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Windows 10 avrà una nuova funzionalità di ricerca: Immersive Search

Author: IlSoftware.it

Windows 10 avrà una nuova funzionalità di ricerca: Immersive Search

Ispirata a Spotlight di Apple macOS, Immersive Search potrebbe debuttare ad aprile od ottobre 2018 con il rilascio dei prossimi aggiornamenti per Windows 10.

Microsoft sta lavorando su un nuovo sistema di ricerca integrato in Windows 10 che, presumibilmente debutterà con il rilascio dei prossimi feature update, ad aprile od ottobre 2018.

Il nuovo meccanismo di ricerca non è più relegato in un angolo dello schermo, offre molte possibilità aggiuntive e visualizza un numero di informazioni nettamente più ampio.

Palesemente ispirato alla funzionalità Spotlight di Apple macOS, la nuova ricerca di Windows 10 può essere provata dagli iscritti al programma Windows Insider installando la build 17040 del sistema operativo e applicando una semplice modifica alla configurazione del registro di sistema.

Windows 10 avrà una nuova funzionalità di ricerca: Immersive Search

L’implementazione è ancora embrionale ma permette di rendersi conto dell’obiettivo a cui sta puntando Microsoft.
Per provare la nuova funzionalità, è sufficiente aprire l’editor del registro di sistema, portarsi in corrispondenza della chiave HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\ Search\Flighting\, cliccare con il tasto destro e aggiungere una nuova chiave assegnandole il nome Override.
Nel pannello di destra si dovrà creare un valore DWORD (32-bit) denominandolo ImmersiveSearch e assegnando il valore 1.
Dopo aver riavviato il PC, si avrà modo di provare la nuova funzionalità di ricerca di Windows 10.

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GEO Smartcampus, la fabbrica italiana della smart society

Author: Alessandro Crea Tom’s Hardware

Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare di Smart Society, Industria 4.0 e Digital Transformation, tutti termini che esprimono una visione in cui la “tecnologizzazione” della società è il fine piuttosto che un mezzo per soddisfare i bisogni degli esseri umani. Una visione da superare per Guido Fabbri, cofondatore e Chief Marketing Officer di GEO Smartcampus, che a questi concetti contrappone quello di Smart Society, una società intelligente in cui cioè l’uomo e i suoi bisogni tornano al centro della scena e la tecnologia si fa strumento principe per soddisfarli.

Perseguire questo obiettivo richiede un approccio radicalmente nuovo, in cui l’analisi dei bisogni è inseparabile da quella ambientale: essere nel Sahara o a New York cambia i nostri bisogni e di conseguenza devono cambiare anche le soluzioni e le risposte, che non possono essere universali.

Geosmart 16 9

Per questo GEO Smartcampus è il primo acceleratore di impresa tematico di soluzioni innovative basate sulla Digital Geography come ad esempio ArcGIS di ESRI, non a caso uno dei partner di GEO Smartcampus, in cui la mappa si fa punto di contatto tra la realtà fisica e quella digitale.

La vision di GEO Smartcampus si esplica in maniera articolata e a 360 gradi: la piattaforma collaborativa pensata per consentire alle startup, PMI e professionisti di innovare, il Lab Campus per consentire a tutti gli attori e i partner di conoscersi e fare rete condividendo conoscenze e stimoli, attività di comunicazione per promuovere una “Cultura dell’Innovazione” in linea con i principi della Smart Society, programma di formazione e fornitura di consulenze.

Facebook Gis for Iot

Insomma GEO Smartcampus è una vera e propria “farm” in cui non si producono semplicemente soluzioni tecnologiche ma si promuove una visione globale di un futuro possibile, anzi auspicabile.

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Android phones track your every move

Author: staff [AT] fudzilla [DOT] com (Fudzilla staff) Fudzilla.com – Home

Big Bother is watching you

A report said that even if you turn off location services on an Android phone and even if you haven’t a SIM card, Google has been sending your data back to Big Bother central.

Quartz magazine nailed down Google and got the data giant to admit it had indeed been doing that.

