quello riscontrato nel favorevole 2014 (8,4 per mille). Il picco del 2015, anno in cui si rileva un tasso standardizzato dell’8,8 per mille risulta riassorbito.
Per il totale dei residenti la speranza di vita alla nascita si attesta a 82,8 anni (+0,4 sul 2015, +0,2 sul 2014) e nei confronti del 2013 risulta essersi allungata di oltre sette mesi.
La speranza di vita alla nascita risulta come di consueto più elevata per le donne – 85 anni – ma il vantaggio nei confronti degli uomini – 80,6 anni – si limita a 4,5 anni di vita in più. Inoltre aumenta in ogni classe di età. A 65 anni arriva a 20,7 anni per il totale dei residenti, allungandosi di cinque mesi rispetto a quella registrata nel 2013. A tale età la prospettiva di vita ulteriore presenta una differenza meno marcata tra uomini e donne (rispettivamente 19,1 e 22,3 anni) che alla nascita.
Rispetto a 40 anni fa la probabilità di morire nel primo anno di vita si è abbattuta di oltre sette volte, mentre quella di morire a 65 anni di età si è più che dimezzata.
Un neonato del 1976 aveva una probabilità del 90% di essere ancora in vita all’età di 50 anni, se maschio, e a quella di 59 anni, se femmina. Quaranta anni più tardi, un neonato del 2016 può confidare di sopravvivere con un 90% di possibilità fino all’età di 64 anni, se maschio, e fino a quella di 70, se femmina.
Nel 2016 si registra una leggera riduzione delle diseguaglianze territoriali di sopravvivenza, che tuttavia permangono significative. I valori massimi di speranza di vita si hanno nel Nord-est, dove gli uomini possono contare su 81 anni di vita media e le donne su 85,6. Quelli minimi, invece, si ritrovano nel Mezzogiorno con 79,9 anni per gli uomini e 84,3 per le donne.
Sono 2,7 gli anni che separano le residenti in Trentino-Alto Adige, le più longeve nel 2016 con 86,1 anni di vita media, dalle residenti in Campania che con 83,4 anni risultano in fondo alla graduatoria. Tra gli uomini il campo di variazione è più contenuto, e pari a 2,3 anni, ossia alla differenza che intercorre, come tra le donne, tra la vita media dei residenti in Trentino-Alto Adige (81,2) e i residenti in Campania (78,9).
In base alla normativa vigente l’età per la pensione di vecchiaia dovrebbe arrivare a 67 anni nel 2019. Ora è caduto l’ultimo paravento dietro il quale si nascondeva il ministro Poletti che in merito all’elevazione dell’età pensionabile rispondeva di essere in attesa dei dati ufficiali Istat che ora ci sono. Nell’immediato ci dovrebbe essere un decreto dei ministri del Lavoro-Economia che si limiterà a prendere atto delle risultanze Istat e darà via all’aumento. Poi la politica politichese ed elettorale cercherà di intervenire. Anche per la pensione anticipata ci sarà un aumento, questa volta dei contributi. Dal 2019, saranno necessari 43 anni e tre mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi per le donne.
L’aumento dell’età avrà riflessi anche per l’ape volontaria ed aziendale in quanto il prestito e le rate di ammortamento dovranno essere ricalcolate in base ai nuovi limiti anche per le domande già presentate, come previsto dall’art. 3 comma 2 del decreto attuativo DPCM4 settembre 2017, n. 150: “ Il requisito anagrafico che consente la maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi dalla data di domanda di APE tiene conto dell’adeguamento agli incrementi della
speranza di vita dei requisiti di accesso al sistema pensionistico, ai sensi della normativa vigente e, in particolare, di quanto disposto dall’articolo 24, comma 9, del decreto-legge 201/2011”.
Come abbiamo già rilevato, è ingiusto l’aumento dell’età pensionabile senza la modifica dei coefficienti d trasformazione.
Apparentemente la soluzione adottata è una delle più eque, vista la neutralità dei coefficienti che assicurano una giusta corrispettività fra contributi versati e rate di pensione. Una soluzione possibile, è quella di procedere al calcolo della pensione applicando il sistema pro-quota come si è fatto per l’introduzione del sistema contributivo per tutti dal 2012.
Cioè la pensione si dovrebbe calcolare su due coefficienti: quelli vigenti fino al 2018 ed il pezzo successivo con in nuovi coefficienti che decorreranno dal 2019. Così da evitare come succede adesso che lavorando di più, si prende una pensione inferiore.

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Autore: clinguella@finanza Finanza.com Blog Network Posts