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Razer Phone 2 review: Worthy upgrade?


Is the Razer Phone 2 much of an upgrade over the previous version? Adam walks through some of the changes, focusing on one major one – build material. Read the full review at PCWorld.com:
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Intel Sunny Cove: la nuova architettura per i processori 2019

Author: IlSoftware.it

Il prossimo anno Intel immetterà sul mercato processori Core e Xeon costruiti attorno a una nuova architettura, battezzata Sunny Cove.
I nuovi chip integreranno nuovi set di istruzioni utili per accelerare specifici (ma piuttosto comuni) carichi di lavoro come le attività di compressione e cifratura dei dati.
I tecnici dell’azienda di Santa Clara hanno dimostrato che in fase di compressione le nuove CPU saranno in grado di superare del 75% le performance dei processori di precedente generazione.

Da quando, nel 2015, Intel ha presentato l’architettura Skylake basata su processo costruttivo a 14 nm, nelle successive iterazioni si sono aumentate le frequenze di clock e introdotta una migliore accelerazione hardware per i codec più utilizzati (Kaby Lake), si è aumentato il numero di core (Coffee Lake) e migliorato il chipset (Whiskey Lake).
Non si sono però registrate modifiche rivoluzionarie rispetto a Skylake tanto che il numero di istruzioni per ciclo (IPC) è rimasto sostanzialmente invariato.

Al contrario la nuova architettura Sunny Cove è ottimizzata in vista dell’introduzione del processo costruttivo a 10 nm del quale tanto si è parlato ma che ha subìto diversi rinvii: I processori Intel a 10 nm potrebbero avere vita breve: grande impegno sul processo EUV a 7 nm.Sebbene Sunny Cove sia essa stessa derivata da Skylake, essa permetterà di eseguire un maggior numero di istruzioni in parallelo con una minore latenza. Buffer e cache risulteranno inoltre significativamente ampliati.

La cache L1, ad esempio, sarà il 50% più grande rispetto a Skylake; estensione rilevante anche per la cache L2 la cui dimensione dipenderà però dal singolo processore e dal segmento di mercato cui esso si rivolge.
Gli ingegneri di Intel hanno anche riorganizzato le unità di esecuzione tanto che le CPU Sunny Cove disporranno di due unità accessorie deputate alla gestione delle istruzioni x86 LEA, molto versatili e utili per svolgere operazioni aritmetiche come il calcolo degli indirizzi di memoria.

Mentre Skylake può eseguire due istruzioni load e uno store per singolo ciclo, Sunny Cove gestirà due load e due store; inoltre, supporterà le istruzioni AVX-512 che aprono la strada a tanti nuovi scenari, ad esempio per il calcolo vettoriale e l’elaborazione dei carichi di lavoro relativi alla realizzazione e al funzionamento di reti neurali.

Sunny Cove introdurrà inoltre la prima modifica di grande respiro da quando AMD ha lanciato le estensioni a 64 bit x86-64 nel 2003: sebbene gli indirizzi di memoria siano a 64 bit, i bit di informazione realmente utilizzati – ad oggi – sono solo 48 quindi lo spazio di indirizzamento virtuale è limitato a 256 TB, così come il quantitativo di memoria fisica utilizzabile.
Con Sunny Cove i bit effettivamente utilizzati diventano 57 portando a 128 Petabyte lo spazio di indirizzamento virtuale e a 4 Petabyte la memoria fisica installabile.

Le prime CPU Core Sunny Cove saranno disponibili nella seconda metà del 2019; nel 2020 saranno seguite da Willow Cove e nel 2021 da Golden Cove che tra le varie cose migliorerà drasticamente le prestazioni 5G.

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TIM Iron: ecco la nuova offerta con 30GB di traffico e minuti illimitati. Costi e dettagli

Author: Le news di Hardware Upgrade

TIM vuole battere tutti ma soprattutto vuole più clienti possibili. Sembra questa la principale prerogativa della nuova offerta che l’operatore italiano sta realizzando per tutti coloro che vorranno realizzare una portabilità proprio in TIM e dunque decideranno di considerare il fatto di voler acquistare una SIM con l’operatore a discapito degli altri. In questo caso la nuova offerta prevede un prezzo di altri tempi che solo Iliadho.mobile erano riuscite a fare e che ora invece viene proposto anche da TIM.

