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Energia

Servizi di illuminazione votiva, bando a Mazzano (BS)


Author: Giorgia Piantanida QualEnergia.it

5 Settembre 2019

Il Comune di Mazzano (BS) appalta la concessione del servizio di illuminazione votiva cimiteriale di tutti i cimiteri comunali e servizi annessi. Importo: 91.530 euro Scadenza: 3 ottobre 2019 Il bando

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Energia

Cnr: correlazione tra alti tassi di mortalità ed emissioni di centrali a carbone

Author: redattore Rinnovabili

Otto le centrali a carbone ancora attive in Italia che dovranno essere riconvertite ad alimentazioni meno impattanti entro il 2025

(Rinnovabili.it) – Tassi di mortalità anche del 90% superiori alle medie per quanto riguarda le patologie respiratorie: questo uno degli effetti dell’esposizione prolungata alle esalazioni provenienti dalle centrali a carbone in Italia.

A studiare gli effetti sulla salute delle emissioni di grandi quantità di biossido di zolfo e ossidi d’azoto, sottoprodotti della combustione dell’oro nero, è stato l’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifc) di Pisa che ha recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Science of the Total Environment una ricerca focalizzata sull’impatto della centrale Tirreno Power, attiva tra il 1970 e il 2014 a Vado Ligure, in provincia di Savona, fino a quando la Procura della Repubblica di Savona non ne cedretò la chiusura per disastro ambientale doloso.

La ricerca ha valutato la relazione tra l’esposizione a inquinanti atmosferici emessi dalla centrale e il rischio di mortalità e ricovero in ospedale per cause tumorali e non tumorali, studiando tutta la popolazione residente dal 2001 al 2013 in 12 comuni intorno a Vado Ligure.

“L’esposizione a biossido di zolfo (SO2) e ossidi di azoto (NOx) è stata stimata dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure (Arpal) mediante un modello di dispersione, che ha considerato le emissioni da fonti industriali, portuali e stradali– spiega Fabrizio Bianchi del Cnr-Ifc, coordinatore del gruppo – L’area è stata suddivisa in 4 classi di esposizione a inquinanti (diversi livelli con inquinamento di crescente intensità). La relazione tra effetti sulla salute ed esposizione a inquinamento atmosferico è stata studiata per uomini e donne, confrontando ciascuna delle tre categorie con maggiore concentrazione di inquinanti con quella a minore concentrazione, tenendo conto dell’età e della condizione socio-economica della popolazione (indice di deprivazione)”.

Per il periodo 2001-2013 sono state seguite 144.019 persone, identificate con l’indirizzo di residenza. “Nei 12 comuni considerati, nelle aree a maggiore esposizione a inquinanti sono stati riscontrati eccessi di mortalità per tutte le cause (sia uomini che donne +49%) per malattie del sistema circolatorio (uomini +41%, donne +59%), dell’apparato respiratorio (uomini +90%, donne +62%), del sistema nervoso e degli organi di senso (uomini +34%, donne +38%) e per tumori del polmone tra gli uomini (+59%)”, spiega il professor Bianchi.

>>Leggi anche Ue: -19% di generazione elettrica da carbone nel primo semestre del 2019<<

Proprio la vicinanza alla centrale energetica alimentata a carbone sarebbe uno dei fattori determinanti per un anomalo tasso di mortalità e di ricoveri in ospedale per i residenti della zona, secondo i ricercatori del Cnr: “L’esposizione alle emissioni è risultata associata a numerosi eccessi di mortalità e di ricovero in ospedale, in particolare per le malattie dei sistemi cardiovascolare e respiratorio, per i quali d’altra parte la dimostrazione scientifica di un legame con l’inquinamento atmosferico è più convincente – prosegue Fabrizio Bianchi – I risultati conseguiti confermano peraltro le conoscenze pregresse, ma è la prima volta che viene effettuata una quantificazione del rischio, purtroppo molto alto. Le centrali per la produzione di energia alimentate a carbone rappresentano una fonte significativa di inquinanti atmosferici che impattano a livello locale e globale. Oltre alle note emissioni di biossido di carbonio (CO2), che contribuiscono al riscaldamento globale, ci sono quelle di biossido di zolfo (SO2), che sono associate a effetti dannosi per la salute”.

Una serie di effetti noti sia all’opinione pubblica che alla ricerca scientifica, ma che spesso non rientrano nelle valutazioni progettuali di costruzione di nuovi impianti energetici. Di qui l’auspicio dei ricercatori autori dello studio di un cambio di prospettiva in materia: “Si sposti con urgenza l’attenzione sulle valutazioni preventive degli impatti sulla salute, e quindi sulle fonti che si conoscono come maggiormente inquinanti, anziché valutare i danni alla salute già verificatisi a causa delle esposizioni – conclude Bianchi – Speriamo che i risultati presentati possano stimolare decisioni a favore della riduzione dei livelli di esposizione riconosciuti dannosi per l’ambiente e la salute e della realizzazione di studi analitici e di programmi di sorveglianza adeguati. Più in generale, lo studio condotto a Vado Ligure può contribuire a fornire ulteriore alimento all’ampio dibattito in corso sulle opzioni di decarbonizzazione e di contrasto ai cambiamenti climatici”.

