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Su CAFAGO in super sconto le cuffie in ear wireless che possono tradurre in tempo reale

Author: Le news di Hardware Upgrade

Su CAFAGO arrivano ad un prezzo davvero interessante le cuffie in ear con ricarica wireless ma anche con astuccio per la ricarica rapida in mobilità. Un prezzo di soli 43,94€ grazie al coupon promozionale CC6712 che garantisce uno sconto di più del 30% solo per poche ore.

Interessante non solo nel prezzo ma anche nelle specifiche tecniche. Sì, perché le cuffie in ear senza fili posseggono la tecnologia Microsoft AI ossia il motore dell’azienda di Redmond permettendo dunque di integrare l’assistente del colosso per la comprensione del linguaggio naturale ma anche per la traduzione automatica e simultanea rendendola ancora più accurata. Le cuffie posseggono chiaramente collegamento Bluetooth oltre alla possibilità di rilevare se l’utente sta indossando o meno l’auricolare permettendo la riproduzione istantanea della musica.

Non solo perché sono anche impermeabili con certificazione IP63 che permettono di fare esercizio fisico senza la preoccupazione del sudore o anche di sessioni in esterna magari sotto la pioggia. Da non dimenticare anche la soppressione del rumore con il doppio microfono che garantisce di filtrare il rumore di fondo per ascoltare musica senza problemi anche in strada.

Come detto un prodotto davvero interessante soprattutto per il suo prezzo che scende grazie al codice promozionale da inserire in fase di acquisto CC6712 permettendo di pagare solamente 43.94€ le cuffie con traduzione simultanea.

 

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Paperback, scrittori per gioco

Author: Fabio Paglianti Tom's Hardware

Un gioco di carte semplice ed accattivante, Paperback colpisce per una meccanica perfettamente studiata e originale – basandosi sulla struttura dei deck-builder classici come Dominion e ricordando “l’eterno” Scarabeo.

Ne uccide più la penna della spada

Giocare di strategia, anticipare le mosse dell’avversario, sapere quando “bruciare” una propria pedina per acquisirne una più potente. No, non stiamo parlando dell’ultimo strategico in ambito militaresco, ma di Paperback, un gioco dalla veste che potrebbe sembrare – per un occhio disattento – un banale gioco di parole. Niente di più sbagliato: tre modalità di gioco, carte speciali per variare il gameplay, strategia nell’organizzare il proprio mazzo e una (discreta) conoscenza dell’italiano sono gli strumenti per vincere la partita.

L’incipit del gioco è semplice: ogni giocatore impersona uno scrittore alle prime armi che vuole sfondare nel mondo dell’editoria. Per riuscirci, si devono conquistare più punti fama di tutti gli altri avversari.

Chi ben comincia è a metà dell’opera

Il setup del gioco è molto semplice: ogni giocatore (minimo due, massimo cinque) parte con un mazzo di dieci carte pre-determinato– cinque Carte Jolly e cinque Carte Lettera (T, R, S, L, N).
Il resto delle “Carte Lettera” dovrà essere posizionato sul tavolo come “Offerta”, dividendole in colonne, ciascuna con un prezzo – espresso in centesimi (simbolo ₵) – e un colore differente, lasciando visibili due carte per mazzo. Dopo aver ottenuto sette colonne totali e avendo quindi raggruppato le carte con un prezzo variabile tra i due e i dieci centesimi (le carte da otto a dieci sono mischiate tutte assieme), si dovranno disporre quattro Carte Comuni (delle sei in totale) a sinistra delle colonne dell’Offerta, sotto la carta chiamata Tracciato della Lunghezza. Infine, in base al numero dei giocatori scesi in campo, si dovranno disporre quattro mazzi di Carte Fama, sempre divise per prezzo (è presente una carta nel mazzo che dice chiaramente quante carte per tipo lasciare sul tavolo).

Il setup, come si vede, è veloce e molto intuitivo: nel regolamento è presente una immagine riassuntiva che spiega come disporre tutte le Carte, sempre molto riconoscibili per aiutare la disposizione in modo veloce e senza complicare troppo la vita ai giocatori.

