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Google Documenti: i trucchi per utilizzarlo al meglio

Author: IlSoftware.it

Google Documenti è indubbiamente uno dei migliori strumenti disponibili online per creare e modificare i documenti. Come gli altri componenti della suite online di Google, anche Documenti, o Google Docs in inglese, porta con sé una serie di vantaggi.

Innanzi tutto, Google Documenti provvedere a salvare continuamente il lavoro: ogni volta che si digita un tasto o si apporta una qualunque variazione al documento, l’intervento viene immediatamente salvato. Nel caso in cui il proprio sistema dovesse andare in crash o dovesse venire meno l’erogazione dell’energia elettrica (ad esempio sui sistemi desktop in contesti in cui non viene utilizzato un gruppo di continuità o UPS), basterà accedere a Google Documenti da qualunque dispositivo per trovare il file sul quale si stava lavorando lì dove lo si era lasciato.

Google Documenti è utilizzabile da browser web e può essere adoperato senza installare alcun componente aggiuntivo. Inoltre, nasce per facilitare la modifica in tempo reale dei documenti condividendo i file con altre persone.
Con un clic sul menu File quindi su Cronologia versioni, Vedi la cronologia delle versioni, è possibile accedere a una finestra che contiene l’elenco completo di tutte le revisioni del documento.

Nella colonna a destra sono indicate le versioni del documento insieme con data e ora di modifica oltre al nome dell’utente che è intervenuto sul contenuto del file.

Trucchi e segreti per usare al meglio Google Documenti

1) Usare Google Documenti in modalità offline e trasformarlo in un’applicazione a sé stante
Non tutti sanno che Google Documenti è comunque utilizzabile da browser web in modalità offline, quindi anche in assenza della connessione Internet. Basta infatti accedere alla home page di Google Drive, fare clic sull’icona raffigurante un piccolo ingranaggio, scegliere Impostazioni quindi attivare la casella Documenti, Fogli, Presentazioni e Disegni Google su questo computer in modo da poterli modificare offline.

Com’è ovvio nel caso in cui la connessione di rete non fosse disponibile, le modifiche apportate al documento non potranno essere salvate automaticamente. Lo saranno non appena il dispositivo in uso tornerà ad essere connesso alla rete Internet.

Per maggiori informazioni è possibile fare riferimento al nostro articolo Usare documenti Google, Drive e Gmail offline che spiega come utilizzare in modalità offline tutti gli strumenti messi a disposizione da Google.
Non solo. Ricorrendo al trucchetto illustrato nell’articolo Come aggiungere Gmail sul desktop è possibile far sì che Google Documenti sia richiamabile dalla barra delle applicazioni di Windows, in una finestra a sé stante e senza gli elementi grafici propri del browser web.

2) Creare rapidamente un nuovo file dalla barra degli indirizzi del browser
Per richiedere a Google Documenti la creazione rapida di un nuovo documento vuoto, è possibile digitare doc.new nella barra degli indirizzi del browser.
Maggiori informazioni nel nostro articolo Google Documenti: come creare rapidamente un nuovo file.

3) Dettare i testi usando i comandi vocali
Google Documenti può contare sull’ottimo motore per il riconoscimento vocale sviluppato dai tecnici dell’azienda di Mountain View.
Accedendo al menu Strumenti quindi selezionando la voce Digitazione vocale si può dettare il testo da scrivere: Google Documenti provvederà a riconoscere il parlato e a trasformarlo in testo modificabile.
Nell’articolo Riconoscimento vocale, come dettare testi senza installare nulla abbiamo analizzato nel dettaglio il funzionamento dello strumento di riconoscimento vocale integrato in Google Documenti. Dettare testi, anche lunghi e complessi, non sarà più un problema e lo si potrà fare direttamente utilizzando il microfono del PC.

Il motore sul quale si basa Google Documenti consente di usare comandi come punto, virgola e punto interrogativo insieme con tutte le indicazioni vocali utili per formattare il testo secondo le proprie esigenze.

L’elenco dei comandi vocali che possono essere sfruttati per scrivere il documento senza mai mettere mano alla tastiera sono raccolti in questa pagina di supporto.

Suggeriamo di verificare quanto indicato in corrispondenza delle sezioni Aggiungere la punteggiatura e Passaggio 3: utilizza i comandi vocali.

