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Economia

PROBLEMI TECNICI

[unable to retrieve full-text content]Author: Finanza.com

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HardwareSoftware

Nuovi processori Intel Xeon E, ora con 6 core e architettura Coffee Lake

Author: Le news di Hardware Upgrade

Intel annuncia quest’oggi una nuova famiglia di processori della gamma Xeon con i modelli Xeon E. Si tratta di proposte indirizzate al crescente segmento delle workstation entry level, basate su architettura a singolo socket con tecnologia produttiva a 14 nanometri.

Osservando le specifiche tecniche è evidente come questi processori condividano la stessa architettura Coffee Lake delle proposte Intel Core destinate a sistemi desktop: lo vediamo anche dal socket di connessione con la scheda madre, che rimane quello LGA 1151. Nella tabella seguente sono riportate le versioni di processore annunciate oggi da Intel, con le corrispondenti specifiche tecniche.

Processore

Clock Turbo Core Threads GPU Cache TDP Prezzo
Xeon E-2186G 3,8GHz 4,7GHz 66 12 UHD630 12MB 95W 450$
Xeon E-2176G 3,7GHz 4,7GHz 6 12 UHD630 12MB 80W 362$
Xeon E-2174G 3,8GHz 4,7GHz 4 8 UHD630 8MB 71W 328$
Xeon E-2146G 3,5GHz 4,5GHz 6 12 UHD630 12MB 80W 322$
Xeon E-2144G 3,6GHz 4,5GHz 4 8 UHD630 8MB 71W 272$
Xeon E-2136 3,3GHz 4,5GHz 6 12 12MB 80W 284$
Xeon E-2134 3,5GHz 4,5GHz 4 8 8MB 71W 250$
Xeon E-2126G 3,3GHz 4,5GHz 6 6 UHD630 12MB 80W 255$
Xeon E-2124G 3,4GHz 4,5GHz 4 4 UHD630 8MB 71W 213$
Xeon E-2124 3,3GHz 4,3GHz 4 4 8MB 71W 193$

Notiamo come i processori siano proposti in versione a 4 e 6 core, alcune delle quali basate su tecnologia HyperThreading che raddoppiano il numero di core a disposizione. Dalle frequenze di clock ritroviamo molte similitudini con le versioni di processore Intel Core i7, Core i5 e Core i3 disponibili in commercio. Notiamo inoltre come buona parte di questi processori sia dotata di GPU integrata, basata su architettura Intel UHD630: questo componente si rivela utile nel momento in cui si voglia configurare una workstation di dimensioni compatte che non necessita di una scheda video dedicata.

Questi processori si affiancano, nella gamma di proposte Intel per i sistemi professionali, ai modelli Xeon W per workstation di tipo performance e a quelli Xeon Platinum destinati alle soluzioni più complesse e potenti. Intel offre inoltre anche soluzioni specificamente sviluppate per le workstation mobile: parliamo delle CPU della famiglia Xeon E-2100M, sempre basate su architettura Coffee Lake e mutuate per caratteristiche tecniche dalle soluzioni Core per sistemi notebook.

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Pc Games

Commandos tornerà, l’IP acquisita da Kalypso Media

Kalypso Media ha acquisito i diritti dell’IP Commandos di Pyro Studios. Ciò significa che il publisher tedesco ha intenzione di rivitalizzare la serie, rimasterizzando i vecchi capitoli e producendone di nuovi, come annunciato nel comunicato stampa ufficiale.

Kalypso possiede ora i diritti sull’intero brand, sia quelli relativi ai Commandos del passato, sia quelli dei Commandos del futuro.

La serie Commandos è composta dai seguenti titoli:

Commandos: Dietro le linee nemiche (1998)Commandos: Quando il dovere chiama (1999)Commandos 2: Men of Courage (2001)Commandos 3: Destination Berlin (2003)Commandos: Strike Force (2006)

Si tratta della serie che ha inventato il genere degli strategici tattici con forti elementi stealth. Solo l’ultimo capitolo, Strike Force, è uno sparatutto in prima persona.

I vertici di Kalypso, per voce del global managing director Simon Hellwig, hanno fatto sapere di rispettare profondamente il lavoro compiuto da Pyro Studios con Commandos e di sentire una forte responsabilità nel voler riprendere e sviluppare la serie.

Insomma, finalmente la serie Commandos tornerà sui nostri monitor, dopo molti anni di assenza. Speriamo che ci sia ancora spazio sul mercato per titoli del genere. Il successo di Shadow Tactics, uno degli ultimi esponenti dello stesso genere, ci fa ben sperare.

Commandos tornerà, l'IP acquisita da Kalypso Media
Author: Multiplayer.it

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HardwareSoftware

5G, tre tecnologie chiave per un futuro più smart

Author: Alessandro Crea Tom's Hardware

Come sappiamo il 5G è ormai dietro l’angolo: a partire dal 2020 infatti le direttive comunitarie prevedono l’attivazione di reti dati basate sul nuovo standard 3GPP un po’ in tutta Europa, con ricadute positive non solo e non tanto per il traffico dati su smartphone, ma per settori come le auto a guida autonoma, le smart cities, l’Industria 4.0 e molto altro, come ci ha anche spiegato ieri Huawei. Affinché tutto ciò sia possibile però non basta lo standard ma serve anche sviluppare una serie di soluzioni tecnologiche che rendano possibili tali scenari d’uso. Proprio su questo stanno lavorando ricercatori finanziati dalla UE.

