Categorie
Energia

Analisi trimestrale sistema energetico italiano (3 – 2019)


Author: Giorgia Piantanida QualEnergia.it

[unable to retrieve full-text content]Scarica il pdf

Questo contenuto è riservato agli Abbonati QualEnergia.it PRO. Accedi ora per vedere il contenuto oppure prova gratis il servizio per 10 giorni o abbonati subito.
Categorie
Energia

MFR19, un palco di successo per l’innovazione tecnologica

Author: stefania Rinnovabili

mfr19

Credit: Maker Faire Rome

Tra realtà virtuale, orti del futuro e pale eoliche stampate in 3D, MFR19 si conferma la più grande piattaforma europea dell’innovazione

(Rinnovabili.it) – Un successo di pubblico per un incredibile livello qualitativo di progetti: potrebbe riassumersi così la settima edizione Maker Faire Rome – The European Edition 2019 (MFR19), la più importante fiera europea dedicata all’innovazione tecnologia L’evento, organizzato da Camera di Commercio di Roma attraverso la sua azienda speciale Innova Camera, ha chiuso domenica i battenti ma non prima di aver raccolto nei suoi oltre 100mila metri quadrati espositivi, più di  100mila visitatori. Tanti giovani e studenti ma anche un pubblico più adulto ed esperto che ha visitato in questi tre giorni la speciale edizione MFR19. Speciale perché, oltre alle nuove tematiche in programma, la tre giorni si è distinta rispetto alle edizioni passate grazie al nuovo approccio carbon neutral e plastic free.

“Anche quest’anno i dati sull’affluenza sono stati eccezionali – afferma il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti -, ma ciò che mi preme sottolineare è l’altissimo livello qualitativo dei progetti esposti, che permettono a questa fiera di essere ormai considerata una piattaforma di incontro irrinunciabile tra scienza, accademia, grandi e piccole imprese, imprenditori, professionisti, nonché appassionati di tecnologia, famiglie e studenti”.

Rinnovabili.it, media partner dell’evento, ha raccolto alcuni dei più interessanti e intelligenti progetti tra i centina in mostra, promossi da maker, start-up, studenti o enti di ricerca provenienti da oltre 40 nazioni nel mondo. Le aree dedicate a bioeconomia, edilizia sostenibile, circular economy e tecnologie verdi, hanno offerto infatti ai visitatori uno dei più interessanti spaccati dell’innovazione tecnologica.

C’è chi, come la startup BioPile, sì è concentrato sulle ultime frontiere dell’agritech. L’azienda, nata a Roma solo due anni fa ha portato a MFR19 il  più piccolo giardino al mondo: NANO, un dispositivo per la coltura idroponica domestica. Il sistema sfrutta l’IoT per gestire le varie funzioni meccaniche, chimiche e fisiche necessarie a ricreare un microclima favorevole alla crescita vegetale.

WhatsApp Image 2019-10-21 at 10.01.17

Si esce dalle mura domestiche per arrivare sui campi, invece, con OrtoBot, un “braccio robotico”  creato da un gruppo di studenti del Trentino insieme all’associazione MindsHub per gestire in maniera automatizzata i piccoli orti. Attraverso un’applicazione è possibile scegliere quali ortaggi piantare: OrtoBot provvede alla semina, curandone la crescita e avvisando quando pronti per la raccolta.

WhatsApp Image 2019-10-21 at 10.01.37 (1)

È l’anello di congiunzione tra economia circolare ed energia pulita: parliamo di Regenera, progetto firmato WASP, azienda leader nel settore della stampa 3D. La società ha presentato in fiera il processo completo che a partire dai rifiuti della plastica da vita a pale eoliche per turbine ad asse verticali. La tecnologia utilizzata è dotata di un sistema pneumatica di caricamento continuo del materiale da stampare, ossia polipropilene al 100% riciclato.

