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Akira, estasi visiva e perfezione tecnica

Author: Omar Serafini Tom’s Hardware

Akira, estasi visiva e perfezione tecnica

retrocultNota del curatore. C’è una cosa che mette d’accordo quasi tutti festival cinematografici del mondo e buona parte del pubblico, e riguarda i film di animazione. Molti pensano che sia un genere a sé stante, tant’è che esiste un Premio Oscar dedicato (Coco lo ha vinto nel 2018), e lo stesso vale per altri riconoscimenti. Nel 1989, vinse Tin Toy di John Lasseter – che possiamo considerare il precursore di Toy Story.

Non è mai stata una scelta condivisibile, anzi è discriminatoria. Così come sarebbe inaccettabile dire che “tutta l’animazione è arte di buon livello”, lo è anche escluderla a priori – perché questo significa relegarla a una categoria a sé stante.

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Non ha senso. Un film di animazione può aspirare a molti dei premi maggiori, ivi compreso quello per il miglior film, in ogni festival. Certo, gli attori danno solo la voce e questo è un limite. Ma d’altra nel 2013 Scarlett Johansson riuscì a vincere molto per Her di Spike Johns, film a cui prestò solo la voce.

A 30 anni dall’opera di Katsuhiro Ōtomo Omar Serafini torna a parlarci di Akira e ci ricorda che è un’opera a modo suo immortale, capace di ricordarci il passato quanto il presente, e di metterci in guardia sul futuro.

Spero solo che non ne passino altri 30 prima che l’animazione smetta di essere un ghetto. Prendo atto dei passi avanti, dei premi “maggiori” riconosciuti qui e là nel corso degli anni – basti guardare la lista di premi ottenuti da La Città Incantata. Ma ancora non basta.

Valerio Porcu

L’origine nel fumetto

Non si può parlare dell’anime Akira senza prima parlare dell’Akira manga. È il manga più celebre di Katsuhiro Otomo, grazie al quale l’autore ha raggiunto vette di grandissima popolarità, non solo in Giappone, ma anche in Occidente.

Akira nasce sulle pagine di Young Magazine (della casa editrice Kodansha) nel dicembre del 1982; si tratta di una lunga e complessa storia di fantascienza ambientata nella Neo-Tokyo del 2019, ricostruita dopo un nuovo conflitto mondiale. Giovani motociclisti sbandati, rivolte cittadine, gruppi sovversivi ed esperimenti segreti condotti dall’esercito sono gli ingredienti base di questo fortunato titolo condito con forti dosi di dinamismo e spettacolari distruzioni.

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Dal testo forse troppo allungato, Akira rimane comunque un’opera di alto livello per la qualità del disegno e per il grande affresco che riesce a creare, mostrando, sullo sfondo di un futuro cupo e caotico, le vicende di moltissimi personaggi senza che nessuno in particolare sia il vero protagonista, neanche l’Akira del titolo.

Inizialmente tradotto negli Stati Uniti (per conto della Epic, divisione della Marvel Comics Group) nella versione colorizzata da Steve Oliff, Akira si è poi diffuso in molti paesi europei (Francia, Italia, Spagna, Inghilterra), rilanciando il fumetto nipponico e fungendo da testa di ponte per la successiva invasione di molti altri manga. Un successo tanto grande rese quasi ovvia la realizzazione di un film, di cui ci occupiamo oggi.

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L’E3 2018 di Nintendo, tra certezze e previsioni

Author: Emanuele D’ascanio Tom’s Hardware

Tra i publisher presenti all’attesa rassegna di Los Angeles, Nintendo è sicuramente una tra quelle decisamente in ottimo stato di forma. Grazie infatti allo strabiliante successo in termini di vendite riscontrato da Nintendo Switch, e da un parco titoli di primo piano, con Super Mario Odyssey e The Legend of Zelda: Breath come simbolo massimo di qualità espressa, l’E3 2018 potrebbe essere la classica ciliegina sulla torta.

