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Motorola P40: ecco i render e le informazioni

Author: Le news di Hardware Upgrade

Motorola P40 sarà l’evoluzione di Motorola P30 che è stato annunciato quest’anno con un design molto simile ad alcuni prodotti della concorrenza. Per questa nuova versione invece il design esteriore è stato modificato, almeno stando ai render che sono stati rilasciati in queste ore. Ecco quello che c’è da sapere sul nuovo smartphone Android di Motorola.

Motorola P40 avrà uno schermo da 6,2″ di diagonale e non avrà più il notch nella zona superiore. Il produttore ha infatti scelto un nuovo display con il foro per la fotocamera anteriore permettendo così di migliorare il rapporto corpo/schermo del precedente modello.

Motorola P40

Il bordo inferiore rimarrà comunque piuttosto pronunciato e avrà inserita la scritta “Motorola” mentre non sono previsti né pulsanti fisici né lettore d’impronte in-display. Quest’ultimo sarà integrato invece nel pannello posteriore in vetro dove si trova il simbolo della “M alata” del brand.

Il nuovo Motorola P40 continuerà ad avere il jack audio 3,5 mm che sarà posizionato nella zona superiore mentre inferiormente ci sarà una USB Type-C e uno speaker mono oltre a uno dei microfoni integrati.

Il pannello posteriore in vetro sarà leggermente curvato sui bordi per migliorare la presa mentre lo schermo non avrà design dual-edge (più costoso da realizzare). Le dimensioni di questo smartphone dovrebbero essere pari a 160,1 x 71,2 x 8,7 mm con la doppia fotocamera posteriore che sporgerà di qualche decimo di millimetro.

Motorola P40 dovrebbe essere tra gli smartphone che adotteranno una fotocamera con sensore da 48 MPixel, probabilmente realizzato da Sony come già visto su Honor View 20. Il prezzo e le tempsitiche di annuncio e lancio sul mercato non sono ancora note. Quasi sicuramente il nuovo Motorola P40 si troverà nella fascia al di sotto delle 350 euro, mentre l’annuncio potrebbe arrivare prima del MWC 2019.

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Un primo render del Samsung Galaxy S10 Lite viene pubblicato in Rete

Author: Le news di Hardware Upgrade

Le prime informazioni sulla nuova gamma di smartphone Samsung Galaxy S si arricchiscono sempre più, e sono recentemente emersi i primi scatti che sembrerebbero riguardare il Samsung Galaxy S10 Lite. Il dispositivo sarebbe stato ritratto da un produttore di custodie, che avrebbe ricevuto informazioni sull’aspetto del telefono in anticipo rispetto al lancio.

A riportare una prima immagine è Ice Universe, figura nota nel mondo della telefonia per le informazioni diffuse in anticipo sui nuovi prodotti. L’immagine pubblicata è un render e non è noto chi l’abbia realizzato, dunque c’è la possibilità che si tratti di un’immagine non veritiera.

Ci sono tuttavia alcuni elementi che fanno supporre che possa essere reale: lo schermo ha un buco nell’angolo in alto a destra per far spazio alla fotocamera, e i bordi sono ridotti ma ancora presenti – e dunque si tratterebbe di un prodotto inferiore rispetto al Galaxy S10, da cui ci si aspettano bordi minimali. La presenza della capsula auricolare si aggiunge a questi due elementi e fa intuire che il prodotto raffigurato non sarebbe al vertice della gamma: ecco quindi perché si può pensare che sia il Galaxy S10 Lite.

Non si può evitare di notare, però, come il dispositivo assomigli all’iPhone XS – una somiglianza che appare però quasi inevitabile data la progressiva scomparsa di elementi distintivi sul fronte dei dispositivi.

Il Galaxy S10 Lite dovrebbe essere presentato al Mobile World Congress che si terrà a Barcellona nel febbraio del prossimo anno.

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Star Wars: La Morte Nera diventa macchina da popcorn

Author: Simone Pesenti Gritti Tom's Hardware

Girando per la rete vi imbatterete in questo oscuro oggetto del desiderio: direttamente da Star Wars, la Morte Nera diventa una macchina da popcorn.

Quando un’armata di Stormtrooper, ma anche giovani Padawan, o tribù intere di Wookies rientrano da lunghe battaglie (ma anche intense giornate di cosplay!), non è saggio farli arrabbiare.
Come possiamo farli rilassare? Semplice!