Parliamo della nuova offerta TIM Iron che prevede la possibilità per chi proviene da Iliad e dagli altri operatori virtuali di attivare sul proprio bundle addirittura la bellezza di 30GB di traffico dati come somma dei classici 3GB per l’offerta base a cui verranno aggiunti altri 27GB gratuitamente, sotto rete appunto TIM a cui verranno aggiunte anche le chiamate illimitate verso tutti. Il costo? Solo 6,99€ al mese per sempre. Vediamo tutti i dettagli.

TIM Iron 30GB

  • Minuti illimitati di chiamate verso tutti i numeri nazionali fissi e mobili
  • 30GB (3GB + 27 GB Giga Free=30GB) di traffico dati sotto rete 4G di TIM
  • COSTO: 6,99€ al mese
  • OPERATORI di provenienza: ILIAD e OPERATORI VIRTUALI
  • DOVE ATTIVARLA: nei punti vendita TIM o online con “Passa a Tim con Operatore”
  • COSTO di attivazione: 12€ invece di 32€
  • COSTO della SIM: 10€ anche se potrebbe variare in base al negozio

Questa offerta risulta attivabile dagli utenti che decideranno di portare il proprio numero in TIM realizzando dunque la classica portabilità da altri operatori come Iliad o quelli virtuali e dunque non attivando un nuovo numero. Oltretutto TIM accetterà solamente utenti con una SIM proveniente dai gestori nominati nell’offerta e non permetterà di attivare questa precisa proposta se si proviene da Vodafone o anche altri operatori.

Come sempre nei casi di offerte come queste gli utenti potranno usufruire delle soglie mensili senza dover incorrere in limitazioni anche se in questo caso i minuti illimitati dovranno essere utilizzati nel buonsenso. Oltretutto i minuti e i GB inclusi nell’offerta potranno essere usati anche in Europa con l’unica limitazione del fatto che per la classica formula del roaming dei 50GB di traffico dati si potrà avere al massimo 5,2GB.

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Detroit: Become Human supera le 2 milioni di copie vendute

Author: Nicola Armondi Tom's Hardware

Sony e Quantic Dream hanno annunciato che, a partire dalla release del gioco durante il mese di maggio, Detroit: Become Human ha superato le due milioni di copie vendute. L’informazione è stata condivisa tramite Twitter, come potete vedere qui sotto.

Per quanto accanto ai numeri segnati da altre esclusive first-party PlayStation 4, come God of War o Marvel’s Spider-Man, non sembri un risultato incredibile, dobbiamo considerare che si tratta di un’opera molto più narrativa e con elementi di gameplay non particolarmente strutturati. Il pubblico di riferimento è minore e i due milioni è un valore di tutto rispetto.

A supportare questa tesi, vi è anche il fatto che Detroit è il gioco Quantic Dream più rapidamente venduto. Quantic Dream ringrazia i fan, PlayStation e tutto il team che ha lavorato all’opera: tutti loro hanno reso Detroit un successo.

Detroit: Become Human può essere recuperato a questo indirizzo a un prezzo di tutto rispetto!

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Persone che potresti conoscere: profili Facebook senza segreti

Author: IlSoftware.it

Il social network per antonomasia, Facebook, stila un elenco chiamato “Persone che potresti conoscere“. Accessibile da questa pagina, mostra in prima battuta una lista di persone che ci hanno inviato richieste di amicizia ma alle quali non si è ancora risposto.
Appena più sotto, Facebook propone il riquadro “Persone che potresti conoscere” all’interno del quale si possono trovare nomi di amici di amici o loro conoscenti.
Molto spesso, però, tra i suggerimenti di amicizia vi sono nominativi del tutto sconosciuti, persone che si sono incontrate in un locale pubblico, sul posto di lavoro, durante una riunione scolastica, durante un viaggio organizzato e in molte altre situazioni.

