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Professional Shooting Day 2017: il 29 novembre a Milano

Author: Le news di Hardware Upgrade

Professional Shooting Day 2017: il 29 novembre a Milano

“ L’iniziativa è alla sua prima edizione e permetterà a professionisti e appassionati di mettere le mani su prodotti Hasselblad, Nikon, Broncolor, Polaroid, Zeiss e F-Paper. Appuntamento il 29 novembre prossimo a Milano presso la Galvanotecnica Bugatti”

Le fiere dedicate alla fotografia negli utlimi anni hanno visto un netto declino e la cessazione di Photoshow e i suoi mal riusciti tentativi di resuscitarlo (come Wide Photo Fest) testimoniano come la formula abbia poca presa sul pubblico e sugli addetti ai lavori.

Funzionano invece molto bene i roadshow e gli eventi ad hoc organizzati dai vari marchi per far conoscere meglio al pubblico i propri prodotti, con la possibilità di provarli direttamente sul campo.

Si inserisce in questa scia anche l’evento Professional Shooting Day 2017 promosso da FOWA e NITAL. L’iniziativa è alla sua prima edizione e permetterà a professionisti e appassionati di mettere le mani su prodotti Hasselblad, Nikon, Broncolor, Polaroid, Zeiss e F-Paper.

Il programma sarà scandito da workshop, mentre sarà possibile provare i prodotti nelle aree demo, guardare le mostre che verranno allestite, beneficiare delle due sale pose messe a disposizione e effettuare un chack-up gratuito della propria attrezzatura grazie alla presenza dei tecnici di LTR.

Appuntamento il 29 novembre prossimo a Milano presso la Galvanotecnica Bugatti.

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Google ha rimosso il supporto al Touch ID e al Face ID da Google Drive, Documenti, Fogli e Presentazioni

Author: Lorenzo Spada Agemobile

Per dei motivi ancora del tutto oscuri e sconosciuti, Google ha di recente rimosso il supporto del Touch ID, del Face ID e addirittura del PIN dalle sue applicazioni per la produttività, ovvero Google Drive, Documenti, Fogli e Presentazioni.

Ciò significa che chiunque abbia accesso a un iPhone o a un iPad sbloccato, ha anche accesso ipoteticamente ai vostri file salvati su Google Drive e a tutti i vostri documenti.

Chiaramente una serie di utenti ha “preso d’assalto” il forum di Google chiedendo spiegazioni per questo passo indietro delle app per la produttività. Tuttavia Google non ha ancora provveduto a fornire una risposta.

L’unica spiegazione possibile è semplificare l’utilizzo agli utenti dell’applicazione “Files” introdotta con iOS 11 dalla quale, fra l’altro, è possibile accedere ai dati di servizi cloud di terze parti, fra cui per l’appunto Google Drive.

Infatti, se una delle app per la produttività di Google oppure lo stesso Drive è protetto con un codice PIN, con il Touch ID o con il Face ID, non è possibile accedervi mediante l’app “Files”.

I problemi legati alla sicurezza della rimozione del supporto a sistemi biometrici offerti da Apple non è catastrofica comunque, dal momento che è sempre necessario avere accesso a un iPhone o a un iPad già sbloccato. Tuttavia, la cosa strana è che in precedenza le app supportavano entrambi i sistemi di autenticazione biometrica mentre adesso no.

Paradossalmente il codice PIN risulta essere ancora disponibile nelle impostazioni delle app anche se, cercando di abilitarlo, viene restituito un messaggio di errore (vedi immagine di apertura).

Staremo a vedere come si evolverà la situazione, sperando che si sia trattato solo di un errore e che Google ripristini quanto più in fretta possibile la situazione originaria.

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Google Maps ottiene un completo re-styling della UI

Author: Lorenzo Spada Android Blog Italia

Attraverso un recente annuncio, gli sviluppatori di Google hanno comunicato di aver rivoluzionato l’aspetto estetico dell’applicazione Android di Google Maps, semplificandone sia l’utilizzo e la ricerca di informazioni a colpo d’occhio.

Le principali differenze le troviamo nella navigazione attraverso i vari mezzi di trasporto. Adesso vengono messe in risalto solo i luoghi di interesse che potrebbero interessarci maggiormente in base al tipo di itinerario scelto.

Utilizzando ad esempio la navigazione con i mezzi pubblici, verranno messe in risalto nella mappa solo le linee del tram, della metropolitana o degli autobus. Al contrario, utilizzando l’auto come mezzo di trasporto, verranno messe in evidenza le icone dei rifornimenti.

Un’altra novità a livello grafico che è stata annunciata per Google Maps è l’assegnazione di un colore differente per ogni tipologia di luogo di interesse. Se ad esempio necessitassimo di un ospedale per una questione di emergenza, saremmo in grado di individuare immediatamente quelli presenti in zona grazie all’icona a forma di “H” colorata di rosso.

