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TRENDS 3.1.46: banche centrali alimentano il rally di Natale – IntermarketAndMore

Author: Finanza.com Blog

I dati macroeconomici hanno dato la possibilità alle banche centrali NON di tagliare i tassi ma di cambiare il loro outlook di medio termine. La reazione dei mercati è stata evidente. Continuerà il rally ininterrotto dei mercati? Cosa possiamo aspettarci dalla settimana entrante? Come sempre con l’analisi intermarket, cerchiamo di interpretare i movimenti dell’ultima settimana e di tracciare un quadro previsionale per la prossima.

Quindi… benvenuti al nuovo numero di TRENDS, con tanti grafici e tante analisi intermarket che vi aiuteranno a capire le dinamiche dei mercati finanziari, sempre più correlati ed interessanti.

Riprendetevi i post di questa settimana, credo ne valga proprio la pena e poi, se possibile, sostenete questo progetto di cultura finanziaria e di consapevolezza operativa. La registrazione è stata fatta in modo abbastanza impulsivo e diretto, cercando di sintetizzare e velocizzare i ragionamenti. Spero di essere comunque comprensibile. Come sempre critiche e commenti sono ben graditi. Lascio al buon senso dei lettori come contribuire (se vorranno) all’iniziativa, cliccando qui sotto, in modo tale da capirne anche il livello di gradimento. Sappiate che il Vs sostegno è MOLTO importante per la continuazione di questo progetto che vive solo grazie al Vostro contributo.

Buona visione a tutti!

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Danilo DT

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Economia

NO MES! – icebergfinanza

Author: Finanza.com Blog

GERMANIA...ITALIA: IL CONTAGIO SI DIFFONDE! - icebergfinanza

Qualche ora fa ho ricevuto questo link da un caro amico, si un link che porta alle considerazioni di un vecchio volpone della politica italiana, un certo D’Alema, non solo un volpone, ma preferisco non dire nulla, potrei spingermi troppo in la…

Sorrido nel vedere questo video del 2015, in cui un vecchio volpone della politica italiana, racconta quello che il 16 agosto del 2011, un blogger qualunque di nome .@ICEBERGFINANZA raccontava prima di chiunque altro… #NOMES
pic.twitter.com/1m6ZMsk0wA

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) December 16, 2023

Sorrido ancor di più se penso che oggi molte banche tedesche sono in gravissima difficoltà e non solo, pure alcune grandi imprese assicurative come Allianz e Munich Re.

Eppure era semplice, bastava leggere il nostro blog il 16 agosto del 2011, unico in Italia a raccontare quello che gli italiani capiranno solo qualche anno dopo.

Il tutto dopo aver subito la più spettacolare rapina della storia democratica, ad opera del governo Monti, una truffa davvero geniale.

Ora i tedeschi ci stanno provando nuovamente, insieme ai francesi, sono disperati. cercano per l’ennesima volta come nel 2012, di mettere le mani sui risparmi degli italiani per salvare le loro banche.

La Grecia ne sa qualcosa, si la Grecia il più grande successo dell’euro, come disse Mario Monti, un altro vecchio volpone, uno che ancora oggi dal Corriere della Sera, con i suoi editoriali, fa la morale agli italiani.

Ma giusto per non farvi mancare nulla, prima che qualche fesso vada a votare in modo sbagliato alle prossime elezioni europee del 2024, forse è il caso di ricordare quanto accadde esattamente 13 anni fa.

Ecco cosa scrivevo in anteprima, mentre ingenui e fessi, liquidavano i loro titoli di Stato, in preda al panico, per qualcosa che non esisteva.

Ricordatevi, era il 16 agosto del 2011, mese in cui si scatenava la tempesta perfetta sul nostro Paese, una tempesta avviata dalla principale banche tedesca, Deutsche Bank, si il buco con la banca intorno…

Come ho scritto più volte il sistema finanziario tedesco tra immondizia subprime e periferica è una sorta di discarica a cielo aperto, ma visto l’incredibile masochismo di alcuni media e della rete in riferimento al nostro sistema finanziario, andiamo a vedere cosa scrive su Vanityfair Michael Lewis, di cui riporto una sintesi significativa,

(…)La Germania sembra avere vissuto la grande crisi finanziaria globale senza subire conseguenze economiche.(…) ci sono stati molti esponenti tedeschi che facendo eco all’opinione pubblica tedesca hanno espresso incomprensione e sdegno che gli altri popoli si siano comportarti in modo irresponsabile e anche truffaldino.

