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Smartphone caduto in acqua: è possibile rimanere folgorati?

Author: IlSoftware.it

In questi giorni anche molte testate italiane si sono affrettate a collegare un decesso avvenuto in vasca da bagno (nella fattispecie quello dell’atleta russa Irina Rybnikova) con la caduta in acqua di uno smartphone (nel caso di specie un Apple iPhone).
Un dispositivo mobile caduto in acqua che riesce a folgorare un individuo è qualcosa che fa certamente notizia e che da molti viene utilizzato per acquisire visibilità sul motore di ricerca così come su Google News ma è qualcosa che non può corrispondere al vero.
Le cause di decessi incredibili, per i quali esprimiamo il nostro più profondo dolore, come quello della Rybnikova, non sono quindi certo riconducibili a uno smartphone in sé: cerchiamo di spiegare brevemente il perché.

Uno smartphone caduto in acqua non può folgorare nessuno

Purtroppo in molti sono soliti portare i propri dispositivi elettronici anche nei luoghi più assurdi. Sì, anche in bagno. Ma cosa succede se lo smartphone cade in acqua? Assolutamente nulla, tralasciando gli eventuali danni legati al funzionamento del dispositivo mobile.

In uno smartphone non ci sono cavi a 220V che percorrono l’intera struttura del telefono e ogni singolo caricabatterie consta di un’uscita isolata rispetto all’ingresso.
Come sappiamo (l’abbiamo visto anche nell’articolo Carica batteria veloce: cosa cambia con i vari dispositivi), l’uscita di un caricabatterie per smartphone è solitamente pari a soli 5V. Anche toccando le uscite a 5V con le mani bagnate, anche in acqua salata o insaponata, è praticamente impossibile riuscire a rilevare tale minima differenza di potenziale. L’acqua potrà creare al limite solamente danni allo smartphone, nel caso in cui questo non fosse resistente all’acqua, e non certo provocare lesioni alla persona.I problemi possono semmai presentarsi quando una multipresa, un tostapane o un asciugacapelli dovessero cadere in acqua: è ovvio che questi prodotti devono essere sempre mantenuti lontani, per esempio, da una vasca da bagno. Ma è altrettanto importante specificare che in Italia è obbligatorio che ciascun impianto elettrico sia dotato di una dichiarazione di conformità. Anche negli impianti elettrici preesistenti, realizzati prima del 13 marzo 1990, è da decenni imposta per legge l’installazione di un interruttore differenziale.
Tale dispositivo offre protezione a tutela della salute umana in caso di guasto verso terra (dispersione elettrica) o folgorazione fase-terra, fornendo dunque protezione anche verso macroshock elettrico, sia diretto sia indiretto.
Già vedendo un film in cui un malintenzionato prova a causare una folgorazione al malcapitato di turno dovreste chiedervi ironicamente: “ma l’elettricista non ha installato un interruttore differenziale?” Figurarsi il danno che può provocare uno smartphone caduto in acqua.

Tragedie come quelle purtroppo ricorrenti dovrebbero piuttosto far riflettere sulla situazione in cui versano gli impianti elettrici in alcuni Paesi, soprattutto quelli in via di sviluppo o dove gli organi di controllo non svolgono bene il loro lavoro.

In ogni caso, mai portare i dispositivi elettrici o elettronici in bagno o comunque in aree a contatto con acqua e assicurarsi di tenere lontane multiprese e cavi di prolunga. Quando utilizzati, ben lontani da ambienti potenzialmente a rischio come può essere un bagno, è sempre opportuno assicurarsi delle loro perfette condizioni scartando immediatamente oggetti che dovessero presentare cavi esposti o danneggiati.

Per quanto riguarda i tentativi per “rianimare” uno smartphone caduto in acqua, il consiglio migliore resta sempre quello di spegnere immediatamente il dispositivo, rimuovere lo slot della scheda SIM e per l’inserimento di schede SD, scuotere il device per rimuovere l’acqua penetrata al suo interno e inserirlo in un sacchetto di plastica riempito di riso (meglio optare per i sacchetti che possano essere chiusi ermeticamente, lasciando solo un po’ d’aria all’interno).
Dopo aver atteso due giorni, si potrà estrarre lo smartphone precedentemente finito in acqua dal sacchetto di plastica e si potrà provare ad accenderlo.

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Samsung Galaxy S10+: ecco il design grazie a Olixar

Author: Le news di Hardware Upgrade

Samsung Galaxy S10+ sarà il modello di punta della prossima generazione di smartphone Android del produttore sud-coreano. Come per le passate generazioni, si tratterà del modello più costoso, più completo e più grande della linea, affiancandosi a Galaxy S10 e Galaxy S10 Lite.