Il meccanismo di riconoscimento vocale di Google Docs è utile ogniqualvolta si dovesse trasformare in testo modificabile qualunque registrazione o traccia audio. Basterà infatti avviare la Digitazione voce così come visto in precedenza quindi schiacciare il tasto Play. Il contenuto del file vocale o della registrazione audio saranno rilevati come testo, automaticamente inserito nel documento.
Per eseguire il riconoscimento vocale e lanciare il successivo riconoscimento del testo in maniera più professionale (ottenendo uno speech-to-text più preciso), suggeriamo la lettura dell’articolo Convertire audio in testo senza installare nulla.

4) Richiedere l’inserimento automatico di frasi ben precise
A noi capita spesso di inserire alcuni elementi all’interno del documento con Google Documenti. Cliccando sul menu Strumenti quindi scegliendo Preferenze, si possono indicare dei “segnaposto” personalizzati che, una volta inseriti nel documento, permetteranno di aggiungere automaticamente quanto riportato a destra, sotto la colonna Con.

Digitando ad esempio (c), Google Documenti inserisce automaticamente il simbolo del copyright ma è ovviamente possibile indicare scorciatoie personalizzate.

5) Spostare velocemente il testo in Google Docs
Per spostare una porzione di testo, ad esempio una parola, una frase o un intero paragrafo, basta effettuare una selezione quindi avviare un’operazione di trascinamento con il mouse, tenendo premuto il tasto sinistro.
Tenendo contemporaneamente premuti i tasti MAIUSC+ALT e usando i tasti freccia, si può spostare rapidamente il testo verso l’alto o verso il basso all’interno del documento.
Si tratta di ottimi espedienti per evitare di dover lavorare con il tradizione copia e incolla.

6) Modificare la dimensione del testo
Selezionando il testo da modificare e premendo la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC quindi “virgola” o “punto”, è possibile diminuire oppure aumentare la dimensione del testo senza alterare il font di carattere prescelto.

7) Copiare il testo con tanto di formattazione
Con un clic in corrispondenza di un paragrafo all’interno del testo in un documento di Google Documenti selezionando l’icona Copia formato in alto a sinistra nella barra degli strumenti, si potrà copiare la formattazione utilizzata per il testo. Con un clic in un altro punto del documento, la stessa formattazione verrà automaticamente recuperata e riutilizzata.

8) Incollare il testo senza formattazione
Si supponga di aver copiato in memoria (CTRL+C) qualunque testo, eventualmente in abbinamento con delle immagini.
Ricorrendo alla combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+V, comune a molti altri word processor, è possibile incollare il testo rimuovendo automaticamente qualunque informazione legata alla sua formattazione (quindi senza evidenziazioni, font di carattere, immagini,…).
Vedere anche l’articolo Incollare testo senza formattazione: ecco come si fa.

9) Aggiungere altre fonti di carattere alla lista di quelle disponibili e accedere alla galleria dei modelli
Google Documenti può accedere a un numero sconfinato di fonti di carattere. Per aggiungere altri font all’elenco di quelli già disponibili basta cliccare sul menu a tendina per la scelta del tipo di carattere quindi su Altri caratteri.

Google Documenti: i trucchi per utilizzarlo al meglio

Con un semplice clic sui fonti di carattere Google, essi saranno aggiunti all’elenco mostrato sulla destra e potranno essere d’ora in avanti utilizzati in qualsiasi documento.

Da non sottovalutare i modelli di documenti accessibili dalla galleria: offrono spunti interessanti per creare documenti efficaci senza perdere troppo tempo nella formattazione.

10) Riconoscere il testo contenuto nelle immagini (OCR)
Aprendo un file PDF contenente immagini acquisite da scanner (ad esempio il testo di libri e documenti cartacei), Google Documenti può effettuare il riconoscimento ottico dei caratteri.
Interessantissima la possibilità di scattare una foto a un documento cartaceo con la fotocamera dello smartphone, aggiungerla in Google Keep, avviare l’OCR integrato quindi elaborare il testo riconosciuto con Google Documenti.

Nell’articolo Google Keep: per gestire promemoria e note, con OCR e riconoscimento vocale dedicato all’applicazione Google Keep abbiamo visto come riconoscere il testo contenuto in un’immagine usando il solo smartphone.

Da Google Documenti basterà quindi fare clic sull’icona di Keep presente nella colonna di destra per importare il testo precedentemente sottoposto a riconoscimento ottico dei caratteri.

Per la modifica dei PDF e l’OCR sul loro contenuto suggeriamo di usare altri strumenti, come spiegato nell’articolo Modificare PDF, i migliori strumenti per farlo.

