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OnePlus 5 e OnePlus 5T ricevono Android 9 Pie, ma solo in beta

Author: Le news di Hardware Upgrade

Il OnePlus 5 e il OnePlus 5T, lanciati lo scorso anno, continuano nel loro processo di aggiornamento, sebbene lentamente. I due smartphone ricevono infatti Android 9 Pie, come annunciato dal produttore, ma con una postilla: al momento il sistema operativo è disponibile unicamente in versione beta.

OnePlus ha annunciato l’aggiornamento Oxygen OS Beta 22 che porta la versione di Android alla 9.0. Tra le novità della beta 22 troviamo la presenza dell’interfaccia a gesti vista anche sui telefoni della gamma Pixel; tale cambio è però presente solo sul OnePlus 5T, dato che il OnePlus 5 è dotato di tasti fisici. C’è poi il supporto a un maggior numero di applicazioni nella modalità Parallel Apps che permette di usare più app alla volta; sarà inoltre possibile specificare una SIM da associare a un contatto così da poter inviare messaggi o effettuare chiamate senza dover specificare la SIM.

Non è ancora noto quando l’azienda diffonderà la versione definitiva del software: difficile che ciò avvenga prima della fine dell’anno, il che renderà comunque l’aggiornamento ad Android 9 Pie piuttosto lento visto il lancio da parte di Google ad agosto.

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Kingdom Hearts 3: qualcuno ha già in mano il gioco, ecco un filmato

Author: Nicola Armondi Tom's Hardware

Kingdom Hearts 3 sarà disponibile alla fine di gennaio, ma pare che qualcuno sia già riuscito a metterci le mani sopra. L’anticipo di questo leak è enorme, sopratutto considerando l’importanza dell’opera. La versione in questione sembra essere quella Xbox One.

Fortunatamente, come potete vedere poco sotto, i video che stanno circolando non contengono spoiler di alcun tipo. Probabilmente si tratta di un filmato delle primissime fasi di giochi, forse addirittura i minuti iniziali.

Sora sembra trovarsi in uno dei Santuari, ambientazione spesso associata alle fasi iniziali dei giochi e legata alla scelta di un punto di forza del personaggio, generalmente esemplificato dalla spada, lo scudo e lo scettro. Intorno al Santuario volteggiano scene dei precedenti giochi.

Come potete vedere nel filmato qui sopra, ci sono pochi dubbi del fatto che il leak sia reale e la persona coinvolta vi stia giocando in diretta. Dobbiamo solo sperare che non vengano fatti spoiler in questo mese e mezzo di attesa. Fan di Kingdom Hearts, attenzione, l’oscurità potrebbe conquistare i vostri cuori!

L’attesa per Kingdom Hearts III si fa ancora più difficile: prenotiamo la nostra copia e cerchiamo di non farci rovinare l’esperienza

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Honor 10 Lite è il nuovo smartphone dal prezzo incredibile come il design. Ecco la video anteprima

Author: Le news di Hardware Upgrade

Se il nuovo Honor View 10 Lite presentato poco tempo fa non vi fosse bastato ecco che l’azienda cinese ha deciso di immettere sul mercato un nuovo device che riprende davvero molte cose del fratello maggiore Honor 10, proponendo un aspetto ancora più giovanile anche se meno premium ma di sicuro impatto. Tutto questo però vede l’appoggio di tanta intelligenza artificiale, un ottimo comparto fotografico, batteria importante e dulcis in fundo un prezzo di vendita capace di strizzare l’occhio anche a chi non ha intenzione di spendere troppo. Ecco dunque il nuovo Honor 10 Lite in questa nostra video anteprima.

[HWUVIDEO=”2651″]Honor 10 Lite: anteprima italiana del nuovo smartphone cinese[/HWUVIDEO]

 

Honor ha deciso di ufficializzare il nuovo Honor 10 Lite uno smartphone che prende non solo spunto ma fortemente ispirazione dell’Honor 10, proponendosi però ad un pubblico meno esigente, soprattutto per il prezzo, ma che dalla sua non disdegna un design bello da vedere oltre ad una scheda tecnica interessante. Honor 10 Lite è tutto questo partendo dal display sempre in formato 19,5:9 ma con una notch a goccia e dunque meno invasiva della classica lunetta. Una back cover dai colori sgargianti e unici ma anche e soprattutto Intelligenza Artificiale sul sistema operativo come anche sul comparto fotografico che garantisce buone prestazioni grazie ad un sensore anteriore da ben 24MPx.

