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Le finestre da tetto Fakro in una scuola ad energia quasi zero


Author: Leonardo Berlen QualEnergia.it

Nella nuova Scuola Materna e dell’Infanzia di Carignano (TO ), un edificio NZEB, le finestre per tetti piatti e a falde FAKRO forniscono un contributo all’illuminazione e alla ventilazione naturale degli spazi.

Il legno svolge un ruolo fondamentale nella nuova Scuola Materna e dell’Infanzia di Carignano (TO), edificio non convenzionale nel quale circa 300 bambini sperimentano ogni giorno un ambiente favorevole al loro sviluppo psico-pedagogico, nel contesto di un “Near Zero Energy Building”.

Articolata in 12 sezioni didattiche, la scuola (2.216 m² utili) è composta da 3 corpi parallelepipedi che si elevano per un solo piano fuori terra. Funzionalmente indipendenti e dotati ciascuno di un ingresso dedicato, i corpi edificati sono tutti collegati a un volume trasversale che accoglie gli spazi di supporto e i laboratori comuni.

L’esposizione a sud/sud-est delle aule consente l’ingresso della luce solare e facilita le relazioni visive fra interno ed esterno, in particolare con gli ampi spazi agricoli circostanti che, con la crescita delle piante e l’alternanza dei colori, scandiscono lo scorrere delle stagioni.

Le ampie vetrate, i numerosi lucernari e le finestre da tetto presenti sulle coperture illuminano in abbondanza gli spazi interni, esaltando le scelte cromatiche caratterizzate da linguaggi differenti e da una gamma di colori luminosi che forniscono stimoli sensoriali sempre nuovi e diversi.

Progettata da Archiloco Studio Associato (architettura) con Studio di Ingegneria Loris Borean (strutture), la scuola è stata realizzata nell’arco di 17 mesi dall’impresa Gandelli Legnami Srl, utilizzando la tecnologia a pannelli X-Lam, un sistema di prefabbricazione in legno con assemblaggio a secco, e materiali costruttivi prevalentemente naturali.

Si tratta di un edificio NZEB, in grado di garantire alte prestazioni energetiche e bassi costi di gestione e manutenzione.

L’impiego del legno e di spessi strati di materiali termoisolanti, l’attenzione alla corretta realizzazione dell’involucro edilizio per evitare la formazione di ponti termici e l’installazione di serramenti e vetrate ad alte prestazioni hanno consentito di ottenere un consumo specifico annuo di circa 1,5 l/m² di combustibile fossile, per il riscaldamento invernale e la produzione dell’acqua calda sanitaria.

Anche la moderazione dell’irraggiamento solare nella stagione estiva contribuisce a creare condizioni di comfort ideali. I pergolati che schermano le 12 aule, creando gradevoli spazi ombreggiati, e l’adozione dei lucernari, integrati nel sistema di ventilazione naturale grazie allo sfruttamento dell’effetto camino, minimizzano i consumi energetici anche per il raffrescamento estivo.

La salubrità degli ambienti è esaltata dal ricorso a materiali eco-compatibili e a soluzioni per contrastare l’ascesa attraverso il terreno dell’umidità di risalita e del gas radon. Tutte le giunzioni fra gli elementi dell’involucro sono state accuratamente sigillate per assicurare la tenuta all’aria, controllata mediante l’esecuzione dei blower door test.

Anche la realizzazione della copertura è stata particolarmente curata. Sui tetti sono infatti installati i principali componenti tecnologici (unità di trattamento dell’aria, moduli fotovoltaici, collettori solari termici, ecc.) e le finestre per tetti piatti e a falde che, grazie al loro determinante contributo all’illuminazione e alla ventilazione naturale degli spazi, si inseriscono a pieno titolo nella strategia energetica del progetto.

Silvio Riscaldino è direttore di cantiere per Gandelli Legnami Srl: “Il progetto originale prevedeva un edificio con struttura mista a telaio, da realizzare in legno e acciaio. In sede di gara, l’impresa si è aggiudicata la commessa proponendo la costruzione integrale della scuola con una struttura prefabbricata Xlam, perciò in legno massiccio, in grado di mantenere tutte le prestazioni previste dal progetto, comprese l’efficienza energetica (classe energetica A+) e le condizioni di comfort termoigrometrico. La scelta dei componenti è stata affidata a indagini di mercato e, nel caso delle finestre da tetto, non ha posto particolari problemi. La maggior parte delle nostre commesse è relativa a coperture in legno, perciò FAKRO è un’azienda già conosciuta e apprezzata sia per la qualità dei prodotti in rapporto al prezzo, sia per la serietà e l’affidabilità. L’aspetto tecnico più delicato di queste finestre consiste infatti nella garanzia di tenuta all’acqua dei serramenti. In cantiere abbiamo perciò predisposto le forometrie necessarie, mentre l’installazione è stata effettuata a regola d’arte dai tecnici formati da FAKRO.”