The phones pick up the position of towers, triangulates your location then sends the data back to Google Central.

The data has been collected for most of this year but Google told Quartz the data hasn’t been used or stored.  A  Google rep failed to explain coherently the reason the company had started the practice.

It will discontinue the technique now it’s been rumbled.

The data is sent from an Android phone when it connects to the internet.

[Image of the Gestapo from Wikipedia]

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Uber ha tenuto nascosto un attacco che ha portato alla sottrazione dei dati di 57 milioni di soggetti

Author: IlSoftware.it

Uber ha tenuto nascosto un attacco che ha portato alla sottrazione dei dati di 57 milioni di soggetti

Il precedente management dell’azienda ha tenuto in gran segreto un’aggressione subita poco più di un anno fa. Per ottenere la cancellazione dei dati sottratti, Uber avrebbe anche versato 100.000 dollari ai criminali informatici.

Un vero e proprio scandalo sta in queste ore investendo Uber: la società di San Francisco che offre il ben noto servizio di trasporto privato ha subìto un attacco nel mese di ottobre 2016 che ha portato alla sottrazione dei dati personali di 57 milioni di clienti e conducenti, comprese i dettagli delle patenti di circa 600.000 guidatori.
L’aggressione è stata quindi tenuta segreta per più di un anno e l’azienda ha in queste ore annunciato il licenziamento del responsabile della sicurezza che non soltanto avrebbe optato per il silenzio ma avrebbe disposto il pagamento di una somma pari a 100.000 dollari a fronte della cancellazione dei dati razziati.

Uber ha tenuto nascosto un attacco che ha portato alla sottrazione dei dati di 57 milioni di soggetti

I responsabili di Uber hanno commentato che quanto accaduto non sarebbe mai dovuto succedere e riconoscono che non ci sono scusanti.
Anche senza considerare il potenziale impatto di un episodio come quello vissuto da Uber in vista dell’entrata in vigore della nuova normativa GDPR, il caso in questione – secondo Sophos – rappresenta l’ennesimo esempio di un’inadeguata applicazione delle pratiche di sicurezza.

Trend Micro osserva che i furti digitali non hanno le stesse regole di quelli del mondo fisico: non si possono “ricomprare i negativi” una volta che essi sono stati rubati.
Ad essere stati presi di mira, come si legge dalle parole del CEO di Uber, sarebbero state alcune risorse cloud usate da Uber per la gestione dei dati. Trend Micro conclude che i servizi cloud devono essere sempre considerati come infrastrutture e servizi corporate: dal punto di vista della sicurezza, quindi, vanno trattati come tali.

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SilverStone, alimentatore Essential 450W: 80 Plus Bronze e con tutto quello che serve

Author: Le news di Hardware Upgrade

SilverStone annuncia un nuovo alimentatore della sua serie Essential, presentata all’inizio di quest’anno, che va a completare la gamma non nella fascia di potenza più alta, bensì in quella entry level, strizzando l’occhio a tutti quegli utenti che non necessitano di molta potenza per il proprio sistema e quindi sono alla ricerca di un alimentatore poco potente ma pur sempre con un buon rapporto qualità-prezzo.

Alle già disponibili versioni Essential 550 e 650 W si aggiunge il modello 450 W, denominato SST-ET450-B, realizzato con standard ATX, lunghezza pari a 14 cm, ventola da 120 mm e cablaggio non modulare: efficienza 80 Plus Bronze e singolo canale +12 V in grado di gestire un carico complessivo fino a 34 A.

L’alimentatore Essential 450 W mette a disposizione un buon numero di connettori sufficienti per qualsiasi sistema anche di fascia media o per aggiornare PC datati:

  • n°1 connettore ATX a 24 pin
  • n°1 connettore EPS 4+4 pin
  • n°2 connettori PCIe 6+2 pin
  • n°4 connettori SATA power
  • n°3 connettori 4-pin Molex
  • n°1 connettore 4-pin Berg

SilverStone lo propone con 3 anni di garanzia e ad un prezzo di 59,99 $ , circa 50 €; per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare la pagina dedicata al prodotto.