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Obsidan risponde ai fan: niente microtransazioni e lootbox

Author: Francesco Dellagiacoma Tom’s Hardware

Obsidian ha deciso di rispondere ai fan che da giorni chiedevano all’azienda se nel prossimo progetto in sviluppo ci sarebbero state microtransazioni e lootbox. Leonard Boyarsky e Tim Cain hanno deciso di rassicurare i fan con un breve video.

Non sappiamo ancora molto del nuovo titolo in lavorazione ad Obsidian, autori tra i tanti capolavori del recente – e fantastico – Pillars of Eternity. Al momento l’unica certezza è che il gioco sarà pubblicato da Private Division e che non avremo a che fare con microtransazioni o altri contenuti a pagamento.

“Siamo stati molto lontani dallo ‘spingerci’ ad inserire qualcosa – microtransazioni o altro – nel nostro gioco, Private Division supporta incredibilmente la nostra visione, la nostra libertà creativa e il processo di creazione con il quale lavoriamo agli RPG”.

Insomma, le uniche cose che sappiamo con certezza del prossimo gioco di Obsidian sono che sarà un RPG e non avrà microtransazioni. A volte è proprio vero che squadra che vince non si cambia, no?


Tom’s Consiglia

Pillars of Eternity è uno dei migliori RPG degli ultimi anni, se non l’avete mai giocato vi consigliamo di recuperarlo.

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Quake Champions: l’aggiornamento di dicembre è ora disponibile

Author: Le news di Hardware Upgrade

Bethesda ha reso disponibile il più massiccio aggiornamento di Quake Champions, realizzato finora. L’update introduce in accesso anticipato il personaggio di Keel, una nuova mappa, le partite classificate e una serie di oggetti che celebrano le festività natalizie.

Proveniente da Quake 3, Keel dispone dell’abilità passiva Scorta, che gli consente di ridurre il tempo di recupero di Sciame di granate ogni qualvolta raccoglie una scatola di munizioni ed è disponibile gratuitamente per tutti i possessori del Pacchetto Campioni. Gli altri utenti potranno acquistarlo pagando 800 unità di platino tramite il negozio del gioco.

La nuova mappa si chiama Vale of Pnath ed è un insidioso tempio dedicato alla divinità antica Ithagnal. Si estende in verticale ed è stato eretto in cima a infide caverne piene di acido. Ideale per sfide 1 contro 1, è disponibile gratuitamente anche per le partite personalizzate Deathmatch e Deathmatch a squadre.

Nome immagine

Inoltre, i giocatori con accesso anticipato potranno mettersi alla prova misurandosi in partite classificate per ottenere la migliore posizione nel ranking mondiale. Gli oggetti cosmetici a tema includono shader per campioni animati e shader per armi festivi, decorazioni festive in Burial Chamber e Corrupted Keep, cappelli a tema festivo per i campioni e icone ed emblemi per il profilo in edizione limitata.

Le mappe festive sono gratuite per tutti e disponibili per un periodo limitato. Tutti gli oggetti a tema festivo per campioni e armi si trovano in zaini, casse e reliquiari per un periodo limitato. Uno speciale pacchetto di cappelli festivi per i campioni è acquistabile nel negozio del gioco. Con l’aggiornamento di dicembre è anche stata introdotta una delle funzionalità più richieste dalla community: la possibilità di scegliere tra oltre 40 tipi di mirino e personalizzarne il colore.

Quake Champions è disponibile in fase di accesso anticipato su Steam e tramite Bethesda.net. I giocatori possono entrare subito in azione acquistando il Pacchetto Campioni, che sblocca tutti i campioni attuali e futuri e altri bonus esclusivi al prezzo di 29,99 €. Una versione free-to-play verrà pubblicata prossimamente.

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Google Play Music introduce il supporto ad iPhone X

Author: Alessio Fasano Agemobile

Nel corso delle ultime settimane tanti sviluppatori hanno dovuto mobilitarsi per rendere le proprie applicazioni pienamente compatibili con il nuovo display di iPhone X, ottimizzandole sia per quanto riguarda il rapporto di forma diverso dai precedenti iPhone, sia per quanto riguarda la gestione del notch che in caso di mancata ottimizzazione rischia di nascondere parti importanti dell’applicazione.

Tra le app importanti che hanno ricevuto questo tipo di aggiornamento, in queste ore si è aggiunta anche Google Play Music per iOS.

Grazie a questo aggiornamento potrete utilizzare l’app sul vostro iPhone X senza incappare in difetti visivi.

Ricordiamo le funzionalità di Google Play Music per smartphone:

  • Google Play Music ti consente di trovare, ascoltare e condividere facilmente la musica che preferisci su Android e sul Web.
  • Con il nostro nuovo servizio Unlimited, puoi ascoltare milioni di brani su Google Play, ascoltare la radio senza limiti e scoprire le playlist realizzate dai nostri esperti di musica.
  • Con entrambi i servizi Unlimited e Standard, l’app Google Play Music ti consente di ascoltare la tua raccolta musicale ovunque. Tutta la musica è memorizzata online, quindi non devi preoccuparti della sincronizzazione, dello spazio di archiviazione o della riproduzione offline. 