Schierate le vostre forze

Per poter giocare alla modalità Base del gioco – detta “modalità Competitiva” – vi sono solo due aspetti che ogni giocatore dovrà padroneggiare: saper leggere le carte che ha in mano e conoscere l’unica meccanica del gioco proposta. Ogni carta presenta un carattere in altro a sinistra che può simboleggiare o una Lettera (o più, valgono sempre nell’ordine in cui sono presenti) o il simbolo del Punto di Domanda “?” (in questo caso, è una Carta Jolly). Sotto al carattere è sempre riportato un numero che identifica il valore dei punti che vale quella determinata carta: questo valore in punti rappresenta il guadagno in centesimi che ogni carta vale se usata per formare una parola.

In basso a sinistra – invece – è presente il costo della carta, espresso sempre in centesimi, mentre in basso a destra è presente il valore in Punti Fama, ovvero i Punti Vittoria necessari per vincere (alcuni Jolly valgono molti Punti Fama!). Attenzione però che alcune Carte Lettera hanno anche una abilità – facoltativa od obbligatoria e – in taluni casi – si attiva al turno successivo del giocatore che l’ha giocata anche contro i suoi avversari (le famigerate Carte Attacco, più avanti). In tal senso, tutti i Jolly non valgono mai punti da spendere nell’acquisto delle carte ma hanno sempre un certo valore di Punti Fama, necessari per vincere la partita.

In Paperback, la fase di gioco è semplice ed intuitiva: il giocatore, con le carte a disposizione nella propria mano, deve cercare di creare una parola di senso compiuto in lingua italiana, possibilmente con il valore più alto possibile (sono esclusi tutti i nomi propri di cose, persone e luoghi). Per aiutarsi, il giocatore può sempre scegliere di usare la Carta Comune in cima al Tracciato della Lunghezza ma non può impadronirsene se non componendo una parola lunga quanti i caratteri richiesti dal Tracciato stesso.

Il valore sulla parola così composta viene quindi calcolato matematicamente in base ai punti presenti su ciascuna carta usata nella composizione della parola. Quindi, con una T si guadagna un punto, mentre una carta AR vale tre punti e la Q ben cinque con una dinamica simile a quella dello storico gioco Scarabeo. Tutti i punti collezionati, contando anche eventuali abilità in uso, si trasformano in centesimi – un punto vale sempre un centesimo – da spendere subito dopo acquistando tutte le carte che si possono e si vogliono comprare.

Qui, si deve entrare in modalità stratega: visto che non è concesso mettere da parte i centesimi guadagnati da un turno all’altro, il giocatore veramente abile deve essere in grado di scegliere come spendere il proprio gruzzolo di volta in volta: componendo il proprio mazzo nel modo giusto: la Q è utile se avete anche una U, altrimenti è solo un fastidio, no? Ma quante probabilità ci sono di averle entrambe nella stessa mano? E’ proprio in questa dinamica che entra in scena la componente di deckbuilder che fa parte del gioco.

Le carte usate per comporre la parola vengono momentaneamente scartare insieme ai propri acquisti e il giocatore pesca altre cinque carte, casualmente, per formare la mano per il turno successivo. Se il mazzo termina, si rimescolano gli scarti per riformarlo.

Ci sono due condizioni per chiudere la partita. Quando due dei quattro mazzi Fama si esauriscono o quando un giocatore, alla fine della propria mano, conquista l’ultima Carta Comune. A quel punto, ogni giocatore conteggia i proprio punti Fama e si dichiara il vincitore.

Ma il seguito sarà bello come l’originale?

Una delle caratteristiche migliori di Paperback è la modularità delle regole aggiuntive e delle sue espansioni. Prima di proseguire, si precisa che tutte le espansioni a seguire sono assolutamente incluse nel gioco base e possono essere inserite per sola e semplice scelta dei giocatori coinvolti. Il resto delle regole rimane immutato.

Iniziamo con le Espansioni – disponibili per tutti i tipi di carte. Nelle Carte Comuni, è possibile inserire la Carta Barra Spaziatrice – per formare due parole in un solo turno di gioco  – e/o la Carta Dislessia – per poter invertire l’ordine di una Carta Lettere doppia). Ci sono poi le Carte Attacco – in grado di modificare le regole del turno di tutti gli avversari dopo di voi:  si può – per esempio – limitare a una sola abilità tutti i turni avversari o limitare a solo cinque lettere la composizione della loro parola e – perfino – inibire l’uso delle lettere doppie. Opzioni davvero  fastidiose quando subite ma molto divertenti se usate al momento giusto.

