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Che cos’è il formato PDF/A e perché è di fondamentale importanza per la conservazione dei documenti

Author: IlSoftware.it

I benefici della dematerializzazione ovvero della conversione di qualunque documento digitale in documento cartaceo sono sotto gli occhi di tutti.
Per anni i fornitori di soluzioni per la gestione documentale e la digitalizzazione del materiale cartaceo hanno spinto, giustamente, sul formato PDF come complemento delle politiche aziendali sulla conservazione dei dati.

Il problema con il formato PDF è che mano a mano che l’innovazione tecnologica avanza, non c’è certezza che il documento prodotto resti tale, ugualmente accessibile e leggibile tra venti anni o più.

Jeff Sagarra, senior director of product marketing di Nuance Document Imaging Division, ha voluto accendere un faro sul ruolo fondamentale del formato PDF/A nello sviluppo di una strategia di archiviazione dei documenti aziendali di lunga durata, soprattutto per ciò che riguarda le esigenze di sicurezza imposte in specifici ambiti verticali come, ad esempio, la sanità o i servizi finanziari.

Se i benefici dei documenti PDF sono ormai largamente noti, il fatto che il formato PDF/A sia l’ideale per l’archiviazione di informazioni che devono essere sempre leggibili anche in futuro non è cosa nota a tutti.
Segarra osserva che il formato PDF/A offre un vantaggio competitivo nell’ambito dell’attuale mercato digitale dove montagne di informazioni devono essere necessariamente conservate per lunghi periodi. E, purtroppo, ancor’oggi molte realtà aziendali non sono consapevoli delle potenzialità del formato PDF/A.
Nuance spiega che le aziende debbono collaborare per spiegare perché il formato PDF/A sia lo strumento più efficace per proteggersi dalle future modifiche in ambito tecnologico che potrebbero rendere i file più difficoltosi se non impossibili da leggere.

Cos’è PDF/A e perché è importante usarlo

PDF/A è un sottoformato del PDF che è stato messo a punto con il preciso obiettivo di rendere possibile la conservazione documentale a lungo termine su supporto digitali.Le principali caratteristiche di PDF/A sono le seguenti:
– I documenti PDF/A vivono “una vita propria” nel senso che essi sono totalmente indipendenti da altre impostazioni software e da qualunque altra eventuale informazione accessoria, compresi font di carattere, colori, immagini e così via. I file PDF/A, quindi, appaiono sempre esattamente come sono visualizzabili sul sistema che li ha creati.

– La crittografia del contenuto del documento PDF/A non è permessa.

– Nei file in formato PDF/A non è possibile aggiungere link a risorse esterne o siti web: il concetto è che in futuro tali risorse potrebbero non essere più disponibili.

– Non è possibile inserire, all’interno dei file PDF/A, codice JavaScript.

Quando si legge la sigla PDF/A-1a, significa che il documento può essere generato in formato PDF/A seguendo le prime specifiche pubblicate nel 2005 mantenendo allo stesso tempo massima fedeltà (il file peserà di più). La sigla PDF/A-1b, invece, è il formato che genera file più leggeri (minima fedeltà). PDF/A-1 si basa, complessivamente, sulla versione 1.4 delle specifiche generali del formato PDF.

Con la pubblicazione del formato PDF/A-2 (segue le specifiche 1.7), nel 2011, la distinzione non esiste più. In questo caso, nel documento PDF, possono essere anche inclusi contenuti multimediali.
Esiste poi anche la versione PDF/A-3 del 2012 che si basa sempre sulle specifiche 1.7 ma permette di inserire qualunque file all’interno del documento.

PDF/A è in definitiva il miglior modo per assolvere gli adempimenti legati alla conservazione dei documenti a lungo termine e in Italia è il formato ideale per scambiare documenti con la pubblica amministrazione.

Aprendo un documento PDF/A con il proprio lettore preferito e verificandone le proprietà, è possibile stabilirne a colpo d’occhio il formato.

