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Honor 7X Western Launch Event: A Live Blog (2:30pm UTC)

Author: Ian Cutress AnandTech

Today Honor is announcing a new smartphone coming to EMEA and the Americas: the Honor 7X. The 7X has actually already been announced for the Asia-Pacific market, however Honor is emphasizing its message for western markets with its launch today in London.

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5G likely to be C-band

Author: edfu777 [AT] hotmail [DOT] com (Nick Farrell) Fudzilla.com – Home

ABI research thinks 5G is all at C

According to new findings from ABI Research, while the use of mmWave is one of the most distinguishing features of 5G, in the near term the C-Band is emerging with the most global consensus for the timely launch of commercial 5G network in 2019.

According to ABI Research’s “Analysis of 5G Spectrum” report many of the lab and field 5G trials conducted by industry participants have focused on higher frequencies, but based on the recent regulatory announcements by about 20 countries, the C-band is the most common spectrum range identified for 5G.

ABI Research Senior Analyst Prayerna Raina said:

“In the long-term the whole breadth of the sub-1GHz to 100GHz spectrum range will be critical to address the various use cases and meet enhanced speeds, latency, reliability, and other 5G metrics in different usage scenarios. In the near-term, however, use millimeter wave for 5G services in 2019-2020 is limited due to technology challenges and global spectrum availability.”

Since current cellular communication takes place below 6GHz, the use of higher frequency ranges for mobile broadband is unfamiliar territory for mobile operators. Key 5G antenna and base station technologies such as MIMO are currently deployed in the sub-6GHz range on a low order of 4 to 16 antenna elements in most cases. At higher mmWave frequencies, massive MIMO antennas are likely to feature hundreds of antenna elements, which brings its own set of challenges.

The use of higher frequencies such as 26GHz and 28GHz for fixed mobile broadband service on 5G networks is certain, but it is the C-Band with its global harmonization that is creating opportunities for large scale deployment.

“Ultimately 5G must make good business sense for operators who continue to battle stagnating ARPUs, rising network traffic, and the need to cost-effectively optimise network management and operations,” says Raina. “C-band, with the support of new technologies, including Uplink Decoupling, will likely be the dominant 5G spectrum band, since it allows operators to deploy 5G on an existing network grid, rather than spend significantly on new cell cites,” Raina said.

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Come condividere appunti, URL e file tra Android e Windows

Author: IlSoftware.it

Con il rilascio di Windows 10 Fall Creators Update, Microsoft ha cominciato a costruire un nuovo ponte verso i dispositivi Android.
Digitando Collega il tuo telefono nella casella di ricerca di Windows 10 e inserendo il proprio numero di cellulare, si riceverà un SMS contenente un link che fa riferimento al download di Microsoft Launcher su Google Play Store.

Installando tale applicazione ed effettuando il login con lo stesso account utente Microsoft usato sul sistema Windows 10, sarà possibile avviare la navigazione sullo smartphone e continuarla comodamente su PC.

Sebbene Microsoft cerchi di imporre l’utilizzo del suo launcher sul dispositivo Android, è possibile continuare a utilizzare altri launcher, compreso quello predefinito.
Aprendo il browser e visitando un sito web, si potrà scegliere la voce Condividi quindi selezionare Continua su PC.

Come condividere appunti, URL e file tra Android e Windows

Va detto che la funzione Continua su PC è solamente la prima delle tante che saranno presto portate al debutto in Windows 10 e che permetteranno di condividere appunti, URL e file tra Android e il sistema operativo Microsoft.

L’app Connected Devices, non realizzata da Microsoft, sfrutta proprio la funzionalità Collega il tuo telefono per permettere l’invio di messaggi di testo dal dispositivo Android al PC Windows 10.
Connected Devices utilizza le API messe a disposizione da Microsoft e fa leva sull’account Microsoft dell’utente per attivare lo scambio diretto dei dati tra dispositivo mobile e PC.
Certo, anche Connected Devices è ancora povero di funzionalità ma di certo saprà crescere col tempo.

Condividere appunti e URL tra Android e Windows con Keep

Sebbene non sia l’approccio più rapido in assoluto, uno dei modi per scambiare informazioni tra Android e PC (e viceversa), consiste nell’utilizzo dell’app Google Keep.

Installando l’app sul dispositivo Android, è possibile creare una nuova nota incollandovi le informazioni da condividere sul PC o su altri dispositivi.

Aprendo il browser, per esempio, su un PC Windows e collegandosi con questa pagina, si troverà la nota creata su smartphone o tablet Android con la possibilità di cliccare sui link ivi presenti o copiare le informazioni salvate (assicurarsi di effettuare il login con lo stesso account Google usato sul dispositivo Android).
Google Keep resta secondo noi una delle app irrinunciabili: vedere Prendere appunti su Android e accedere alle note da Google Docs e Funzioni Android da attivare o disattivare subito.

Purtroppo in Italia ancora questa possibilità non è stata ancora attivata da Google ma ben presto, digitando invia una nota nel motore di ricerca di Google oppure nella barra degli indirizzi di Chrome, sarà possibile inviare un appunto sui dispositivi mobili collegati al proprio account.

Condividere file tra Android, PC e altri dispositivi

Una delle app che si stanno maggiormente ponendo in evidenza per completezza in termini di funzionalità, per efficacia e versatilità è senza dubbio Xender.