Esistono poi altre tre tipi tipologie di carte possibili da aggiungere al gioco. Per iniziare, si può aggiungere una Carta Tema, interessante variante per cui se un giocatore compone una parola “in tema” puoi rivendicarne il possesso, portando a casa cinque Punti Fama extra. Ovviamente, se un altro giocatore riesce a comporre un’altra parola dello stesso tema, può facilmente sottrarla al primo giocatore. Le Carte Potere – che conferiscono appunto un potere unico a ciascun giocatore da usare come descritto nella carta stessa. Per esempio, potreste avere l’abilità supplementare di copiare una lettera nella vostra parola. Infine, esistono poi le Carte Premio che fissano un obiettivo finale – espresso in Punti Fama – per tutti i giocatori come – per esempio – avere il mazzo con meno Jolly degli avversari.

Ci sono poi alcune ulteriori regole facoltative ma ci soffermiamo soprattutto su quella legata ai cubetti di legno. Inserendo questa variante, un giocatore può mostrare la propria mano e chiedere agli avversari di aiutarlo a comporre una parola: se sceglie di usare una delle parole suggerite, l’avversario conquista un cubetto che potrà essere trasformato in centesimi.

Appendice XXIV

Se non bastassero le mini-espansioni e le regole aggiuntive, sono presenti anche due altre modalità di gioco. La seconda modalità – Gioco in Contemporanea (creata da Dave Campbell) – permette appunto di modificare la natura “a turni” del gioco originale in una più dinamica (e forse un pelo più/troppo caotica) in contemporanea, dove la composizione delle parole avviene nello stesso momento da parte di tutti i giocatori. Al di là del setup leggermente differente (nessuna Carta Lettera con Abilità che permetta di rimuovere carte dall’Offerta e una sola colonna mista), nei test non è stato banale “coordinarsi” in più di tre giocatori – soprattutto se i partecipanti sono estremamente competitivi.

La terza modalità – Gioco in Cooperativo – permette invece di giocare tutti assieme. La principale differenza è costituita dal fatto che le Carte Fama sono disposte a piramide e – durante la partita – possono essere comprate solo le carte “libere” della piramide stessa (vi ricordate il solitario di Windows? Uguale). Se i giocatori, nel loro turno, non riescono a comporre una parola valida, devono aggiungere un cubetto su ogni carta coperta. Se il numero di cubetti su una carta arriva a cinque, la partita termina con la sconfitta di tutti i giocatori. Mentre i giocatori vincono se riescono a liberare tutta la piramide.

Conclusioni

Paperback è un gioco semplicemente divertente, un ottimo filler, facilmente trasportabile e a un costo ragionevole – anche se l’acquisto delle bustine di plastica è necessario per evitare di rovinare le carte molto velocemente, visto che dovranno essere mischiate spesso e volentieri (non è un demerito del materiale con cui sono fatte – è un punto oggettivo). Le espansioni sono inserite bene nel flusso base e permettono di scalare il gioco in base anche all’età dei giocatori presenti al tavolo. La modalità cooperativa funziona bene anche in solitario, anche se non è esplicitamente espresso nel regolamento che lo si possa fare. Nota di colore: uno dei dorsi della scatola ricorda volutamente quello di due libri, per poter essere inserita nella libreria di casa, confondendosi con il resto dei volumi: un’idea sicuramente simpatica che denota l’attenzione riservata anche ai dettagli nella realizzazione di questo prodotto.

Materiali

Le Carta Fama sono impreziosite dalle illustrazioni di Ryan Goldberry e vantano uno stile un po’ retrò e unico: sono talmente accattivanti che meritano di essere usate quasi per una composizione. Anche se le carte sono di buona fattura, sono altamente consigliate le bustine di plastica (ben 204!, le Carte Divisori sono “fuori standard” ma sono sottoposte a usura decisamente inferiore) visto che mischiare è l’azione principale del gioco.

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Scheda video integrata: sempre più comuni ma anche più performanti

Author: IlSoftware.it

L’acronimo iGPU (Integrated Graphics Processing Unit) fa riferimento alle unità grafiche integrate nei processori per PC. Fino ad oggi non c’è stata mai storia tra le schede video dedicate (o “discrete”) e le iGPU: il divario in termini prestazionali è troppo marcato. Nell’articolo Scheda video, come sceglierla con una breve guida alle sue caratteristiche abbiamo fornito alcuni dettagli sulle caratteristiche delle moderne schede grafiche.