Soluzioni per le finestre da tetto

Presso la Scuola sono state installate complessivamente 25 finestre da tetto FAKRO, di cui:

  • 13 finestre per tetti piatti con cupola, modello DEC-CP2;
  • 12 finestre per tetti a falde con apertura a bilico e comando elettrico, modello FTU Z-WAVE U5

Le finestre per tetti piatti DEC-CP2 sono ideali per inondare di calda luce zenitale gli ambienti che non dispongono di sufficiente illuminazione naturale proveniente dalle finestre perimetrali.

La finestra è equipaggiata:

  • all’interno con un doppio vetrocamera P2, con vetro laminato antieffrazione di classe P2
  • all’esterno, con una cupola in policarbonato resistente agli urti e agli agenti atmosferici, rivestita con pellicole che proteggono dai raggi UV.

Il coefficiente termico per l’intera finestra è Uw = 1,2 W/m2K (EN 12567-2), al vertice della categoria. Nel caso di installazione di un vetrocamera triplo per edifici passivi (U8), le prestazioni sono ancora più performanti: U = 0,72 W/m2K (Uw = 0,55 W/m2K secondo EN 1873).

Concepita per l’installazione su falde con pendenza compresa fra 15° e 90°, la finestra a bilico FTU Z-WAVE U5 è dotata di:

  • un dispositivo di radiocomando per l’apertura, la chiusura e la gestione degli accessori;
  • un sensore pioggia che aziona automaticamente la funzione di chiusura del battente in caso di precipitazioni.

Per sganciare il motore dalla catena basta ruotare la maniglia di 90°.

La finestra FTU Z-WAVE U5 è inoltre contraddistinta dal sistema topSafe, utile a rafforzare la costruzione del serramento per una maggiore resistenza contro l’effrazione.

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Energia

Unione Europea: a testa alta al summit ONU sul clima

Author: stefania Rinnovabili

Credit: Lukasz Kobus - EC

Credit: Lukasz Kobus – EC

(Rinnovabili.it) – L’esecutivo Junker mette in atto le ultime mosse ambientali prima di lasciare spazio al Green Deal della nuova Commissione europea. Come? Con l’adozione di una comunicazione che ribadisce l’impegno dell’UE a favore di un’accelerazione sulle ambizioni climatiche. Il documento arriva a pochi giorni dall’atteso Climate Action Summit indetto dal Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, e in programma il prossimo 23 settembre a New York. L’obiettivo del vertice è rafforzare gli impegni e l’azione internazionale per l’attuazione dell’accordo di Parigi. In particolare, la giornata si propone di incoraggiare le parti ad aumentare il livello di ambizione dei rispettivi NDC, i contributi nazionali di riduzione delle emissioni, ed elaborare le strategie a lungo termine, in tempo per la COP del 2020. E non si tratta solo di presentare “belle intenzioni”, come ha avuto modo di ricordare Guteress “Non venite con un discorso, venite con un piano”.

>>Leggi anche COP23: come aumentare i target rinnovabili degli NDC<<

“Il messaggio dell’Unione europea al vertice sul clima non si limiterà a fissare obiettivi ambiziosi. Si tratterà di un’implementazione solida e completa”, scrive Bruxelles nella sua comunicazione. “L’UE ha già raggiunto il suo obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per il 2020 e ha completato un esclusivo quadro legislativo vincolante che ci consentirà di raggiungere il nostro obiettivo sul clima per il 2030, e che comprende un meccanismo di governance, monitoraggio e verifica”.

L’Unione europea sarà rappresentata nel segmento dei leader del vertice sull’azione per il clima dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. “Con l’accordo di Parigi, per la prima volta tutte le parti si sono impegnate a ridurre le emissioni. Ora dobbiamo assicurarci che queste riduzioni siano abbastanza tempestive per evitare il peggio della crisi climatica – ha commentato Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione – L’UE porterà a New York il frutto del lavoro sull’Unione dell’energia: una prospettiva realistica di un’Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, sostenuta da politiche ambiziose stabilite in una legislazione vincolante […] Al vertice sull’azione per il clima, speriamo che i nostri piani ispirino altri paesi e speriamo di essere ispirati. Il nostro messaggio è semplice: l’Europa mantiene le sue promesse”.

