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Germania, “pacchetto clima”: ci sono anche le tasse sui voli e gli sconti sui i treni

Author: stefania Rinnovabili

La Germania segue la Francia: con il pacchetto clima arriveranno nuove tasse sui voli aerei a breve e lungo raggio

(Rinnovabili.it) – Nell’ambito del più ampio “pacchetto clima”,  che con lo stanziamento di 54 miliardi di euro entro il 2023  intende riportare la più grande economia europea verso concreti obiettivi di riduzione delle emissioni, la Germania ha accolto la proposta francese di tassare i carburanti di navi e aerei. La “richiesta” all’Unione Europea è arrivata martedì scorso dal ministro delle finanze francese Brune Le Maire: “è incomprensibili che siano stati fissati obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio per le automobili e non per gli aerei”, aveva detto il ministro francese, riaprendo una discussione che, nei fatti, si protrae da diverse settimane. 

La risposta, positiva, è arrivata dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, intenzionata a firmare i progetti di legge sulle nuove tasse contro le emissioni di carbonio, comprese quelle da applicare sui voli a corto e lungo raggio. Nel dettaglio, le tasse sui voli aerei fino a 2.500 km dovrebbero aumentare del 74% e quelle applicabili ai voli a lungo raggio – cioè fino a 6000 km – del 41%. Le nuove tasse, si stima, porteranno nelle casse statali circa 740 milioni di euro in più all’anno, utili ad abbassare, di contro, i prezzi dei biglietti dei treni a lunga percorrenza e ad incentivare così una mobilità più sostenibile.

Il governo tedesco prevede anche di aumentare le agevolazioni fiscali per i pendolari – compensando i maggiori costi del carburante con un nuovo prelievo sulle emissioni di biossido di carbonio -, ma anche nuovi incentivi per chi ristruttura la propria casa, attraverso sussidi per nuove finestre, migliore isolamento o nuovi sistemi di riscaldamento e sgravi fiscali attraverso la partecipazione finanziaria nella gestione delle strutture per i comuni che consentano la costruzione di nuove turbine eoliche, il cui tasso di istallazione è recentemente rallentato.

>>Leggi anche Il piano per il clima da 100 mld varato dalla Germania<<

Inoltre, è anche prevista l’imposizione ai costruttori di automobili di quote obbligatorie di auto elettriche tra i nuovi veicoli immatricolati e il divieto di installare a partire dal 2025 nei nuovi edifici sistemi di riscaldamento a gasolio o che in generale facciano ricorso a combustibili fossili. Basato su di un aumento progressivo del prezzo di CO2 dal 2021 – si parte da un prezzo di 10 euro per tonnellata di CO2 prodotta da benzina, diesel, gas e altre fonti fossili fino a 35 euro a tonnellata nel 2025 con un aumento progressivo di 10 e 5 euro a tonnellata ogni anno – il pacchetto – ha assicurato la Merkel – non prevede debiti e manterrà quindi la regola del pareggio di bilancio.

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Energia

Pellet per il riscaldamento domestico: come sceglierlo e i prezzi aggiornati


Author: Luca Re QualEnergia.it

Mini-guida sul mercato italiano di questo combustibile, con i consigli per acquistare i prodotti con la qualità più elevata.

Chi utilizza il pellet per scaldarsi può ancora approfittare di offerte abbastanza convenienti (vedi qui il nostro articolo sui prezzi prestagionali) perché la stagione termica invernale 2019-2020 in pratica non è ancora partita, grazie alle temperature particolarmente miti nella maggior parte del nostro paese.

Ma con ogni probabilità il costo del pellet è destinato a salire un po’ nelle prossime settimane, quindi conviene non attendere oltre per rimpinguare le scorte di combustibile per il riscaldamento domestico: vediamo più in dettaglio qual è l’andamento del mercato italiano e come scegliere i prodotti di qualità migliore, con il contributo dell’Associazione Italiana Energie Agroforestali (AIEL).

Qualche dato generale

A livello generale, le statistiche AIEL dicono che l’Italia ha consumato intorno ai tre milioni di tonnellate di pellet per il riscaldamento domestico nel 2018 (è l’ultimo dato consolidato disponibile). Il 2019, secondo l’associazione, dovrebbe attestarsi sulla stessa quantità, con un leggero calo rispetto ai numeri del 2017 (circa 3,3 milioni di tonnellate).

Mentre il dato sulla produzione nazionale di pellet è rimasto sostanzialmente stabile sulle 400.000 tonnellate/anno, così come il dato sulle importazioni: circa due milioni di tonnellate nel 2018 di cui la maggior parte (500-700.000) provenienti dall’Austria.