Honor 10 Lite: il colore Sky Blue guarda al cielo

Ma andiamo con ordine e partiamo innanzitutto dal design che non può non essere all’avanguardia come Honor ci insegna. Le linee principali sembrano riprese da Honor 10 ma nel dettaglio questa versione Lite vede un corpo in alluminio, o almeno sembra, con back cover dual edge sui lati lunghi ed una realizzazione del posteriore ad 8 strati di materiale scintillante per un effetto visivo di sicuro impatto. Tre diverse colorazioni tra cui quella che vedete, ossia la Sky Blue mai realizzata finora, quindi la Midnight Black e la Sapphire Blue. Sempre sul retro troviamo poi una sensore delle impronte digitali circolare al centro quindi la doppia fotocamera con flash LED sulla parte superiore.

Anteriormente, Honor 10 Lite, si caratterizza per la presenza di un pannello IPS LCD da ben 6,21 pollici che viene realizzato con form factor 19,5:9, risoluzione di 2.340 x 1080 pixel e con un aumento della superficie utilizzabile addirittura pari al 90%. Tutto questo grazie alla presenza di una notch a goccia che riduce notevolmente lo spazio occupato rispetto alla lunetta classica e offre dunque la visione dei contenuti multimediali sempre più estesa. Bello da vedere in queste prime impressioni e sicuramente comoda la possibilità di avere tanto spazio grazie proprio alla riduzione della tacca superiore e ai bordi davvero estremizzati.

  HONOR 10 Lite
OS (al lancio) Android 9.0 Pie con EMUI 9.0
Processore Kirin 710 Octa-Core a 2.2GHz
RAM 3 GB
Display IPS LCD 6.21″ Full HD+ (19.5:9)
Risoluzione 2340×1080 px
Storage (al lancio) 64 GB + MicroSD fino a 512GB
Fotocamera Posteriore

Dual Camera:
Principale 13MPx (f/1.8) +
Secondaria profondità 2MPx (f/2.4) AIS
Video 1080p @60fps

Fotocamera Anteriore 24MPx (f/2.0)
Extra

4G LTE
NFC
Sensore impronte digitali

Porte MicroUSB+ jack da 3.5mm
Batteria 3.400 mAh
Dimensioni 154.8 x 73.64 x 7.95 mm 
Peso 162 gr 

A livello di hardware il nuovo Honor 10 Lite è in possesso dell’ormai conosciuto processore Kirin 710 realizzato con 4 Core Cortex A73 a 2.2 GHz e altri 4 Core Cortex A53 a 1.7 GHz. Il tutto viene affiancato da 3GB di RAM e da uno storage interno di 64GB che possono essere però espansi con una MicroSD fino a 512GB. In questo caso il device è un Dual SIM ibrido e dunque inserita una SIM e la MicroSD non sarà possibile inserire una seconda SIM.

Parlando di connettività possiamo dirvi che Honor 10 Lite possiede anche un Wi-Fi Dual Band, Bluetooth 4.2 e garantisce anche prestazioni importanti a livello di rete con il 4G+. Da non sottovalutare la presenza anche in questa versione Lite della GPU Turbo 2.0 ossia la nuova tecnologia di Honor che consente non solo un’accelerazione grafica ma anche e soprattutto una migliore esperienza di gioco con una riduzione del 36% della latenza per la sensibilità tattile garantendo un livello superiore di gioco.

Oltretutto la migliore esperienza d’uso che Honor 10 Lite può garantire agli utenti sta anche nella presenza della nuova EMUI 9.0 che basata su Android 9.0 Pie aggiunge alcune novità stilistiche che avevamo già visto con altri device dell’azienda maggiore e soprattutto garantisce un sostanziale accorciamento dei tempi di avvio delle applicazioni grazie all’eliminazione di molti sotto menu. EMUI 9.0 oltretutto garantisce ad Honor 10 Lite tanta Intelligenza Artificiale che aiuta gli utenti nelle operazioni quotidiane come organizzazione dei viaggi, traduzioni ma anche acquisti online.

