Categorie
Energia

O&M fotovoltaico, una guida per offrire servizi professionali

I servizi di gestione e manutenzione stanno diventando sempre più importanti per gli impianti solari utility-scale, soprattutto nei mercati maturi come quelli europei con vecchi contratti di manutenzione già in scadenza. Un documento di SolarEurope sui requisiti minimi, con consigli e best practices.

La filiera del fotovoltaico non è ancora pienamente sviluppata in tutte le sue parti, perché alcuni settori sono un po’ sottovalutati o sottodimensionati, pensiamo per esempio allo smaltimento dei pannelli a fine vita.

Un altro settore di crescente importanza per questa tecnologia è quello di operation & maintenance, cioè le attività di gestione e manutenzione degli impianti, soprattutto quelli di taglia media e grande (utility-scale sopra 1 MW di capacità) …

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

Categorie
Energia

Una Schengen dell’inquinamento: il fumo del vicino è sempre piu’ nocivo

Una Schengen dell'inquinamento: il fumo del vicino è sempre più nocivo

(Rinnovabili.it) – Sono quasi 23.000 le morti imputabili all’inquinamento delle centrali a carbone in tutta Europa nel corso del 2013. Alla strage già conclamata vanno poi aggiunti decine di migliaia di casi di malattie connesse, dalla bronchite a disturbi cardiaci, che pesano sul bilancio sanitario per oltre 60 miliardi di euro. A stilare il drammatico bollettino imputabile ai danni del carbone sulla salute è un rapporto firmato da organizzazioni ambientaliste come Health and Environment Alliance, Climate Action Network Europe, WWF European Policy Office e Sandbag.

Il rapporto analizza 257 delle 280 centrali a carbone presenti e attive sul territorio europeo nel 2013 e si concentra su un dato fondamentale: esiste una “Schengen dell’inquinamento”, vale a dire le emissioni nocive non conoscono confini e causano danni anche oltre le frontiere. Lo mostra bene il caso della Germania, che di recente si è impegnata a seguire un percorso decisamente più low-carbon che in passato, chiudendo la maggior parte delle sue centrali a carbone con il provvedimento Energiewende.

Una Schengen dell'inquinamento: il fumo del vicino è sempre più nocivoNell’anno di riferimento del rapporto, i morti da inquinamento per carbone in Germania sono stati oltre 3.600. Di questi, solo 1.800 – la metà – sono imputabili alle emissioni tedesche. Tutte le altre hanno inalato le emissioni provenienti da altri paesi. Il primo della lista è la Polonia, responsabile della morte prematura di 630 persone.

È proprio Varsavia che guida la classifica poco invidiabile dei paesi con più emissioni-killer all’estero, con 4.690 morti. Seguono Germania (2.490), Romania (1.660), Bulgaria (1.390) e UK (1.350). Chi invece patisce di più i fumi altrui, oltre alla Germania, è lo UK, la Polonia, l’Italia (1.610 morti premature l’anno) e la Francia su cui influiscono quasi esclusivamente le emissioni tedesche.

“Il report sottolinea gli alti costi per la salute che dipendono dal nostro perseverare con il carbone quale fonte di energia – commenta Anne Stauffer, vice-direttrice dell’Health and Environmental Alliance – E mette a nudo il mito che il carbone sia una risorsa economica”.

Autore: Rinnovabili

Categorie
Energia

Strumenti di finanziamento per l’efficienza energetica. Se ne parlerà a Roma il 7 luglio

Giovedì 7 luglio a Roma si terrà il convegno “Le leve per l’efficienza energetica tra finanza pubblica ed investimenti privati”, organizzato dall’Enea. Una iniziativa rivolta ad operatori del settore, professionisti ed aziende.

Per far decollare pienamente la filiera dell’efficienza energetica a livello nazionale, restano da superare alcune barriere come la difficoltà di accesso al credito e la scarsa conoscenza degli incentivi disponibili e dei potenziali risparmi che si possono ottenere.