Se è vero che Intel si sta lanciando nel mercato delle schede video dedicate con le sue Xe (vedere Intel parla delle nuove GPU integrate Gen.11, delle sue schede grafiche dedicate e di Foveros) è altrettanto palese che negli ultimi tempi le GPU integrate di Intel e AMD stanno a poco a poco evidenziando prestazioni molto simili alle schede video dedicate di fascia bassa.

Il perché le iGPU siano più lente è semplice da capire: esse si appoggiano alla RAM del PC, come il resto dell’hardware, e non possono contare su memorie dedicate come le GDDR5X, GDDR6 e HBM2.
Non accadrà a breve ma migliorare i controller affinché le iGPU possano accedere più velocemente alla RAM aiuterà di certo, in futuro.Il die è la sottile piastrina di materiale semiconduttore sulla quale è stato realizzato il circuito elettronico del circuito integrato. I die utilizzati dalle GPU sono di dimensioni importanti e ciò non aiuta durante i processi di fabbricazione: un’area di silicio di più ampie dimensioni ha una maggiore probabilità di soffrire di difetti e a seconda di dove risieda il problema potrebbe risentirne il funzionamento dell’intero processore. E in un processore con GPU integrata quest’ultima può occupare all’incirca la metà del die.
Se Intel e AMD avessero voluto creare un processore dotato di iGPU strutturato in maniera tale che essa occupi il 90% del die avrebbero certamente potuto farlo ma la frequenza dei difetti in fase di fabbricazione avrebbe reso per nulla conveniente l’intera linea produttiva.
Sia Intel che AMD hanno però cominciato a mostrare le loro carte, quelle che giocheranno nel prossimo futuro: entrambe le aziende investiranno convintamente sui cosiddetti chiplet in modo da combinare diverse tipologie di die come CPU, GPU e unità per l’intelligenza artificiale così da creare sistemi integrati ad elevate prestazioni (peraltro largamente personalizzabili).

Scheda video integrata: sempre più comuni ma anche più performanti

I die vengono mantenuti di piccole dimensioni ma sono successivamente assemblati per formare un unico package.
I vantaggi sono certamente i minori costi produttivi ma Intel ha lasciato intendere di lavorare anche sugli aspetti prestazionali.

Come spiegato nell’articolo Intel parla delle nuove GPU integrate Gen.11, delle sue schede grafiche dedicate e di Foveros, le nuove iGPU Gen.11 saranno basate su 64 unità di esecuzione, più del doppio rispetto alla precedente grafica Intel di nona generazione (24 unità di esecuzione), e sono progettate per superare la barriera di 1 TeraFLOPS.
Si tratta di un valore che non impressiona visto che, ad esempio, la sezione grafica Vega 11 integrata nella CPU AMD Ryzen 2400G già offre 1,7 TeraFLOPS ma è certamente un buon inizio.

Stando alle indiscrezioni, dovrebbe essere AMD a scuotere il mondo delle iGPU – almeno in una prima fase -. L’azienda di Sunnyvale userà la soluzione dei chiplet implementandola però in maniera diversa rispetto a Intel.
Usando un’interconnessione Infinity Fabric per collegare fra loro i vari die, AMD potrà avvantaggiarsi di un’architettura ancor più modulare pagando lo sconto di una latenza leggermente aumentata. Si tratta del design di cui abbiamo parlato nel caso delle CPU EPYC a 64 core annunciate a novembre 2018: AMD presenta i nuovi processori EPYC 2 e le schede Radeon Instinct MI60 e MI50 a 7 nm.

La linea AMD Zen 2 includerà molto probabilmente il chip 3300G, una CPU octa-core affiancata con un chiplet Navi 20.
Se questa notizia dovesse rivelarsi attendibile, il singolo chip proposto da AMD potrebbe davvero iniziare a essere utilizzato come rimpiazzo per le schede grafiche dedicate entry-level.

D’altra parte già un Ryzen 2400G con Vega 11 permette di ottenere fps accettabili in diversi videogiochi a 1080p (e secondo Steam il 90% degli utenti continua a usare questa risoluzione) mentre il chip 3300G disporrebbe del doppio di unità computazionali oltre a un’architettura largamente rinnovata e ottimizzata.

L’approccio scelto da AMD permetterà agli ingegneri dell’azienda da interconnettere più chiplet: gli unici fattori limitanti saranno i requisiti in termini di potenza e lo spazio nel package. Potrebbe essere aggiunta anche qualche sorta di cache L4 direttamente sul die della iGPU anche se per il momento si continuerà a poggiare sulla RAM.