 

Al momento, in Italia sono attive 8 centrali a carbone (di cui 6 di proprietà di Enel): secondo Piano nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC) presentato lo scorso maggio dall’ex Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, gl’impianti dovrebbero essere convertiti ad alimentazioni meno dannose per l’ambiente e la salute degli esseri umani entro il 2025.

>>Leggi anche Migliorare il PNIEC 2030 con azioni più ambiziose nei trasporti<<

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Energia

Efficientamento impianto illuminazione stadio comunale, bando a Botticino (BS)


Author: Giorgia Piantanida QualEnergia.it

5 Settembre 2019

Il Comune di Botticino (BS) apre un avviso pubblico per la participazione alla procedura di affidamento diretto dei lavori di efficientamento energetico dell’impianto di illuminazione dello stadio Quecchia. Importo: 37.500 euro Scadenza: 18 settembre 2019  Il bando

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Energia

Quattro innovazioni tecnologiche che trasformeranno l’energia

Author: stefania Rinnovabili

IRENA pubblica nuovi brief sulle innovazioni tecnologiche per eolico e fotovoltaico

(Rinnovabili.it) – Sotto l’incessante necessità di decarbonizzare il Pianeta, entro il 2050 oltre il 60% della produzione totale di energia potrebbe provenire da fonti eoliche e solari. Secondo IRENA, l’agenzia internazionale delle energie rinnovabili, a rendere possibile questa massiccia penetrazione delle fer non programmabili saranno in particolar modo quattro innovazioni tecnologiche: intelligenza artificiale, big data, IoT e accumulo a batterie, sia mobile che stazionario.

Per fornire un  quadro preciso sui contributi dei singoli settori alla trasformazione energetica, l’Agenzia ha rilasciato in questi giorni alcuni brief dedicati alle soluzioni in questione. “È necessario un approccio sistemico che combini tecnologia con nuovi modelli di business, supporto alla struttura di mercato e funzionamento efficiente del sistema, per creare soluzioni”, spiega il direttore generale di IRENA, Francesco La Camera. “Queste soluzioni devono essere implementate in modo coerente attraverso un’attenta pianificazione e un’elaborazione intelligente delle politiche. Solo la combinazione di innovazioni e azioni in tutte queste dimensioni porterà progressi reali. La buona notizia è che abbiamo già molti degli strumenti di cui abbiamo bisogno per decarbonizzare l’economia”.

>>leggi anche Cloud computing, IoT e blockchain: I trend tecnologici dell’energia<<

Nel dettaglio i brief forniscono una panoramica di come le tecnologie digitali possano (e in molti casi lo stiano già facendo) aumentare la flessibilità nel sistema elettrico per una maggiore integrazione delle energie rinnovabili.

Le innovazioni tecnologiche sono:

Intelligenza artificiale e big data – Dagli assistenti virtuali al riconoscimento delle immagini passando per una miriade di altri usi, l’intelligenza artificiale (AI) sta giocando un ruolo sempre più importante nella vita moderna. La maggior parte dei progressi attualmente supportati dall’AI è stata nelle previsioni meteorologiche e nella manutenzione predittiva. In futuro, il settore migliorerà ulteriormente il processo decisionale e la pianificazione, il monitoraggio delle condizioni, le ispezioni, le certificazioni e l’ottimizzazione della catena di approvvigionamento aumentando l’efficienza dei sistemi energetici. Brief Artificial Intelligence and Big Data.

Internet of things (IoT) – La digitalizzazione è un amplificatore chiave della trasformazione del settore energetico dal momento che consente di gestire grandi quantità di dati e di ottimizzare sistemi sempre più complessi. Termostati, illuminazione e monitoraggio e controlli dell’energia sono sempre più integrati con dispositivi intelligenti connessi a Internet che possono essere controllati da remoto tramite smartphone. In questo contesto, esiste anche un grande potenziale, in particolare nello sblocco di una maggiore flessibilità nei sistemi di alimentazione attraverso la gestione dal lato della domanda. Il controllo automatizzato delle fonti di energia distribuite e la loro aggregazione in centrali elettriche virtuali, infatti, è in grado di supportare il funzionamento della rete, bilanciando l’intermittenza e regolando i flussi di energia. Brief Internet of Things.

Batterie – I sistemi di accumulo a batterie stanno emergendo come una delle potenziali soluzioni per aumentare la flessibilità del sistema energetico, grazie alla loro capacità unica di assorbire, trattenere e quindi reintegrare rapidamente l’elettricità. Ciò ovviamente non vale solo per i grandi impianti lato utility ma anche per i sistemi degli utenti, i cosiddetti behind-the-meter (BTM). In particolare le batterie BTM aiutano l’integrazione della produzione locale di energia rinnovabile massimizzando l’autoconsumo e le sue entrate; inoltre forniscono supporto di tensione e frequenza, nonché altri servizi, agli operatori di sistema per poter aumentare i volumi di rinnovabili non programmabili immessi in rete. Brief Utility-scale batteries e Behind-the-meter batteries.

>>Leggi anche Investimenti mondiali nelle energie rinnovabili, ancora un calo<<

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Energia

Fornitura energia rinnovabile, bando ad Assago (MI)


Author: Giorgia Piantanida QualEnergia.it

Il Comune di Assago (MI) appalta la fornitura di energia elettrica da fonte rinnovabile in regime di libero mercato per le utenze alimentate in media e bassa tensione delle società aderenti a water alliance acque di lombardia. Importo: 67.288.910 euro Scadenza: 4 ottobre 2019 Il bando