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UMi Plus E e UMi Z in promozione su Banggood

Torniamo a parlare del produttore cinese UMi, uno dei pochi che non ancora molto conosciuti nel nostro Paese. Lo facciamo in quanto nelle scorse ore due tra i suoi smartphone più riusciti, ovvero UMi Plus E e UMi Z, sono stati messi in promozione su uno degli store cinesi più apprezzati: Banggood.

Di questi due smartphone si può dire che sono tecnicamente diversi ma filosoficamente identici. Infatti, pur appartenendo a due fasce di mercato diverse, l’idea di fondo che ha spinto gli ingegneri e gli sviluppatori a portare avanti lo sviluppo dei due è molto simile.

Ciò lo si può notare soprattutto nelle curve estetiche, nella decisione di integrare un tasto fisico centrale con incastonato un sensore di impronte digitali e nell’interfaccia grafica interna (solo il software fotografico cambia per via della doppia fotocamera in UMi Z).

Dal punto di vista tecnico, i due smartphone sono dotati di:

UMi Plus E

  • Display da 5,5 pollici LTPS Full HD
  • SoC Mediatek Helio P20 con CPU octa core a 2,3 GHz
  • 6 GB di RAM LPDDR4
  • 64 GB di storage interno espandibili via microSD
  • Batteria da 4000 mAh con supporto alla ricarica veloce
  • Fotocamera posteriore da 13 Mpixel con lenti a 5 elementi e PDAF
  • Fotocamera anteriore da 5 Mpixel
  • Sensore di impronte digitali MICROARRAY 2.1 Touch ID
  • Connettore USB Type-C

UMi Z

  • Display da 5,5 pollici IGZO con risoluzione Full HD
  • SoC Mediatek Helio X27 con CPU deca core a 2,6 GHz
  • 4 GB di RAM
  • 32 GB di memoria interna eMMC 5.1
  • Doppia fotocamera posteriore da 13 Mpixel con PDAF e quad flash LED
  • Batteria da 3780 mAh

UMi Z e UMi Plus E in promozione

Relativamente alle offerte di cui vi parlavamo in apertura, lo store Banggood in questo momento li sta offrendo a:

Considerate le caratteristiche tecniche ed estetiche di questi due smartphone, è difficile trovare sul mercato qualcosa di meglio. 

Autore: Android Blog Italia

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PC makers hike prices


Components getting pricey

PC vendors are jacking up their prices as part costs, including display panels, DRAM, SSDs, Li batteries are getting more expensive.

According to Digitimes, PC makers are expected to raise retail prices when new models equipped with revised Kaby Lake processors are launched in the third quarter of 2017.

Intel is planning to release upgraded Kaby Lake processors in the third quarter and PC vendors are expected to release new products with increased prices to target back-to-school demand.

Lenovo COO Gianfranco Lanci said that PC part shortages were not getting better and the company will raise its PC prices to reflect some of the increased costs.

Asustek’s CEO Jerry Shen said his outfit’s biggest challenges in 2017 were exchange rate fluctuations and component price hikes. To decrease the impact from the part pricing, Asustek is also planning to increase the prices for its new products.

The part shortages will put more pressure on small PC vendors, as big vendors placing bigger amounts of component orders will be given priority by their suppliers.

Autore: Fudzilla.com – Home

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Lista programmi installati in Windows, ecco come ottenerla

Come ottenere la lista dei programmi installati in modo rapido e veloce, anche senza installare utilità di terze parti?

In vista di una reinstallazione completa del sistema operativo (indipendentemente dalla versione di Windows utilizzata) oppure del ripristino di Windows 10 con la funzionalità Fresh Start che debutterà con il Creators Update, può risultare molto utile creare una lista dei programmi installati.
Così facendo, si avrà sempre sotto mano l’elenco dei programmi da reinstallare oppure da installare su altre macchine che devono essere ancora oggetto di configurazione.