11) Cercare funzioni in Google Documenti
Premendo la combinazione di tasti ALT+/ (la barra da premere è quella posta sopra il tastierino numerico) e digitando la funzione che si sta cercando, è possibile trovare moltissimi strumenti utili di Google Documenti.
Digitando ad esempio maiusc, si scoprirà l’esistenza del comando MAIUSCOLO, utile per trasformare in maiuscolo tutto il testo precedentemente selezionato.

Google Documenti: i trucchi per utilizzarlo al meglio

12) Condividere pubblicamente un documento
Per fare in modo che altri utenti, anche se non in possesso di un account Google, possano visualizzare ed eventualmente modificare un documento, basta cliccare sul menu File quindi su Pubblica sul Web e infine sul pulsante Pubblica.

Si otterrà un URL che dovrà essere condiviso, ad esempio via email o mediante software per la messaggistica istantanea, con tutti gli utenti autorizzati a visualizzare il documento.
Tornando all’interno dello stesso menu quindi cliccando su Interrompi pubblicazione, il documento non risulterà più accessibile.

Per effettuare una condivisione vera e propria quindi per consentire a terzi di modificare il documento, bisogna fare clic su Condividi in alto a destra, cliccare su Ottieni link condivisibile, scegliere può modificare al posto di può vedere (l’alternativa è può commentare).

Dopo aver copiato l’URL, lo si potrà trasmettere ai propri collaboratori, anche se non in possesso di un account Google.

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Fallout 76: serie compatibile con l'online?

Author: Le news di Hardware Upgrade

Nell’ecosistema videogiochi, si sa, è il momento dell’online. Diversi titoli blockbuster trovano la loro consacrazione economica proprio nella modalità multiplayer: si pensi a Grand Theft Auto V, un franchise con un single player di grande qualità ma che guadagna soprattutto grazie alla controparte multiplayer. Oggi tutti si fiondano sul multiplayer, perché sono strutture di gioco più facili da mettere in piede, molto meno costose e che attirano molto di più le masse.

Bethesda, che già aveva provato un’operazione molto simile con Quake Champions, ci riprova con Fallout 76, un gioco che affonda chiaramente le sue basi in Fallout 4, sia per quanto riguarda la tecnologia che le modalità di gioco e le meccaniche.

Lo schema di base di Fallout 76 prevede che, all’interno di istanze di gioco che coinvolgono un massimo di 12 giocatori, si combatte per la sopravvivenza collaborando o sfidando gli avversari umani e, nel frattempo, affrontando tutte le altre sfide della Zona Contaminata.

Lore

Fallout 76 è ambientato in un contesto leggermente differente rispetto ai Fallout più recenti, più vicino alla Grande Guerra e alle esplosioni nucleari che l’hanno contrassegnata. Questo ha un impatto soprattutto a livello visivo, con un mondo di gioco molto più denso di colori. Il 76 che dà nome al Vault da cui parte l’avventura, inoltre, ha una correlazione con il 1776 della fondazione degli Usa.

Fallout 76 è ambientato relativamente a pochi anni di distanza dalla Grande Guerra, evento nevralgico nell’immaginario di Fallout. Esplosa il 23 Ottobre 2077 e durata solamente un giorno, quando vennero lanciate armi nucleari da tutte le nazioni con capacità nucleare. Fallout 3 e Fallout 4, invece, hanno una contestualizzazione successiva, visto che le rispettive vicende sono ambientate 150 e 200 anni dopo le esplosioni nucleari.

Il 76 che dà nome al Vault da cui parte l’avventura ha una correlazione con il 1776 della fondazione degli Usa

Il 2102 è un anno molto importante nell’immaginario di Fallout perché Richard Grey, noto anche come The Master, guida la prima spedizione di Supermutanti alla Base Militare di Mariposa dopo averli creati in un’area della Costa Occidentale.

Il nostro avatar si sveglia dopo una sonora sbornia legata ai festeggiamenti del Reclamation Day: il giorno prescelto per l’apertura del vault dopo le esplosioni nucleari che hanno costretto l’umanità a trovare un piano di riserva per preservare la specie: ovvero, andare sottoterra. Ed questo il momento in cui mettiamo piede sul terreno selvaggio e ormai desolato della West Virginia, lo stato Usa in cui si ambientano le vicende del nuovo Fallout. Chi ha giocato i precedenti Fallout, ma anche The Elder Scrolls, sa bene che questo è un momento topico di questi titoli, con il grande mondo aperto che si staglia in maniera enfatica alla vista del giocatore.

