Chief executive Jensen Huang was clearly over the moon that Raja Koduri leaving AMD to become Intel’s senior VP of the Core and Visual Computing Group.
He told Tom’s Hardware that “Raja leaving AMD is a great loss for AMD, and it’s a recognition by Intel probably that the GPU is just incredibly important now.
Koduri apparently has orders to deliver ‘high-end discrete graphics’ and not integrated (on-processor) chips Intel has given us so far.
Huang said that the modern GPU is not a graphics accelerator, “we just left the letter ‘G’ in there, but these processors are domain-specific parallel accelerators, and they are enormously complex, they are the most complex processors built by anybody on the planet.”
It is not surprising that the Nvidia CEO wants to paint Koduri’s departure as a bad thing for AMD, and AMD’s graphics cards, in terms of it being a ‘great loss’.
He sees Intel’s press release welcoming Koduri into the fold is more about targeting heavyweight arenas such as AI and machine learning, rather than anything to do with gaming.
Huang added a dig at AMD and Intel teaming up to make laptop processors with integrated AMD graphics. He said that the chip that Intel and AMD built together was much lower than what Nvidia is coming up with.
“The combination of Pascal and Max-Q has really raised the bar, and that’s really the essence of it,” he said.
“The energy efficiency of Pascal GeForce and the Max-Q design technology and all of the software we have created has really set a new design point for the industry, it is now possible to build a state of the art gaming notebook with the most leading edge GeForce processors, and we want to deliver gaming experiences many times that of a console in 4K and have that be in a laptop that is 18mm thin.
Un ricercatore esperto di sicurezza informatica mette a nudo una problematica non di poco conto: l’area di quarantena dei software antivirus non è così sicura e il suo contenuto può essere ripristinato sui sistemi Windows eseguendolo con i diritti SYSTEM.
Un ricercatore autonomo ha scoperto una lacuna di sicurezza presente nella stragrande maggioranza delle soluzioni antimalware oggi disponibili sul mercato. Si supponga che un software antivirus abbia rilevato come malware un qualunque file presente sul sistema e lo abbia correttamente posto in quarantena.
Florian Bogner, ricercatore austriaco, ha scoperto un meccanismo – battezzato AVGater – che permette di recuperare il file malevolo dall’area di quarantena dell’antivirus e, mediante l’utilizzo di una giunzione di Windows (ne avevamo parlato nell’articolo Come spostare i programmi da C: a D: o ad altre unità), fare in modo che esso torni ad essere caricato da una delle cartelle di sistema.
L’operazione di “estrazione” del file dalla quarantena può essere effettuata eseguendo codice in locale senza neppure sfruttare i privilegi di amministratore. Bogner ha documentato il suo studio in questa paginafacendo i nomi dei prodotti che sono stati tempestivamente aggiornati per sanare la problematica di sicurezza: Trend Micro, Emsisoft, Kaspersky Lab, Malwarebytes, Ikarus e Check Point Zone Alarm.Il ricercatore ha rivelato che molti altri prodotti per la sicurezza sono al momento vulnerabili ma ha preferito non fare i nomi per evitare che qualcuno possa abusare del problema.
La falla messa a nudo da Bogner è evidentemente molto interessante perché può consentire di eseguire con i permessi di sistema più ampi (SYSTEM) codice nocivo che era stato in precedenza messo in quarantena.
Intel dropped the nuclear news on Wednesday that Raja Koduri will become its chief architect, snf senior vice president of the newly formed Core and Visual Computing Group, and general manager of a new initiative to drive “edge” computing solutions.
Wow, that is one long title, but let’s spend a second to analyze what this means. Intel is clear, Koduri will expand Intel’s “leading position in integrated graphics” for the PC market with high end discrete graphics solutions for a broad range of computing segments.
Everyone jumped the gun and walked away with the high end title ‘Discrete Graphics Solutions’ as most of them – Intel included, reckoned they could pull the fabled rabbit out of the hat and make a discrete graphics solution overnight. It will take years. I will come back to that later.
Big job to fix CPU and GPU
A more important fact that was confirmed by our well informed industry sources is that Raja will be responsible for the Core roadmap. Just read this carefully. He is Intel’s chief architect, and the senior vice president of the newly formed Core and Visual Computing Group.
It is no big secret that Intel got lazy with its CPU Core roadmap. Intel’s inability to move from 14nm to 10nm has definitely become a problem. AMD got back in the game with Ryzen, Epyc and soon the Raven Ridge Mobile Ryzen.
Intel got very lazy and lost the ability to move from the 14nm node. Let me refresh your memory. Broadwell, a 14nm variation of Haswell, Core 5000 series launched in 2014. The 14nm Skylake Core 6000 series came in August 2015. The 14nm Kaby Lake was “launched” in January 2017, the 14nm Kaby Lake R in August 2017 and the 8th Gen Coffee Lake in October 2017. Ice lake in 10nm has at least been taped out, but, of course, it is far from shipping.