Honor 10 Lite: fotocamera anteriore da 24MPx con AI

Una delle peculiarità che Honor ha voluto sottolineare in questo Honor 10 Lite riguarda il comparto fotografico. Se al posteriore siamo in presenza di un doppio sensore da 13MPx con apertura focale da f/1.8 a cui si affianca un sensore secondario per la profondità da 2MPx con apertura focale da f/2.4, è senza dubbio all’anteriore che Honor potrebbe stupire con una cam singola ma da ben 24MPx con apertura focale da f/2.0 e soprattutto l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale. Per questa abbiamo il riconoscimento di ben 8 categorie di scenari, tecnologia per la compensazione dell’esposizione e il cosiddetto 3D Portrait ossia il ritratto con diverse opzioni di luminosità.

Le prime impressioni sono buone, Honor 10 Lite, scatta nella media con un buon riconoscimento delle scene sia per la cam doppia al posteriore che per quella anteriore. I video possono spingersi fino a 1080p ma con la possibilità di girarli a 60fps. Presente anche una modalità Notte specifica che garantisce una stabilizzazione dell’immagine specifica grazie all’Intelligenza Artificiale proprio per gli scatti con poca luce senza la necessità di appoggiarsi ad un treppiedi.

Infine parliamo della batteria visto che Honor 10 Lite possiede una 3.400 mAh che grazie ad un’ottimizzazione della EMUI e all’ormai collaudato Kirin 710 garantisce un’elevata autonomia almeno in questi primi giorni di utilizzo garantendo ben oltre la giornata di utilizzo anche intenso con rete 4G LTE in sessioni prolungate di gioco e di navigazione. Peccato per la presenza ancora nel 2019 della porta MicroUSB. Capisco la necessità di mantenere il prezzo in un certo range ma gli utenti ormai sono aggiornati anche sulle periferiche e vedere un buon terminale come Honor 10 Lite con una porta ormai obsoleta non può che dare fastidio.

Honor 10 Lite: il prezzo incredibile

Di certo quello che risulta ancora più interessante di questo Honor 10 Lite è sicuramente il prezzo al quale l’azienda cinese ha deciso di venderlo in Italia. Parliamo infatti di 239.90€ nelle tre diverse colorazioni a partire dal prossimo 3 gennaio in tutti i maggiori distributori di elettronica e chiaramente anche su Hihonor, il negozio online ufficiale Honor. Per ulteriori informazioni ma anche per avere un quadro ancora più completo dello smartphone vi rimandiamo intanto all’articolo pubblicato su Hardware Upgrade e alla recensione in arrivo nelle prossime settimane.

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Spaghetti Fantasy: sei libri fantasy italiani che dovreste conoscere

Author: Mauro Longo Tom's Hardware

Parliamo di fantasy italiano, parliamo di sei titoli che vi incuriosiranno e, speriamo, vi colpiranno. Se amate il fantasy ma non conoscete bene la scena italiana, se volete sapere che aria tira nel settore, se volete stupire gli amici appassionati con dei regali ad hoc o anche solo essere stupiti voi stessi, questo è l’articolo che fa per voi!

E allora vediamo quali potrebbero essere i sei libri fantasy italiani su cui mettere le mani quest’anno per le feste di Natale. I proverbiali sei colpi in canna da sparare questa volta sono quelli della Rivoltella Beretta Laramie, il più italiano dei revolver, e le sei pallottole a nostra disposizione sono quelle dello Spaghetti Fantasy. Avete sentito bene: quando l’uomo con il tricolore incontra l’uomo con la spada, quello con la spada è un uomo morto!

Parliamo quindi di sei romanzi o raccolte di racconti scritti da autori del bel paese che rientrino nel genere fantasy in senso stretto, anche se ci concederemo qualche eccezione e tante strizzate d’occhio. Parliamo di libri più o meno famosi, di autori e autrici più o meno noti, più o meno apprezzati. Qui non ci formalizziamo e peschiamo le cose più interessanti del settore, anche se l’origine potrebbe farvi (ingiustamente) storcere il naso. Parliamo anche di libri usciti negli ultimissimi anni e che è facile recuperare in libreria o online, in modo che li possiate trovare o ordinare facilmente e averceli sottomano nelle fredde notti invernali. Parliamo infine prevalentemente di libri cartacei, ma molti di essi sono disponibili anche in versione digitale nei vostri consueti e-store.

Andiamo a cominciare!

