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Bloccare automaticamente il PC quando ci si allontana

Bloccare automaticamente il PC quando ci si allontana

Windows 10 Creators Update introduce una nuova funzionalità che aiuta a bloccare automaticamente il computer rilevando la potenza del segnale Bluetooth di un dispositivo mobile precedentemente abbinato al PC.

Per bloccare il PC velocemente e impedirne l’utilizzo da parte di altre persone, non autorizzate, si può utilizzare la combinazione di tasti Windows+L. Il sistema operativo visualizzerà così la schermata di logon e chiederà di autenticarsi inserendo la password di uno degli account utente.

Per bloccare automaticamente il PC è possibile utilizzare le soluzioni illustrate nell’articolo Bloccare il PC dopo un certo tempo.

Con il rilascio del pacchetto di aggiornamento Windows 10 Creators Update, Microsoft ha aggiunto una nuova funzionalità, chiamata Blocco dinamico che consente di bloccare automaticamente il PC quando ci si allontana.

Il meccanismo sfrutta lo standard Bluetooth (Blocco dinamico può quindi essere utilizzato solo sui sistemi che supportano Bluetooth) e si appoggia all’utilizzo di un dispositivo mobile Android o iOS.
Windows 10 controlla il livello di segnale Bluetooth: quando dovesse scendere sotto un certo livello (o scomparire del tutto), significa che il dispositivo mobile è stato allontanato dal PC. Di conseguenza, il computer verrà automaticamente bloccato.

Come bloccare automaticamente il PC, con Windows 10 Creators Update

Per bloccare automaticamente il computer utilizzando Windows 10 Creators Update e Bluetooth si possono seguire alcuni semplici passaggi:

1) Assicurarsi che il PC supporti Bluetooth e che il rispettivo modulo sia attivato anche su smartphone Android/iOS.

2) Accedere alle impostazioni del dispositivo mobile, portarsi nella sezione Bluetooth e attivare l’opzione Rilevabile (o similare).

3) Sul computer Windows 10 Creators Update, digitare Impostazioni Bluetooth nella casella di ricerca quindi avviare la ricerca dei dispositivi Bluetooth nelle vicinanze.
Dopo qualche secondo dovrebbe apparire il nome dello smartphone con l’indicazione Pronto per l’associazione.

Bloccare automaticamente il PC quando ci si allontana

4) Selezionare il dispositivo mobile quindi cliccare sul pulsante Associa.
5) Comparirà un codice PIN sia su PC che su smartphone: verificare che sia lo stesso quindi cliccare su sul PC Windows 10 e toccare Accoppia sul dispositivo mobile.

Bloccare automaticamente il PC quando ci si allontana

6) A questo punto è tutto pronto per configurare la nuova funzionalità di Windows 10 Creators Update che permette di bloccare automaticamente il PC.
Digitare quindi Opzioni di accesso nella casella di ricerca di Windows 10 quindi scorrere il contenuto della finestra fino ad individuare Blocco dinamico.

Bloccare automaticamente il PC quando ci si allontana

7) Spuntare la casella Consenti a Windows di rilevare la tua assenza e di bloccare automaticamente il dispositivo.
Se non si dovesse trovare l’opzione, è altamente probabile che il sistema non sia stato aggiornato a Windows 10 Creators Update. Per verificarlo, basta premere la combinazione di tasti Windows+R e digitare winver.
Nel caso in cui il pacchetto Creators Update fosse stato installato, si dovrà leggere Versione 1703.

8) Allontanandosi di qualche metro con il proprio smartphone, Windows 10 dovrebbe automaticamente bloccarsi. La distanza varia sulla base del dispositivo mobile che si sta adoperando: in alcuni casi, potrebbe essere necessario allontanarsi di diversi metri perché il PC si blocchi in automatico.
Allo stato attuale, quando si torna dinanzi alla propria postazione di lavoro, è necessario effettuare manualmente il login: Blocco dinamico, infatti, non sblocca il computer automaticamente.

Autore: IlSoftware.it

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Garmin presenta Vivosmart 3, braccialetto fitness con HR integrato

Garmin ha annunciato Vivosmart 3, il proprio nuovo braccialetto fitness dotato di sensore di battito cardiaco ottico integrato nella parte posteriore a dispetto delle dimensioni complessive molto contenute. Di fatto questo prodotto deriva dal modello Vivosmart HR annunciato da Garmin lo scorso anno, riducendone le dimensioni e introducendo alcune nuove caratteristiche tecniche.

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Di particolare interesse il monitoraggio del battito cardiaco su 24 ore, 7 giorni su 7, con una misurazione che avviene ogni pochi secondi a prescindere dal tipo di attività che viene svolto in un dato momento. Garmin fornisce anche indicazioni in termini del VO2Max rilevato per l’utente, assieme ad un indicatore dello stato di fitness. Una ulteriore interessante indicazione è quella dello stato si stress, utile per identificare la presenza di un particolare stato di stress legato ovviamente al monitoraggio del battito cardiaco.