Appalachia

Più precisamente, Fallout 76 è ambientato nella regione dell’Appalachia, un’area di gioco piuttosto vasta che richiede circa mezz’ora per essere percorsa a piedi da una parte all’altra. Esiste il Viaggio Rapido, ma bisogna spendere una buona quantità di tappi (la famosa valuta del mondo di Fallout) per poterlo sfruttare. Questa mappa è quattro volte più grande rispetto al Commonwealth di Fallout 4, e abbastanza variegata con paludi, catene montuose, zone vagamente urbanizzate, strutture industriali.

Per ogni zona troviamo nemici di una precisa tipologia, piante e minerali specifici e punti di interesse esplorabili. Certi punti della mappa sono abitati da figure mitologiche dell’immaginario di Fallout, oltre che molto forti richiedendo in certi casi la collaborazione con gli altri giochi. Si spazia dai bradipi alle talpe minatrici, passando per i famosissimi Mirelurk fino ai pericolosissimi Deathclaw. Ci sono anche delle creature simili ai draghi di Skyrim, che sorvolano specifiche aree della mappa: si tratta delle cosiddette Bestie Ardenti.

Alcuni avversari di classe ardente, se sconfitti, consegnano parti del codice nucleare da inserire nei silos che hanno resistito al bombardamento nucleare per poter prendere il controllo di una testata nucleare da lanciare su una parte a piacere della mappa. Lanciare il missile nucleare non solo consentirà di pulire una parte della mappa dalla presenza di nemici e altri giocatori ostili, ma genererà una buona quantità di appetibili risorse.

Come in tutti i Fallout degni di questo nome, poi, ci sono le fazioni. Queste danno accesso a un sotto-ramo di missioni secondarie, che conferiscono ricompense speciali. Ci sono i Soccorritori, gli Sputafuoco, l’Esercito degli Stati Uniti e, ovviamente, la Confraternita d’Acciaio. Per alcune di queste fazioni, inoltre, bisogna sostenere una prova di reclutamento.

PvP

A livello di meccaniche di gioco, Fallout 76 è molto simile a Fallout 4, con la possibilità di affrontare una serie di attività principali e secondarie che portano avanti una storia di esplorazione. Alcune delle attività innescano degli eventi multiplayer, come l’invasione a ondate di un certo tipo di nemici, da attaccare in coordinazione con gli altri giocatori presenti nel server. Sbloccare un’officina, invece, consente di costruire un insediamento e ingaggia al contempo una sfida PvP: altri giocatori potranno attaccare l’officina e prenderne il controllo.

Le officine pubbliche forniscono materiali di costruzione gratuiti per la creazione di banchi da lavoro, risorse minerarie, difese per respingere gli attacchi di creature e giocatori nemici e strutture dedicate alla creazione di nuovi progetti.

Si può ingaggiare un duello con un altro giocatore in qualsiasi momento, ma il primo colpo sottrarrà lui una quantità di danni risibile. Se chi viene attaccato risponde allora parte il vero e proprio duello PvP. Uccidere un altro giocatore comporta l’acquisizione dello stato da Ricercato, e si è braccati da tutti gli altri giocatori, che adesso saranno nelle condizioni di stanare e mettere fuori combattimento il killer e impossessarsi una parte dei suoi averi.

In Fallout 76 la sensazione di strenua sopravvivenza tipica della serie viene condivisa con gli altri giocatori all’interno del contesto multiplayer

In caso di morte, infatti, tutti i materiali di costruzione che in possesso del giocatore vengono lasciati a terra, e si riceverà una missione per recuperarli. Si possono equipaggiare particolari carte Talento che forniscono dei bonus alla rianimazione, permettendo di rianimare un giocatore con gli alcolici o di evocare l’Alleato misterioso.

Ci sono molti altri spunti di gioco PvP. Sintonizzandosi ad alcune stazioni radio, infatti, si entra a far parte di vere e proprie caccie all’uomo che coinvolgono quattro giocatori. Ci sono anche degli eventi pubblici in chiave PvP, che dedicano alcune aree della mappa allo scontro fra giocatori, che dunque in questi frangenti diventa libero.

S.P.E.C.I.A.L.

I giocatori possono comunicare tra di loro vocalmente: la loro voce sarà infatti più o meno intensa a seconda della distanza che li separerà da loro in-game. Lungo il mondo di gioco ci sono vari banchi da lavoro in cui è possibile smantellare le armi in disuso per guadagnare risorse di costruzione, oppure costruire nuove armi e armature. Il sistema di progressione del personaggio è molto differente rispetto al passato: per ogni livello di esperienza conseguito si ottiene una carta che va a potenziare uno degli attributi del sistema S.P.E.C.I.A.L. classico di Fallout.