La cosa curiosa dell’esplosione del credito e debito a buon mercato, indiscriminato negli ultimi anni è stato che ha avuto effetti diversi da paese a paese. Tutti i paesi sviluppati occidentali sono stati sottoposti a più o meno alla stessa tentazione, ma non hanno risposto esattamente nello stesso modo.

Il resto d’Europa, in effetti, utilizzando il rating di credito perfetto di cui gode la Germania si è sostanzialmente lasciato andare ai desideri materiali. Hanno preso in prestito al 3 o 4% come solo i tedeschi potevano permettersi, per acquistare cose che non potevano permettersi.

Data questa possibilità di avere credito facile, il popolo tedesco da solo ha semplicemente ignorato l’offerta.

“Non c’è stato boom del credito in Germania”, dice Asmussen. ” Nell’immobiliare i prezzi sono restati completamente piatti dagli anni ’90. Non c’è stato boom del prestito al consumo. Poiché questo comportamento è piuttosto alieno per i tedeschi che risparmiano quando possibile.

Era il 2011, poi come sempre nella storia anche i tedeschi ci sono cascati, il boom immobiliare ha affascinato anche loro e ora come direbbe Mike Dash …

… poi improvvisamente tutti perdettero e il Paese si ridusse
come Giobbe sul letamaio» (Mike Dash).

Ma veniamo al punto che mi interessa, ricordate eravamo nel 2011..

(…) In un momento di tentazione del denaro facile, la Germania è diventata una sorta di specchio per Islanda, Irlanda, Grecia e il resto, specialmente per gli Stati Uniti. Altri paesi hanno usato i soldi arrivati dall’estero per alimentare le varie forme di follia consumistica e speculativa, specialmente con gli immobili.

Ma poi i tedeschi, attraverso i loro banchieri, hanno usato il proprio denaro per permettere agli stranieri di comportarsi in maniera folle.

Questo è ciò che rende il caso tedesco particolare. Se fossero stati l’unico grande paese sviluppato occidentale con un morale finanziaria decente, avrebbero rappresentato un’ immagine di rettitudine.

Ma hanno fatto qualcosa di molto particolare: durante il boom del debito i banchieri tedeschi sono andati oltre i loro standard, ma solo fuori dalla Germania.

Hanno prestato i soldi per i mutuatari subprime americani, per gli speculatori del boom immobiliare in Irlanda, per il magnate bancario islandese che ha fatto cose che nessun tedesco avrebbe mai fatto. Le perdite tedesche sono all’ultimo conteggio di 21 miliardi di dollari con le banche islandesi, 100 miliardi di dollari con le banche irlandesi, 60 miliardi di dollari per vari subprime statunitensi e ancora non si bene per i titoli greci. (…) Nel loro paese, tuttavia, questi banchieri apparentemente folli all’estero si sono comportati con moderazione. Il popolo tedesco non ha permesso loro di comportarsi diversamente.

(…) Quello che le loro banche  hanno fatto con i soldi dei tedeschi tra il 2003 e il 2008 non sarebbe mai stato possibile farlo in Germania, perché non c’era nessuno ad abboccare e prendere a prestito tutti questi soldi come facevano in California o in Grecia. Hanno perso ingenti somme dal 2003 in tutto ciò che hanno fatto fuori dalla Germania.(…) non erano bravi a farlo come quelli di New York, che avevano inventato  tutti questi strumenti finanziari complicatissimi e facevano questo gioco da almeno trent’anni “. E’ stato come mettersi improvvisamente a giocare a poker grosse somme con dei giocatori professionisti. Il risultato era prevedibile alla fine.

Ma ascoltate ora perchè viene il bello di tutto ciò che stava accadendo, ricordo nel 2011…

(…) un punto di vista sulla crisi del debito europeo e la crisi greca, è che si tratti di un tentativo elaborato dal governo tedesco per conto delle sue banche per ottenere indietro i loro soldi senza richiamare l’attenzione su ciò che stanno facendo.