Tutte le principali suite per l’ufficio come Microsoft Office e LibreOffice permettono di creare documenti in formato PDF/A: Come creare file PDF con Windows 10 e senza.
In alternativa, è possibile rivolgersi alle soluzioni di Nuance che offrono la possibilità di ottimizzare la gestione documentale e addirittura di trasformare documenti PDF (anche quelli contraddistinti da un layout complesso) in formato Word modificabile: Modificare PDF e trasformarli anche in documenti Word con Nuance Power PDF 2.

Una soluzione a costo zero per trasformare file PDF in Word, ovviamente non precisa e affidabile come i software di Nuance, si chiama WPS PDF to Word Converter: Convertire PDF in Word, quali programmi usare.

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iPhone del 2018 avranno antenne migliori e supporto al 4G LTE 1 Gbps

Author: Le news di Hardware Upgrade

Gli iPhone di questa generazione sono stati appena lanciati ma già si parla dei nuovi, quelli che debutteranno nel 2018. Secondo quanto riporta Ming-Chi Kuo di KGI Securities in una nota rivolta agli investitori i nuovi iPhone utilizzeranno moduli aggiornati per le antenne (LCP, liquid crystal polymer) che consentiranno trasmissioni di dati più veloci su reti LTE. I moduli sotto la scocca saranno almeno due, come iPhone X, ma con migliorie per supportare lo standard 4×4 MIMO.

“L’aggiornamento del design dell’antenna è un fattore determinante per l’aumento della velocità di trasmissione dati su rete LTE sui modelli di iPhone del 2018”, ha dichiarato l’analista. “La tecnologia LCP è migliore della PI, in termini di proprietà dei materiali, e offre vantaggi sulla gestione delle alte frequenze, sulle prestazioni e sulla resistenza all’umidità. Stimiamo che i nuovi iPhone della seconda metà del 2018 verranno equipaggiati con due antenne LCP LTE proprio come iPhone X, o forse anche più, ma con specifiche migliori per supportare lo standard 4×4 MIMO”.

La scorsa settimana lo stesso Kuo aveva rivelato alcune novità relative ai modem utilizzati nei prossimi modelli di iPhone, che dovrebbero essere Intel XMM 7560 e Qualcomm Snapdragon X20, con l’abbandono di Qualcomm che potrebbe avvenire solo l’anno successivo. I due modem dovrebbero garantire velocità di trasferimento dei dati superiori rispetto ai modelli attuali, tuttavia da soli non bastano e le nuove antenne sono un’innovazione necessaria per raggiungere le velocità concesse teoricamente dalle tecnologie che Apple intende adottare.

In precedenza Kuo ha affermato che si aspetta tre nuovi iPhone per il 2018: un successore di iPhone X da 5,8 pollici e display OLED, una variante da 6,5 pollici anch’essa OLED e infine un nuovo modello da 6,1 pollici con pannello LCD dal prezzo più basso. Tutti i nuovi modelli avranno un display borderless con supporto a Face ID.

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Ruote che si aggiustano da sole per i rover marziani futuri

Author: Elena Re Garbagnati Tom’s Hardware

Alla luce dei problemi verificati con le ruote del rover Curiosity in missione su Marte gli scienziati della NASA avevano messo in preventivo la costruzione di ruote più robuste per i rover che sbarcheranno in futuro sul Pianeta Rosso. Il terreno accidentato e roccioso infatti ha danneggiato gli pneumatici di Curiosity al punto da mettere più volte a rischio il prosieguo della sua missione esplorativa.

Come l’agenzia spaziale statunitense stia cercando una soluzione è emerso da un video che mostra un test su un terreno accidentato, in cui sono state impiegate ruote non in alluminio compatto come quelle di Curiosity, ma in una maglia metallica che sarebbe in grado oltre tutto di trasportare carichi più pesanti e di consentire ai rover di percorrere tratti maggiori su Marte o sulla Luna.

Il video con i test che è stato pubblicato su YouTube è il seguente:

Da notare che il primo progetto ad opera del Glenn Research Center della NASA insieme a Goodyear risale agli anni 2000. Nel primo modello però erano impiegati fili d’acciaio intrecciati in un motivo a maglie che si deformavano nei test sui terreni accidentati. Gli ingegneri della NASA hanno trovato una soluzione sostituendo al materiale originario una soluzione a memoria di forma in lega di nichel-titanio. Grazie a questa idea – come spiega l’ingegnere NASA Santo Padula – le ruote si deformano fino all’asse ma poi tornano alla forma originaria.