Il parco installato infine conta circa due milioni e mezzo di apparecchi, tra stufe ad aria (79% del totale), stufe ad acqua e caldaie fino a 35 kW di potenza.

Prezzi del pellet

Per quanto riguarda i prezzi, le ultime rilevazioni ufficiali AIEL (settembre 2019) sono di 241 € per tonnellata di prodotto certificato ENplus A1 venduto al dettaglio, Iva del 22% esclusa così come è escluso il costo dell’eventuale trasporto.

In sostanza parliamo di 294 €/tonnellata Iva inclusa quindi in media sui 4,4 € per un sacco da 15 kg.

Guardando ai prezzi attuali su alcune catene della grande distribuzione, notiamo che OBI propone singoli sacchi da 15 kg di pellet certificato ENplus A1 100% di abete/conifera con vari prezzi tra 4,59 e 5,39 € Iva inclusa, secondo la provenienza e le caratteristiche del materiale.

Su Leroy Merlin, invece, si trova un’offerta di bancali da 70 sacchi di pellet certificato ENplus A1 100% abete a 349 € (la media è 4,98 € per sacchetto) con consegna a casa a partire da 35 euro.

Mentre su EuroBrico un bancale da 70 sacchi costa 385 € sempre parlando di prodotto certificato ENplus A1 con spedizione gratuita.

Il consiglio, quindi, per chi ha la possibilità di stoccare il combustibile per tutto l’inverno, se non l’ha già fatto nei mesi estivi, è acquistare in questo periodo un intero bancale.

Oltre alla possibilità di spuntare un prezzo più competitivo, acquistando una stessa partita di prodotto di solito si ottiene una qualità più omogenea del pellet.

Poi è bene ricordare che le quotazioni del pellet possono essere imprevedibili essendo condizionate da diversi fattori climatici (le temperature medie nei mesi più freddi) e dai costi dei carburanti fossili concorrenti, in particolare il metano. Ad esempio, se l’inverno sarà freddo e il metano sarà più caro, il consumo di pellet – di conseguenza il suo costo – potrebbe aumentare.

Una tendenza che sta proseguendo per tutto il 2019, segnala poi l’AIEL, è l’aumento del prezzo del pellet consegnato con le autobotti, rispetto al valore medio del prodotto in sacchi; circa 250 € per tonnellata (Iva esclusa) a causa soprattutto del ridotto numero di autobotti adibite al trasporto di pellet certificato ENplus A1 sul territorio italiano, mentre il pellet in sacchi può contare su un numero maggiore di operatori e pertanto su una maggiore concorrenza in termini di offerte ai clienti finali.

La certificazione

Quando si sceglie il tipo di pellet è bene preferire quello certificato, cosa che tra l’altro è obbligatoria in diverse Regioni da ottobre 2018.

Meglio comunque evitare le offerte low cost di prodotti che potrebbero avere caratteristiche molto più scadenti e quindi compromettere la qualità della combustione. Il pellet ENplus è certificato dal primo agosto 2015 e fa riferimento alla norma ISO 17225-2:2014.

In particolare, conviene sempre controllare il fondo del sacchetto, scartando le confezioni che presentano un elevato contenuto di polveri o bricchetti rovinati.

Il contenuto in ceneri non dovrebbe mai superare l’1% del peso su sostanza secca, ma è bene scegliere un prodotto con una percentuale inferiore, intorno allo 0,7% al massimo.

Per scegliere il pellet nel modo corretto, inoltre, bisogna valutare il suo potere calorifico, cioè l’energia termica che riesce a fornire: di solito siamo tra 4,5-5,5 kWh/kg. Oltre al potere calorifico e al contenuto in ceneri, occorre prestare attenzione al tipo di legno: il migliore è quello di faggio o abete, a seguire il pellet costituito di latifoglie o legni misti.

Esiste poi anche pellet fatto con biomasse varie: ad esempio segatura di legno mischiata a scarti di mais.

I tecnici non lo bocciano, ma lo consigliano solo per grandi caldaie e non per le stufe: ha un residuo di cenere relativamente alto che sporca braciere e canna fumaria.

Ecco le raccomandazioni per leggere bene l’etichetta sui sacchi di pellet e accertarsi che il prodotto sia certificato secondo le norme di legge (vedi qui per maggiori informazioni):

  • Devono essere indicati tutti i riferimenti per contattare il produttore o il rivenditore.
  • Deve essere riportata la dicitura “pellet di legno” accompagnata dalla classe di qualità del prodotto in base alla norma di riferimento (ISO 17225-2).
  • Deve essere riportato il marchio di certificazione ENplus completo di numero identificativo.
  • Il numero identificativo deve corrispondere a un’azienda effettivamente in possesso della certificazione.
  • Deve essere riportato il marchio di qualità con la classe corrispondente.
  • Deve essere riportato il peso venduto (in kg o tonnellate).
  • Il pellet acquistato deve essere idoneo all’apparecchio termico cui è destinato, stufa o caldaia.

