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Emergono dei render dello Xiaomi Mi Mix 2s, totalmente senza bordi

Author: Le news di Hardware Upgrade

Secondo alcuni render emersi nel corso di queste ore, Xiaomi sarebbe al lavoro su un nuovo smartphone senza bordi. Chiamato Xiaomi Mi Mix 2s, il dispositivo sarebbe pressoché senza alcun bordo, in misura ancora maggiore rispetto al già notevole Mi Mix 2.

Risultano assenti infatti i bordi sia laterali che verticali, con l’unica eccezione data dall’angolo in alto a destra in cui è posizionata la fotocamera frontale. Tutti gli altri lati avrebbero una cornice estremamente ridotta.

Xiaomi Mi Mix 2s

Con un prodotto di questo tipo, Xiaomi potrebbe competere ancora meglio con Essential Phone e iPhone X, che hanno complessivamente meno bordi rispetto al Mi Mix 2. Con il recente annuncio dello sbarco in Europa del colosso cinese, è anche possibile che questo Mi Mix 2s sia uno dei biglietti d’ingresso per il Vecchio Continente.

Non ci sono ancora informazioni di alcun tipo sull’hardware di questo dispositivo o sulle sue dimensioni complessive, motivo per cui è difficile valutarne meglio le caratteristiche e il posizionamento all’interno dell’offerta di Xiaomi e del mercato più generale. Rimane, oltretutto, da verificare la veridicità di questi render, che potrebbero rivelarsi un semplice esercizio di stile di qualche appassionato.

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Texas Instruments, nuova tecnologia per HUD più leggibili

Author: Alessandro Crea Tom’s Hardware

La tecnologia HUD (Head Up Display) come sappiamo consente di leggere le informazioni essenziali dell’auto direttamente dinanzi a noi, come fossero proiettate nell’aria, eliminando la necessità di dover togliere gli occhi dalla strada per guardare il cruscotto o il navigatore. Texas Instruments ha ora messo a punto un nuovo chip, chiamato DLP3030-Q1, che consente di migliorare ancora i risultati della propria tecnologia, con immagini più grandi, definite e brillanti.

A differenza della maggior parte dei produttori che utilizzano un display LCD le cui immagini si riflettono sul parabrezza, Texas Instruments proietta le proprie direttamente su quest’ultimo, utilizzando un chip DLP (Digital Light Processing) in grado di produrre immagini mediamente più definite e leggibili, soprattutto se osservate attraverso le lenti di speciali occhiali dalle lenti polarizzate, solitamente forniti già in bundle su alcune auto come le Lincoln di alta gamma.

Cattura JPG

La tecnologia Texas Instruments inoltre ha la più veloce commutazione MEM del mercato. MEM, acronimo che sta per Micro Electro Mechanical, si riferisce alla capacità dell’array di microspecchi utilizzati per la proiezione, di cambiare istantaneamente immagine, una caratteristica molto importante in ambito Realtà Aumentata, quando ad esempio l’auto deve fornire tempestivamente l’indicazione che una persona al buio ci sta attraversando la strada.

2017 bmw m760i 052

Quella di Texas Instruments è una soluzione indubbiamente interessante, soprattutto alla luce del fatto che molti produttori di automobili non solo stanno pensando di integrare sempre più spesso gli HUD nelle proprie auto ma anche di usarli per sostituire del tutto, e non solo affiancare, la strumentazione principale.    

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DNS, prima linea di difesa contro i malware

Author: IlSoftware.it

I malware si diffondono in primis attraverso i siti web che li ospitano. Un riferimento al componente dannoso può essere inserito nelle pagine web che sono state oggetto di un attacco andato a segno oppure in un qualunque messaggio di posta elettronica (phishing).

Ogni volta che si visita un sito, la richiesta passa prima per un sistema chiamato DNS (Domain Name System) che si occupa di verificare la corrispondenza tra un indirizzo mnemonico (come google.it o www.ilsoftware.it) e l’indirizzo IP sul quale è in ascolto il web server.