A ogni attributo si possono associare le carte ottenute con le bustine che si ricevono al level up. A seconda del livello di esperienza raggiunto c’è un numero di carte massimo da associare all’attributo. Le carte possono conferire talenti differenti, come la capacità di trasportare più peso o di essere più efficace in certe abilità o nei dialoghi.

I punti esperienza necessari a scalare i livelli si ottengono uccidendo gli avversari, esplorando nuove aree della mappa, completando le quest e dedicandosi al crafting.

Dopo qualche ora di gioco diventa evidente il potenziale dell’ampio mondo di gioco e la moltitudine di attività a disposizione del giocatore

Per esempio, più punti avete per il parametro Forza, più carte Talento potete equipaggiare per quel parametro. Le carte Talento possono essere equipaggiate e rimosse in qualsiasi momento. Potete scegliere una carta Talento ogni volta che salite di livello e grazie ai pacchetti di carte Talento casuali che ricevete a certe tappe della vostra progressione. Le carte Talento introducono vecchie glorie come Carneficina e decine di nuovi talenti, inclusi quelli dedicati alla squadra e basati sul Carisma.

Questo sistema di carte è studiato per incentivare la collaborazione: non solo le carte possono essere scambiate con gli altri giocatori, ma bisogna assemblare il team di sopravvivenza in maniera intelligente. Per esempio, potrebbe convenire poter disporre di un personaggio abile nello scassinare le serrature e un altro capace di operazioni di hacking. Inoltre, gran parte dell’albero del Carisma è composto da abilità che migliorano l’efficienza dei compagni in combattimento.

Certe armi o pezzi di equipaggiamento, inoltre, richiedono il raggiungimento di un certo livello di esperienza prima di poter essere utilizzati: le armature atomiche di tipo T45 e T60, anch’esse iconiche nell’immaginario di Fallout, possono essere utilizzate solamente dopo aver raggiunto il livello 30. Le armature atomiche, e anche questo è in classico, vanno alimentate con i nuclei di fusione.

Meccaniche, C.A.M.P. e crafting

Tornano meccaniche di gioco come lo S.P.A.V. (Sistema di Puntamento Assistito della Vault-Tec), il sistema che mischia combattimento in tempo reale e combattimento a turni per offrire maggiore precisione, e il Pip-Boy per poter controllare le statistiche del personaggio e interagire con l’ambiente che lo circonda. Naturalmente il S.P.A.V. è stato adattato al multiplayer: per ovvie ragioni non può più essere a turni come in Fallout 4 ma si tratta di uno S.P.A.V. in tempo reale. Si preme un tasto per ogni avversario incontrato e, a patto di possedere il sufficiente quantitativo di Punti Azione, si gode di assistenza alla mira, utilissima per contenere lo spreco di risorse.

Nel combattimento PvP, la furtività influenza lo S.P.A.V. e la visibilità dell’interfaccia. Le squadre condividono il bottino recuperato dai nemici uccisi dai compagni. Tutti i giocatori che danno una mano a uccidere una creatura ottengono PE.

Il giocatore ha ampie possibilità di personalizzazione anche per quanto riguarda l’equipaggiamento del personaggio, con la possibilità di combinare strati di armor l’uno sopra l’altro.

Per il resto, l’esperienza è molto simile a quella di Fallout 4, con conseguenti pro e contro. Grande enfasi nell’esplorazione di un mondo interessante, ma diverse limitazioni sul piano tecnico, ormai irrimediabilmente datato.

Le novità più consistenti riguardano il sistema di crafting e, quindi, il C.A.M.P. (Centro di Assistenza Mobile per la Produzione). Si tratta di un accampamento mobile che è possibile installare in qualsiasi parte della mappa che sia pianeggiante, e che non corrisponda a un centro abitato. Il C.A.M.P. permette la costruzione di elementi difensivi, mobilio, banchi da lavoro, e altro ancora. Può essere ripiegato e rimontato a piacere in qualsiasi punto della mappa, in modo da poter disporre in qualsiasi momento di una struttura difensiva e di una possibilità di approvvigionamento di risorse. Il C.A.M.P. può essere usato come campo base per le vostre esplorazioni e spostare per impostare nuovi punti per il viaggio rapido e per il rientro in partita.