La stessa cosa si può dire per i centri commerciali (icona blu), per i servizi di trasporto pubblico (icona azzurra), per i bar e i ristoranti (icona arancione) ecc.

L’aggiornamento al momento è stato solamente annunciato ma sarà disponibile nelle prossime settimane. Ovviamente i cambiamenti prenderanno in considerazione tutti i servizi (Google Earth, Google Assistant e Google Search) e i sistemi operativi (Android Auto) in cui Google Maps è integrato.

In attesa che l’aggiornamento venga effettivamente rilasciato, vi vogliamo ricordare che al fine di accaparrarsi quanti più utenti nel suo servizio di streaming musicale, Google sta offrendo 90 giorni di prova gratuita (anche a chi ha già usufruito dei canonici 30 giorni) su Google Play Music Unlimited.

VIA  FONTE

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Libertà di modem: gli operatori di telecomunicazioni dovranno rispettare le norme

Author: IlSoftware.it

Libertà di modem: gli operatori di telecomunicazioni dovranno rispettare le norme

Gli operatori di telecomunicazioni italiani non potranno più imporre l’utilizzo dei loro modem router lasciando invece piena facoltà di scelta agli utenti.

Il Parlamento ha approvato la cosiddetta Legge Europea 2017, disposizione all’interno della quale sono state inserite diverse prescrizioni in merito alla libertà di modem.
Il legislatore ha stabilito che gli operatori di telecomunicazioni italiani, come invece spesso accade, non possono più obbligare gli utenti a usare i loro apparati per l’accesso ai vari servizi.

La normativa sancisce che quando non vi siano precise motivazioni tecniche (ma in questo caso il modem router verrebbe automaticamente a far parte della “rete” dell’operatore), il provider deve sempre consentire all’utente la sostituzione dell’apparato fornito e l’utilizzo di altri dispositivi per il networking.

Libertà di modem: gli operatori di telecomunicazioni dovranno rispettare le norme

Nella nota di Ivan Catalano, deputato che ha portato alla Camera il tema della libertà di modem (Sostituire il modem dell’operatore di telecomunicazioni forse si potrà), si legge: “in riferimento alla quasi totalità dei servizi forniti agli utenti dagli ISP, le motivazioni tecniche e di sicurezza addotte per limitare la libertà di scelta risultano prive di fondamento; posto che le tecnologie delle reti internet e VolP già si conformano a standard definiti dettagliatamente, emanati da organismi internazionali o associazioni come la IETF, ITU-T, 3GPP e DSL-Forum di cui i provider stessi fanno parte molto spesso. (…) Già a legislazione vigente, l’imposizione di apparecchiature terminali da parte dell’operatore dovrebbe quindi verificarsi solo in casi del tutto eccezionali“.Emblematico il caso degli utenti abbonati ai servizi di connettività TIM in fibra ottica: sostituendo il modem router fornito dall’operatore, non risulta possibile usare il VoIP e di conseguenza effettuare e ricevere chiamate sulla propria utenza. È stato dimostrato che le numerazioni VoIP di TIM funzionano anche con apparati di terze parti (VoIP su fibra TIM con un altro modem VDSL): sarà quindi tutto da verificare come le nuove disposizioni andranno ad impattare sul comportamento dei provider.
Sulla scia di quanto già fatto in Germania (Modem libero: converrebbe anche agli operatori, non solo agli utenti), viene chiamata in causa AGCOM che avrà titolo per verificare il comportamento degli operatori, irrogare sanzioni amministrative tra 120.000 e 2.500.000 euro e ordinare l’immediata cessazione delle violazioni.
Maggiori informazioni a questo indirizzo.

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Red Hat Enterprise Linux 7.4 for ARM è ora disponibile

Author: Le news di Hardware Upgrade

Red Hat ha annunciato la disponibilità di Red Hat Enterprise Linux per piattaforme ARM a 64 bit (ARM64/AArch64). Dopo circa due anni di sviluppo, l’azienda ha comunicato che la versione 7.4 del suo sistema operativo è ora compatibile con i server dotati di processori ARM.

Questo supporto arriva a poca distanza dalla presentazione dei nuovi processori Qualcomm Centriq 2400, ma il supporto non è limitato a tale piattaforma. Red Hat ha infatti annunciato il supporto anche per il server HP Enterprise Apollo 70, che utilizza un processore Cavium ThunderX2 Server Processor.

L’intenzione di Red Hat è quella di creare un’unica piattaforma che possa operare indipendentemente dall’architettura del processore e gli scorsi due anni sono serviti per creare un ambiente in grado di essere messo in opera mantenendo la compatibilità applicativa.

Al momento attuale Red Hat Enterprise Linux 7.4 for ARM fa uso del kernel Linux 4.11 che è stato modificato appositamente per supportare le piattaforme hardware dei partner di Red Hat come HPE, Cavium e Qualcomm.

Assieme a Red Hat Enterprise Linux 7.4 for ARM, l’azienda ha annunciato anche la disponibilità di Red Hat Software Collections 3 e Red Hat Developer Toolset 7.