Samsung Galaxy S10+

Ora Olixar, noto produttore di cover, ha rilasciato alcuni render che farebbero trasparire il possibile design esterno di Samsung Galaxy S10+, S10 e S10 Lite. I tre modelli si differenziano per alcuni dettagli come la presenza di una o due fotocamere anteriori e per il numero di fotocamere posteriori. In tutti i casi sembra comunque che verrà impiegato Infinity-O come tecnologia per il display.

Il nuovo Samsung Galaxy S10+ avrà quattro fotocamere posteriori che saranno più evolute rispetto a quelle di Galaxy A9. Le tipologie di obiettivi dovrebbero rimanere le medesime e comprendere un’ottica standard, una di tipo grandangolare, un teleobiettivo e un sensore di profondità. Frontalmente ci saranno due fotocamere per i selfie che saranno integrate nel display e dovrebbero garantire effetti HDR e bokeh in hardware in maniera più rapida e convincente di altre soluzioni “software”.

Galaxy S10 Plus

All’interno di Samsung Galaxy S10+ troveremo il SoC Exynos 9820 (per la versione internazionale) che dovrebbe promettere ottime prestazioni come già emerso in alcuni benchmark trapelati negli scorsi giorni. Non dovrebbero mancare almeno 6 GB di RAM e almeno 128 GB di spazio di storage per garantire agli utenti la massima flessibilità.

Il prezzo atteso è superiore ai 1000 euro, come ormai da trend assodato anche per altri modelli lanciati recentemente nella stessa fascia. La presentazione dovrebbe avvenire al MWC 2019 anche se già durante il CES 2019 a Gennaio è presumibile che saranno presenti alcuni prototipi a disposizione dei partner della società sud-coreana.

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Nintendo Switch Online punta a essere un servizio unico, diverso dagli altri

Author: Nicola Armondi Tom's Hardware

Quest’anno Nintendo ha rilasciato il suo servizio online con sottoscrizione per Nintendo Switch. Per una modica cifra, il servizio permette di giocare online e dà accesso a una libreria di opere NES. Pare però che molti fan non siano soddisfatti dell’offerta, sia in termini del servizio in sé e per sé, sia per quanto riguarda il catalogo dei giochi NES.

Se vi aspettate che Nintendo cambi la struttura e inizi a proporre un sistema simile a quello del PS Plus o del Xbox Live Gold, fareste meglio a preoccuparvi di altro. Recentemente, il presidente di Nintendo of America Reggie Fils-Aime ha affermato che Nintendo Switch Online non punta a copiare le altre compagnie.

Per quanto riguarda il catalogo di giochi, abbiamo detto in precedenza che il nostro focus ora come ora è sul contenuto NES. Questo è ciò su cui continueremo a puntare. Siamo sempre alla ricerca di modi per rendere la sottoscrizione interessante per gli utenti, quindi continuate a rimanere aggiornati in merito per vedere come si evolverà il tutto. Nintendo è una compagnia orgogliosa di se stessa e del suo operato, quindi non aspettatevi che copi quello che fanno altri. Vogliamo offrire caratteristiche uniche che i giocatori non si aspettano.

Fils-Aime parla chiaro e noi non possiamo fare altro se non sperare che il futuro di Nintendo Switch Online sia roseo e soddisfacente per i consumatori: sicuramente Nintendo ha le capacità per rendere il proprio servizio il migliore in circolazione. Voi siete iscritti? Cosa ne pensate?

Online o Offline, Nintendo Switch è sempre un’ottima console: voi l’avete già?

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IoT, il cloud diventerà uno standard nelle nostre case?

Author: IlSoftware.it

Con l’acronimo IoT (Internet of Things) si fa comunemente riferimento a quell’evoluzione nell’utilizzo della rete che consente di arricchire con funzionalità “intelligenti” oggetti normalmente incapaci di colloquiare con altri dispositivi e con gli utenti stessi. Grazie all’implementazione di algoritmi di intelligenza artificiale, i dispositivi appartenenti al mondo IoT possono addirittura “prendere delle decisioni” sulla base delle istruzioni fornite dall’utente o dagli sviluppatori.

In italiano si usa spesso il termine Internet delle Cose – altro non è che la traduzione di IoT – ad evidenziare come gli oggetti diventano intelligenti (“smart”) grazie a nuove proprietà e funzionalità (identificazione, connessione, localizzazione, capacità di elaborare dati e capacità di interagire con l’ambiente esterno). Essi, inoltre, trovano nel collegamento di rete e nell'”intelligenza” in cloud gli strumenti utili ed essenziali per comunicare.