Elemento molto importante del C.A.M.P. è la Cassa Sicura: si parla del deposito in cui riporre gli oggetti che momentaneamente non servono che può custodire un massimo di 400 libbre. Soprattutto nelle prime battute di gioco potrebbe essere difficile gestire tutto considerando il limite di peso di 400 libbre del deposito. Il limite di peso è stringente perché Bethesda vuole incentivare i giocatori a spendere le risorse nel crafting, grazie al quale si possono ottenere armi e oggetti molto preziosi, e potenziare ciò che è presente nel proprio inventario. Si tratta comunque di una risorsa molto preziosa, perché la gestione del peso dell’inventario è cruciale come sempre in un Fallout. Per risolvere il problema, si deve lasciare a terra qualche oggetto oppure posizionare il C.A.M.P. e mettete gli oggetti in eccesso nel deposito. È possibile anche riciclare i vari materiali presso qualsiasi banco da lavoro disponibile.

Mappa

Per quanto riguarda le quest, ci sono quelle della storia principale, le quest secondarie e le quest giornaliere. Anche da questo punto di vista cambia molto poco rispetto a Fallout 4, con un’esperienza che potrebbe essere maggiormente variegata.

Campo visivo

Fra le tante polemiche su Fallout 76 che hanno coinvolto la community anche quella relativa al campo visivo. Sebbene nella modalità foto sia possibile configurare a piacere il campo visivo e disabilitare il depth of field che normalmente è ben presente sfocando le immagini in lontananza, nel gioco vero e proprio il campo visivo non si può modificare e il depth of field non si può disabilitare.

Adesso il FOV di default per la modalità in terza persona è 80 gradi, per la modalità in prima persona di 90 gradi. Questi settaggi non sono modificabili, neanche da file INI nella cartella di installazione. Però, curiosamente, il FOV completamente aperto si ripristina automaticamente se si imposta una risoluzione ultrawide o double-wide.

Per quanto riguarda il frame rate cap, sembra essere una prerogativa alla base del motore grafico e del sistema di netcode di Fallout 76. Mentre nelle precedenti versioni della B.E.T.A. dipendeva dal refresh rate del desktop fino a un massimo di 75 Hz, ora il refresh rate massimo è di 63 Hz, leggermente più alto del canonico 60 Hz per evitare l’incorrere di micro-stuttering. Questo vale anche se si gioca con monitor con refresh rate alto, come 144 Hz.

Bethesda ha comunque promesso che miglioramenti alle performance, alla stabilità, alle quest, all’interfaccia utente, e l’introduzione dello slider per il campo visivo, arriveranno entro la fine dell’anno.

Conclusioni

In conclusione, Fallout 76, come ogni capitolo della serie, è basato su un semplice presupposto: non puoi andare liberamente in giro per la mappa senza considerare il tuo livello di esperienza rispetto a quello delle creature che popolano il mondo. Potresti facilmente ritrovarti in una zona popolata da creature troppo forti per poter essere affrontate al tuo livello di esperienza, e questo concetto eleva a un livello superiore il senso di sopravvivenza di Fallout. Ora, con Fallout 76 questa sensazione di strenua sopravvivenza viene condivisa con gli altri giocatori all’interno del contesto multiplayer: si può ricevere assistenza da loro per affrontare l’insidiosa Appalachia, e si può entrare in conflitto con loro.

Il tutto però all’interno di un’impalcatura originale costruita per il single player, il che comporta ritmi troppo lenti per i canonici standard del multiplayer. Certo, alcune cose funzionano: il senso di scoperta, così tanto stupefacente in Fallout 4, qui è preservato, con una storia, quella dei Sopravvissuti, che funziona, è raccontata bene e coinvolge. Anche perché, se il giocatore lo desidera, può affrontare l’intera avventura in solitaria, evitando l’interazione con gli altri esseri umani, che in queste condizioni si “riducono” a NPC. Insomma, se si vuole un’esperienza alla Fallout 4 con Fallout 76 la si può avere tranquillamente.

Bisogna tenere in considerazione anche il fatto che Fallout 76 è completamente doppiato in italiano, con una qualità del parlato eccellente. Questo è molto poco frequente nei giochi multiplayer e per i titoli di tipo rpg con mondo di gioco così vasto e con un così alto numero di linee di dialogo da doppiare.