La grande N farà felice tutta la propria community grazie a numerose iniziative tra le quali, ovviamente, spicca l’atteso Direct previsto per il prossimo 12 giugno alle ore 18:00 (ora italiana). A seguire, per tutti i restanti giorni della fiera, l’ottimo e interessante Nintendo Threehouse andrà ad approfondire meticolosamente i vari titoli svelati durante l’evento di punta della Casa di Kyoto, vi sarà inoltre un focus dettagliato anche sul 3DS. Anche qui, in pieno stile E3, non mancheranno le sorprese. Andiamo dunque a scoprire assieme, attraverso un pratico elenco, ciò che potrà riservarci Nintendo alla kermesse videoludica più importante del mondo!

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Super Smash Bros.

Come non partire dalla già, possibile, portata principale dell’E3 2018 di Nintendo? Dopo essere stato precedentemente annunciato con un breve teaser trailer, l’atteso nuovo capitolo di Super Smash Bros. arriverà su Nintendo Switch carico di numerose aspettative. Il picchiaduro della grande N sarà protagonista indiscusso dell’evento, sarà presente sia nel Direct che, soprattutto, nel Threehouse dove verrano approfonditi numerosi dettagli con tanto di gameplay. I fortunati presenti a Los Angeles, potranno addirittura provarlo in anteprima assoluta. Difficile poter fare delle previsioni sulla composizione del roster lottatori che, eccetto i pesi massimi come Mario, Link, Kirby, Donkey Kong, Samus, Pikachu etc., stanno ormai dando vita ad accese discussioni. Ma di quello, come molto altro, ne riparleremo in maniera più approfondita nel corso delle prossime settimane.

Metroid Prime 4

Lo ammetto, ho pensato molto sul mettere o meno Metroid Prime 4 tra le certezze presenti in questo evento. Dopo un anno di completo silenzio radio, eccetto il teaser trailer mostrato nella scorsa edizione dell’E3, sarà forse venuto il momento dell’atteso ritorno di Samus su Nintendo Switch con l’annuncio della data d’uscita? Forse no, ma almeno uno stralcio di video gameplay non sarebbe affatto male.

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Bayonetta 3

Si, lo so, ogni punto di questo elenco è un colpo al cuore per tutti. Ed è un bene eh, sia chiaro. Sarebbe bello poter affermare che si, l’ammaliante strega piomberà alla conferenza con il primo filmato carico piombo e frenesia allo stato puro. Purtroppo la realtà palesata sembra essere ben diversa, Platinum Games, pur avendo rilasciato delle recenti dichiarazioni, non ha fatto trapelare alcun dettaglio su Bayonetta 3. Prendete questo paragrafo come una richiesta, di certezze ce ne sono poche.

Pokémon Let’s Go Pikachu e Let’s Go Eevee

Ovviamente certezza, soprattutto dopo il recente annuncio da parte di Game Freak e Nintendo. In questo caso è facilmente ipotizzabile un corposo approfondimento legato al gameplay, all’interazione con Pokémon GO e, soprattutto, alle reali motivazioni che hanno portato a questa sorprendente scelta. Sicuramente, grazie a questi spin-off, sarà più facile ingannare il tempo in attesa del 2019, anno in cui sarà rilasciato il nuovo capitolo principale della serie. 

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Animal Crossing

Animal Crossing si ama o si odia, non esistono le vie di mezzo per questo ormai storico brand della grande N. Dopo aver sondato il terreno con la versione mobile, rilasciata lo scorso anno su dispositivi iOS e Android, sembrerebbe proprio essere arrivato il momento che gli Abitanti inizino una nuova avventura anche su Switch.

Yoshi per Nintendo Switch

Discorso totalmente diverso per il draghetto verde più amato di sempre. Dopo essere stato mostrato alla scorsa edizione della kermesse, salvo spiacevoli imprevisti, Nintendo annuncerà la data d’uscita del nuovo capitolo di Yoshi su Nintendo Switch. Il titolo sarà un omaggio artistico alla serie che, tra ambientazioni alla “Paper Mario” e un design rinnovato sia sul protagonista che sui nemici, vuole essere una delle sorprese più piacevoli per questo anno sotto l’insegna della Casa di Kyoto.

