Categorie
Pc Games

Pillars of Eternity 2: Deadfire, l’espansione Beast of Winter, annunciata con data d’uscita

Pillars of Eternity 2: Deadfire – Beast of Winter è la prima espansione del nuovo gioco di ruolo di Obsidian. È stata annunciata con un teaser trailer che mostra poco o nulla dei contenuti. Ciò che sappiamo che è si svolgerà in un territorio gelido occupato dagli adoratori del dio del freddo e della decadenza, che vede nel protagonista l’araldo dell’apocalisse.

Fortunatamente non dovremo attendere molto per giocare a Pillars of Eternity 2: Deadfire – Beast of Winter, la cui data d’uscita è il 2 agosto 2018, ossia tra meno di un mese. Insomma, si tratta di un ottimo motivo per evitare di andare al mare.

Nella nostra recensione di Pillars of Eternity 2 abbiamo scritto:Giocare a Pillars of Eternity II: Deadfire è come ascoltare per l’ennesima volta il pur sempre affascinante racconto fatto un vecchio dalle indubbie capacità affabulatorie, magari la sera intorno a un falò. Purtroppo Divinity: Original Sin II, raccontato dal vecchio del falò accanto, ha alzato l’asticella dell’intero genere e l’opera di Obsidian, per quanto riuscita, non riesce a stargli al passo, vuoi per il lato narrativo, riuscito ma inferiore a quello del suo stesso predecessore, e vuoi per alcune novità che lasciano un po’ il tempo che trovano. Con questo non vogliamo dire che sia brutto. Anzi, gli appassionati del genere dovrebbero acquistarlo senza troppi tentennamenti. Soltanto era lecito aspettarsi qualcosa di più dal seguito di uno dei giochi che è riuscito a rivitalizzare e dare slancio a un intero genere.

Pillars of Eternity 2: Deadfire, l'espansione Beast of Winter, annunciata con data d'uscita
Author: Multiplayer.it

Categorie
Pc Games

Il seguito di 4 Matrimoni e un Funerale è possibile

In questo periodo storico caratterizzato da un infinito susseguirsi di remake e rivisitazioni, potrebbe essere arrivato il momento di riprendere in mano una delle più famose commedie romantiche inglesi. 4 Matrimoni e un Funerale.

Anna Chancellor, una delle attrici che interpretò il film negli anni ’90 ha parlato di come il cast si sia riunito per una rimpatriata a casa di Richard Curtis. L’attrice ha anche parlato di un possibile seguito, e non ha escluso la possibilità. In ogni caso il concept originale sarà ripreso presto da una serie TV.

Author: GamesVillage.it

Categorie
Energia

Ambiente: Fino a 2.000 ton di microplastiche sulle spiagge italiane

Author: stefania Rinnovabili

microplastiche sulle spiagge italiane

Immagine dell’Università di Pisa

Un nuovo modello analitico per studiare le microplastiche sulle spiagge italiane

(Rinnovabili.it) – Sui litorali italiani, tra i miliardi di granelli di sabbia, ci sono anche una miriade di microplastiche: migliaia di frammenti prodotti dalla degradazione di prodotti usa e getta, reti da pesca e pesino vestiti sintetici che inquinano l’ambiente, diventando a loro volta veicolo di altri inqunanti. La contaminazione di questo di questi elementi è pervasiva e oramai di vecchia data, ma gli interventi per misurare e quantificare il problema sono giovani. Giovani come la ricerca condotta dal dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa, e pubblicata in questi giorni su “Environmental Science and Technology”. Lo studio, coordinato dal professore Valter Castelvetro, mirava a definire un modello analitico relativo alla distribuzione delle varie tipologie di microplastiche sulle spiagge italiane. Un elemento fondamentale, dal momento che la maggior parte di ricerche in questo campo è stata condotta tramite campagne di raccolta e conta (e in alcuni casi identificazione) dei frammenti plastici in mare. Molto più rari sono, invece, gli studi scientifici sulla loro distribuzione nelle spiagge e gli eventuali effetti sull’ecosistema.

>>Leggi anche L’inquinamento da microplastiche non risparmia nessun animale marino<<

L’inquinamento ambientale causato da detriti plastici dispersi direttamente o che raggiungono gli habitat marini sta suscitando crescente preoccupazione non solo per la vulnerabilità delle specie marine all’ingestione e l’intrappolamento da detriti macroscopici, ma anche per i potenziali rischi derivanti da frammenti più piccoli”, si legge nell’articolo che spiega come si stata adottata una nuova procedura per la determinazione quantitativa e qualitativa delle micro particelle, inferiori ai 2 millimetri, nei sedimenti costieri.

La ricerca è partita dalle rive toscane: gli scienziati hanno raccolto e analizzato campioni di sabbia nei pressi delle foci dei fumi Arno e Serchio, tramite estrazione con solvente seguita da determinazione gravimetrica e caratterizzazione chimica. Le analisi condotte hanno mostrato fino a 30 mg microplastiche presenti in 1 kg di sabbia, una cifra corrispondente a circa 5,5 g di microframmenti nei primi 10 cm di spessore di un metro quadrato di spiaggia.

Le particelle derivano per lo più da imballaggi e da oggetti monouso abbandonati in loco. I polimeri più frequenti sono il poliolefine (packaging alimentare) e il polistirene. “Questi residui variamente degradati  – spiega l’ateneo pisano in una nota stampa – sono stati ritrovati in quantità diversa a seconda della distanza dal mare, più concentrati nella zona interna e dunale per effetto della progressiva accumulazione rispetto alla linea della battigia”.

>>Leggi anche Un filtro “solare” per distruggere le microplastiche che inquinano l’acqua<<

A partire da questi primi dati raccolti, il team stima che la quantità di microplastiche sulle spiagge italiane possa essere pari a 1.000/2.000 tonnellate. “Uno dei principali rischi – spiega Castelvetro – è che le microplastiche agiscano da collettori di sostanze inquinanti anche altamente tossiche come pesticidi e idrocarburi policiclici aromatici”. Per questo motivo, aggiunge il professore, “sono necessarie nuove ricerche per valutare quale possa essere l’effetto di questa forma di inquinamento altamente pervasiva e, stando ai primi risultati, assai più massiccia di quanto non si credesse”.

Categorie
Tecnologia

Ecco perché troppa istamina nei cibi fa male

Author: Viola Rita Wired

Ecco perché troppa istamina nei cibi fa male – Wired

Richiamato dal Ministero un lotto di tonno a causa dell’istamina. Naturalmente prodotta dal nostro corpo, l’istamina può far male

Categorie
HardwareSoftware

What Keeps AMD From Dominating The Market?


What Keeps AMD From Dominating The Market? Windows 10 Professional OEM Key
https://bit.ly/2KMdSNR Extra 22% OFF with Discount code: TTM22 Subscribe! http://bit.ly/SubTechofTomorrow Try Amazon Prime FREE for 30 Days & Support Tech of Tomorrow! http://amzn.to/12JFYau Don't forget to check out the website!
http://www.techoftomorrow.com Check us out on Facebook!
http://www.facebook.com/TechofTomorrow Stay updated on Twitter!
http://www.twitter.com/techof_tomorrow Tech of Tomorrow Music!
http://www.techoftomorrow.com/music The Benchmark Song: The Human Zoo
– Free on Spotify! http://spoti.fi/10Vz31z
– Amazon: http://amzn.to/12Rh6kI
– iTunes: http://bit.ly/199301I