Lo S.P.A.V. è importante perché premendo “Q” si entra in modalità mira assistita (solo se si ha un sufficiente quantitativo di Punti Azione) e si può colpire senza avere la preoccupazione di sprecare il colpo

L’altra faccia della medaglia è che Fallout 76 è troppo simile a Fallout 4: in certi frangenti di gioco, nonostante la grafica diversa e più colorata in virtù della differente epoca dell’immaginario di Fallout qui raccontata, sembra di essere ritornati a giocare a Fallout 4. Con annessi e connessi: come le medesime fastidiose animazioni, meccaniche di firing legnose e un mondo di gioco non dettagliato e vivo come capita in altri open world. L’esperienza è ripetitiva e il mondo di gioco fin troppo spoglio, anche perché non ci sono i classici NPC di Fallout gestiti dall’IA, con un potenziale sempre limitato per via della tecnica vetusta: ad esempio, ci saranno dei caricamenti quando si entrerà e si uscirà dagli edifici, il che è fortemente in controtendenza con la filosofia dell’open world, anche perché altri giochi con caratteristiche simili riescono a gestire tutto questo senza problemi. Il rapporto con gli altri giocatori è interessante a tratti, molto meno in frangenti come gli eventi in cui si devono pedissequamente affrontare le ondate dei nemici o nelle meccaniche legate alle officine.

In realtà, Fallout 76 migliora dopo qualche ora di gioco quando diventa evidente il potenziale dell’ampio mondo di gioco e la moltitudine di attività a disposizione del giocatore, che si rivelano sufficientemente variegate. Molte di queste sono degli Eventi dinamici, molto spesso da affrontare con la collaborazione degli altri giocatori. Ad esempio, può venire richiesto di raccogliere un certo numero di risorse alimentari e di riporle in appositi contenitori, poi da difendere dall’assalto dei canonici per il lore Ghoul Ferali o Ratti Talpa. O, ancora, riparare un impianto energetico andando a mettere a posto una quantità di oggetti e di console di controllo talmente ampia da richiedere la collaborazione di diversi giocatori. Anche perché gli eventi sono a tempo, e se non li si completa abbastanza velocemente non si ha diritto alle ricompense.

Il tutto all’interno della classica cornice da sopravvivenza di Fallout, dove è obbligatoria l’esplorazione delle case, degli edifici istituzionali, delle fabbriche, dei centri di raccolta, aeroporti, ospedali, università e di tutte le strutture che possono contenere risorse preziose per sopravvivere. Come il cibo e l’acqua che evitano l’inedia o le munizioni, diverse per ogni arma così come in Fallout 4, da centellinare nei combattimenti. Ed è per questo che lo S.P.A.V. è così importante: premendo “Q” si entra in modalità mira assistita (solo se si ha un sufficiente quantitativo di Punti Azione) e si può colpire senza avere la preoccupazione di sprecare il colpo.

Si consideri, inoltre, che Fallout 76 è un titolo completamente online. Non si può mettere in pausa l’esperienza come un tipico gioco multiplayer online e non si può giocare se si è offline. Un malfunzionamento alla rete internet, dunque, impedisce di proseguire nell’avventura. Il netcode si rivela sufficientemente buono e l’interazione con gli altri giocatori gratificante.

Fallout 76 non è certamente l’unico esempio di gioco nativamente single player adattato in un secondo tempo al multiplayer. Ma avrà il successo di GTA Online o avrà un destino più simile a Metal Gear Survive?

PRO

  • Il fascino di Fallout
  • Interessanti opportunità di collaborazione con gli altri giocatori
  • Tante attività da svolgere nell’ampio mondo di gioco

CONTRO

  • Tecnicamente limitato
  • Esperienza troppo simile a Fallout 4
  • Open world con qualche difetto
  • L’assenza di NPC rende il mondo di gioco piuttosto spoglio
  • Sensazione che la struttura multiplayer sia stata forzosamente inserita su un contesto che nasce per il single player

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Quanto costa Netflix nel mondo? Analisi dei prezzi in relazione all’offerta. E l’Italia si scopre conveniente

Author: Dario D’Elia Tom's Hardware

L’Italia, secondo un’indagine di Comparitech, è uno dei Paesi europei dove Netflix costa meno se si considera l’offerta di titoli. In pratica in relazione ai 4818 film e serie TV disponibili, considerando l’esborso mensile di 9,01 dollari (7,99 euro), il costo medio per titolo è di 0,001870 dollari (0,0016 euro). In Europa lo scenario è più roseo solo nel Regno Unito (0,0012 euro), mentre Irlanda (0,0016 euro) e Portogallo (0,0016 dollari) condividono con l’Italia il medesimo primato.

