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ENVY Zero-Gravity, HP ha creato una stampante “spaziale”

HP ha sviluppato una stampante pensata espressamente per l’uso sulla Stazione Spaziale Internazionale, la HP ENVY Zero-Gravity.

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Una parte dei componenti della stampante è standard, mentre un’altra è stata realizzata ex novo per consentirle di funzionare al meglio a bordo dell’ISS. HP ha messo a punto nuove soluzioni per la gestione della carta e delle cartucce esauste in assenza di gravità, usato materiali plastici con ritardanti ignifughi, rimosso le componenti di vetro e assicurato connettività wireless e via cavo.

Leggi anche: Spaceborne Computer, un supercomputer a bordo della ISS

Inoltre, la stampante doveva essere in grado di funzionare in ogni posizione (0⁰, 90⁰, 180⁰ e 270⁰) e di superare test ambientali particolarmente severi per fattori quali materiali, rumorosità, compatibilità dell’alimentazione o resistenza alle fiamme.

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La sfida principale per HP è stata quella per rispondere ai requisiti per l’assenza di gravità, particolarmente difficili da raggiungere e verificare per la loro stessa natura unica. Grazie a una completa re-ingegnerizzazione delle componenti e all’utilizzo di materiali speciali e tecnologie per la stampa 3D, è stato però possibile realizzare la stampante HP ENVY Zero-Gravity rispondendo alle richieste specifiche della NASA.

L’equipaggio dell’ISS utilizza circa due risme di carta al mese per stampare usando i dispositivi a bordo della stazione. Gli astronauti preferiscono avere una copia fisica delle informazioni critiche per le loro missioni – come le procedure da seguire durante le emergenze, inventari con le traiettorie di rientro oppure timeline – ma anche delle loro lettere e foto personali, che li mantengono in contatto con la Terra e i loro cari.

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Le stampanti HP ENVY Zero-Gravity raggiungeranno la ISS a bordo del razzo Space-X 14.

Autore: Tom’s Hardware Tom’s Hardware

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Nokia 9 forse è già stato certificato in Cina

Se la sigla TA-1054 fa riferimento al Nokia 9 in arrivo sul mercato, allora lo smartphone in questione è appena stato certificato in Cina. In caso contrario dovrebbe trattarsi di un nuovo dispositivo.

Questa, tuttavia, è un’ipotesi remota per un motivo molto semplice: Nokia 2 e Nokia 7 sono stati presentati nelle scorse settimane e quindi l’unico elemento mancante della nuova gamma di smartphone Nokia è proprio il modello più atteso. 

Ebbene si, tutti i modelli da Nokia 2 a Nokia 7 sono rivolti alla fascia bassa e media degli smartphone Android dove hanno poco appeal. Nokia 8, invece, è un top di gamma solo all’interno perché il design anonimo e le cornici generose lo rendono tutt’altro che interessante messo a confronto con i moderni flagship con rapporto di forma 18:9.

La soluzione a tutto questo dovrebbe essere proprio Nokia 9 sempre al centro delle indiscrezioni nelle ultime settimane che finora hanno indicato la presenza a bordo del dispositivo di un display AMOLED da 5,5 pollici (un pannello 18:9 con risoluzione QHD+). Le cornici dovrebbero essere particolarmente ridotte dato che lo smartphone dovrebbe misurare  140,9 x 72,9 x 7,5 millimetri. Sembra confermata la sporgenza della fotocamera che dovrebbe portare lo spessore massimo a 8,9 mm.

Non ci sono nuove indicazioni per quanto riguarda le restanti specifiche tecniche e anche se il prezzo ipotetico rimane di circa 750 euro, i tempi per il rilascio sembrano allungarsi dato che questa volta la disponibilità prevista viene fissata per il primo trimestre del 2018.

Tuttavia, la certificazione in Cina potrebbe essere il segnale che le tempistiche potrebbero essere più veloci del previsto e quindi Nokia 9 potrebbe essere l’ultima novità importante del 2017 dopo l’arrivo di iPhone X proprio in queste ore.

Via

Autore: Alessio Fasano Agemobile

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HTC tornerà a utilizzare la Dual Camera nel 2018

Nonostante l’acquisizione recente da parte di Google di parte della divisione hardware di HTC e di 2.000 dipendenti, il colosso taiwanese non smetterà di sfornare nuovi smartphone Android, oltre i nuovi HTC U11+ e HTC U11 Life già sviluppati ancor prima dell’acquisizione.