Funzioni di Unlimited:

  • Ascolta tutti i brani che desideri
  • Crea stazioni radio personalizzate con tutti i brani e gli artisti che desideri
  • Ascolta radio con skip illimitati
  • Ricevi consigli pertinenti basati sui tuoi gusti 

Funzioni delle versioni Unlimited e Standard:

  • Aggiungi fino a 50.000 brani della tua raccolta di musica personale
  • Accedi ovunque alla tua musica senza sincronizzarla e salva i tuoi brani preferiti per ascoltarli offline
  • Ascolta la musica senza annunci
  • Acquista nuova musica su Google Play (oltre 18 milioni di brani) 

Potete scaricare l’applicazione Google Play Music cliccando su questo badge:

Google Play Music
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Price: Free

Google Play Music
Google Play Music
Price: Free

Via

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Vivo avrà il primo smartphone con lettore di impronte digitali sotto lo schermo

Author: Le news di Hardware Upgrade

Synaptics ha rivelato di essere al lavoro con la cinese Vivo per portare sul mercato nel 2018 il suo lettore di impronte digitali integrato nello schermo. L’annuncio segue un lungo ritardo nel debutto della tecnologia e una dimostrazione pratica di Vivo qualche mese fa.

Il problema della dimostrazione pratica sta nel fatto che la tecnologia utilizzata non era di Synaptics, ma di Qualcomm. Vivo impiegò infatti un lettore di impronte digitali a ultrasuoni sviluppato da Qualcomm, totalmente differente dalla tecnologia di Synaptics.

Il Synaptics Clear ID FS9500, infatti, utilizza la luce creata da uno schermo di tipo OLED – gli unici pannelli con cui risulta compatibile – per riconoscere l’impronta. Il processo sarebbe affidabile al pari di quello dei tradizionali lettori di impronte, e ben più veloce rispetto al riconoscimento facciale visto sugli ultimi smartphone (0,7 s contro 1,4 s). Maggiori dettagli sono disponibili nell’annuncio del lettore di impronte digitali Synaptics.

È significativo notare come Vivo abbia stretto recentemente un accordo con Qualcomm per utilizzare le sue tecnologie e i suoi prodotti; lo sviluppo della tecnologia di lettura delle impronte digitali tramite ultrasuoni sembrerebbe, quindi, meno attraente per il produttore cinese – seppur non sia noto se sia per una questione di disponibilità dei sensori o economica.

Il problema nella scelta di Vivo, però, sta nella sua notorietà. Sebbene in Cina sia un’azienda famosa, in Occidente il marchio è totalmente sconosciuto. Anche se Vivo può effettivamente muovere grossi volumi di prodotti (è il quinto produttore al mondo), non ha la necessaria notorietà per dare a Synaptics la giusta spinta in termini di pubblicità.

Con i principali produttori a livello mondiale (Samsung e Huawei, ad esempio) che sembrano avere abbandonato l’idea dei lettori integrati negli schermi, preferendovi il riconoscimento facciale, il futuro di questa tecnologia appare incerto nonostante la sua validità sul piano tecnico.

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NASA e Google: scoperto un nuovo Sistema Solare grazie all’Intelligenza Artificiale

Author: Le news di Hardware Upgrade

La NASA ha annunciato una nuova scoperta del telescopio spaziale Kepler: il primo sistema planetario composto da ben 8 esopianeti. La stella ospite, Kepler-90, era già nota ma la scoperta di un ottavo pianeta permette di porla al confronto con il nostro Sole. Un risultato senza dubbio importante che è stato possibile grazie alla collaborazione con Google ed un sistema di Intelligenza Artificiale sviluppato proprio dalla società di Mountain View per questo tipo di operazioni capace addirittura di analizzare i dati relativi ai 35.000 potenziali pianeti extrasolari segnalati dal telescopio spaziale Kepler.

La lontananza della stella Kepler-90 è di oltre 2.545 anni luce e l’ottavo componente, appunto Kepler 90i, sarebbe capace di compiere un’orbita in appena 14.4 giorni contro i 365 giorni impiegati dalla Terra. L’ultimo esopianeta scoperto sembrerebbe possedere un diametro del 30% superiore a quello terrestre e si troverebbe, proprio come la Terra, ad occupare il terzo posto per distanza dalla propria stella. In questo caso gli addetti ai lavori avrebbero stimato come la superficie del nuovo pianeta abbia una temperatura pari a 400 gradi e dunque decisamente troppo calda per ospitare acqua liquida o magari vita.

La storia parla chiaro. Da anni la NASA con il suo telescopio Kepler aveva registrato il transito di questi nuovi pianeti ma solo 7 di loro erano stati effettivamente stati scoperti. Solo grazie all’impiego dell’Intelligenza Artificiale è stato però possibile estrarre dalla numerosa mole di dati la presenza dell’ottavo piccolo pianeta e il compito è stato affidato a Google che ha permesso di mettere in pasto al suo algoritmo dati per oltre 15.000 sistemi osservati da Kepler.

Chiaramente la caccia al “tesoro” non termina con questo ottavo pianeta. Sì, perché seppure il sistema Kepler-90 potrebbe essere ritenuto come una versione mini del nostro Sistema Solare, non c’è da stupirsi che nel tempo non si possano scoprire ulteriori pianeti e chissà che il nuovo sistema planetario Kepler possa risultare ancora più popoloso del nostro. Il tutto ancora con la piena collaborazione tra NASA e Google visto che come sottolineato da un ingegnere dell’azienda di Mountain View: “quello che abbiamo sviluppato qui è uno strumento per aiutare gli astronomi ad avere un impatto maggiore. È un modo per aumentare la loro produttività. Certamente non li sostituirà affatto”.