10nm and going forward
Intel promised the Cannon Lake 10nm in 2017 but that didn’t happen. This process has been delayed for years now. Raja will work with Dr. Murthy Renduchintala to fix this problem. To refresh your memory, Dr. Murthy Renduchintala was a high profile hire from Qualcomm who is now Intel’s chief engineering officer and group president of the Client and Internet of Things Businesses and System Architecture.
Intel was beaten by Qualcomm to 10nm in both consumer mobile products and now even servers. If someone had told you this a few years back, it would sound like a fairy tale but the world has changed. Fabs have tens of millions of mobile phone chips and Samsung and Qualcomm have beaten Intel to 10nm. Even Apple beat Intel, the king of fabs, to 10nm.
Raja will help accelerate Intel to 10nm transition and since he worked at Apple, ATI and later AMD / RTG he has quite a knowledge of the challenges. Intel has the engineering brains and resources and the money but it needs to change its “fabs come first” mentality.
AMD’s big loss
There is absolutely no doubt that Raja is a big loss for AMD. Let me put it this way. Raja was doing a great job fighting Nvidia with a significantly smaller budget. He never slayed Nvidia but came close quite a few times. With Intel’s resources and engineering, he has a chance.
If that GPU ever ends up running games, even better, but Intel needs to fix quite a few things before it gets to that. That is why Murthy and Raja will work hard in 2018 and going forward.
La scuola è una prigione? Di certo il passo da Prison Architect ad Academia: School Simulator è breve. Da uno dei creatori del celebre gestionale bidimensionale ecco infatti un nuovo esponente del genere che ci riporta fra i banchi nei panni del preside.
Ormai i videogiochi gestionali spuntano come funghi, infatti recentemente abbiamo analizzato Another Brick In The Mall e Airport CEO. Ora vediamo invece come procede lo sviluppo di Academia: School Simulator da parte di Squeaky Wheel, studio fondato da uno dei creatori di Prison Architect.
Come per altri svariati titoli di questo genere, gli sviluppatori hanno optato per una rappresentazione bidimensione, semplificata e colorata della realtà. La visuale dall’alto offre infatti una completa panoramica dell’ambiente scolastico che andiamo a creare da zero.
Le varie texture, per quanto stilizzate, danno una visione d’insieme apprezzabile. Quindi, qualsiasi sia il vostro computer non avrete problemi data la leggerezza del motore gioco.
Avviata la partita, abbiamo a disposizione un appezzamento di terreno per costruire la nostra scuola dalle fondamenta. Selezionata la tipologia di muri e pavimenti possiamo iniziare a posizionarli come preferiamo, con la totale libertà organizzativa.
Una volta dato forma, ad esempio, a una classe dobbiamo definirla come tale con un apposito strumento che ci permette di stabilire l’area interessata. Al proprio interno dovranno poi trovarsi gli oggetti necessari al funzionamento della stanza come banchi, sedie e lavagne.
Sono disponibili diverse tipologie di stanze: abbiamo la possibilità di costruire la mensa con annessa cucina in cui gli studenti si dirigono automaticamente durante le ore dei pasti, l’infermeria, la libreria o il laboratorio di informatica. Ma, a parte l’andirivieni di staff, professori e alunni, non hanno ancora un particolare peso nel gameplay.
Academia: School Simulator è in pratica ancora una grande demo di quello che il gioco può offrire con uno sviluppo costante. Al momento infatti non è possibile definire gli orari delle lezioni, della pausa pranzo o dei momenti di relax. Inoltre è completamente assente la possibilità di costruire dormitori – che speriamo sia aggiunta in futuro per poter gestire l’istituto 24 ore su 24 – e di poter controllare anche il tempo libero degli alunni che non sia la semplice costruzione di un’area comune con qualche tavolo.
Queste sono mancanze che con grande probabilità saranno implementate con i prossimi aggiornamenti, ma per il momento la gestione del nostro luogo di studio termina molto presto. Bastano poche ore di gioco per completare gli obiettivi proposti e utilizzare tutti gli elementi costruttivi e oggetti disponibili, che chi ha già giocato a Prison Architect riconoscerà subito.
Il progetto rimane comunque ambizioso e meritevole, però consigliarvi di spendere fin da ora 19,99 euro è arduo. La tabella di marcia è tuttavia già tracciata e gli sviluppatori stanno sfruttando attivamente il feedback dei giocatori concentrandosi sulle richieste di questi ultimi.
La nostra sensazione è che sia stato preso troppo da Prison Architect, “genitore” di questo gestionale. Gli studenti non sono prigionieri eppure il loro comportamento è molto limitato. Il giocatore non ha quindi nessun problema a controllare quello che dovrebbe essere l’elemento più imprevedibile del gioco.