Fire Emblem

Altra importante saga di Nintendo che, dopo aver riscosso un tiepido successo con il musou Fire Emblem Warrios, è pronta a tornare alle origini su Switch con un titolo vecchia scuola utilizzando la classica formula nel gameplay che tanto bene ha fatto negli ultimi anni su 3DS.

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Super Mario Odyssey

Con la canzone “Jump up, Super Star” ancora in testa, è doveroso parlare anche del mitico Super Mario Odyssey. Sono passati molti mesi dal lancio su Nintendo Switch e, salvo qualche contenuto extra come dei costumi e una modalità, nulla è stato aggiunto da parte di Nintendo. Che sia arrivato il momento di un corposo DLC? Vista la struttura del titolo, e la ricerca sfrenata delle 999 Lune, dare la possibilità di esplorare qualche nuovo mondo non sarebbe affatto male.

Fortnite

Alt, fermi tutti. So che inserire questo titolo assieme ai colossi precedenti citati potrebbe essere blasfemo ma, e lo dico fermamente, un titolo come Fortnite farebbe solo che bene a Nintendo Switch. Grazie ad alcune recenti voci di corridoio, l’ormai iconico Battle Royale di Epic Games potrebbe essere pronto ad approdare anche sull’hardware della grande N con features che, molto probabilmente, sfrutteranno i Joy-Con e non solo.

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Un nuovo The Legend of Zelda

Ultimo ma non per importanza è un personale pensiero sulla situazione attuale di The Legend of Zelda. Dopo aver frantumato ogni record con Breath of the Wild, titolo già divenuto icona massima di qualità nel campo videoludico, a mio avviso sarebbe il caso di alimentare la fiammella e regalare alle persone un qualcosa di ancor più rivoluzionario che vada, senza tanti giri di parole, a saziare la fame che tutti noi abbiamo. L’ultimo capitolo, nella sua formula e struttura narrativa, è stato un vero e proprio spartiacque…perché non provare a darne un degno seguito? Un Breath of the Wild II? Oppure un ritorno al passato con un’avventura di Link “minore”? L’importante è che si prendano, come giusto che sia, il tempo necessario per farci tornare nuovamente a sognare in quel di Hyrule.

L’eSports secondo Nintendo

La Casa di Kyoto, nella sua costante ricerca dell’originalità, ha cercato sempre e comunque di evitare le mode del momento abbracciando invece, con i rischi del caso, una politica innovativa e mai banale (qualcuno ha detto Nintendo LABO?!). Oltre ai titoli precedentemente elencati, una piccola parte sia chiaro, Nintendo punterà forte sul mondo eSports: all’E3 2018 terrà infatti due importanti tornei, lo Splatoon 2 World Championship e il Super Smash Bros. Invitational.

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Con il recente annuncio dei dettagli legati al servizio online di Switch, e importanti titoli già presenti e futuri in arrivo come Super Smash Bros. stesso, perché non presente un qualcosa di inaspettato per questo settore? Magari delle features online che riusciranno a coinvolgere più utenti possibili e far entrare a gamba tesa la grande N in questo ormai prolifico e crescente settore della games industry internazionale.

In conclusione…

Potremmo star qui a parlare per ore e ore, fortunatamente di contenuti ce ne sono in quantità industriale. Tutto dipenderà da Nintendo stessa che, se continuerà questo nuovo approccio, riuscirà a chiudere e immediatamente aprire un nuovo ciclo per se stessa e, ovviamente, per il futuro di Nintendo Switch. Tra possibili “bombe” mediatiche e sorprese inaspettate, sia il Direct che il Threehouse della grande N sono sin da ora alcuni tra gli eventi più attesi dell’E3 2018 di Los Angeles. Come sempre, per tutte le informazioni dedicate alla kermesse, restate sintonizzati sulle pagine di Tom’s Hardware. Quali sono le vostre aspettative in merito? Fateci sapere la vostra opinione!