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Pokémon: Let’s Go è più breve dell’originale: il director spiega il perché

Author: Nicola Armondi Tom's Hardware

Pokémon: Let’s Go, Pikachu! e Pokémon: Let’s Go, Eevee! sono gli ultimi capitoli della saga Game Freak e Nintendo. I due titoli cambiano le carte in tavola in vari modi: in generale, sono stati apportati vari miglioramenti con lo scopo di snellire l’esperienza classica. Tra i vari, i giocatori hanno notato che l’opera risulta più breve: il director Junichi Masuda ha spiegato il perché all’interno della guida strategica del gioco.

Leggiamo le sue parole, in traduzione:

Quando consideri come vivono le persone in questa epoca, penso si possa affermare che tutti sono abbastanza impegnati. Il modo in cui spendiamo il nostro tempo è diverso rispetto a venti anni fa. Grazie agli smartphone, sei costantemente bombardato di nuove informazioni ed è naturale che si finisca per pensare di voler giocare a qualche altro titolo. Quindi ho ritenuto che non fosse necessario dominare il tuo tempo libero con questa avventura.

Abbiamo velocizzato la velocità di camminata del giocatore e diminuito il tempo di gioco necessario per raggiungere la Sala d’Onore. Le persone che desiderano giocare ancora, possono accudire il proprio partner Pikachu o Eevee, dargli bacche, divertirsi con i vestiti e creare con loro un forte legame. Inoltre, dopo aver superato la Sala d’Onore, spero che i giocatori possano divertirsi ad affrontare gli Allenatori Maestro, che faranno dono di speciali titoli.

Si tratta di un ragionamento sensato, ma che forse non farà piacere ai fan più hardcore. Ovviamente è una mossa pensata per portare i giocatori mobile di Pokémon GO nel mondo delle console, promettendo loro un’esperienza non troppo intensa e longeva. Voi cosa ne pensate? Credete che sia stata una giusta mossa o avreste preferito un capitolo molto più lungo e complesso?

Pokémon: Let’s Go, Pikachu! forse non ricalca l’originale, ma rimane pur sempre un ottimo gioco: avete già comprato la vostra copia?

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Wind, minuti illimitati, 100 SMS e 40 GB + 100 GB a 8,99 Euro: la nuova All Inclusive Limited Edition è disponibile per tutti

Author: Le news di Hardware Upgrade

Continua l’offerta Wind sulla All Inclusive Limited Edition, che può essere attivata da tutti i nuovi clienti. Differentemente da molte delle offerte che pubblichiamo nelle nostre pagine, questa di Wind non presenta restrizioni: può essere attivata mediante portabilità da altro operatore, e anche su un numero del tutto nuovo.

Cosa offre? Minuti illimitati, 100 SMS e un traffico internet di 40 GB al prezzo di 8,99€. L’attivazione è gratuita, ma la spesa iniziale è di 18,99€ (10€ per la nuova SIM e 8,99€ per la prima mensilità) e i nuovi clienti riceveranno un bonus di 100 GB da sfruttare nell’arco temporale di un anno dall’attivazione, all’esaurimento del piano dati ogni mese. Per l’attivazione dell’offerta puoi cliccare qui e seguire le istruzioni.

Il traffico aggiuntivo si attiverà all’esaurimento dei 40 GB mensili, come se fosse una cassaforte di dati da utilizzare nelle emergenze. All’esaurimento dei 100 GB e del traffico mensile l’utente continuerà comunque a navigare a velocità ridotta, 128 kbps, senza alcun costo aggiuntivo. Con la nuova Wind All Inclusive Limited Edition da 40 GB non sarà possibile rimanere senza Internet, con la velocità limitata che permette di utilizzare i servizi di messaggistica.

Wind All Inclusive Limited Edition 40 GB [Clicca qui per attivare]

  • Minuti illimitati
  • SMS: 100
  • Internet: 40 GB al mese + 100 GB da consumare in un anno
  • Costo: 8,99€ al mese
  • Attivazione: 10€ per la nuova SIM, 8,99€ prima mensilità

Wind All Inclusive Limited Edition 40 GB, come attivare

È possibile attivare la Wind All Inclusive Limited Edition comodamente online, attraverso il sito ufficiale Wind. Qui è possibile scoprire tutti i dettagli dell’offerta, fra cui la possibilità di ottenere 5€ di ricarica sul credito della SIM se si sceglie di pagare online attraverso PayPal.