Per ottenere la lista dei programmi installati in Windows si possono utilizzare diversi strumenti oppure servirsi della potente PowerShell, interfaccia a riga di comando caratterizzata dal supporto di un versatile linguaggio di scripting (che in Creators Update ruberà definitivamente la scena al tradizionale Prompt dei comandi o cmd).

Ottenere la lista dei programmi installati in Windows con PowerShell

Creare la lista dei programmi installati sul dispositivo Windows con PowerShell è molto semplice.
Basta infatti attenersi ai seguenti passaggi:
1) Premere la combinazione di tasti Windows+R, digitare powershell e premere il tasto Invio.

2) Inserire la seguente istruzione e premere Invio:

Get-ItemProperty HKLM:\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Uninstall\* | Select-Object DisplayName, DisplayVersion, Publisher, InstallDate | Format-Table –AutoSize > $ env:userprofile\software_installati.txt

Lista programmi installati in Windows, ecco come ottenerla

È possibile effettuare un’operazione di “copia&incolla” selezionando l’istruzione, premendo CTRL+C e poi incollandola nella finestra di PowerShell premendo una volta il tasto destro del mouse.PowerShell leggerà così l’intera lista dei programmi installati e la esporterà come file di testo che sarà automaticamente memorizzato nella cartella %userprofile% (di solito C:\Users\nomeutente).
3) All’interno di tale cartella, si troverà il file di testo software_installati.txt contenente la lista dei programmi installati in Windows.

Creare la lista dei programmi installati usando software di terze parti

Uno dei software migliori per avere una lista dei programmi installati in Windows è sembra dubbio Belarc Advisor.

L’applicazione, completamente gratuita, consente di generare un resoconto omnicomprensivo della configurazione hardware e software del dispositivo Windows in uso.

Quando si utilizzano applicazioni come Belarc Advisor è comunque bene esaminare con attenzione il contenuto del report prodotto dal momento che esso contiene alcuni dati che dovrebbero rimanere strettamente personali.
I forum online sono infatti stracolmi dei report generati con Belarc Advisor che contengono Product Key delle varie versioni ed edizioni di Windows, di Office e di altri software.
Per rendersene conto basta digitare belarc advisor computer profile summary nella casella di ricerca di Google. In corrispondenza della sezione Software Licenses si leggeranno i vari Product Key.
È quindi bene riflettere sull’utilizzo che si fa dei report di Belarc Advisor e di programmi similari procedendo con la cancellazione degli eventuali dati “sensibili”.
Altri utenti potrebbero infatti riutilizzare illecitamente il medesimo Product Key determinandone, alla lunga, l’annullamento da parte di Microsoft.

Tra gli altri software che si possono impiegare in alternativa c’è sempre l’ottimo CCleaner.
Per procedere e generare la lista dei programmi installati, basta avviare CCleaner, cliccare su Tools, Uninstall quindi selezionare Save to text file in basso a destra.

Lista programmi installati in Windows, ecco come ottenerla

Egualmente valido è anche Geek Uninstaller.
Dopo aver fatto doppio clic sull’eseguibile del programma (si tratta di un’applicazione portabile; vedere anche Rimuovere i programmi installati e tutti i “residui” con Geek Uninstaller), basterà selezionare il menu File quindi scegliere Esporta in HTML.

Lista programmi installati in Windows, ecco come ottenerla

Autore: IlSoftware.it

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Ulefone Armor: smartphone indistruttibile ultra-economico

Ulefone Armor è un dispositivo rugged, ovvero capace di resistere senza troppi problemi a qualsiasi circostanza. La sua destinazione d’uso ideale è un ambiente estremo grazie alla scocca rinforzata con protezioni in gomma adatta anche a resistere ad intrusioni di liquidi e polveri. Non ha certificazioni di tipo militare per quanto riguarda la resistenza agli urti e alle cadute, solo la certificazione IP-68 che ne stabilisce la resistenza all’acqua e a qualsiasi elemento esterno, tuttavia vi possiamo garantire che durante le nostre prove ha resistito a tutto. Anche ad una partita di calcetto in cui faceva da palla.