Cosa molto importante, nel 2018 HTC tornerà a proporre smartphone dotati di Dual Camera anteriore. A confermarlo è stato Chialin Chang, il presidente dell’azienda, attraverso una recente intervista.

Un ritorno alla doppia fotocamera che però non dovrebbe stupire più di tanto

Il ritorno alla doppia fotocamera posteriore non dovrebbe sorprendere più di tanto, dal momento che HTC è stato uno dei primi marchi a proporre smartphone con Dual Camera posteriore, come l’EVO 3D, il Butterfly 3 ed il One M9 Plus. Purtroppo però il signor Chang non ha voluto fornire ulteriori dettagli sui futuri smartphone.

La stessa cosa si può dire sul discorso U11+ e il progetto prestato dal Pixel 2 XL non accettato da Google. Ricordiamo infatti che un recente report ha suggerito che HTC ha “riciclato” il progetto non accettato da Google (il Pixel 2 XL viene realizzato da LG), con alcune opportune modifiche, realizzando U11+.

HTC è in cattive acque da qualche anno e, vedendo la politica dei concorrenti, difficilmente riuscirà a riprendersi a breve. Il colosso taiwanese si trova in una situazione simile a quella di Sony, la cui divisione mobile è stata l’unica ad avere un segno rosso nell’ultimo bilancio trimestrale.

Prima di lasciarvi, vi vogliamo ricordare che qualche giorno fa HTC U11 ha ricevuto la patch di sicurezza di ottobre.

FONTE

Autore: Lorenzo Spada Android Blog Italia

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ASUS presenta ROG G703, notebook con una dotazione hardware da primo della classe

ASUS ha messo in vendita quello che, senza dubbio, è uno dei portatili più potenti al mondo. Si tratta del ROG G703, un notebook che nasce per i videogiocatori incalliti ma può essere utilizzato anche da chi desidera farne un uso per scopi professionali.

Ponendosi sulla stessa scia del G752, ROG G703 sfrutta un sistema avanzato per la dissipazione del calore così da consentire l’overclocking del già potente processore Intel Core i7-7820HK, capace di raggiungere i 4,3 GHz in modalità turbo anziché i 3,9 GHz “standard”.

ASUS presenta ROG G703, notebook con una dotazione hardware da primo della classe

Sebbene ASUS abbia a catalogo anche modelli dotati di CPU Core i7-7700HQ, il processore più potente è indispensabile per attivare la frequenze di refresh a 144 Hz su schermo Full HD con supporto G-SYNC.
In alternativa, gli interessati possono optare per uno schermo da 17,3 pollici IPS 4K UHD a 60 Hz che copre il 100% dello spazio colore NTSC contro il 72% del pannello a 144 Hz.

ASUS presenta ROG G703, notebook con una dotazione hardware da primo della classe

Oltre alla scheda grafica Nvidia GeForce GTX 1080 con 8 GB di memoria dedicata, il nuovo ASUS ROG G703 poggia su una scheda madre che supporta fino a 64 GB di memoria RAM DDR4 (il notebook viene commercializzato con 16 o 32 GB di RAM DDR4-2400 o DDR4-2800).Per quanto riguarda lo storage, si può scegliere tra uno o due SSD PCIe 3.0 x4 in RAID 0, oppure un SATA3 da 512 GB più un hard disk da 1 o 2 TB a 5400 RPM o da 1 TB a 7200 RPM.

Sul versante connettività, il notebook integra un connettore Thunderbolt 3 USB Type-C, DisplayPort, USB 3.1, quattro USB 3.0, una Ethernet, connettori HDMI, mini-DisplayPort, lettore di schede microSD, jack cuffia da 3,5 mm. La batteria è da 74 Wh.

Il modello con GTX 1080, Core i7-7820HK, schermo a 144 Hz è in vendita al prezzo di 3.499 dollari.

Autore: IlSoftware.it

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APN TIM, Vodafone, Wind Tre e di tutti gli altri operatori

Quando si acquista un nuovo smartphone una delle prime impostazioni da mettere a punto è quella relativa agli APN (Access Point Name).
Se la configurazione degli APN non fosse corretta ci si potrà eventualmente collegare alla rete Internet solo via WiFi ma non attivando la connessione dati dell’operatore di telefonia mobile.

Differenze tra APN degli operatori

Gli APN sono punti di accesso sulla rete dati dell’operatore mobile che consentono di scambiare informazioni in rete. La scorretta configurazione degli APN non impedisce di effettuare e ricevere chiamate mentre blocca in toto la possibilità di inviare e ricevere dati sulla rete IP.