Vi ricordiamo infine che potete seguire E3 2018 comodamente dalla nostra pagina evento, sulla pagina Facebook di Game Division oppure dal profilo di Yuri Polverino, il nostro inviato che ci porterà nel backstage della fiera videoludica più importante al mondo!


Tom’s Consiglia

Volete essere pronti a giocare le esclusive della Casa di Kyoto? Allora non perdete tempo e acquistate Nintendo Switch a un prezzo speciale!

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Economia

Analisi Dow Jones Industrial: Giugno 2018

Author: mike17@finanzaonline Finanza.com Blog Network Posts

DJI Giornaliero

Buona domenica a tutti e ben ritrovati per l’appuntamento mensile che riguarda lo storico indice americano.

Abbiamo sempre parlato di armonia fra i cicli, di tempi e di reciprocità, solo che poi succede che ce ne si dimentica strada facendo, ci spingiamo con diversi tipi di ragionamenti anche di un certo livello e dimentichiamo che la natura delle cose è più semplice di quanto si pensi.

Non è assolutamente mia intenzione dire che analizzare un indide sia semplice, però se parliamo di elasticità e poi non usiamo quella mentale, faremo tanta fatica per nulla.

Dobbiamo essere pronti ad accorgerci velocemente quando siamo in una situazione di maggiore complessità e quando meno.

Tutto questo per dire che la mia miopia, non mi aveva fatto notare una situazione limpida come l’acqua.

Guardate il grafico e ditemi se non vedete anche voi quello che vedo io, due cicli trimestrali inversi da 55 giorni, con al lor interno due cicli mensili entrambi da 29 e 26 giorni, ragazzi che roba.

Passiamo al lato indice, e troviamo due cicli t+3 da 57 giorni ciascuno, va bene qua i mensili al loro interno sono stati di 30 e 27 nel primo e di 34 e 23 giorni nel secondo, ma non ci può non accorgere di questo.

Il tutto si conclude poi con il primo mensile dell’ultimo trimestrale inverso di 23 giorni, con lo stesso ciclo mensile di indice dell’ultimo t+3 che anch’esso è di 23 giorni.

Che dire, se l’avessimo notato prima…con i se e con i ma non andiamo da nessuna parte, probabilmente adesso cambieranno ritmo, che mi serva da lezione per il futuro.

Setup e livelli angolari

Setup Annuale
Ultimo :2017
Range: 19667 – 24876
Uscita rialzista

Prossimo: 2019

Setup Trimestrale
Ultimo: gennaio/marzo 2018
Range: 23360 – 26166
Uscita: in attesa
Prossimo:

Setup Mensile
Ultimo: Maggio
Range: 23531– 25086
Uscita: in attesa
Prossimo: Luglio

Angoli Annuali 2018 :  19050, 19750, 22060, 23100, 24900,26950,

Angoli Trimestrali Apr-Giu: 22840, 23716, 24660, 25414,26634

Angoli Mensili Giugno: 22671, 23430, 24074,25336,25976,26870

Sp500

Angoli Annuali 2018 :  2304, 2440, 2756, 2877, 2970

Angoli Trimestrali Apr-Giu: 2386, 2739 2840, 2962, ,3034

Angoli Mensili Giugno : 2552, 2706, 2747, 2792, 2928
Penÿ

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Energia

Is Scheduled-based Data Center Maintenance Outdated?

Author: Anthony DeSpirito Schneider Electric Blog

When I got my first car, it was taken as fact that you had to change the oil every 3,000 miles, so I was fastidious about making sure I did just that. Today, my car tells me when it’s time to change the oil – and it’s always far more than 3,000 miles, more like 7,500.

data center maintenance

This fact speaks to at least a couple of developments. For one, advances in engine technology and oil chemistry combine to make oil last longer. Secondly, monitoring systems in many (probably most) cars can now take into account your driving habits to determine when your oil needs to be changed.