Ma soprattutto scrivevo nel 2011..

Il governo tedesco dà i soldi al fondo di salvataggio dell’Unione europea in modo che possa dare i soldi al governo irlandese in modo che il governo irlandese può dare indietro denaro alle banche irlandesi così le banche irlandesi possono rimborsare i loro prestiti alle banche tedesche.

Lo stesso giochino che hanno fatto con la Spagna, il Portogallo, l’Irlanda, ma soprattutto la Grecia, si hanno massacrato il popolo greco.

“Stanno giocando a biliardo”, dice Enderlein. “Il modo più semplice per farlo sarebbe quello di dare i soldi tedeschi alle banche tedesche e lasciare che le banche irlandesi o greche fallissero.”

Qualche anno prima però, quelli che i lettori di Icebergfinanza conoscono come gli idioti di Dusseldorf, avevano acquistato tutta l’immondizia subprime che i volponi yankee, avevano loro rifilato.

(…) Commerzbank è stata la prima banca privata che il governo tedesco ha dovuto salvare durante la crisi finanziaria, con una iniezione di $ 25 miliardi (…)  Quando Morgan Stanley ha progettato alcuni estremamente complicati credit-default swap, tutti costruiti perchè fallissero, cioè in modo che i trader di Morgan Stanley potessero scommettere contro di loro, i principali acquirenti erano tedeschi.

Quando quelli di  Goldman Sachs hanno aiutato John Paulson, fund manager di fondi hedge a costruire dei bonds contro poi scommettere andando short, dei bonds che Paulson sperava e contava andassero in default, il compratore dall’altro lato era una banca tedesca chiamata IKB. IKB, insieme ad un altro idiota famoso al tavolo da poker di Wall Street chiamato WestLB, ha sede a Düsseldorf, è per questo che, quando si chiede ad uno astuto Wall Street trader di obbligazioni e derivati esotici chi stava comprando tutto questa spazzatura (” *** ” in inglese di Wall Street) durante il boom, in genere si dice semplicemente “Degli stupidi tedeschi di Düsseldorf”.

(…) Erano ancora li a comprare quando il mercato si è schiantato. “Entro la metà del 2007 ogni azienda di Wall Street, non solo Goldman Sachs, si rese conto che il mercato subprime stava crollando, e ha cercato freneticamente di uscire dalle loro posizioni.

Gli acquirenti rimasti, gli ultimi in tutto il mondo, diverse persone a Wall Street mi hanno detto, sono stati questi tedeschi volontariamente ignari di quello che c’era sotto a questi derivati. L’unica cosa che ha fatto smettere a IKB di perdere anche più di $ 15 miliardi sui mutui subprime statunitensi è che il mercato ha cessato di funzionare.

Ora le banche tedesche sono pieno sino al midollo di immondizia immobiliare commerciale americana, ci sono cascati ancora una volta come polli, o meglio idioti di Dusseldorf.

Dopo aver comprato immondizia subprime, le banche tedesche tornano a infettarsi con il virus CRE americano. Ecco a cosa serve il #Mes
a) Profit Warning
b) Taglio dividendi
c) Accantonamenti (83ml) su US CRE
d) Collo del 41% su valo0re NPL
Auguri!
https://t.co/A8yszwQATP

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) November 11, 2023

Bene ora sapete a cosa serve il MES, mi raccomando, votate per più Europa, più Germania il prossimo anno!

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Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 18 Dicembre 2023 – Cicli e Gann

Author: Finanza.com Blog

FTSE MIB INDEX
Setup e Angoli di Gann

Setup Annuale:
ultimi: 2022 (range 20183 /28212 ) [ uscita rialzista ]
prossimo 2023,2025

Setup Mensile:
ultimo Agosto/Settembre/Ottobre
(range ind. 27078/ 29751 , Fut 27010 / 29910 ) [ uscita rialzista ]
prossimi Dicembre, Febbraio, Marzo

Setup Settimanale:
ultimi 4-8 / 11-15 Dic ( range 29826 / 30652 , Fut. 30865 / 30880 ) [ in attesa ]
prossimi 27-29 Dic., 2-5 Genn.