Zappa e Spada, di Autori Vari – Acheron Books

Lo spaghetti fantasy per definizione, dodici autori nostrani più o meno conosciuti che si cimentano su un tema comune: cosa avviene se si declina all’italiana il fantasy – spesso appannaggio di autori, temi e paesaggi nordici? La risposta è che si ottiene un rimescolamento del genere con i tratti dello Spaghetti Western: basta sostituire il “Pistolero Senza Nome” con un più opportuno “Spadaccino Senza Nome” e il gioco è (quasi) fatto…

Come gli antieroi e le canaglie degli Spaghetti Western, i protagonisti di Zappa e Spada non sono eroi con motivazioni idealistiche, ma piuttosto cacciatori di taglie e canaglie di strada, mercenari e cialtroni mossi da interesse, necessità o fatalità. Il denaro e la pellaccia sono spesso i loro unici interessi, le loro imprese sono terra-terra e cruente, i personaggi cinici, trasandati e sporchi, ma in fondo verosimili. Ambientazioni e scenari sono provinciali e inospitali, i villaggi desolati e polverosi, le strade pericolose e deserte. I dodici autori della raccolta, da Giovanni De Feo a Davide Mana, da Lorenzo Fantoni a Federica Leonardi, da Mala Spina a Diego Cajelli (e tutti gli altri, bravissimi!) mettono in piedi una strana versione fantastica dell’Italia piena di popolani affamati e fratacchioni, furfanti in cerca d’ingaggio e tagliagole di campagna, laidi tavernieri che allungano il vino col veleno e fattucchieri che sbarcano il lunario curando i vitelli. Un mosaico di scene vivide e situazioni di avventura che già vanta molte imitazioni e sta per tornare con una seconda antologia!

Se la lettura di questo volume ti ispira: acquista Zappa e Spada 

Il tesoro del bigatto, di Giuseppe Pederiali – Kappalab

Se Zappa e Spada è il punto di arrivo di un certo tipo di fantasy all’italiana, dove collocare quello di partenza?

Mettendo da parte il Margutte e l’Orlando furioso, i Cantari medievali e le storie di paladini, il fantastico di Calvino e la favolistica europea e mediterranea, una delle principali radici del moderno fantasy all’italiana è quella venuta fuori dalla fervida penna di Giuseppe Pederiali. Tra gli anni ’70 e ’80 dello scorso secolo, Pederiali pesca a piene mani nell’Italia pecoreccia di Brancaleone da Norcia, Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno, e ci restituisce paesaggi puntellati di castelli, borghi, villaggi e rovine, tra boschi e monti selvaggi, coste soleggiate e fiumi fangosi, solcati da barconi scalcagnati e chiatte da pescatori. Siamo in questo caso molto più vicini al Decamerone che alle vicende di Re Artù, più al Guerin Meschino che al Signore degli Anelli, ed è davvero semplice notare come il fantasy raccontato da questo autore d’eccezione sia davvero profondamente radicato nel nostro folklore, nella nostra tradizione, nella nostra storia e nel nostro paesaggio.

Dei vari libri più propriamente spaghetti fantasy di Pederiali, Le città del diluvio (1978), Il tesoro del Bigatto (1980) e La Compagnia della Selva Bella (1983), è soprattutto il secondo ad aver ottenuto il consenso più ampio. Attraverso le paludi e i corsi d’acqua attorno al Po si snoda una vicenda intricata e cialtronesca tra popolani e diavolacci, santi e regine, alla ricerca del misterioso tesoro citato nel titolo. Una pietra miliare del genere che di recente è stata ripubblicata, il che vi permette di recuperarla con facilità! Imperdibile.

Se la lettura di questo volume ti ispira: acquista Il tesoro del Bigatto

La battaglia di Campocarne, di Roberto Recchioni – Mondadori

La serie YA (che simula una delle esclamazioni più ricorrenti del parlare dei protagonisti, ma ammicca all’acronimo Young Adults) si compone ad oggi di questo volume e del suo seguito, usciti tra il 2015 e il 2017. Il tono e lo stile, l’ambientazione e i temi dei romanzi di Recchioni sono molto simili a quelli dei vari racconti di Zappa e Spada, e disegnano un mondo secondario estremamente simile a un’Italia medievale cruda, violenta e cialtronesca (esattamente “Attalya”), fatta di nomi di città, contrade e personaggi che richiamano direttamente quelli italici: Serravalle, Altopasso, Foresta Vecchia e così via…

Il romanzo è una storia di formazione calata in un contesto low fantasy, parla di eroismo e disillusione, sogni di avventura e cinismo, ma lo fa con una certa ironia di fondo che stempera anche i passaggi più amari. Tra la faida di due signorotti inutili e presuntuosi si dipanano le vicende di Stecco, che vuole unirsi alla Compagnia dei Giovani Avventurieri del “Granduomo”, della vecchia Mannaia e del gigantesco Incappucciato.