Questo non significa che Ulefone Armor sia indistruttibile, ovviamente, ma se usato con buon senso può offrire una grande resistenza ad un costo davvero molto ragionevole. Ad un prezzo di circa 180 Euro è infatti una buona soluzione per chi lavora in ambienti difficili o pericolosi, ambienti in cui non sarebbe saggio portarsi dietro uno smartphone tradizionale. Cantieri, miniere, edifici in costruzione rappresentano l’ambiente ideale per uno smartphone del genere, così come piscine o luoghi estremamente umidi. Tutte situazioni in cui Ulefone Armor può rispondere benissimo.

Ulefone Armor, resistenza fisica

Lo abbiamo immerso in acqua e gettato a terra senza farci troppi problemi, e lo smartphone ha continuato a funzionare senza problemi anche con la superficie in vetro del display bagnata. Di seguito segnaliamo le caratteristiche strutturali del dispositivo:

  • Certificazione IP-68: ottenendo la certificazione IP-68 Ulefone Armor può resistere sott’acqua a profondità di 1,2 metri per un massimo di mezzora. Grazie alla struttura interna, alle pellicole impermeabili nei punti nevralgici e all’impermeabilizzazione della scocca esterna lo smartphone può garantire una certa resistenza all’intrusione di liquidi, che non dovrebbero essere in grado di raggiungere i componenti elettronici del dispositivo. I componenti esterni dello smartphone come il touchscreen, la capsula telefonica, i tasti, le fotocamere e lo speaker sono inoltre tutti waterproof.
  • Resistenza ai danni fisici: Ulefone ha effettuato 20 test di qualità per verificare la resistenza strutturale di Ulefone Armor, non solo per quanto riguarda i danni fisici dovuti ad urti e cadute, ma anche per quanto riguarda le temperature più estreme.

Caratteristiche tecniche

Il tutto viene abbinato a caratteristiche tecniche di fascia media che offrono un’esperienza d’uso con alti e bassi. Ulefone Armor fa uso di un display da 4,7 pollici a risoluzione HD con una buona definizione dei pixel (pari a 313 PPI). La luminosità massima è soddisfacente per poter utilizzare lo smartphone in ogni circostanza, tuttavia il rapporto di contrasto non è elevatissimo. I colori rappresentati dal pannello sono comunque fedeli così come gli angoli di visione piuttosto completi. All’aumentare dell’angolo di visione, tuttavia, i neri si schiariscono con il rapporto di contrasto del pannello che diminuisce visibilmente.

Ulefone Armor adotta un SoC MediaTek MT6753 da otto core a 1,3 GHz coadiuvato da 3GB di RAM e 32GB di storage integrato, espandibili attraverso uno slot micro-SD dedicato. Quest’ultimo è raggiungibile attraverso un pannello nascosto lungo la scocca posteriore raggiungibile con la rimozione di due viti. Al suo interno possiamo inserire anche le due SIM installabili contemporaneamente. Il tutto viene alimentato da una generosa batteria da 3.500 mAh che garantisce una buona autonomia operativa e promette ben 280 ore di periodo di stand-by stando ai dati tecnici rilasciati dalla società. Il vetro frontale è protetto da una lastra di Gorilla Glass 3.

Lo smartphone supporta le reti 4G LTE con bande FDD-LTE 800/1700/1800/2100/2600, quindi nessun problema per noi utenti italiani, mentre è ampia la lista di compatibilità per quanto riguarda le connessioni wireless: Ulefone Armor supporta Bluetooth 4.0, NFC, Wi-Fi dual-band anche in 5 GHz, e integra bussola, accelerometro, giroscopio e GPS. Nella dotazione originale troviamo anche un cacciavite, necessario per installare – come scritto poco sopra – microSD e SIM.