WhatsApp Image 2019-10-21 at 10.05.39

Sempre sul fronte dell’energia del vento, un altro progetto degno di nota è quello presentato a Buntu, giovane società che ispirandosi alle vele del windsurf ha realizzato una speciale micro turbina pieghevole. Il sistema caratterizzato da leggerezza, resistenza, portabilità e soprattutto facilità di montaggio consente la produzione di energia in aree isolate o difficili da raggiungere, ad esempio zone di montagna o su imbarcazioni da diporto.

Sul fronte riciclo si è fatta invece notare Repainted, un marchio italiano che supporta la moda sostenibile. Tutti i  capi sono, infatti, realizzati a mano in Italia con filato rigenerato (Econyl), un materiale che nasce dal recupero di rifiuti plastici raccolti nel mare come reti da pesca e boe abbandonate. Il risultato è in un tessuto non solo sostenibile ma anche in grado di offrire una maggiore resistenza a cloro e salsedine, traspirante ed anallergico.

Appartiene, infine, all’ambito mobilità sostenibile lo scooter elettrico Hurba, creato dal giovane Camillo Piscitelli. La particolarità del mezzo consiste nella batteria estraibile di nuova generazione: del peso di circa 8 kg può essere ricaricata sia in modalità plug-in tramite colonnina (circa 6 min) che essere prelevata dallo scooter a fine viaggio e portata a casa per farle il “pieno” in 20 minuti.

Categorie
Energia

Beyond CapEx: 3 Assurances Executives Look For When Weighing Funding for Energy and Sustainability Projects

Author: Frederic Abbal Schneider Electric Blog

Energy and Sustainability

Energy and Sustainability

Corporate leadership in sustainability is gaining momentum.
But for many companies, innovation in energy and sustainability remains an untapped source for improved financial and operational performance. Why?

Research demonstrates that executive approval to fund energy and sustainability projects has more to do with a solid business case than the immediate availability of capital. Where to find resources isn’t of primary concern; rather, how available funding should be deployed against numerous business priorities is.

A solid business case that garners executive buy-in and moves beyond organizational barriers requires an initiative that drives impactful outcomes. Whether company executives are motivated by financial goals, sustainability targets, or resilience concerns, understanding how a project aligns with an organization’s priorities is key.

Alternative models to traditional CapEx can lower risk and highlight value

Buy-in starts with a shared understanding of what energy and sustainability investments can do for the business. Due to the complexity and relative novelty of many of today’s most impactful energy investments, executives may have limited understanding of available solutions, making it difficult to evaluate the risks of innovation.

It’s not just executives that need to be convinced; it can be just as important to secure the resources and expertise to implement energy and sustainability projects, which will require buy-in across all levels of the organization.

Innovative funding models are emerging to help. Companies can now choose to fund energy and sustainability projects from a variety of non-CapEx dependent models. This can better align project proposals with organizational ambitions and the realities of day-to-day operations, while still moving projects forward. These funding models are more than financial mechanisms–which are not enough. Rather, they act as operational mechanisms that guarantee project performance and protect growing investments. The resulting business model provides greater financial security and operational flexibility, and ensures these investments translate into long-term value for the organization.

Executives look for 3 things when assessing energy projects

There are three top benefits executives look for when evaluating potential energy and sustainability investments. Finding funding models that elevate these benefits can improve executive support and increase the likelihood of gaining buy-in.

Shared savings mechanisms and rebate incentives can improve the time-to-results for energy and sustainability investments by accelerating non-capital projects at a greater volume and velocity. When included in a diversified project portfolio, quick wins with simple paybacks can be used to bring longer payback projects within hurdle rate requirements. Improving payback schedules allows executives to evaluate energy and sustainability initiatives in the same time horizon as competing priorities, so they can be compared on a relative basis.

Reduced Financial Risk

Performance contracting, energy services agreements and power purchase agreements can protect cash flow by allowing businesses to recover capital faster. By providing clear ROI projections, these models reduce financial risk and improve alignment of projects with business priorities. For example, with performance contracting in place, energy savings or operational improvements from efficiency investments can be re-invested in core business activities.