C’è comunque la volontà di introdurre tutti quei problemi e tematiche legate alla gestione di una scuola, ma la domanda che sorge spontanea è: quanto tempo ci vorrà prima di vedere una simulazione più profonda e complessa?
Conclusioni
Academia: School Simulator arriva in Accesso Anticipato su Steam cavalcando l’onda dei gestionali graficamente semplici ma dalle meccaniche profonde e complesse.
Peccato che il gameplay sia ancora grezzo e offra ben poco. Questo titolo potrebbe però ritagliarsi un posticino nel cuore degli appassionati a seconda di come prosegue lo sviluppo. Gli autori hanno in mente un’evoluzione ben precisa per il proprio gioco, attraverso l’introduzione di tutti quelli elementi di cui lamentiamo la mancanza.
Ora come ora non è però possibile consigliare Academia: School Simulator, perlomeno non al prezzo di 19,99 euro. Se però siete davvero interessati a questo gestionale, potete partecipare attivamente allo sviluppo. Sappiate solo che potrebbe annoiarvi dopo appena qualche ora.
Tom’s Consiglia
Se volete un gestionale simile ma completo, allora date un’occhiata a Prison Architect, disponibile per PC su Humble Bundle.
Fino a qualche anno fa la figura professionale dell’Ethical Hacker non esisteva. Oggi, invece è sempre più richiesta perché è a questi esperti che le aziende possono affidarsi per verificare la sicurezza delle reti informatiche e mettere a nudo eventuali falle prima che esse possano essere sfruttate da parte di malintenzionati, ad esempio per avviare un’attività di spionaggio industriale, per sottrarre proprietà intellettuale o più semplicemente per provocare danni.
L’Ethical Hacker utilizza infatti gli stessi strumenti di un hacker ma lo fa per scopi assolutamente legittimi. Proprio per questo motivo le aziende stanno sempre più assumendo Ethical Hacker, esperti in cyber security chiamati ad agire in due modi: si occupano di proteggere i sistemi informatici e la rete (firewall, IPS o Intrusion prevention system, IDS o Intrusion detection system,…) oppure effettuano report per stabilire quanto è sicura una certa rete (spesso per conto di società di consulenza).
Svolgendo in varie fasi l’attività di penetration testing, l’Ethical Hacker arriva a produrre un resoconto finale che sarà presentato ai decisori aziendali ponendo in luce le eventuali vulnerabilità individuate ed evidenziando metodologie e strumenti da porre in campo per rimediarvi scongiurando così rischi di attacco.
Un corso che aiuta a diventare Ethical Hacker
Udemy, nota piattaforma per online learning, ha presentato Diventa un Ethical Hacker: il corso pratico e completo, un prezioso strumento che permette di raggiungere l’obiettivo senza disporre di alcun pre-requisito. Il corso di Udemy è interamente fruibile online, negli orari e con le tempistiche che si riterranno più opportune apre le porte verso un mondo a molti sconosciuto, appassionante e avvincente, spesso foriero di ottime soddisfazioni in termini economici e di prestigio.
Tra i benefit del corso per diventare Ethical Hacker di Udemy citiamo l’accesso a vita, aggiornamenti e ampliamenti costanti inclusi nel prezzo, contatto diretto col docente attraverso la sezione domande&risposte nonché la possibilità di chiedere il rimborso entro un mese dall’iscrizione.
I principali temi che sono trattati nel corso:
– L’Ethical Hacker deve avere una buona conoscenza delle reti informatiche: il corso verte quindi anche sulla struttura delle reti e sul loro funzionamento con un’introduzione propedeutica di tipo teorico per poi passare a una seconda parte spiccatamente pratica.
– Grande enfasi viene riposta sulla preparazione del laboratorio dell’Ethical Hacker insieme con gli strumenti da questi utilizzabili (virtualizzazione, snapshot, Kali Linux, utilizzo di risorse cloud, Metasploitable e così via). Un approfondimento è dedicato agli strumenti offerti da Linux.
– Il corso prosegue affrontando il tema delle mappe concettuali, della raccolta di informazioni in vista del penetration testing, della scansione della rete e dell’analisi della sua struttura, della cattura dei banner, del vulnerability assessment ovvero del processo di identificazione, quantificazione e classificazione delle vulnerabilità, della fase di exploitation, del “mantenimento dell’accesso” e, infine, della compilazione del report finale da consegnare al committente.
Docente del corso è Eugenio Fontana, laureato in informatica presso l’Università di Firenze e consulente per la sicurezza informatica presso un’azienda fiorentina. Appassionato di apprendimento online, Fontana si occupa di sicurezza informatica a 360 gradi: dalla sicurezza perimetrale fino ad arrivare all’Ethical Hacking e al penetration testing.
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