Iniziamo le procedure per armare il cannone stellare della Morte Nera di Star Wars caricando un bel sacchetto di popcorn. Non servirà né olio né burro, né tanto meno fare appello alla Forza che tutto circonda.
Basta possedere una presa di corrente per generare i 1100 watt di aria calda necessaria a cucinare i popcorn. Per prima cosa aprite la metà superiore della Death Star. Quindi, utilizzando la scala graduata all’interno, valuterete il piano di carico degli armamenti. Accendete il reattore, e osservate con stupore la distruzione di interi pianeti… con una cascata di popcorn caldi!

E se proprio non ne potete fare a meno, rilassatevi davanti al caminetto pensando a come stanare la feccia ribelle, mentre l’Impero Galattico si espande. Proprio come un gigantesco chicco di grano.

Se la macchina per popcorn non vi basta esistono anche la biscottiera, lo stampo per cubetti di ghiaccio ed un copri lampada da soffitto tutti ispirati dalla celebre “macchina di distruzione” dell’impero!

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Come installare l’animazione del sensore di impronte di OnePlus 6T McLaren Edition su un normale OnePlus 6T

Author: Lorenzo Spada Android Blog Italia

Oltre a fornire un look unico e distintivo a OnePlus 6T McLaren Edition, il colosso cinese ha aggiunto una piccola animazione per lo sblocco tramite impronta digitale che al momento è una sua esclusiva. Ebbene, almeno ufficialmente. Questo perché su XDA è stato trovato il modo per portare tale animazione dello sblocco col sensore di impronte sulla versione normale di OnePlus 6T.

Esistono due metodi ragionevolmente semplici per far funzionare le cose sulla versione globale di OnePlus 6T. Il primo riguarda il download dell’app Settings Database Editor dal Play Store. Da lì, basta aprire l’app e assicurarsi che sia selezionata la “tabella di sistema”. Quindi, individuare “op_custom_unlock_animation_style” e selezionare l’opzione per modificare il valore. Qui, bisogna inserire un valore di “3” e poi confermare il tutto. A questo punto, l’animazione di OnePlus 6T Mclaren Edition dovrebbe funzionare.

Il secondo metodo è ancora più semplice, ma solo se sul computer è installato ADB. Se lo si ha, basta connettere OnePlus 6T al computer e poi, su di un terminale di Windows (CMD), digitare “adb devices”. Se lo smartphone viene riconosciuto, è possibile digitare “adb shell settings put system op_custom_unlock_animation_style 3”. E questo è tutto!

Per maggiori informazioni su queste due guide per integrare la nuova animazione di sblocco, potete consultare il forum sul sito Web di XDA.

Prima di lasciarvi, però, vi vogliamo ricordare che nel 2019 vi saranno due nuovi smartphone dal produttore cinese, di cui uno molto probabilmente OnePlus 7 e uno dedicato specificatamente alle reti 5G. A questo proposito, di recente è stata scattata una foto di nascosto durante una riunione interna in cui viene mostrato proprio lo smartphone 5G.

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Gli OLED in arrivo sui monitor desktop grazie a JOLED, nuova joint venture di Sony, Panasonic e Japan Display

Author: Le news di Hardware Upgrade

La tecnologia OLED non è finora uscita, per innumerevoli ragioni tra cui il costo, da due ambiti specifici: da un lato la telefonia, che include sia gli smartphone che i tablet, dall’altro il mondo dei televisori – con i pannelli più grandi che sono tuttora il principale mercato. Le dimensioni medie, che sarebbero adatte all’utilizzo sui monitor da scrivania, sono quelle più trascurate. Una nuova joint venture tra Japan Display, Sony e Panasonic chiamata JOLED punta però a cambiare le cose portando sul mercato pannelli OLED per i monitor.

JOLED

L’azienda ha mostrato tre pannelli a una fiera di elettronica in Giappone, come riporta Liliputing, mostrando due diverse taglie: 21,6 pollici e 27 pollici. Nel primo caso i pannelli avevano risoluzione sia 1080p che 4K, mentre nel secondo caso l’unica risoluzione era la 4K.

Il primo monitor di cui si abbia notizia a sfruttare i nuovi pannelli sarebbe l’ASUS PQ22UC, con una frequenza di aggiornamento di 120 Hz e copertura completa del gamut DCI-P3. Il prezzo, però, non sarebbe alla portata dell’utenza comune e si prevede che sia nell’ordine di qualche migliaio di euro.

Questo primo passo, sebbene timido, è comunque significativo nell’ottica dell’espansione della tecnologia OLED verso ambiti che sono tuttora saldamente nelle mani della tecnologia LCD nelle sue numerose varianti (TN, IPS, ecc). Servirà probabilmente ancora qualche anno prima che l’OLED riesca a diventare abbastanza economico da poter essere impiegato sui prodotti di larga diffusione, ma questo è un primo segnale in questa direzione.