Energy-as-a-service models and power purchase agreements can remove the balance sheet burden and operational responsibility from a project by outsourcing for both added expertise and bandwidth. Procurement, design, commissioning and maintenance of core operating equipment, systems, processes – even whole facilities, buildings or portfolios – can potentially be outsourced. Funding models that alleviate the operational burden centralize the accountability of the vendors and service providers involved in a project, providing holistic oversight for the program alongside outcome assurances.

The bottom line: There is no one-size-fits-all solution to matching corporate energy and sustainability objectives with an appropriate funding model; gaining executive buy-in will always require a carefully crafted business case. Selecting the right model will depend on the financial and operational requirements of the organization, as well as the goals of the project—but innovative models are available and ready to be explored!

To learn more about the new funding models that companies are using to gain buy in for innovative energy and sustainability initiatives, download our new toolkit.

Sustainability projects

Sustainability projects

Categorie
Energia

Energia e clima, senza una carbon tax globale non si va da nessuna parte


Author: Luca Re QualEnergia.it

Il Fondo monetario internazionale ribadisce che è necessario definire una politica fiscale per tassare la CO2, altrimenti gli obiettivi climatici rimarranno fuori portata.

Non si può fare a meno di una carbon tax globale per ridurre le emissioni inquinanti.

La proposta di tassare la CO2 in modo uniforme in tutto il mondo è tornata alla ribalta nell’ultimo rapporto del Fondo monetario internazionale, Fiscal Monitor 2019 (allegato in basso), interamente dedicato agli strumenti fiscali volti a combattere il cambiamento climatico.

Tra le varie “armi” necessarie per diminuire le emissioni di gas a effetto serra, si legge nel documento, quelle più efficaci e potenti sono le tasse sul carbonio applicate ai combustibili fossili in proporzione al loro contenuto di CO2 (carbon content), perché spingono chi produce e utilizza l’energia a investire in tecnologie più pulite e a ridurre i consumi energetici complessivi.

A patto però che il costo della CO2 sia abbastanza elevato.

Secondo il Fondo monetario internazionale, per rimanere in linea con l’obiettivo fissato dagli accordi di Parigi – limitare sotto 2 gradi il surriscaldamento terrestre – si dovrebbe varare subito una carbon tax mondiale portandola rapidamente a 75 dollari per tonnellata di CO2 nel 2030.

Di recente, alcuni economisti hanno proposto una cura shock con una carbon tax da almeno 100 $ /tonnellata: vedi qui lo studio della National Academy of Science americana.

Altri esperti di finanza, invece, sono convinti che già una tassazione intorno a 40 $ /tCO2 sarebbe molto difficile (per non dire impossibile) da attuare a livello internazionale perché andrebbe a sovvertire gli equilibri geopolitici e sociali.

Il rovescio della medaglia, tornando alle stime del Fondo monetario internazionale, è che in dieci anni si assisterebbe un aumento notevole dei prezzi medi dell’energia per i paesi del G20: ad esempio, +43% per l’elettricità e +13% per la benzina.

Più in dettaglio, con una tassa di 75 $ /tCO2 in Italia il prezzo medio del gas naturale salirebbe del 50% al 2030 e quello dell’elettricità del 18%, mentre la benzina avrebbe un incremento più contenuto (+9%).

D’altronde, lo scopo di una carbon tax è proprio questo: rendere poco conveniente l’impiego di fonti energetiche con elevato contenuto di CO2 e favorire il passaggio alle alternative più “verdi”.

Un punto fondamentale, quindi, raccomanda il Fondo monetario internazionale, è reinvestire i ricavi delle tasse sul carbonio – che potrebbero arrivare fino all’1,5% del Pil per i paesi del G20 – in misure per alleviare i disagi dei soggetti più immediatamente colpiti da una rivoluzione fiscale di così vasta portata (famiglie a basso reddito, pendolari, lavoratori delle industrie minerarie, eccetera).