Ulefone Armor specifiche tecniche
SO   Android 6.0 Marshmallow
Display   4,7″ HD (720p)
SoC   MediaTek MT6753 8-core da 1,3 GHz
RAM   3 GB
Storage   32 GB espandibili fino a 128 GB
Fotocamere   13 MP con flash
5 MP
Extra   4G LTE (c’è la Banda 20)
Rugged
Certificazione IP-68
Micro-USB 2.0
Dual-SIM
Batteria   3.500 mAh

Design

Le dimensioni di Ulefone Armor sono 148,9 x 75,8 x 12,5 millimetri, di molto superiori rispetto a quelle di smartphone tradizionali con display da 4,7 pollici. Un difetto che possiamo giustificare facilmente se consideriamo la robustezza del prodotto, di certo non standard e impossibile da ottenere sui modelli che non sono considerabili rugged. In relazione alla tipologia di prodotto, il peso di Ulefone Armor è particolarmente contenuto: a guardare la corazza che avvolge il dispositivo avremmo pensato ad un peso molto superiore ai 195 grammi del modello Armor, caratteristica che lo rende particolarmente maneggevole in ogni circostanza, senza risultare un impaccio.

Non è certamente il dispositivo più bello in commercio, ma solitamente chi sceglie una soluzione di questo tipo non lo fa per sfoggiarlo agli aperitivi. I tasti per la navigazione su Android sono tutti fisici, mentre lungo i lati troviamo un tasto dedicato per la fotocamera, uno di SOS configurabile a piacere dall’utente, i tasti per la gestione del volume e un tasto d’accensione. I pulsanti sono tutti piuttosto duri e interagire per sbaglio con gli stessi è praticamente impossibile, una caratteristica probabilmente dovuta al rivestimento per la resistenza ai liquidi e alle polveri che comporta evidentemente qualche compromesso. Sulla parte superiore un vano dà accesso alle porte USB e da 3,5 mm.

Molto caratteristico, ma ovviamente indispensabile, il rivestimento in gomma che circonda tutto il frame del dispositivo a parte un piccolo settore della parte inferiore. L’uso della gomma rappresenta un accorgimento necessario sia per proteggere il dispositivo da vibrazioni troppo forti durante le cadute, che proteggere gli oggetti con cui lo smartphone andrebbe ad interagire. Quando Ulefone Armor cade a terra il rumore prodotto è decisamente preoccupante: lo smartphone resiste, ma senza rivestimento in gomma potrebbe danneggiare seriamente pavimenti e simili.

Esperienza d’uso e fotocamera

Senza troppi giri di parole, l’esperienza d’uso di uno smartphone come Ulefone Armor è praticamente identica a quella di qualsiasi smartphone Android di fascia media e medio-bassa, con una personalizzazione di Android 6.0 Marshmallow solo leggera sul piano grafico, con icone diverse sia per il launcher che per il menu delle impostazioni. Ulefone ha introdotto alcune feature non presenti su Android stock, come la modalità SOS di cui parlavamo prima e una modalità definita Turbo Download che consente di sfruttare connessioni 3G/4G abbinate al Wi-Fi per scaricare file da internet.

Lo smartphone si rivela fluido e privo di impuntamenti e si presta a qualsiasi operazione fra quelle più diffuse con i dispositivi mobile di attuale generazione: navigazione web, consultazione di e-mail, riproduzione di contenuti multimediali, sono tutte operazioni che vengono effettuate con disinvoltura dal dispositivo, che si mostra affidabile nella stragrande maggioranza delle circostanze.

Per il fronte fotografico Ulefone Armor fa uso di un modulo da 13 megapixel per la fotocamera posteriore, che viene coadiuvata da un flash a LED. Sulla parte frontale, proprio come avviene su uno smartphone tradizionale, troviamo un modulo da 5 megapixel per selfie e videochiamate. La peculiarità delle due fotocamere di Ulefone Armor è che possono essere utilizzate anche sott’acqua, rendendo possibili sia foto che video in ambienti molto particolari e impossibili per molti degli smartphone tradizionali a cui siamo solitamente abituati.