Grazie alla presenza di una o più interfacce di rete e al firmware, il software appositamente sviluppato dal produttore e caricato nel dispositivo IoT, quest’ultimo può condividere istantaneamente i dati raccolti, assumere decisioni sulla base delle elaborazioni svolte sul cloud e diventare gestibile senza che l’utente debba trovarsi fisicamente sul posto.
L’IoT è un fenomeno in forte crescita in Italia e nel mondo: secondo l’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano nel 2017 il mercato IoT è cresciuto fino a toccare la soglia dei 3,7 miliardi di euro con un incremento del 32% rispetto al 2016.

Tanti sono infatti gli ambiti applicativi per gli oggetti intelligenti legati al mondo IoT:

Domotica
Con il termine domotica si fa riferimento alle tecnologie che aiutano a migliorare la qualità della vita in casa e più in generale negli ambienti in cui ci muoviamo tutti i giorni.
Telecamere per la videosorveglianza IP, termostati, campanelli, citofoni, sistemi di illuminazione, prese elettriche, dispositivi indossabili – solo se “smart” – sono solo alcuni esempi di prodotti IoT dall’intrinseco ed elevato valore aggiunto.I possibili campi applicativi sono però davvero sconfinati: un frigorifero intelligente può rilevare gli alimenti in esso conservati, effettuare un ordine al negoziante nel caso in cui mancasse qualcosa o comunque informare l’utente; una sveglia può trasformarsi in un oggetto intelligente in grado di suonare prima nel caso in cui sulle strade dovesse esserci più traffico del solito; un vaso può allertare l’utente nel momento in cui fosse necessario annaffiare le piante; la confezione di un farmaco può ricordare quando è il momento di assumere una medicina; scarpe da ginnastica smart possono elaborare un resoconto dell’attività sportiva giornaliera indicando velocità medie, lunghezza dei percorsi e itinerari.

Con l’aggettivo smart si identificano infatti quei prodotti che possono colloquiare tra loro e/o con i dispositivi dell’utente (smartphone, smartwatch, bracciali intelligenti,…), spesso in grado di prendere decisioni al verificarsi di alcuni eventi e sulla base di una precedente programmazione (oppure secondo quanto stabilito dall’intelligenza artificiale generalmente residente in cloud).

Smart building
Si parla di smart building per riferirsi agli strumenti e alle misure che permettono di garantire maggiore sicurezza, stabilità, economicità, ottimizzazione energetica e tutela dell’ambiente nella costruzione e nella gestione di un edificio. Grazie all’Internet delle Cose si può implementare una rete intelligente di dispositivi elettronici progettati per monitorare e controllare in tempo reale l’impianto meccanico, elettrico, di illuminazione e altri sistemi.

Monitoraggio in ambito industriale
Il concetto di Internet degli oggetti trova la sua naturale applicazione, com’è ovvio, in ambito industriale. L’utilizzo di sensori collegati alla rete permette di monitorare i processi industriali, ottimizzare la produzione, comprendere quali possono essere i punti deboli e i margini di miglioramento, essere costantemente informati su situazioni critiche o potenzialmente pericolose sulla base dei parametri raccolti.

­- Automotive
Il mercato automobilistico sarà letteralmente travolto dalle innovazioni che portano con sé gli oggetti IoT. Sono in fase di studio interfacce cloud capaci di processare i dati in entrata e uscita dai sensori distribuiti nel mezzo e sulla strada. Le auto a guida autonoma potranno dialogare con gli altri veicoli sulla carreggiata e, in generale, con il contesto circostante.

­- Smart health
Un assaggio di smart health lo ha già chi acquista uno smartwatch dotato di sensori in grado di monitorare la frequenza cardiaca e gli altri parametri vitali. Smart health è però, in generale, il concetto di IoT applicato alla medicina: braccialetti e smartwatch tecnologicamente avanzati potranno essere adoperati per raccogliere dati sullo stato di salute dei pazienti anticipando le situazioni critiche prima che esse possano manifestarsi.

­- Telemetria
I dispositivi IoT possono acquisire volumi elevati di dati di telemetria e trasferirli sul cloud per l’archiviazione o l’elaborazione. Inserendo questi oggetti, per esempio, nelle macchine usate nei vari settori dell’industria, del commercio e dei servizi si possono ottenere funzionalità di telecontrollo, monitoraggio, diagnostica, marketing e analisi.