In altre parole: è indispensabile collegare una carbon tax globale con una serie di politiche per tutelare le fasce più deboli della popolazione e del tessuto industriale dalla crescita dei costi energetici, attraverso una redistribuzione del gettito fiscale aggiuntivo – sotto forma di riduzione delle bollette ad esempio – oppure con un contemporaneo taglio di altre tasse.

Inoltre, si dovranno destinare più risorse agli investimenti in fonti rinnovabili, efficienza energetica, riqualificazione edilizia, trasporti elettrici e così via.

Anche un sistema per lo scambio delle quote di emissione, come l’ETS europeo (Emissions Trading Scheme) potrebbe funzionare con efficacia, si legge poi nel rapporto del Fondo monetario internazionale, ma solo se applicato a tutti i settori economici e con un prezzo sufficientemente alto della CO2.

Cosa che invece non è avvenuta negli anni passati sull’ETS europeo, a causa di un surplus invenduto/inutilizzato di quote che ha fatto crollare il costo della tonnellata di CO2 sul mercato.

Tra gli altri sistemi di carbon pricing citati dallo studio, ci sono quelli basati su schemi “feebates” (fees and rebates), cioè premi e penalità (tasse e sconti) sui prodotti energetici in base al loro livello di emissioni inquinanti, sopra/sotto una certa soglia “base” di riferimento.

Categorie
Energia

Should 2014 Nfl Super Bowl keep New York City?


Author: willkey837827811 QualEnergia.it

One of the highest online places to buy official NFL merchandise continues to eBay. I’d say this has to be my dad’s go-to place when in search of deals. He’s found a lot of obscure autographed helmets because memorabilia utilizing the search engine and evaluating the football section. The positioning can get hit and miss, but in case you are in the marketplace for low prices, eBay could be the way start out in my.

Kraft could only smirk at the question, adding that he understood the new England super bowl jersey 2020 cheap ring was now on display in a Moscow museum alongside Faberge eggs.

Defensive players being inducted to the NFL Pro Football Hall of Fame are, Rickey Jackson, John Randel and veteran committee inductee Dick LeBeau. Representing the offense along with Smith and Rice, legendary lineman Russ Grimm is actually inducted and Floyd Little will be inducted coming from the veterans panel.

2020 nfl uniform changes cheap wholesale for women of all ages. These come in various sizes, which means, that they will fit all different body varieties of. They also come purchased different styles, meaning that they would fit anyone’s will taste. Also, they come printed with team names and colors from all of the teams the actual NFL, meaning that it is possible to buy your 2020 nfl uniform changes cheap themed with your favorite team.

Dillon: Haley. He has turned the Chiefs out of a last-place team to any division victorious one. Hiring Charlie Weis and Romeo Crennel as his coordinators showed he’s comfortable and confident and gave him more with regard to you be a head trainer.

Tulloch resulted in a team-high 111 tackles the particular Lions after signing a one-year deal last summer time. Tulloch led Tennessee in tackles past two years after being drafted through the Titans in 2006, when their defensive coordinator was current Detroit coach Jim Schwartz.

Buy trusted brands. – one of functions of online shopping is that they may offer you with great deals of brand products. It lets you do do you some good to get those discounts because those brands also make how to tell nfl jersey authentic cheap for discounts. At least with branded stuff, buying a go wrong in relation to its quality.

The first action toward acquiring the pup to take the collar and leash will be to discover a collar fitting the canine properly. Crucial the collar be neither as well light or also hefty, neither too thin nor too fluffy. A collar that is certainly as well light for a pet dog could be simply damaged, while a collar that’s also hefty may be unpleasant for your puppy to utilize. It’s also crucial the width in the coloration be suitable for the dimension with the pet new puppy.

If you liked this article and you simply would like to obtain more info pertaining to cheap jerseys supplied please visit our own web page.