A New Approach- Condition-based Data Center Maintenance

Well, the same sorts of advances have been going on for years with respect to data centers, yet many still stick to the equivalent of that 3,000-mile oil change: schedule-based maintenance. In an era when we can apply analytics to just about every piece of data center facility and IT infrastructure, the idea of relying on a calendar to tell us when we need maintenance is simply outdated. The time has come to get smarter about how we perform data center maintenance.

It’s an important issue because moving to a condition-based data center maintenance strategy can save significant money, both in terms of operating and capital expenses. If you perform maintenance only when a piece of equipment actually needs it, rather than every x number of months, chances are you’ll spend less on maintenance.

What we need is a more informed maintenance strategy, one that is now entirely feasible given Internet of Things (IoT) technology. IoT makes it possible to put sensors or instruments on pretty much anything, including data center power and cooling systems, racks, PDUs, UPSs, and all manner of IT gear. Then the idea is to continuously collect data from these systems and apply analytics to determine when a given component begins to show signs that it is not functioning normally, and thus is in need of service.

More Data is Better for Data Center Analytics

It’s even better if you can analyze data from not just your own equipment, but equipment from many other customers. With more data to work with, analytics engines can do a better job at ferreting out what is truly outside the norm.

Going back to the oil example, there are companies applying this very principal. A story in The New York Times led me to Blackstone Laboratories in Fort Wayne, Ind. For $ 28, Blackstone will perform an analysis of your car engine oil (using a free kit they send you). Its analysis detects the presence of wear metals and contaminants, determines whether air and oil filters are working as they should, and provides data on overall engine condition. As the NYT story reports:

“We would compare what your oil looks like compared to the average Mazda5 of that year,’ said Kristen Huff, a vice president at Blackstone. If there is a lot more lead in my oil than in a typical Mazda5, for example, it means I have a bearing problem, she said.”

Even more interesting, the NYT story was from 2010 – eight years ago. But Blackstone is still doing its thing. Imagine how much better it’s gotten at the job in that time.

To be sure, we are making progress at applying analytics technology to data center operations and maintenance. We’ve long had data center infrastructure management (DCIM) tools that are crucial to the job. And Schneider Electric recently announced a cloud-based version of its EcoStruxure platform that involves collecting data from over 500 customers on their IT infrastructure, pouring it all into a data lake, and applying analytics. It’s powerful because it has so much data to work with from lots of different customers and vendors, making it easier to spot the true outliers that indicate real issues requiring attention.

As an industry, we need to continue to apply this technology to all sorts of data center infrastructure, from any vendor, including low- and medium-voltage switchgear, cooling systems and the like.

Access Free White Paper on Data Center Operations and Maintenance

To learn more, download white paper no. 237, “Digital Remote Monitoring and How It Changes Data Center Operations and Maintenance.” It explains how these advanced monitoring systems deliver benefits including:

  • Reduced downtime / lower mean time to repair
  • Reduced operations overhead
  • Lower cost of maintenance and services
  • Improved energy efficiency
  • Greater scalability

Another great resource is our e-guide, “Essential Elements of Data Center Facility Operations,” which includes a discussion of how the cloud, IOT and big data are transforming data center operations.

It’s time to throw away the calendar when it comes to data center maintenance and let our equipment tell us when it needs service, just like our cars have been doing for years.

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RESPONSABILE AMMINISTRATIVO

Author: Monster Job Search Results

VEN-PADOVA, Il nostro cliente è una solida e storica realtà del padovano, di medie dimensioni, leader nel suo settore di riferimento. In ottica di strutturazione dell’azienda ci ha incaricato di ricercare il RESPONSABILE AMMINISTRATIVO La figura inserita, rispondendo direttamente alla Proprietà e avvalendosi di un team composto da tre risorse, si occuperà di tutte le attività amministrativo-contabili e fiscal