Tre sono le direttrici lungo cui si stanno muovendo i ricercatori: riduzione dei consumi, risoluzione dei problemi legati all’attraversamento di pareti o anche vetri da parte delle onde millimetriche e metodi per aumentare il numero delle antenne. Nel primo caso i ricercatori stanno cercando soluzioni per abbattere i consumi, visto che come sappiamo l’implementazione delle reti 5G richiederà l’uso di tantissime stazioni base.

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Due le soluzioni allo studio: l’utilizzo di pannelli solari per alimentare le stazioni e un approccio più innovativo, in cui dispositivi di piccole dimensioni “raccolgono” energia dagli stessi segnali radio. ‎I ricercatori del progetto inoltre hanno anche pubblicato uno studio su come ottimizzare la densità delle stazioni di base per ridurre il consumo di energia.

Nel secondo caso i ricercatori hanno condotto importanti sperimentazioni che li hanno portati allo sviluppo di nuovi modelli matematici per l’ottimizzazione della trasmissione tra le stazioni base e i terminali mobili, in grado di ‎minimizzare l’impatto negativo sulle trasmissioni dovuto alla presenza di corpi artificiali o anche umani lungo il percorso. Per il terzo problema infine i ricercatori stanno pensando all’adozione della tecnologia Cell- Free Massive MIMO, in cui si utilizza un elevatissimo numero di access point a basso costo e a basso consumo.

5g

‎La Commissione europea prevede grandi benefici dall’implementazione delle reti 5G a partire dal 2025, per un ammontare di oltre 62 miliardi di euro nei settori automobilistico, medico, dei trasporti e delle utilities e di oltre 50 miliardi di euro per quanto riguarda smart cities, smart home e smart workplaces.

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Lavoro

Intesa Sanpaolo, un recruiting game per assumere nuovi talenti

Author: Francesca Scarabelli MondoLavoro.it

Intesa Sanpaolo cerca giovani laureati da inserire in un percorso di formazione e lavoro per diventare consulenti finanziari. Se volete lavorare in banca, dunque, questa è la vostra occasione! Non solo: per selezionare i giovani da inserire in questi tirocini, Intesa Sanpaolo organizza un recruiting game a Milano e Roma, chiamato Make it Real.
Vediamo cosa bisogna sapere per candidarsi!

Il recruiting game Make it Real di Intesa Sanpaolo

I Millenials, cioè i ragazzi nati dopo il 2000, probabilmente sanno di cosa stiamo parlando: un recruiting game consiste in una serie di sfide individuali e di gruppo in cui mettersi alla prova sotto gli occhi vigili di assessor e giudici tecnici che daranno un feedback sulle performance dei partecipanti. Le prove verificheranno le capacità di vendita dei candidati e le loro doti di problem solving, collaborazione e resilienza.
Per questo recruiting game il Gruppo è alla ricerca di laureati e neo laureati in discipline economiche, bancarie, finanziarie, giuridiche e assicurative: quelli che risulteranno migliori saranno inseriti in un percorso di stage che permetterà loro di affrontare l’esame per diventare consulente finanziario. Il percorso di recruiting Make it Real prevede diverse tappe, della durata di 2 giorni ciascuna: le prossime si svolgeranno a Milano il 20 e 21 luglio e a Napoli il 27 e 28 settembre.

Come funzionano i tirocini di Intesa Sanpaolo

Questi tirocini finalizzati a diventare consulente finanziario avranno una durata di sei mesi, al termine dei quali verrà rilasciato un attestato di partecipazione. I tirocinanti che supereranno l’esame per diventare consulenti finanziari saranno inoltre assunti da Intesa Sanpaolo con un particolare contratto che prevede di lavorare per due giorni alla settimana come dipendente della banca e gli altri come libero professionista con la propria partita iva.

I requisiti per candidarsi

Per potersi candidare per il programma di formazione e lavoro di Intesa Sanpaolo è necessario essere in possesso di una laurea magistrale in Economia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Scienze Bancarie, Scienze Assicurative o Finanza presso una delle università italiane specificate sul sito web del Gruppo. Non è necessario avere esperienze pregressa ma bisogna avere attitudine alla vendita, orientamento al cliente e flessibilità.

Come candidarsi

Gli interessati al recruiting game di Intesa Sanpaolo riservato a laureati e neo laureati possono visitare la pagina web dedicata al recruiting game Make it Real sul sito web del Gruppo. Da qui è possibile iscriversi e partecipare alle selezione inviando il proprio curriculum vitae attraverso l’apposito form online oppure utilizzando il proprio profilo LinkedIn.