La battaglia di Campocarne è di certo un romanzo derivativo, che pesca da Abercrombie, Lynch e Martin e modella la materia sempre cangiante del fantasy in qualcosa di grezzo, duro, aspro e realistico… eppure sempre di fantasy si tratta, e alla fine tra il fango e il sangue avviene il riscatto dell’eroe e tutte le cose vanno al proprio posto.

In attesa, ovviamente, che i guai ricomincino con “L’Ammazzadraghi”, il seguito diretto della vicenda…

Se la lettura di questo volume ti ispira: acquista La battaglia di Campocarne

Le mura di Cartavel, di Simone Laudiero – Edizioni Piemme

Dalle regioni del pecoreccio e del low fantasy passiamo a qualcosa di più canonico, alto e solare: Con la saga de Gli Eroi Perduti, Simone Laudiero ci offre un high fantasy mediterraneo ben scritto e appassionante, pensato per lettori e lettrici anche giovani… insomma avventure ad ampio respiro, eroiche, colme di magie, ragazzi predestinati e profezie. Come ai bei vecchi tempi!

Parliamo in particolare di Le mura di Cartavel, primo episodio di una trilogia in via di realizzazione, ma accompagnata da una novella prequel già uscita che ci mostra l’origine della protagonista della storia.

Quello di Laudiero è un fantasy italiano che risulta al contempo fresco e arioso, emozionante e originale, esotico e avvincente, immaginifico e scorrevole da leggere. La scrittura è molto curata e professionale, e l’autore sceglie volutamente un impianto affabulatorio piuttosto che immersivo, ma soprattutto capace di trasmettere un’atmosfera positiva e solare che si fa apprezzare da subito… be’ certo, fino al colpo di scena finale naturalmente!

L’ambientazione scelta è una specie di ponente magico e misterioso, con richiami sia alle atmosfere classiche che a quelle rinascimentali, a quelle in stile arabeggiante e a quelle degne di un oltremare tropicale, con città antiche che torreggiano sulla costa, velieri, assedi e grandi imperi in conflitto.

In poche parole, l’inizio di una bella saga, composta da due opere che si divorano rapidamente, in attesa del seguito!

Se la lettura di questo volume ti ispira: acquista Le mura di Cartavel

Le lame di Myra di Licia Troisi – Mondadori

Non si può parlare di fantasy italiano se non si parla, nel bene o nel male, di Licia Troisi. In questo caso prendiamo la sua ultima creazione, la Saga del Dominio, una epica vicenda fantasy ambientata in una versione alternativa del nostro mondo durante l’era glaciale e di cui Le lame di Myra è il primo capitolo.

Il romanzo non può non ricordare – neppure al lettore più benevolo – altre opere della stessa autrice, e in particolare il suo esordio Nihal della Terra del Vento. Per fortuna in questo caso il mondo del Dominio non è un ottagono con il cattivo al centro, e ha delle pretese di verosimiglianza. Anche la scrittura dell’autrice, sempre piana e scorrevole, è molto migliorata dopo una ventina di romanzi e le vicende sono più composite di tanti delle opere precedenti.

Amati dai lettori più smaliziati e denigrati dai puristi del fantasy e del gritty realism, della scrittura immersiva e del più crudo sword & sorcery, non si può dire che i romanzi della “regina del fantasy italiano” non abbiano dei pregi: con una grande semplicità di scrittura e di tematiche, e la capacità di parlare in maniera universale di emozioni e sentimenti, i suoi libri sono dei veri e propri “voltapagine” che si sono fatti strada nel cuore di tanti e hanno portato il fantasy italiano dove non era mai giunto prima…

Anche nelle vicende di Myra ritorna poi un elemento caratteristico delle storie della Troisi: una grande attenzione all’empowerment femminile, con eroine sempre testarde, che non rispettano lo status quo, che fanno di testa propria e non hanno bisogno di un uomo che le protegga, forse l’aspetto che più hanno in comune con la loro autrice ed emoziona i suoi tanti lettori.