­- Pagamenti tramite smartphone
Un ultimo esempio concreto di dispositivi IoT sono i POS e gli smartphone dotati di chip NFC connessi a Internet. Semplicemente sfiorando il registratore di cassa o il terminale di pagamento con il proprio telefono si può oggi autorizzare un pagamento, in modalità contactless e senza metter mano al portafogli per estrarre, ad esempio, una carta di credito. Tutto si svolge in cloud e la transazione è autorizzata automaticamente senza che l’esercente conosca gli estremi del mezzo utilizzato per saldare il debito (carta di credito, di debito, PayPal,…): NFC cos’è come funziona e a che cosa serve.

IoT: il cloud di Aruba e l’esempio Smart Domotics

Aruba Cloud mette a disposizione dei clienti gli strumenti essenziali per gestire i dispositivi IoT in modalità remota, coadiuvarne e orchestrarne il funzionamento, metterli nelle condizioni di prendere decisioni grazie anche agli algoritmi di intelligenza artificiale.

IoT, il cloud diventerà uno standard nelle nostre case?

Un esempio di successo è Smart Domotics, un’azienda tutta italiana nata con l’obiettivo di progettare, produrre e commercializzare soluzioni made in Italy per la domotica e il risparmio energetico.

La mission di Smart Domotics è quella di proporre sul mercato soluzioni innovative che possano coniugare comfort, tecnologia e semplicità, in grado di essere funzionali al risparmio energetico dell’utente residenziale, aziendale o della pubblica amministrazione.

IoT, il cloud diventerà uno standard nelle nostre case?

Smart-Dom è un apparecchio elettronico che si installa in modalità non invasiva nel quadro elettrico generale di un edificio, nuovo o di vecchia costruzione. Svolge un monitoraggio continuo sui consumi energetici e sui parametri ambientali: si tratta di una vera e propria soluzione per l'”efficienza energetica 4.0″ che grazie al monitoraggio, all’acquisizione di dati e all’archiviazione di questi in cloud permette all’utente finale di analizzare il consumo e intervenire di conseguenza per evitare gli sprechi.

Il dispositivo invia i dati raccolti alla piattaforma cloud di Aruba e li mostra su un pannello di controllo online: il cliente può così controllare dove avviene lo spreco e intervenire per ridurlo.

IoT, il cloud diventerà uno standard nelle nostre case?

Basti pensare che Smart-Dom integra una funzione anti-distacco del contatore (per non rimanere al buio e non subire disagi in caso di sovraccarichi); può spostare i consumi nei momenti di maggiore produzione di energia elettrica nel caso di edifici dotati di impianti fotovoltaici o basati sulle rinnovabili; può dialogare con le pompe di calore per abbattere i consumi; può ottimizzare i costi di produzione di acqua calda sanitaria; dispone di una funzionalità di termostato intelligente; aiuta ad ottenere “tre stelle” sulla base di quanto indicato nella normativa CEI 64-8; permette di accendere e spegnere l’impianto di climatizzazione a distanza e molto altro ancora.

IoT, il cloud diventerà uno standard nelle nostre case?

Così come fanno altri oggetti connessi, un dispositivo come quello qui presentato a titolo esemplificativo riveste principalmente il ruolo di sensore e di hub intelligente capace a sua volta di colloquiare con altri device.
L'”intelligenza” vera e propria è spostata sul cloud: qui – sui server remoti forniti da Aruba – vengono svolte le elaborazioni più impegnative.

È questo il trait d’union tra cloud e IoT: gli oggetti smart connessi alla rete sono dotati della potenza di calcolo necessaria e sufficiente per raccogliere i dati e ricevere le istruzioni a seguito dell’elaborazione dei dati acquisiti. L’elaborazione dei dati (talvolta si può avere a che fare con quantitativi di dati davvero massivi – i cosiddetti big data -, specie se provenienti da una vasta schiera di sensori) viene invece condotta in cloud per estrapolare informazione da una mole di dati spesso eterogenei.

Nel caso di Smart Domotics, i dati acquisiti vengono gestiti in maniera automatizzata sui server Aruba Cloud per poi presentare all’utente i risultati delle analisi.

IoT, il cloud diventerà uno standard nelle nostre case?

Da un unico pannello di controllo web gli utenti possono monitorare, controllare e supervisionare i consumi energetici mettendo eventualmente in campo azioni correttive, tagliare i costi fissi grazie anche alla riduzione dei sovraccarichi del contatore, gestire gli impianti a distanza, configurare la ricezione di notifiche e alert via email o SMS per controllare eventuali disservizi, blocchi o malfunzionamenti.