In Windows, aprendo il prompt dei comandi (premere la combinazione di tasti Windows+R quindi digitare cmd e scrivendo il comando seguente, si potrà verificare a quale IP pubblico corrisponde l’indirizzo mnemonico www.google.it:

nslookup www.google.it
In corrispondenza delle prime due righe dell’output di nslookup, si dovrebbe leggere nome e indirizzo del DNS che ha risolto il nome a dominio e appena sotto la corrispondenza tra www.google.it e l’indirizzo IP del sistema sul quale è in esecuzione il server web.
Nel caso in cui nelle prime due righe si leggesse Unknown e un indirizzo IP privato del tipo 192.168.1.1 o 192.168.0.1, significa che l’IP del DNS chiamato a risolvere i nomi a dominio è fornito dal modem router installato nella propria rete.

Si può anche verificarlo digitando:

ipconfig /ALL | findstr “Server DNS”

Il servizio F-Secure Router Checker (cliccare sul pulsante Controlla il router) consente di “stimare” il server DNS che si sta usando a livello router e controllare che non sia stato ad esempio modificato da qualche malware (DNS hijacking, ne abbiamo parlato qui: DNS router, come verificare le impostazioni).

Per approfondire, suggeriamo la lettura dell’articolo DNS Google, ecco come funzionano e perché sono utili.

DNS, prima linea di difesa contro i malware

DNS per proteggere la navigazione online: Quad9

Ed è proprio F-Secure che in collaborazione con la Global Cyber Alliance ha appena presentato Quad9, un servizio DNS pubblico che si occupa di bloccare la navigazione verso siti web malevoli o compromessi.

DNS, prima linea di difesa contro i malware

Il DNS Quad9 è la prima linea di difesa contro i malware: indipendentemente che l’utente, mediante il suo browser, provi a visitare direttamente un sito pericoloso o che riferimenti a server capaci di trasferire contenuti malevoli siano presenti nelle pagine web, Quad9 blocca la navigazione.

Ogni giorno i tecnici dei laboratori di F-Secure scoprono circa 30.000 URL malevoli usati in attacchi phishing, campagne ransomware e altri tipi di attacchi informatici.
Questo speciale servizio DNS, gratuito sia per gli utenti che per le aziende, si avvale di una ricchissima blacklist di indirizzi malevoli tenuta costantemente aggiornata sia da F-Secure che da altre società partner del mondo della sicurezza informatica.

Quando un dispositivo o un’applicazione cercano di connettersi con un dominio presente nella blacklist, Quad9 impedisce la risoluzione del nome di dominio evitando preventivamente qualunque rischio.
Quad9 mostra anche un messaggio spiegando l’accaduto nell’area della pagina web ove avrebbe dovuto essere caricato il sito malevolo richiesto.

Il DNS Quad9 è compatibile anche con le specifiche DNSSEC: nel caso dei domini che si appoggiano a DNSSEC, Quad9 è in grado di garantire – mediante l’uso di un algoritmo crittografico – che la risposta fornita è conforme a quella indicata dal gestore del sito web (consente di proteggersi da attacchi di tipo domain spoofing o da altre aggressioni che mirano a fornire al client dati falsificati).

Ma qual è l’indirizzo IP del server DNS di Quad9? Eccolo:
9.9.9.9

Nomen omen. Il servizio Quad9 è stato battezzato così proprio per ricordare che il DNS risponde all’IP pubblico formato da quattro 9 in sequenza.
Sono comunque disponibili anche gli indirizzi IPv6 (vedere questa pagina).

Il DNS Quad9 9.9.9.9 può essere usando con qualunque dispositivo e sistema operativo.
È quindi possibile impostarlo a livello di router, accedendo al suo pannello di amministrazione (può essere aperto digitando, di solito, http://192.168.1.1 o http://191.168.0.1 nella barra degli indirizzi del browser) oppure per il singolo device o workstation.

In Windows basta premere, ad esempio, la combinazione di tasti Windows+R quindi nca.cpl.
Cliccando con il tasto destro sul nome dell’interfaccia di rete, su Proprietà, su Protocollo Internet versione 4, sul pulsante Proprietà, si dovrà semplicemente digitare 9.9.9.9 nel campo Utilizza i seguenti indirizzi server DNS.