La Saga del Dominio è ancora un high fantasy “vaniglia”, non neghiamolo, ma abbiamo qui l’impressione di essere di fronte a una soglia, l’ultima soglia che la più grande scrittrice italiana di fantasy debba superare. Tutti i temi e lo stile maturati in questi anni di regno incontrastato nelle librerie sono adesso concentrati e sublimati in questa ultima trilogia, che racchiude e distilla tutta la sua produzione precedente. Adesso è il momento per la regina del fantasy di staccarsi dal passato e tentare qualcosa di nuovo: il peggio è passato, noi sappiamo che ce la può fare!

Se la lettura di questo volume ti ispira: acquista Le lame di Myra

Questo non è un romanzo fantasy di Roberto Gerilli – Plesio Editore

Nonostante il titolo, Questo non è un romanzo fantasy È un romanzo fantasy, di quel particolare genere fantasy detto “intrusivo”. Dal magico mondo de Le cronache di Falcograd, quattro eroi fantasy classici – che più classici non si può – arrivano nel nostro mondo e si ritrovano… a Lucca Comics & Games, sperduti in mezzo alla calca. Gli eroi di Falcograd sono alla ricerca del loro creatore, il giovane scrittore Filippo Mengarelli. Ne vedremo delle belle…

Ehi, un momento: riavvolgiamo il nastro, perché le cose sono molto più complesse di così! In realtà questo libro non racconta una singola storia, ma parla senza troppe metafore dell’intera piccola e media editoria del fantastico italiano, di lettori, fan, illustratori, critici, recensori, editori e soprattutto autori: tutti quegli appassionati folgorati dal fantasy che provano a pubblicare qualcosa nell’asfittico panorama letterario del nostro paese. È un libro amaro, sarcastico, disilluso…

No, non è vero, riavvolgiamo il nastro un’altra volta! Questo non è un romanzo fantasy è un libro ironico e spensierato, che gioca con tutti i cliché del fantasy italiano, dentro e fuori i libri: ci trovate dentro i personaggi più banali, le vicende più trite, gli spiegoni, le cataste di romanzi fantasy troppo uguali tra loro che affollano le fiere di settore, i blog, le fanfiction, le polemiche online, il sottobosco dell’editoria e così via… Il tutto trattato sempre con leggerezza e molta intelligenza, fondendo di continuo il livello della voce narrante e quello della storia, parlando al lettore e alludendo allo scrittore, raccontando un mondo che tutti gli appassionati del genere conoscono bene, smontandolo, scherzandoci su, e infine ridandogli la giusta dignità che merita…

Geniale, divertente, perfettamente azzeccato e ben scritto, Questo non è un romanzo fantasy è un po’ il libro che racchiude tutto quello che non ha trovato spazio in questo articolo: le centinaia di libri fantasy italiani usciti negli ultimi anni e che somigliano fin troppo a Le cronache di Falcograd.

Se la lettura di questo volume ti ispira: acquista Questo non è un romanzo fantasy

Questo lo stato dell’arte del fantasy italiano alla fine del 2018. Ci sarebbe molto altro da dire, ma le nostre pallottole sono solo sei e dobbiamo fermarci qui.. ma torneremo sicuramente ad affrontare l’argomento anche nel nuovo anno!

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Kingdom Hearts 3 e PS4 Pro: ecco l’edizione speciale della console Sony

Author: Nicola Armondi Tom's Hardware

Finalmente, Sony e Square Enix hanno annunciato che la PS4 Pro Limited Edition di Kingdom Hearts 3 arriverà anche in occidente e non sarà limitata al solo mercato giapponese. Il device, ornato con un’acquaforte a tema Kingdom Hearts 3, conterrà un controller, una HDD da 1 TB e, ovviamente, una copia del gioco che sarà rilasciato il prossimo mese.

Qui sotto potete vedere le immagini della console e del controller (anch’esso speciale). L’attesa per il capitolo finale della Dark Seeker Saga è stata lunga e molti fan potrebbero decidere di festeggiare proprio con questa versione ultra-speciale.

Questa versione viene venduta a 400$ (ovvero il prezzo standard di una PS4 Pro: una vera offerta, quindi). Vi ricordiamo che Kingdom Hearts 3 sarà disponibile a partire dal 29 gennaio 2019 per PlayStation 4 e Xbox One.

Se l’edizione speciale è un po’ troppo, forse possiamo optare per la versione liscia di Kingdom Hearts III: il divertimento non sarà minore!