Smart-Dom è un progetto totalmente basato sulla connettività, un chiaro esempio di come l’Internet delle Cose possa aiutare a sviluppare idee remunerative e allo stesso tempo eco-friendly.

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Sconti Aliexpress: le imperdibili occasioni del 12-12

Author: Le news di Hardware Upgrade

Dicembre si conferma il mese dell’anno più impegnativo per i bilanci personali e familiari. I regali di Natale e la chiusura dell’anno sono tra le voci di spesa più importanti. Perché allora non approfittare degli sconti Aliexpress per il 12 dicembre? Mercoledì 12 è il giorno giusto per fare i tuoi acquisti nel grande marketplace cinese. Si tratta infatti di un giorno fortunato per eccellenza che Aliexpress condivide con tutti i clienti. In Cina è diffusa la credenza secondo cui i doppi numeri in sequenza portino fortuna. Esiste un detto popolare che recita “le cose buone arrivano in coppia”. Per festeggiare il 12/12 lo shop propone una serie di sconti sugli articoli delle varie categorie, dall’abbigliamento agli accessori fino ai dispositivi tecnologici.

12-12: cosa comprare su Aliexpress

Aliexpress funziona come un grande marketplace. I venditori hanno a disposizione la vetrina dello shop e si adeguano alle sue regole di trasparenza. Gli acquisti sono cioè sicuri e garantiti e gli acquirenti sono sempre tutelati. Grazie a questa politica lo shop riesce a vendere più di 100 milioni di articoli diversi. Ma cosa comprare su Aliexpress senza perdersi o annegare nella marea ti proposte? Cellulari e tablet di marchi come Xiaomi, Huawei, Lenovo e Apple sono tra i prodotti più venduti. Al momento dell’acquisto di un iPhone, per esempio, puoi tranquillamente verificare se si tratta di un telefono originale o di un fac-simile. Il motivo per cui gli sconti Aliexpress sugli iPhone sono molto convenienti e lo saranno ancora di più il 12 dicembre è molto semplice: si tratta di telefoni ristrutturati. La politica Apple impedisce la vendita di articoli con difetti alle componenti esterne come il rivestimento o lo schermo. I venditori di Aliexpress sostituiscono le parti con piccoli difetti e mettono in vendita gli iPhone nuovi a prezzi molto convenienti.

Se non ti interessano gli iPhone, nello shop sono in vendita anche marche orientali affidabili tra cui: • Jiayu • HTC • Meizu Gli sconti Aliexpress sugli smartphone sono davvero convenienti e ti permettono di fare i tuoi acquisti senza preoccuparti troppo della spesa. Se non hai mai fatto un acquisto nello shop, controlla la valutazione dei venditori prima di procedere. Aliexpress attribuisce ad ogni suo venditore un punteggio derivante dai feedback genuini lasciati dagli utenti. In questo modo, fai una selezione dei venditori con le migliori recensioni e scegli quello che ti soddisfa di più. Data la quantità di prodotti in vendita, potrebbe risultare difficile orientarsi tra le offerte del 12-12. In questo caso puoi ridurre il tempo da dedicare alla ricerca usando i coupon Aliexpress, i quali infatti ti consentono una riduzione immediata sul prezzo dell’articolo prescelto, direttamente nel tuo carrello di spesa. In questo modo velocizzi lo shopping e non ti lasci sfuggire le promozioni in corso. Quali sono gli articoli più richiesti di questo Dicembre? Le cover per il tuo dispositivo.

Cover Aliexpress: tutte le cover per iPhone e smartphone

Hai comprato un cellulare e vorresti abbinare una cover? Oppure vuoi regalare delle cover per Natale? Il 12 dicembre accedi ad Aliexpress e compra: • cover per iPhone 5s, 6 e 7 • cover per iPhone X • cover per Huawei P8 lite e P9 lite La gamma di cover è davvero ampissima, da quelle semplici in silicone a quelle in cuoio con chiusura a portafoglio, da quelle posteriori a quelle a copertura piena. Non solo, puoi scegliere i modelli anti urto, quelli resistenti alla sporcizia, quelli impermeabili e persino quelli con apertura a libro.

L’assortimento include anche le cover compatibili per telefoni dei marchi LG, Nokia, Lenovo, Motorola e Samsung. Per comprare la cover giusta devi solo verificare che Aliexpress abbia a disposizione il tuo modello, ma con la vasta scelta dello shop è difficile non trovarle. È importante sapere anche che lo shop inoltre prevede la formula della spedizione gratuita con consegna in 15/26 giorni. In alternativa puoi richiedere la consegna con corriere molto più rapida.