Alcuni operatori di telecomunicazioni mettono a disposizione diversi APN. Ad esempio gli APN TIM sono ibox.tim.it, wap.tim.it e unico.tim.it.
Inizialmente, l’idea (e questo tipo di approccio era effettivamente osservato in passato…) era quella di differenziare la gestione del traffico dati sulla base della tipologia di offerte. Da dispositivo mobile, ad esempio, usando un particolare APN, certe tipologie di traffico venivano bloccate mentre venivano consentite tutte le altre. Da abbonamenti pensati per tablet e PC, invece, non veniva applicato alcun tipo di filtro (ad esempio rispetto al traffico VoIP).

Complice anche l’approvazione di regole più stringenti a livello europeo e nazionale (Legge Quintarelli: neutralità della rete al primo posto), la differenziazione tra APN è via a via decaduta.
Di fatto, quindi, usare l’uno o l’altro APN non fa ormai più differenza tranne in alcuni casi particolari. Suggeriamo comunque di fare sempre riferimento alle condizioni economiche e tecniche dell’offerta dati sottoscritta.
Nel caso di Vodafone suggeriamo di eliminare e non utilizzare mai l’APN web.omnitel.it. Abilitandolo e impostando come Tipo APN anche dun (vedere più avanti) si vedrà scalare il proprio credito residuo a ogni nuova connessione dati.

APN TIM, Vodafone, Windows Tre e degli altri operatori mobili italiani

Di solito, quando si inserisce la SIM in un nuovo smartphone, si dovrebbe ricevere un SMS contenente i parametri per la configurazione degli APN.
Sui dispositivi Android, è comunque possibile procedere autonomamente portandosi nella sezione Reti mobili delle impostazioni quindi su Nomi punti di accesso.

APN TIM, Vodafone, Wind Tre e di tutti gli altri operatori

Di solito tutti gli APN per abilitare la connessione dati in mobilità necessitano, per funzionare, di soli due parametri: APN e Tipo APN (oltre a un nome identificativo che può essere scelto arbitrariamente).
Gli altri valori possono essere lasciati sulle impostazioni di default (compresi MCC su 222 e MNC su 01).

Nel campo APN si deve introdurre uno dei valori sotto riportati, a secondo dell’operatore mobile prescelto:

TIM: ibox.tim.it
Vodafone: mobile.vodafone.it
Wind: internet.wind
Tre: tre.it (ricaricabili); datacard.tre.it (abbonamenti)
Fastweb: apn.fastweb.it (ricaricabili); datacard.fastweb.it (abbonamenti)
Poste Mobile: wap.postemobile.it
Tiscali Mobile: tiscalimobileinternet
Coop Voce: web.coopvoce.it
Kena Mobile: web.kenamobile.it

Nel campo Tipo APN, invece, suggeriamo di introdurre sempre default,supl,dun

APN TIM, Vodafone, Wind Tre e di tutti gli altri operatori

Queste informazioni, infatti, separate da virgole, indicano quali servizi – erogati dall’APN dell’operatore di telefonia – si intendono usare:
default indica il servizio predefinito web ovvero la navigazione Internet.
mms per la gestione dei MMS, ormai superati.
supl geolocalizzazione GPS assistita via IP
wap connessione Internet minimale riservata ai vecchi cellulari, ormai superata.
dun consente di condividere la connessione dati con altri dispositivi collegati con lo smartphone. Il telefono si trasforma in una sorta di modem router.

Per utilizzare il dispositivo mobile come modem router e accedere alla rete Internet sfruttando la connessione dati dell’operatore di telefonia mobile da altri device come portatili, convertibili, tablet, altri smartphone e così via, è spesso necessario specificare esplicitamente la stringa dun.
Ecco perché consigliamo di inserire sempre default,supl,dun come Tipo APN.
Nell’articolo Tethering WiFi su Android non funziona: ecco come risolvere abbiamo spiegato nel dettaglio come condividere la connessione dati via WiFi con altri dispositivi client.
Nel caso di Vodafone, suggeriamo di accedere alla propria area clienti e attivare Servizio di blocco Internet da PC.

Se la connessione dati su Android continuasse a non funzionare, suggeriamo la lettura dell’articolo Connessione dati non funziona su Android, come risolvere.
Altre informazioni sugli APN degli operatori di telefonia sono contenute nell’articolo Configurare APN su Android per collegarsi ad Internet.

Autore: IlSoftware.it