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How to make artificial snow at home? Cool Life hack with Insta – snow!

https://www.youtube.com/watch?v=cClPBpsmnso
How to make instant snow in few seconds. Insta-Snow Powder by super absorbent polymer! Science experiments with Insta-Snow Powder. Buy superabsorbent polymer here: http://amzn.to/2D7Bfh9 (Amazon affiliate) Cool science experiments how to make instant snow in few seconds at home
For the experiments were use super absorbent polymer and water and colors additives. It is also called: sodium polyacrylate, Instant snow or artificial snow. Superabsorbent polymer expands up to 100 times its original volume. It is cool science experiment for kids and fair science project at schools.
https://www.youtube.com/user/wasabysajado
Visit Our Youtube Channels Hacker 007 and Wasaby Sajado For More Amazing Life Hacks, Science Experiments Music:
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Fotovoltaico e amianto nel Fer 1, un incentivo per pochi e non per tutti?


Author: Luca Re QualEnergia.it

Tempi lunghi per le autorizzazioni e conti economici che rischiano di saltare: vediamo alcuni aspetti critici del decreto Fer 1 sulla bonifica di tetti e coperture in eternit.

Sostituire l’amianto con il fotovoltaico rischia di diventare un’operazione troppo lunga, complessa e costosa per molte aziende: sul nuovo incentivo previsto dal decreto Fer 1 per la bonifica delle coperture in eternit stanno già piovendo alcune critiche. Ricordiamo in breve come funziona il meccanismo: il decreto Fer 1 include un contingente specifico per il fotovoltaico […]

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Miniere d’oro: il regolamento etico ambientalista promosso dal World Gold Council

Author: redattore Rinnovabili

miniere d'oro

la miniera d’oro della Kinross Gold nella Big Smokey Valley, Nevada. Foto credit: Uncle Kick-Kick / flickr

Le miniere d’oro degl’associati del WGC producono metalli preziosi per circa 15 miliardi di dollari l’anno

(Rinnovabili.it) – L’industria delle miniere d’oro prova a convertirsi verso la produzione etica, sostenibile, rispettosa dell’ambiente e dei lavoratori: queste le intenzioni dei Principi responsabili di estrazione dell’oro presentati dal World Gold Council (WGC), una delle maggiori associazioni di settore che riunisce circa i 2/5 delle grandi compagnie aurifere mondiali.

Un documento frutto della consultazione con oltre 200 esperti e organizzazioni oltre che dei riferimenti alle più recenti direttive dell’OCSE in termini di tutela del lavoro e dell’ambiente. Tre i punti su cui verte la dichiarazione programmatica: Governance (che riunisce le linee guida per quanto riguarda condotta etica, impatto dell’attività minerari e responsabilità della catena di produzione), Responsabilità sociale (che comprende le indicazioni per quanto riguarda sicurezza e salute, diritti umani e conflitti, diritti dei lavoratori e cooperazione con le comunità locali), Ambiente (che prevede principi di amministrazione dell’ambiente, rispetto della biodiversità, corretto utilizzo del territorio e della dismissione delle miniere, e gestione responsabile delle risorse ambientali come acqua ed energia).

Secondo quanto riferito dal WGC, le linee guida rappresenterebbero il tentativo di riunire in un solo documento alcune delle pratiche già messe in atto da diverse compagnie, in modo da provvedere un riferimento valido per tutti gli operatori di settore.

>>Leggi anche La miniera del futuro arriva dal riciclo delle auto elettriche<<

Per aderire allo standard imposto dal WGC, le aziende produttrici dovranno affidare le attività di monitoraggio sui principi etici, ambientali e sociali a società terze completamente indipendenti.

Le compagnie minerarie facenti parti del World Gold Council producono circa 3.300 tonnellate d’oro ogni anno, per un valore di circa 15 miliardi di dollari. Al momento, ha aderito al nuovo regolamento etico ambientalista il 95% delle aziende facenti WGC, ma non è escluso che anche società esterne decidano di sottoscrivere il documento.

Restano esclusi da questo genere di grandi consorzi i produttori artigianali e le miniere d’oro di piccole dimensioni: un comparto che, lo scorso anno, rappresentava circa il 15% della produzione aurifera globale e in cui le pratiche illegali o poco rispettose dell’ambiente e dei lavoratori sono ancora molto frequenti.

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