Come fa Facebook a conoscere chi si è incontrato nella vita reale se con le persone suggerite non si sono mai scambiati né numeri di telefono né si è fatta alcuna presentazione?
Passi per le amicizie in comune con altri contatti ma come può Facebook consigliare persone che si sono incontrate anche una sola volta, spesso per caso?

Vi ricordate il caso del medico di cui avevamo parlato qualche tempo fa? Come spiegato nell’articolo Numeri di telefono su Facebook e WhatsApp: un caso eclatante, alcuni pazienti della psichiatra si sono visti segnalare automaticamente su Facebook, con tanto di nomi e cognomi, i profili di altri clienti dello stesso studio. Evidenti problemi si sono presentati per ciò che concerne il tema della riservatezza che impone la professione medica.
L’interconnessione fra i database di WhatsApp e Facebook ha evidentemente reso il social network di Mark Zuckerberg ancora più abile ed efficace nella costruzione di una rete relazionale tra utenti, anche fra coloro che non si conoscono direttamente.
Ma se i Garanti Privacy hanno sollecitato Facebook ad astenersi dal praticare una commistione con i database di WhatsApp (WhatsApp non deve condividere i numeri di telefono degli utenti con Facebook), è bene tenere presente che il social network in blu può usare molti altri strumenti per scoprire legami – anche potenziali tali – tra gli iscritti.

Profili Facebook correlabili: quali gli strumenti utilizzati dal social network

A margine del noto scandalo Cambridge Analytica (vedere anche il nostro articolo Facebook e Cambridge Analytica: cosa ha insegnato lo scandalo in tema di tutela della privacy), l’azienda guidata da Zuckerberg ha presentato un memoriale da 454 pagine in cui sono illustrati per filo e per segno anche gli strumenti adoperati per mettere in correlazione i profili Facebook di singoli individui (la documentazione prodotta in risposta ai quesiti del Congresso degli Stati Uniti d’America è consultabile qui e qui).

Installando l’app di Facebook sui propri dispositivi mobili, il social network può usare i servizi di geolocalizzazione per stabilire la posizione geografica dell’utente e capire quali persone hanno visitato lo stesso luogo o si sono collegate alla medesima rete WiFi nonché stabile quali dispositivi si trovano nelle vicinanze.

Queste informazioni, peraltro utilizzate anche da altre app “social”, consentono di proporre nuovi possibili amici e comporre quella lista di Persone che potresti conoscere che talvolta lascia davvero di stucco.

Inutile dire che la foga di installare app senza controllare attentamente i permessi che esse chiedono ha contribuito e contribuisce ogni giorno a mettere nelle mani di Facebook informazioni di grande valore e, spesso, suggerire correlazioni che impattano direttamente con la propria privacy.
Facebook e privacy sono termini antitetici, si sa, ma vale la pena ricordare che usare eventualmente la versione web – quindi da browser – anche sui dispositivi mobili permette di limitare la raccolta di dati che viene posta in essere.

Cosa Facebook sa di noi? Tanto, se ovviamente si è iscritti al social network, se si è installata l’applicazione Facebook sui propri dispositivi mobili e se si è soliti navigare sul web restando autenticati sul social network.
Come ha ricordato anche Mozilla (Come impedire a Facebook di tenere traccia dei siti web visitati dall’utente), gli stessi pulsanti “Mi piace” o social plugin pubblicati sui siti web sono utilizzati per raccogliere informazioni sulle abitudini e sugli interessi di ciascun iscritto.

Per approfondire la faccenda, alcuni sviluppatori legati al sito Gizmodo hanno sviluppato l’app gratuita PYMK Inspector (People You May Know Inspector) che consente di rovesciare il punto di vista e stabilire che cosa Facebook sa di noi.
Scaricabile da GitHub a questo indirizzo, PYMK consente di accertare che cosa permette a Facebook di segnalare nell’elenco Persone che potresti conoscere soggetti noti o totalmente sconosciuti.
Si tratta di un’applicazione progettata per i sistemi macOS che effettua una scansione della lista di amici suggeriti ogni 6 ore stabilendo l’origine di quei collegamenti che Facebook non dovrebbe fare. In questo modo è possibile capire quando i suggerimenti appaiono, dopo aver visitato quale luogo e per quanto tempo permangono in lista.