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The Journey to Enable EcoXpert Partners to Differentiate Themselves

Author: Jaimie Giarrusso Schneider Electric Blog

Organizations across all industries are transforming as the needs and behavior of their customers, employees and business partners are changing. The ongoing digitization and convergence of technologies lead to new opportunities and challenges alike.

The impact on the business of our EcoXpert™ partners, regardless of their field of expertise, is significant. How do they differentiate themselves in this changing environment? How is their core business evolving? And how do they respond to customers who ask for more integrated solutions which enable them to optimize their business and gain insights into their operations, processes, and even business as a whole?

EcoXpert Partners

EcoXpert Partners

EcoXperts are transforming their own business to make this possible says Nicolas Windpassinger in an interview on the partner program.

Already over 15% of our channel partners have grown their multi-expertise capabilities by having multiple certifications which enable them to offer better, integrated solutions and help their customers overcome the restrictions they face due to multiple silos.

By acquiring multiple skills, our EcoXperts are crucial in helping to break the silos between different technologies.

Most of our partners transform from the edge according to Nicolas. They maintain and even enhance their core business while at the same time grow expertise and add services in fields that are related to their core business – and at the edge of it. An example: a Building Management Systems (BMS) EcoXpert partner who adds capabilities in security and access control.

Transforming from the edge: customers want integrated solutions and integrated partners

The transformation of our channel from the edge is an evolution rather than a revolution Nicolas adds. A journey indeed.

We’re on a journey as well: to help our partners grow, differentiate themselves, be more profitable and, in the end, become future-proof as technology evolves fast. Wherever our EcoXperts are on their own journey and whatever the path they choose to take, we are there to support them. Nicolas points out the three-legged approach we offer to empower our partners in doing so and of which the EcoXpert partner program is one.

Each of these parts evolve as they are key to our journey that reflects the evolutions of our partners and their customers. Everything is connected, not just on the level of technologies.

The key driver? When end customers look at the solutions they need, they see silos and islands of technologies and solutions says Nicolas. And they want to connect them: it is pushing the whole ecosystem, such as the specifiers, the contractors and our partners to break those silos and bring in a more integrated solution.

Below is an overview of how the three key elements of our approach are evolving to empower our partners and serve end clients who look for more expertise under one network of integrated partners offering integrated solutions.

The EcoXpert journey

The desire of end clients to have more expertise under one network of partners and the fact that end clients and, consequently, partners look for integrated solutions is directly related with the expansion of the EcoXpert program.

In a previous blog, I mentioned the launch of a new Retail Specialization training program. Earlier this year we also launched a new Substation Automation EcoXpert certification that’s especially interesting for critical power partners.

Electricians who don’t want to miss the inevitable evolution towards smart homes with easy and integrated smart home solutions can opt for a Home & Small Business certification.

These are just some of the new programs we’ve launched to expand the areas of expertise and competencies of our partners based upon the journey of our product offers and the needs and interests raised by both partners and end users.

The EcoStruxure journey

The evolution in the EcoXpert journey are a logical consequence of the trends that are happening on the offer side and on the channel side Nicolas reminds us in his interview.

On the offer side, our open and interoperable EcoStruxure™ architecture and platform evolves for the exact same reasons: more integrated solutions offering more value to specific markets and the partners serving them.

Openness is critical in bridging silos and enabling partners to offer the types of solutions they need. It’s here that the EcoStruxure journey is ongoing to enable partners, clients and the whole ecosystem to benefit from more connected parts that bring more value as EcoStruxure accelerates with more APIs, more SDKs, a better integration, and more openness overall.

The Schneider Electric Exchange journey

Schneider Electric Exchange for EcoXpert Partners

Schneider Electric Exchange for EcoXpert Partners

With the ecosystem and openness we’re at the third part of our journey: the Schneider Electric Exchange community, marketplace, and application and technology resource that was officially launched at this year’s Hannover Messe.

Just as EcoXpert and EcoStruxure enable partners to tap into new revenue sources, collaboratively build integrated solutions, and bring the power of connected devices to their customers, Schneider Electric Exchange is a business enabler for our EcoXpert Partner Program.

It allows our partners to showcase themselves, access a broad range of SDKs, APIs and other technology sources. In addition, they can monetize capabilities, plugins and applications which are built around our offering (e.g. connecting EcoStruxure with a specific application from a third party).

Schneider Electric Exchange brings everything together with several opportunities for our partners to move forward on their journeys towards more profitability, differentiation, and integrated solutions that help them move up the value chain of end users.

