Categorie
HardwareSoftware

Samsung Galaxy S9: in arrivo lo scanner dell’iride e il supporto Dual VoLTE

Author: IlSoftware.it

Samsung Galaxy S9: in arrivo lo scanner dell'iride e il supporto Dual VoLTE

Quasi sicuramente il nuovo Galaxy S9 di Samsung utilizzerà il processore Qualcomm Snapdragon 845: ecco tutte le altre novità.

Nuove indiscrezioni sembrano confermare alcune delle novità del prossimo smartphone top di gamma di casa Samsung, il Galaxy S9, che sarà lanciato sul mercato l’anno prossimo.

Samsung Galaxy S9, con ogni probabilità, utilizzerà l’ultima “punta di diamante” di casa Qualcomm, il SoC Snapdragon 845 presentato nei giorni scorsi: Snapdragon 845, ecco il nuovo processore top di gamma di Qualcomm.

Samsung Galaxy S9: in arrivo lo scanner dell'iride e il supporto Dual VoLTE

Dal momento che la produzione del processore è stata affidata proprio a Samsung, come peraltro già fatto nel caso del predecessore, lo Snapdragon 835, Samsung potrebbe tenere per sé i primi esemplari del SoC utilizzandoli appunti sui nuovi Galaxy S9.
Un indizio circa l’utilissimo del SoC Snapdragon 845 è dato anche dai riferimenti all’impiego della tecnologia Dual VoLTE, supportata appunto dal nuovo processore Qualcomm.

VoLTE, com’è noto, permette di instaurare chiamate vocali qualitativamente migliori rispetto al passato anche grazie al più ampio spettro di banda che viene riservato alle conversazioni su rete 4G/LTE. Con il Dual VoLTE, voci più fedeli alle originali saranno ottenibili su entrambe le SIM eventualmente inserite nello smartphone: fino ad oggi, infatti, VoLTE era utilizzabile solo sulla prima SIM.Tra le altre novità del Samsung Galaxy S9, dovrebbe finalmente debuttare un “inedito” sistema di riconoscimento dell’iride grazie anche all’impiego di un nuovo sensore frontale da 3 Megapixel, in grado di riconoscere l’utente anche quando questi dovesse muovere gli occhi, indossare occhiali o trovarsi in ambienti poco luminosi.
Il meccanismo di scansione dell’iride andrà quindi a confrontarsi con Apple Face ID.

Categorie
HardwareSoftware

Corso sviluppatori Udemy a 29€ invece che 200€ (-86%): ma solo per pochi giorni!

Author: Le news di Hardware Upgrade

Ai giorni nostri saper sviluppare siti web o web-app può essere una risorsa di inestimabile valore. In un’epoca in cui la ricerca del lavoro non è così semplice, e trovarlo è ancora più difficile, la programmazione rappresenta una sorta di isola serena. Se da una parte non è detto che chi sa programmare troverà automaticamente il lavoro dei propri sogni, dall’altra possiamo garantire che gli sviluppatori web sono sempre più richiesti e non verranno facilmente sostituiti dalla software automation in ambito lavorativo. E se vuoi imparare a programmare ma non sai da dove iniziare, una soluzione valida può essere il Corso completo per sviluppatori web 2.0, disponibile in offerta a 29 euro invece che a 200 euro per il periodo natalizio, ma solo per alcuni giorni.

Categorie
HardwareSoftware

Facebook: rivoluzione ricavi pubblicitari, addio Irlanda

Author: Saverio Alloggio Tom’s Hardware

Facebook contabilizzerà i ricavi pubblicitari nei Paesi in cui vengono realizzati e non più solo attraverso la sede internazionale di Dublino. Ad annunciarlo è lo stesso social network, assecondando la crescente pressione internazionale in merito alle politiche fiscali adottate dai grandi colossi dell’hi-tech. Una piccola rivoluzione, con le potenzialità per poter fare giurisprudenza in merito.

Scendendo nel dettaglio, Facebook ha specificato di essere intenzionato a passare ad una struttura di vendita locale nei Paesi in cui è presente una sede fisica che fornisce supporto alle vendite in relazione agli inserzionisti locali. Questo comporterà che, i ricavi pubblicitari realizzati in queste nazioni, saranno contabilizzati sul posto, senza dover fare riferimento alla sede di Dublino.

Facebook fiscale

Un cambiamento che riguarderà direttamente anche il nostro Paese. I ricavi contabilizzati in Italia saranno dunque soggetti alla fiscalità italiana. Facebook è intenzionata a mettere a regime questo nuovo sistema nel corso del 2018, al fine di completare definitivamente il passaggio entro la prima metà del 2019. Gli uffici in questione sono circa 30 in tutto il mondo, per cui appare evidente come si tratti di un cambio di rotta che andrà realizzato in maniera progressiva, anche perchè ogni Nazione ha le proprie leggi.