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Microsoft annuncia un taglio delle emissioni del 75% entro il 2030

Author: Le news di Hardware Upgrade

L’utilizzo responsabile dell’energia e la produzione della stessa tramite fonti quanto più possibile pulite è uno dei grandi impegni e delle grandi sfide che dobbiamo fronteggiare. Microsoft ha annunciato il suo impegno a ridurre le proprie emissioni del 75% entro il 2030, rispetto al dato del 2013.

L’azienda ha annunciato di voler fare la propria parte nel rispettare gli accordi di Parigi sul clima e, sebbene l’impegno annunciato non sia particolarmente ambizioso, è un passo in avanti deciso rispetto alla situazione attuale.

Microsoft, come molte altre società impegnate nel cloud, fa infatti uso massiccio di carbone (sebbene indirettamente) per la produzione di energia, utilizzata poi per alimentare i propri datacentre. L’impegno dell’azienda è di rivolgersi a fornitori che producano energia a partire da fonti rinnovabili e tagliare in questo modo le emissioni legate alla produzione di energia, oltre a ridurre i consumi di energia in senso assoluto.

Una parte di questo impegno si è già concretizzata con l’investimento nell’ampliamento di una centrale eolica nei Paesi Bassi, sebbene questo sia solo un tassello nel più complesso panorama mondiale.

L’impegno del settore tecnologico per un uso più responsabile dell’energia e per un approvvigionamento da fonti più pulite e a minor impatto ambientale è finora basso, nonostante crescenti pressioni perché ci siano miglioramenti in questo senso. La speranza è che la mossa di Microsoft sia solo la prima e che altre aziende seguano lo stesso percorso, magari annunciando piani anche più ambiziosi.

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FSP Releases CMT510 Mid-Tower Chassis: Tempered Glass and RGB Aplenty

Author: Joe Shields AnandTech

FSP released a new mid-tower case adding to its CMT line, the CMT510. The CMT510 features three panels made of tempered glass designed to show off the system inside. The case supports ATX, Micro ATX and Mini-ITX motherboards, video cards to 400mm in length, and supports up to a 360mm radiator for water cooling. 

The chassis is all black with a matte coating on the aluminum parts of the case. The tempered glass is tinted to 50% and covers the front, left and right panels displaying what is inside. I have to admit, I am not sure why any case would want to show off what is generally a wild world of wires behind the motherboard. That aside, the front panel IO sits on top of the case and includes a power and RGB buttons (cycle through several lighting effects), two USB 3.0 ports, microphone and headphone jacks, as well as LEDs for power and HDD activity.

The case includes four pre-mounted 120mm RGB LED fans with three in the front and another on the rear. The top 120/1400mm fan location is not occupied. These plug into a simple fan controller mounted on the back of the motherboard tray.

  

Cable management should be easy with a large pre-drilled slot running the vertical length adjacent to the motherboard. Below there is room for an ATX sized power supply sitting under a dust cover running the length of the case. This hides the cables and should keep that area cleaner. On top of the PSU, shroud are two locations to mount 2.5-inch drives along with two more locations on the back for two 3.5-inch or two 2.5-inch drives. dust filtered airflow is to enter the PSU space fed by most of the bottom fan. The CMT510 supports CPU coolers up to 165mm and video cards to 400mm in length without losing drive capacity. Watercooling is also possible inside with support for either a 2x140mm radiator or a 3x120mm radiator on the front of the case.

 

The CMT510 is available now at an MSRP of $ 100. 

FSP CMT510 Mid-Town Chassis
Model CMT510
Case Type ATX Mid-Tower
Dimensions 491 x 208 x448mm (19.15 x 8.11 x 17.57-inches)
Color Black
Body Material SECC, Tempered Glass
Net Weight N/A
External Drive Bays None
HDD/SSD Bays 2 x 3.5″ (or 2 x 2.5″) and 2 x 2.5″
Expansion Slots 7
Motherboard Type Mini-ITX, MicroATX, ATX
System Fan 3 x 120mm RGB LED Included
I/O Ports 2 x USB3.0
3.5″ HD Audio
VGA Card Support 400mm
CPU Cooling Support 165mm
PSU Support ATX
Radiator Support 1 x 360mm (Front)

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