Setup Giornalieri
14 Dic. ( range 30145 / 30652 , Fut scad. marzo 24 : 30370 / 30880 ) [ in attesa ]
prossimi 19,21 Dicembre

FTSE MIB Ang. Annuali 2023 : 20190, 22000, 23540, 27520, 27780,31740
ALLSHAREAng. Annuali 2023 : 22020,23470, 24610, 28690,31750,32750

FTSEMIB Ang. Trim. Ott.-Dic. 23790, 27010, 29400,33790

FTSEMIB. Ang. Mens. Dicembre: 25570, 26050,27760, 29810, 30150, 31170
ALLSHARE.Ang.Mens.Dicembre:29610,30880,31600,32340,
32780,35690

FTSEMIB Ang. Settimanali 29600, 30060,31310

FTSEMIB Ang.Giornalieri: 29862, 30082, 30166, 30544, 30862

ind giorn

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Economia

Grafici Velocità Cicliche su FTSE MIB Future 18-22 Dic. 2023

Author: Finanza.com Blog

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settimana 1

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Economia Tecnologia

La Superlega ha un progetto per tornare: ecco come funziona

Author: Wired

La sentenza con cui la Corte europea ha definito contrarie al diritto comunitario le regole di Fifa e Uefa sull’approvazione preventiva di competizioni ha riaperto di fatto le porte del calcio al progetto della Superlega, dopo il netto fallimento decretato 48 ore dopo il suo annuncio dal passo indietro di quasi tutti i club coinvolti.

Come si evince sul suo sito ufficiale, la sentenza ha dato vigore ad A22, la società titolare dell’iniziativa, che sarebbe già pronta per essere proposta e tornare con una formula diversa rispetto a quella prospettata inizialmente. In attesa ovviamente di capire se le società che avevano abbandonato la nave, soprattutto a causa delle proteste dei loro stessi tifosi, saranno pronte a risalirci.

Cosa prevede il progetto della Superlega

Intanto del progetto si sa che prevederebbe la partecipazione di 64 squadre maschili e 32 femminili. Il torneo degli uomini sarebbe diviso in tre leghe: la Star League, la Gold League e la Blue League, rispettivamente composte da 16, 16 e 32 società. All’interno dei rispettivi tornei, le partecipanti si sfiderebbero prima in gironi da otto all’italiana, giocando quindi in tutto 14 partite. Le prime quattro dei due gironi si affronterebbero dunque nella fase a eliminazione diretta, con quarti e semifinali giocati su andata e ritorno e finale in gara secca. In tutto le partite sarebbero 19, quante ne prevederà dall’anno prossimo la Champions League della Uefa.

Ogni anno, la Superlega vedrebbe dunque una vincitrice (quella della Star League), due promosse in prima serie, ovvero le finaliste della Gold League, che sostituirebbero le ultime due classificate dei gironi della Star (e retrocesse in Gold) e due promosse dalla Blue alla Gold (con due retrocesse, nella stessa modalità della serie superiore). Delle 32 partecipanti alla Blue League, ogni anno venti sarebbero sostituite ogni stagione da altre in base a non meglio specificati criteri riguardanti i piazzamenti nei campionati nazionali.

Streaming targato Superlega

La Superlega femminile sarebbe divisa solo in Star League e Gold League, che funzionerebbero in tutto e per tutto nello stesso modo delle equivalenti maschili, tranne che per un dettaglio: quattro squadre della Gold League lascerebbero ogni anno spazio ad altre quattro, anche in questo caso in base (repetita iuvant) a non meglio specificati criteri riguardanti i piazzamenti nei campionati nazionali. Per il primo anno della competizione, i club sarebbero selezionati in base a un indice “con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni”.

Per quanto riguarda la fruizione del prodotto da parte dei tifosi, A22 prevede invece la creazione di Unify, piattaforma di streaming sportivo che permetterebbe agli appassionati di guardare tutte le partite della competizione gratuitamente. Le entrate sarebbero infatti garantite dalla pubblicità, dagli abbonamenti premium, dai servizi interattivi, dagli sponsor e dalle partnership di distribuzione con altre piattaforme ed emittenti.