Per contribuire ad una maggiore informazione su queste tematiche, giovedì 7 luglio a Roma (auditorium GSE, ore 10.30-13) si terrà il convegno “Le leve per l’efficienza energetica tra finanza pubblica ed investimenti privati”, al quale parteciperanno, fra gli altri, il Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Enrico Morando, i presidenti degli Stati Generali dell’Efficienza Energetica,  Alessandro Ortis, del GSE, Francesco Sperandini e dell’ENEA, Federico Testa, ed esponenti della BEI, della Cassa Depositi e Prestiti e del Mediocredito Italiano.

Nel corso dell’evento verranno illustrati e approfonditi gli strumenti di finanziamento già previsti e quelli possibili a sostegno degli interventi di efficientamento energetico e di miglioramento dell’uso dell’energia.

L’iniziativa, rivolta in particolare agli operatori del settore, ai professionisti e alle aziende, è promossa dagli Stati Generali dell’Efficienza Energetica, manifestazione nata nel 2014 con l’obiettivo di divulgare tematiche relative alla semplificazione del quadro normativo, ai meccanismi di finanziabilità, a comunicazione, formazione, strategie competitive e innovazione nel settore dell’efficienza energetica.

Giunta alla terza edizione, la manifestazione promuove ogni anno una consultazione pubblica, organizzata dall’ENEA in collaborazione con EfficiencyKNow: il tema della consultazione del 2016 è la sinergia tra cambiamento di comportamenti ed efficienza energetica.

Per informazioni: ENEA

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

Categorie
Energia

Ecomafia 2016: ogni ora si consumano 3 reati ambientali

1-IMG_1297

(Rinnovabili.it) – La criminalità ambientale non dorme mai: ogni ora in Italia si contano tre ecoreati, crimini perpetrati contro il nostro patrimonio naturale e contro gli animali, illeciti compiuti nei settori più disparati dalla filiera agroalimentare al ciclo dei rifiuti. A fornire storie e numeri dei delitti ambientali nostrani è ancora una volta il rapporto di Legambiente, Ecomafia 2016. Edito da Edizioni Ambiente con il sostegno di Cobat, e presentato oggi a Roma al Senato, il documento mostra quelli che possono considerarsi i primi segni di un cambiamento. Nel 2015 sono diminuiti gli illeciti ambientali accertati mentre di pari passo sono aumentati gli arresti. Una inversione di tendenza che non può non essere in qualche modo attribuita alla grande novità legislativa dello scorso anno: l’introduzione dei delitti ambientali nel Codice penale.

Le notizie migliori arrivano dai settori rifiuti e cemento dove sono in diminuzione le attività illecite. I numeri tuttavia rimangono impressionanti: nel 2015 sono stati accertati quasi 5mila reati solo nella filiera del calcestruzzo. A non conoscere la crisi sono invece gli illeciti nella filiera agro-alimentare, i reati contro gli animali e soprattutto gli incendi, con un’impennata che sfiora il 49%. Roghi che hanno mandato in fumo più di 37.000 ettari, più del 56% si è concentrato nelle quattro regioni a tradizionale insediamento mafioso. Rimane forte e costante anche la pressione dell’abusivismo edilizio: lo scorso anno sarebbero stati costruiti altri 18.000 immobili completamente fuori legge, un dato doppio rispetto a quello del 2007.

Nonostante il calo complessivo dei reati nel 2015, cresce l’incidenza degli illeciti nelle quattro regioni a tradizionale insediamento mafioso (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), dove se ne sono contati ben 13.388, il 48,3% sul totale nazionale (nel 2014 l’incidenza era del 44,6%). La Campania con 4.277 reati, più del 15% sul dato complessivo nazionale, è la regione con il maggior numero di illeciti ambientali seguita da Sicilia (4.001), Calabria (2.673), Puglia (2.437) e Lazio (2.431).

“Dopo la legge sugli ecoreati e quella sulle agenzie ambientali – dichiara Stefano Ciafani, Direttore generale di Legambiente – è fondamentale che il Parlamento approvi altre leggi in questa ultima parte di legislatura […] C’è bisogno con urgenza della legge sui delitti contro gli animali, della norma per semplificare l’abbattimento degli ecomostri, di quella contro le agromafie e della costituzione di una grande polizia ambientale sempre più strutturata sul territorio che faccia tesoro dalle migliori esperienze maturate dall’Arma dei carabinieri e dal Corpo forestale dello Stato negli ultimi decenni”.

Autore: Rinnovabili