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LRV (Lunar Roving Vehicle)

Guardando le immagini viene in mente una somiglianza: date un’occhiata alle ruote dell’LRV (Lunar Roving Vehicle) impiegato per l’esplorazione lunare nelle missioni Apollo 15, 16 e 17 del 1971 e 1972 ed esposto nella mostra NASA – A Human Adventure in corso a Milano.

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Non beneficiano di una tecnologia a memoria di forma e sono fabbricate con materiali diversi rispetto a quelle ora in test, ma ritroviamo il motivo a maglie. Questi rover trasportarono due astronauti, il relativo equipaggiamento e campioni del suolo durante la breve permanenza degli astronauti sulla Luna. Non solo: erano progettati per viaggiare a una velocità massima di 13 Km/h, ma l’astronauta Eugene Cernan raggiunse i 18 Km/h. Il rover Curiosity ha una velocità massima su un terreno piano e non accidentato di 5 centimetri al secondo

Da ricordare che a differenza degli LRV, i rover in esplorazione su Marte devono avere ruote che reggono più di 10 anni di esplorazione.

Leggi anche: Project Apollo 17: immergetevi in un’esperienza memorabile

Non sappiamo ancora se e quando verranno impiegate le ruote oggetto di questa notizia: il prossimo rover marziano dovrebbe decollare nel 2020, ma al momento il progetto non è stato modificato e mostra ancora ruote in alluminio simili a quelle di Curiosity.

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First hints of 2018 Galaxy S9 surface

Author: fudo [AT] fudzilla [DOT] com (Fuad Abazovic) Fudzilla.com – Home

Exynox 8910 SoC 10nm

Samsung’s own website has leaked that it might  call one of its future phones the Galaxy X, but this might not be the one that we expect under the Galaxy 9 designation.

The phone, simply called the Samsung SM-G960F, a successor to the Galaxy S8 is based on Samsung’s own Exynos 9 series processor. This is the second generation 10nm processor that comes with a total of eight cores, no surprise there.

The motherboard name – universal9810 hints that this is the 9810 SoC with third-generation custom cores from Samsung. The processor name ARM SAMSUNG implies that this is an Exynos based phone and not the future Snapdragon 845 based version. Samsung said we can expect a Cat-18 modem capable of 1.2 Gbps, no surprise there as Kirin 970 has one and so should the Snapdragon 845.

Geekbench score

In Geekbench single core testing it scores 2680, and 7787 in multi core testing. The highest score from the Snapdragon 835 Pixel 2 LX based phone lands at 2238 for the single core and 6404 for the multi core which is definitely less, but in line what we would expect.

Many of our colleagues were disappointed as the iPhone X is faster in this test, scoring in single core test 4199 and multi score 10067. Let me remind all these chums that the A11 chip inside of iPhone X is  87.66 mm287.66 mm2 while the Qualcomm Snapdragon 835 is 72.3 mm2. Apple also makes one chip for its own devices while Qualcomm has to diversify and ship its SoC to many customers.

Since Apple A11 will never end up in any phone other than the iPhone, and since Exynos has yet to appear in a significant phone (we didn’t forget about Meizu Ed.) there is not a lot of reason to panic.

Phones in 2018

Exynos 8910 and Snapdragon 845 will dominate  phones in early 2018 and later, where Snapdragon will definitely end up in more than a few dozen designs that will lead the whole 2018 for performance phones.

Let me also remind you that November benchmarks are not actually  shipping quality hardware, and we don’t expect to see the Galaxy S9/X before late March or early April 2018. There is still some more time for polishing but claiming a victory for one side based on a single benchmark is… well, you do the math.

exynos8910

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Come aggregare dati nei fogli elettronici con le tabelle pivot

Author: IlSoftware.it

Vi sarà certamente capitato di dover aggregare dei dati presenti in un foglio elettronico, ad esempio conteggiare il numero di occorrenze di uno stesso valore all’interno di una colonna.