Xender riprende il leitmotiv delle tante applicazioni della sua categoria che si sono susseguite nel corso nel tempo. Seppur gratuita, però, Xender ambisce a diventare un “must” per coloro che necessitano spesso di Condividere file tra Android, PC e altri dispositivi.

L’applicazione, infatti, facilita la condivisione di file anche quando si fosse sprovvisti del collegamento di rete: Xender crea infatti un hotspot WiFi al quale gli altri device (PC desktop, notebook, smartphone, tablet,…) possono collegarsi e inviare/ricevere file.

Come scambiare file in assenza di un collegamento di rete

Per inviare e ricevere file anche in assenza di un collegamento di rete con Xender, basta avviare l’applicazione sul dispositivo Android, toccare il pulsante in alto a sinistra, scegliere Altro, Connettiti al PC quindi toccare il pulsante racchiuso in un circoletto di colore arancione.

Come condividere appunti, URL e file tra Android e Windows

Xender attiverà la funzionalità di hotspot WiFi sul dispositivo Android quindi indicherà l’SSID della rete wireless alla quale bisognerà collegarsi usando l’altro dispositivo.
Per avviare il trasferimento dati, bisognerà aprire il browser web da PC o dall’altro device e digitare l’indirizzo locale cui viene fatto riferimento da Xender.

Come condividere appunti, URL e file tra Android e Windows

Condividere file all’interno della stessa rete locale

Se invece si disponesse di un collegamento di rete e sia il dispositivo con Xender installato che l’altro device che dovrà inviare/ricevere file fossero collegati alla medesima rete locale, basterà accedere al menu principale dell’applicazione, scegliere Altro quindi toccare Connettiti al PC.

Dall’altro dispositivo basterà collegarsi all’indirizzo locale riportato da Xender (nell’esempio http://192.168.1.52:33455) oppure visitare questa pagina e scansionare il codice QR ivi pubblicato con lo smartphone.

Come condividere appunti, URL e file tra Android e Windows

Si accederà a una comoda interfaccia web che permetterà di trasferire immagini, video, musica, documenti, app Android e qualunque altro genere di file.

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Linux 4.15 rc2 è ora disponibile, verso il rilascio a gennaio

Author: Le news di Hardware Upgrade

Linus Torvalds ha pubblicato la seconda release candidate del kernel Linux 4.15. L’arcinoto padre del kernel open source ha pubblicato l’annuncio con l’elenco completo dei cambiamenti rispetto a Linux 4.15 rc1 su LKML.

La nuova release candidate non porta con sé novità significative, poiché la finestra per l’inclusione di nuovo codice si è chiusa una decina di giorni fa. Gli sviluppatori si sono concentrati, invece, sulla risoluzione di vari problemi sorti dall’inclusione di una massa così grande di codice.

Come fa notare lo stesso Torvalds nell’annuncio, “ci sono fix dovunque – architetture, driver, file system, rete, cuore del kernel“. Tra i cambiamenti degni di nota si segnalano modifiche al nuovo driver grafico di AMD, oltre al DRM più in generale.

È già possibile scaricare i sorgenti del kernel Linux 4.15 rc2 da kernel.org, mentre Ubuntu mette a disposizione una versione già compilata per la propria distribuzione. Trattandosi di software ancora in fase di sviluppo, se ne sconsiglia l’uso quotidiano sul proprio computer.

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vendite delle AirPods potrebbero raddoppiare nel 2018

Author: Lorenzo Spada Agemobile

Nonostante il loro esordio non sia stato dei migliori per via di problemi alla linea di produzione, le AirPods hanno rapidamente scalato la classifica accaparrandosi la maggior parte del mercato delle cuffie auricolari wireless.

Stando al solito analista Ming-Chi Kuo di KGI Securities, Apple potrebbe addirittura raddoppiare il numero di vendite delle AirPods nel 2018. In particolare, ciò si tradurrebbe in vendite pari a 28 milioni di unità.

Ad aiutare l’accrescimento delle vendite sarebbero due motivi essenziali: le vendite di iPhone (visto che non sono dotati di jack audio, gli utenti vano alla ricerca di cuffie wireless) e l’aumento della produzione di massa che rende possibile un’attesa di appena 1 – 3 giorni dal momento dell’ordine (se acquistate all’Apple Store il tutto è immediato).

La concorrenza non ha la forza di contrastare le AirPods

Fra l’altro, tranne qualche azienda che continua a rappresentare una nicchia del mercato, nessun concorrente sembra essere in grado di concorrere con Apple. Samsung e le sue Gear IconX 2018, seppur con funzionalità superiori, non offrono la stessa comodità e semplicità delle AirPods. Allo stesso modo, le Pixel Buds di Google non attirano le persone come il modello di Appe.

Stando poi a un sondaggio condotto fra i possessori delle AirPods:

  • Il 93% è soddisfatto che le AirPod non cadano dalle orecchie
  • Il 95% è soddisfatto della durata della batteria e della “vestibilità” comoda
  • Il 97% è stato soddisfatto del case degli auricolari, che funziona anche da caricatore
  • Al 97% è piaciuto della semplicità di accoppiamento Bluetooth con un iPhone
  • Il 98% è rimasto soddisfatto della velocità di ricarica delle AirPod

Ricordiamo che in Italia le AirPods sono disponibili al prezzo di listino di 179 euro con consegna prevista dal 7 al 12 Dicembre.

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