Agli estremi della classifica ci sono Regno Unito da una parte, con per di più 5530 titoli, e Danimarca dall’altra che con solo 3.305 titoli costringe i clienti a pagare 11,94 dollari al mese (al cambio 10,51 euro).

A livello mondiale – dove la media è di 0,00222 dollari per titolo –  il mercato più privilegiato è quello degli Stati Uniti con 5839 titoli e un prezzo mensile di 7,99 dollari (7,03 euro). Però dove costa meno in assoluto è in Brasile grazie a 3.944 titoli e un costo di 5,24 dollari al mese (4,61 euro). L’Iran invece è il fanalino di coda per l’offerta: solo 2.301 titoli al prezzo di 7,99 dollari al mese.

A questo punto verrebbe da chiedersi a quale servizio localizzato abbonarsi, sfruttando una VPN. Beh, la risposta è il Canada. Perché a fronte di un esborso mensile di 6,90 dollari (6,07 euro) mette a disposizione 5.561 titoli. Spiccioli di differenza rispetto agli Stati Uniti, ma che per qualcuno potrebbero essere un adeguato motivo.

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InSight: atterraggio su Marte questa sera intorno alle 21

Author: IlSoftware.it

La missione InSight promossa dalla NASA giungerà questa sera – intorno alle ore 21 italiane – a un punto cruciale.
Intorno a quell’ora, infatti, se tutto andrà per il verso giusto, il lander inviato verso Marte lo scorso 5 maggio dovrebbe finalmente posarsi sul suolo del pianeta rosso.

InSight, acronimo di Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport, è un progetto che ha come obiettivo primario quello di studiare la composizione del suolo marziano indagando la struttura del terreno fino a 5 metri di profondità.

Il video che ripubblichiamo di seguito mostra le fasi salienti dell'”ammartaggio”: intorno alle 20,47 italiane InSight dovrebbe entrare nell’atmosfera di Marte e iniziare la procedura EDL, entry, descent and landing. Si tratta di una complessa successione di migliaia di passaggi che devono svolgersi alla perfezione per evitare qualunque tipo di incidente.


L’aspetto più importante consiste nel corretto posizionamento della sonda nella fase d’ingresso in atmosfera: essa viaggerà infatti a una velocità pari a 20.000 chilometri orari e lo scudo termico dovrà sopportare una temperatura intorno ai 1.500 °C.
Per questo motivo l’angolo che tale scudo formerà è essenziale: in un caso infatti potrebbe prendere fuoco, nell’altro potrebbe portare la capsula ad essere sbalzata fuori dall’atmosfera di Marte.

Non è la prima volta che viene effettuata una missione del genere ma sono davvero tante le variabili che possono giocare a sfavore. Dal momento dell’ingresso in atmosfera inizieranno i soliti “7 minuti di terrore”, un periodo di tempo in cui le comunicazioni non saranno possibili e la corretta sequenza di azioni da svolgere sarà in capo solamente al computer di bordo e alle automazioni precedentemente programmate.

InSight: atterraggio su Marte questa sera intorno alle 21

All’incirca a metà del percorso la capsula dovrà necessariamente rallentare fino a scendere alla velocità di 1.600 chilometri orari. Intorno a 15 chilometri di altitudine rispetto alla superficie di Marte, il computer di bordo disporrà l’apertura di un paracadute supersonico per poi, 15 secondi dopo, richiedere la rimozione automatica dello scudo termico.
Ulteriori 10 secondi dopo si apriranno “le gambe” del lander vero e proprio e il radar inizierà a studiare la superficie del pianeta per verificare parametri tecnici come velocità e distanza dal suolo. A 1,6 km circa il lander si libererà della capsula e del paracadute accedendo i retrorazzi che saranno spenti esattamente un momento prima di toccare la polvere marziana. Se ciò non dovesse avvenire, i retrorazzi potrebbero causare un ribaltamento fatale.
Tutte le fasi dell’ammartaggio sono riassunte graficamente a questo indirizzo.

L’atterraggio è stato programmato in una delle più vaste pianure del pianeta Marte, quella che è stata battezzata Elysium Planitia, posta appena sopra la zona equatoriale.

Come seguire la diretta. Chi fosse interessato a seguire “live” la missione InSight e l’atterraggio su Marte può collegarsi con questa pagina. Lo streaming sul sito NASA è già iniziato mentre chi preferisse seguire l’evento con il commento in italiano potrà sintonizzarsi dalle ore 20,15 sul canale 35 del digitale terrestre (Focus TV).