Connecting everything to make digitization and innovation a success isn’t just about technology. It’s about skills, collaboration and ecosystems of connected partners empowering our channel to transform from the edge and help their clients do the same. EcoStruxure, EcoXpert, and Exchange are three essential parts to make it happen.

Not signed up for Schneider Electric Exchange yet? Check it out. Stay tuned for more interviews and posts on the new certifications by visiting our updated EcoXpert page.

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EcoXpert Partners

EcoXpert™ Partners – the Implementation Arms of EcoStruxure™

The EcoXpert Partner Program is unique in its industry and made up of a best-in-class global ecosystem of expertise. Trained and certified by Schneider Electric, EcoXperts are the implementation arms of EcoStruxure™ in homes and buildings all over the world.

Schneider Electric’s EcoXpert Partner Program unites the world’s leading technology providers, who exhibit best-in-class system integration competencies in facility optimization, reliable infrastructures and energy management, with its customers around the globe. Stronger together, this partnership cultivates collaboration, connects expertise, and delivers best-in-class services and solutions.

Visit EcoXpert to learn more.

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LIKE A BOSS COMPILATION 2019 AMAZING MOMENTS

https://www.youtube.com/watch?v=PCcRjavqK54
Top amazing people like a boss. You must see! Best of the week compilation 2019.

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MyDATEC e Ordine Ingegneri Provincia di Piacenza sugli edifici a energia quasi zero


Author: Leonardo Berlen QualEnergia.it

Il 23 ottobre a Piacenza il seminario “Costruzioni e impianti nell’area NZEB”. Aperto a tutti gli ingegneri progettisti per confrontarsi sugli aspetti tecnici e progettuali relativi agli edifici NZEB.

MyDATEC, marchio Telema che propone sistemi innovativi per la climatizzazione ed il controllo della qualità dell’aria con recupero energetico per gli ambienti residenziali e del terziario, e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Piacenza organizzano per il 23 ottobre dalle 14 alle 18.30 un seminario riservato agli ingegneri progettisti focalizzato sulla tematica NZEB (Nearly Zero Energy Building) presso il Best Western Park Hotel di Piacenza (Sala Farnese AB, Str. Valnure, 7, 29122).

L’incontro dal titolo “Costruzioni e impianti nell’area NZEB” vuole essere un’occasione di confronto e di aggiornamento professionale per approfondire la Direttiva Europea 31/2010/CE introdotta dal Parlamento europeo che già per il 2019 impone la costruzione di edifici pubblici di nuova ristrutturazione a energia quasi zero. Per gli edifici privati l’obbligo è stato di recente esteso al 2021.

Il seminario del 23 ottobre avrà inizio alle 14.00 con il saluto di benvenuto dell’Ing. Maurizio Fornasari dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Piacenza. A seguire, Mario PalaDirettore Commerciale MyDATEC, presenterà le tematiche principali che saranno affrontate nel corso dell’incontro.

Prima della pausa pomeridiana, l’Ing. Francesca SchiaviResponsabile impianti meccanici ed efficienza energetica presso SRCingegneria Srl, illustrerà i cambiamenti relativi alla climatizzazione degli edifici residenziali NZEB.

Nel pomeriggio l’Ing. Paolo GrassiniProduct Development Engineer MyDATEC, presenterà gli impianti di climatizzazione a tutt’aria sviluppati appositamente per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni.

L’Ing. Alessandro GiulianiPresidente Casa Clima Network Lombardia, affronterà la tematica della progettazione integrata di un edificio a energia quasi zero. A seguire si terrà un momento di confronto tra professionisti in occasione del Question Time di fine evento.

Di seguito il programma dettagliato dell’evento:

14:00 -14:15

Ing. Maurizio Fornasari Ordine degli Ingegneri della Provincia di Piacenza

Saluti di benvenuto – Presentazione del Seminario

14:15 -16:15

Mario Pala Telema – MyDATEC

Presentazione

Ing. Francesca Schiavi Responsabile impianti meccanici ed efficienza energetica – SRCingegneria Srl

Cambiamenti in atto nella climatizzazione delle abitazioni residenziali NZEB.

16:15 -16:30 Pausa

Ing. Paolo Grassini Telema – MyDATEC

Impianti di climatizzazione a tutt’aria: LA VMC TERMODINAMICA

Ing. Alessandro Giuliani Presidente Casa Clima Network Lombardia

La progettazione integrata di un edificio a energia quasi zero

17:45 -18:30 Question time

Il corso è rivolto esclusivamente agli ingegneri iscritti presso gli ordini territoriali previa iscrizione online da inoltrare entro il 21 ottobre compilando il form apposito (maggiori dettagli relativi alla partecipazione e all’erogazione dei crediti formativi previsti sono disponibili nella locandina in allegato).