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Lo schermo è dotato di funzione di spegnimento automatico: alzando il braccio lo schermo si accende in automatico, spegnendosi una volta che il braccio viene portato lungo il corpo così da diminuire l’impatto sull’autonomia di funzionamento a batteria.

Con Vivosmart 3 Garmin ha voluto introdurre funzionalità di analisi avanzate dello stato dell’utente, e del suo livello di fitness, che sono ritrovabili in soluzioni sportwatch dell’azienda americana e che per la prima volta sono presenti anche in un braccialetto fitness. Resistente all’acqua, ha una batteria dalla durata dichiarata sino a 5 giorni. E’ in vendita ad un prezzo consigliato al pubblico di 149,99€ IVA inclusa.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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schede grafiche che hanno scritto la storia

Le schede grafiche che hanno scritto la storia

In questo articolo apriamo il cassetto della memoria per ricordarci alcune delle schede video che hanno scritto la storia, segnando la loro epoca. Non citeremo tutte le schede video uscite negli ultimi 20 anni, ma faremo una scrematura per concentrarci su quelle che, a nostro giudizio, sono quelle da ricordare con piacere. Se pensate che non ne abbiamo citata qualcuna, fatecelo sapere nei commenti: non è una bocciatura, ma semplicemente abbiamo dovuto fare delle scelte.

Dalle Voodoo alle prime GeForce, per passare alle proposte di ATi Technologies, da un decennio nelle mani di AMD. Inizieremo dal 1996 e dalla singola pixel pipeline, seguendo l’evoluzione fino ai tempi moderni, dove una scheda grafica è qualcosa di ben più complesso e potente rispetto agli albori. Ciò che non cambia è la passione di milioni di persone verso questo mondo fatto di tecnicismi e prestazioni pure. Pronti a intraprendere questo viaggio?

Autore: Tom’s Hardware Tom’s Hardware

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Apple faces problems with iPhone 8 edge-to-edge display


Can’t get it to go

The fruity tax-dodging cargo cult Apple is set to dump one of the few things that were moderately interesting in the coming iPhone 8.

According to Cowen and Company analyst Timothy Arcuri Apple company is struggling with low production yields on the revolutionary edge-to-edge display rumoured for the Apple iPhone 8.

He thinks that this will mean that the outfit will have to dump the embedded the Touch ID fingerprint scanner technology, which until now has been housed within the physical button, beneath the glass display.

Arcuri believes Apple is looking at dropping the ambitious new technology for another less-exciting design for the iPhone 8.

Samsung is believed to have faced similar issues with the Galaxy S8, leaving it no choice but to relocate the fingerprint scanner to the back of the phone.

Arcuri believes Apple could follow suit and maroon the Touch ID scanner on the rear of the iPhone. He also thinks it is possible that Jobs’ Mob could drop its fingerprint sensor altogether, and rely solely on the face recognition technology believed to debut on the next iPhone.

However, this would be stupid as the technology is half-baked and not reliable enough to be the sole biometric security option included with the handset.

Apple could push-back the launch of the iPhone 8 until it can remedy the production problems and there are rumours that the next-generation iPhone will miss the company’s traditional September launch window.

Although there are all sorts of rumours put about by the Tame Apple Press, it is clear that the iPhone’s design has not been worked out yet and the next handset has yet to enter full-scale production.

Autore: edfu777 [AT] hotmail [DOT] com (Nick Farrell) Fudzilla.com – Home

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Google scommette ancora su Cardboard ed estende il supporto WebVR

Google scommette ancora su Cardboard ed estende il supporto WebVR

Google rende più semplice accedere alle esperienze di realtà virtuale con WebVR e Chrome, anche ai possessori del “visore in cartonato” Cardboard.

Lo scorso febbraio Google ha aggiunto in Chrome il supporto WebVR, standard aperto che abilita esperienze di realtà virtuale senza la necessità di scaricare e installare alcuna applicazione.
Fino ad oggi, però, WebVR risultava utilizzabile solamente sugli smartphone Daydream-compatibili (vedere anche Realtà virtuale Google, presentato l’SDK per Daydream) utilizzando il visore Daydream View di Google.

Google scommette ancora su Cardboard ed estende il supporto WebVR

Adesso WebVR si apre agli altri visori: su Android basta infatti toccare un link per avviare app per la realtà virtuale e interagirvi anche con Cardboard (Google, divisione per la realtà virtuale e “X”).
Se si fosse in possesso del “visore in cartonato” Cardboard, si possono provare gli “esperimenti” in questa pagina.
Altre dimostrazioni, fruibili anche se non si fosse in possesso di un visore Cardboard, sono pubblicate a questo indirizzo.

Autore: IlSoftware.it