La qualità degli scatti è soddisfacente in condizioni di buona luminosità, certamente migliorabile al buio o in ambienti interni. Il livello di dettaglio degli scatti è buono, anche se abbiamo riscontrato del rumore anche nelle immagini scattate in buone condizioni di luminosità. Inoltre al buio il modulo della fotocamera posteriore fatica a mettere a fuoco, e necessita di qualche tentativo di troppo per sfornare uno scatto di buona qualità.

Clicca sulle immagini per visualizzare le versioni originali

Considerazioni finali

Ulefone Armor è uno smartphone che non tradisce le aspettative di chi si aspetta un dispositivo robusto ed affidabile nella stragrande maggioranza delle circostanze. Predilige gli ambienti estremi e le situazioni particolari, dove dà il meglio di sé e mostra i suoi punti di forza rispetto agli esili modelli tradizionali. Non è naturalmente un dispositivo da portare all’aperitivo con gli amici, ma di contro può dare immense soddisfazioni in alcune situazioni lavorative dove portare uno smartphone con scocca in plastica, in vetro o con metallo a vista, può non essere la cosa migliore.

Abbiamo testato a fondo la sua robustezza e lo abbiamo immerso in acqua, e il dispositivo ha continuato a funzionare senza troppi problemi anche dopo essere stato preso a calci senza troppa delicatezza. Laddove uno smartphone tradizionale avrebbe riportato seri danni strutturali, Ulefone Armor è uscito praticamente illeso, davvero senza nessun graffio. L’esperienza d’uso non è naturalmente da top di gamma, e qualche micro-lag di tanto in tanto è inevitabile, tuttavia grazie ad una personalizzazione minima di Android le performance generali sono tutto sommato buone.

Migliorabile certamente la fotocamera, soprattutto in condizioni di luce ambientale particolarmente difficili, anche se – lo ripetiamo – il produttore cerca di rivolgersi a clienti che cercano altre caratteristiche. Insomma se il vostro obiettivo è spendere poco per uno smartphone quasi del tutto indistruttibile questo Ulefone Armor potrebbe essere un’ottima scelta.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Kingston takes 16 percent of the global channel SSD market

Flash will save everyone of us

Kingston Digital, which is the Flash memory affiliate of Kingston Technology, has revealed that it has its paws on 16 percent of the global channel SSD unit market in 2016.

Accordiing to beancounters at Forward Insights, which has been analysing the non-volatile semiconductor industry since 2008 more than 63 million SSDs were shipped worldwide in the channel in 2016 with Kingston accounting for nearly 10.1 million units.

The amount represented 16 percent or second-most in the global market, showing Kingston’s growth as one of the top suppliers of SSDs. The sales channel is comprised of distributors, resellers, retail/e-tail, system builders and solutions providers.

Gregory Wong, President & Principal Analyst, Forward Insights said that his  research showed third-party SSD manufacturers accounted for 60 percent of all channel shipments last year as a number of the semiconductor-based vendors de-emphasized their channel business.  

He said : “Although under allocation since mid-Q2 2016, channel shipments as a whole remained strong and Kingston was one of the top leaders in this category.”

Tony Hollingsbee, SSD Business Manager at Kingston, said the desire to switch to SSDs continues to grow as consumers and corporate customers alike see the performance benefits of upgrading from hard-disk drives.

“For nearly 30 years, Kingston’s focus and core sales strength has been with our channel partners worldwide. Our terrific relationship with them has helped make our SSD business grow globally since we shipped our first drive in 2009. The latest results from Forward Insights help validate these efforts and we certainly share this success with our channel partners.”

Autore: Fudzilla.com – Home