Leggi anche: Apple accetta di pagare 13 miliardi al fisco irlandese

“Ogni Paese è unico e vogliamo essere sicuri di realizzare questo cambiamento in maniera corretta. In ogni caso, la transizione ad una struttura di vendita locale fornirà maggiore trasparenza ai Governi ed ai policy maker di tutto il mondo, che hanno richiesto maggiore visibilità sui ricavi associati alle vendite che vengono supportate localmente nelle varie Nazioni” ha spiegato Dave Wehner, Chief Financial Officier di Facebook.

Facebook fiscale
Dave Wehner

Una mossa che, a livello di tempistiche, appare quasi consequenziale all’intervento effettuato qualche giorno fa da Margrethe Vestager, Commissaria europea alla concorrenza, all’Università Bocconi di Milano. La nota politica danese, spesso in prima linea contro i giganti dell’hi-tech, auspicava la rapida introduzione del così detto “country-by-country reporting”, ovvero una normativa che obbligasse le multinazionali a fornire informazioni pubbliche su quante tasse pagano in ciascun Paese. 

Leggi anche: Facebook sperimenterà le news a pagamento entro l’anno

Facebook è andato anche oltre questa aspettativa. Sarà certamente significativo verificare quelle che saranno le conseguenze in termini fiscali una volta che il nuovo sistema locale sarà entrato pienamente a regime. Staremo a vedere quali saranno adesso le mosse degli altri colossi del web e dell’hi-tech.

Categorie
HardwareSoftware

Samsung is working on Windows 10 on Snapdragon

Author: fudo [AT] fudzilla [DOT] com (Fuad Abazovic) Fudzilla.com – Home

Thinner and lighter

Qualcomm executives have told Fudzilla that Asus, Lenovo, and HP won’t be alone in their efforts launching the Windows 10 on Snapdragon, and that certain phone manufacturers are working on their designs.

A Fudzilla trusted source who likes his privacy has confirmed to us that one of the mobile outfits is Samsung. Currently, there is no ETA on the launch or availability, but  manufacturers who have the experience with the phone PCB are likely to do a better job with the smaller form factor.

In Q1 2018 we expect to see Asus, Lenovo and HP devices, with everyone else launching a bit later. Qualcomm has high hopes in its debut to the Windows platform, and Windows 10 will face a big test in the consumer interest.

Value Proposition

The excellent battery life powered by constant LTE connectivity is a reasonable value proposition, especially as these machines don’t need annoying fans. They are completely quiet, something that we appreciate. We had a chance to spend some limited time with an HP Envy 2 two-in-one and the Asus NovaGo. Both were a bit bulkier than we would want them to be. There is space for thinner and lighter, and mobile phone manufacturers such as Samsung can make such a thing a reality. 

Samsung will likely announce Windows 10 on Snapdragon device at a later date and on its own terms. Mobile World Congress in late February or a Galaxy S9 phone launch could well be the launch opportunity.

Categorie
HardwareSoftware

Torna il jailbreaking dei dispositivi iOS? Un ricercatore Google guadagna i diritti di root su iPhone e Mac

Author: IlSoftware.it

Torna il jailbreaking dei dispositivi iOS? Un ricercatore Google guadagna i diritti di root su iPhone e Mac

Un ricercatore del team Google Project Zero scopre un’importante falla di sicurezza nel software dei prodotti Apple: potrebbe essere sfruttata per eseguire il jailbreaking degli iPhone con iOS 11.

Ian Beer, ricercatore Google in forze presso il team Project Zero, ha comunicato di aver scoperto un modo per acquisire i privilegi di root su iOS 11, sia sugli iPhone che sui dispositivi macOS.

Come spiega Beer, il codice proof-of-concept appena messo a punto sfrutta un problema di corruzione della memoria che di fatto consente a un aggressore di eseguire codice con i privilegi di sistema.

Apple, su segnalazione di Beer, ha risolto la lacuna di sicurezza qualche settimana fa con il rilascio di iOS 11.2. Quanto individuato apre la strada al jaibreaking dei nuovi iPhone.

Torna il jailbreaking dei dispositivi iOS? Un ricercatore Google guadagna i diritti di root su iPhone e Mac

Complici le nuove misure di sicurezza implementate da Apple in iOS e il ridotto interesse per il jailbreaking stanno portando a una lenta agonia degli “store alternativi” come lo storico Cydia.
La scoperta di Beer potrebbe tornare a far guardare gli utenti alla rimozione delle limitazioni imposte da Apple, operazione da sempre invisa alla società di Cupertino e illegale negli Stati Uniti dal 2013.

Il ricercatore Google ha pubblicato il suo codice PoC a questo indirizzo e in questo post chiarendo però che le versioni di iOS affette dal problema sono la 11.1.2 e precedenti.
Il bug, però, è sfruttabile dalla sandbox all’interno della quale vengono eseguite le applicazioni iOS e l’aggressore – sfruttando il problema di sicurezza – può ottenere accesso a livello del kernel (tfp0, “task for process 0”).
Va detto che il problema potrà essere sfruttato per tornare ad effettuare il jailbreaking dei dispositivi Apple soltanto non appena qualcuno avrà messo a punto il codice “ad hoc” e solamente fintanto che la società guidata da Tim Cook continuerà a permettere il downgrade alla versione di iOS vulnerabile (release 11.1.2).