Queste problematiche, senza dover necessariamente portare i dati presenti nel foglio elettronico all’interno di un database (vedere Come importare dati Excel in un database), sono risolvibili ricorrendo alle cosiddette tabelle pivot.

Una tabella pivot è uno strumento analitico e di reporting che consente la creazione di tabelle riassuntive partendo dai dati presenti nelle celle del foglio elettronico.
Sono in molti a guardare alle tabelle pivot come un oggetto che intimorisce, da evitare se possibile. In realtà le tabelle pivot sono, allo stesso tempo estremamente potenti e semplici da utilizzare, una volta compreso il loro funzionamento.

Ciascuna tabella pivot può descrivere un numero molto elevato di variabili, dette anche caratteristiche o dimensioni di analisi. Le operazioni ammesse sui campi di una tabella pivot
sono di tipo matematico-statistico: conta valori, somma, differenza, prodotto, varianza, deviazione standard.
Quando si avesse a che fare con un foglio elettronico contenente migliaia di dati suddivisi in righe e colonne, estrarre le informazioni d’interesse potrebbe risultare tutt’altro che banale. Anzi, nel caso dei fogli elettronici più complessi, potrebbe addirittura essere difficoltoso leggere gli stessi dati. Ecco quindi giungere in soccorso le tabelle pivot.

Come creare una tabella pivot nel foglio elettronico

Prima di creare una tabella pivot, suggeriamo di assicurarsi di avere a disposizione un foglio elettronico ben organizzato, con le intestazioni delle varie colonne sulla prima riga.
Selezionando l’area da utilizzare per la generazione della tabella pivot (intestazioni comprese), si dovrà richiamare l’apposita funzione del foglio elettronico: nel caso di LibreOffice basta accedere al menu Inserisci quindi scegliere Tabella pivot.Alla comparsa della finestra riprodotta in figura, si dovrà semplicemente lasciare selezionata l’opzione Selezione attuale e fare clic su OK.

Come aggregare dati nei fogli elettronici con le tabelle pivot

LibreOffice presenterà una schermata con cinque riquadri: i quattro nella parte sinistra della finestra saranno utilizzati per comporre la tabella pivot mentre in Campi disponibili sono elencate le intestazioni delle colonne.

Come aggregare dati nei fogli elettronici con le tabelle pivot

Si supponga di avere, sul foglio elettronico, un elenco di date nella prima colonna, l’indicazione del collaboratore della propria azienda nella seconda colonna e l’importo speso nella terza.

Come aggregare dati nei fogli elettronici con le tabelle pivot

Per capire, giorno per giorno, quali sono i collaboratori più “spendaccioni” è possibile allestire una tabella pivot: per procedere basta selezionare l’area contenente i dati come visto in precedenza e, alla comparsa della finestra Layout tabella pivot, trascinare la voce Giorno dalla lista Campi disponibili in Campi righe e Collaboratore in campi colonne.
In questo modo si sarà richiesto al foglio elettronico di creare una tabella pivot che nelle righe riporta ogni giorno di attività dell’impresa mentre nelle colonne i nomi dei collaboratori.

Come aggregare dati nei fogli elettronici con le tabelle pivot

A questo punto nel riquadro Campi dati si dovrà trascinare la voce Importo.
Per impostazione predefinita, accanto alla voce Importo, apparirà la voce Somma: ciò significa che i valori saranno automaticamente sommati.

Come aggregare dati nei fogli elettronici con le tabelle pivot

Cliccando su OK, si otterrà una tabella pivot con le indicazioni di tutte le spese giornaliere e le sommatorie per ogni singolo collaboratore.

Come aggregare dati nei fogli elettronici con le tabelle pivot

La tabella pivot potrà essere quindi utilizzata per elaborare grafici e rappresentare in maniera più accattivante i dati tratti dal foglio elettronico e opportunamente riorganizzati.

Come aggregare dati nei fogli elettronici con le tabelle pivot

Cliccando sulle voci inserite come campi di dati, si possono richiedere conteggi, medie, mediane, prodotti, estrazione dei valori massimi e minimi, calcolo della deviazione standard e così via.