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Energia

La cella solare biogenica non teme il cielo nuvoloso

Author: stefania Rinnovabili

cella solare biogenica

Nuovi progressi per la cella solare biogenica

(Rinnovabili.it) – I ricercatori dell’Università British Columbia (UBC) hanno trovato un modo economico e sostenibile per realizzare una cella solare biogenica, vale a dire un’unità fotovoltaica formata da sostanze ottenute tramite manipolazione genetica. L’innovazione, come riportato nell’articolo pubblicato sulla rivista Small, si basa sull’utilizzo di batteri, e più precisamente sull’E.coli, microrganismo che popola l’intestino della maggior parte dei mammiferi. Gli scienziati hanno riprogettato questi batteri affinché riuscissero ad alimentare direttamente il fotovoltaico. In questo modo sono riusciti a ottenere celle con un’impressionante densità d corrente e in grado di funzionare anche con pochissima luce.

Fino ad oggi, la maggior parte dei tentativi di produrre cellule solari biogeniche si è incentrata sull’estrazione del colorante naturale utilizzato dai batteri per la fotosintesi, un processo costoso e scomodo che include l’uso di pericolosi componenti tossici. I ricercatori dell’UBC hanno preferito un approccio diverso: hanno lasciato i coloranti nei batteri, modificandoli affinché producessero grandi quantità di licopene, un potente pigmento fotoattivo. Hanno quindi rivestito i microrganismi con nanoparticelle di biossido di titanio (TiO2) che funge da semiconduttore, applicando il mix risultante su una superficie di vetro.

Il team ha così ottenuto una densità di corrente di 0,686 milliampere per cmq, significativamente più elevata rispetto agli 0,362 raggiunti da altre ricerche in questo stesso campo. “Abbiamo registrato la più alta densità di corrente per una cella solare biogenica”, ha affermato Vikramaditya Yadav, professore nel dipartimento di ingegneria chimica e biologica all’UBC. “Questi materiali ibridi che stiamo sviluppando possono essere fabbricati in modo economico e sostenibile e, con una sufficiente ottimizzazione, potrebbero funzionare con efficienze comparabili a quelle delle celle solari convenzionali”.

I risparmi nel dettaglio sono difficili da stimare, ma Yadav ritiene che il processo riduca il costo della produzione di colorante a circa un decimo di quello attuale. I test hanno mostrato che le nuove celle sono in grado di funzionare anche in condizioni di scarsa illuminazione.

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Tecnologia

Facebook consegna i dati alla scienza

Author: Davide Ludovisi Wired

Facebook, Wired.it, Wired Italia, Giuditta MoscaFacebook ha annunciato un’iniziativa finanziata da sette fondazioni non-profit, chiamata Social Science One. L’obiettivo è stimolare la ricerca accademica per comprendere l’influenza dei social media nella società, soprattutto nell’ambito politico. Da tempo che si studiano queste tematiche, soprattutto dopo le ultime elezioni statunitensi: dove sta la novità?

La novità sta nel modello di collaborazione tra industria e accademia. Per la prima volta Facebook accetta di rendere disponibili tutti i dati in suo possesso al mondo della ricerca. Senza poter avere voce in capitolo su quanto verrà scoperto. Non potrà nemmeno influenzare gli scienziati finanziando il progetto. I fondi, infatti, arrivano da realtà senza fini di lucro che si occupano di temi di analisi sociale.

Una commissione accademica super-partes, che conta tra le venti e le quaranta persone in tutto il mondo, ha il compito di garantire la qualità della ricerca. Tre gli esperti italiani coinvolti. Stefano Iacus, in particolare, fa parte del Design Committee. In pratica è il cuore del progetto, perché assieme ad altre due persone ha il compito di stabilire le regole per le call. Nonché le modalità con cui avvengono i passaggi di dati. C’è infatti la questione della privacy, che dev’essere salvaguardata. Le informazioni reperite non potranno che essere utilizzate per scopi di ricerca. Vietato ogni fine commerciale, quindi.

L’azienda di Zuckerberg è da tempo sotto pressione per il suo ruolo sempre più politico nella società. Quale sia effettivamente il peso nell’influenza democratica globale del social media non è facile stabilirlo. Facebook d’altronde ammette candidamente di non avere risposte. Con questa apertura senza precedenti affida quindi alla scienza il responso. Ma siamo sicuri che collaborerà?

“Se Facebook non dovesse essere d’accordo sull’analisi dei dati o se chiedesse di secretare alcuni dati, noi come comitato siamo obbligati a denunciarlo pubblicamente, ci spiega Iacus. “L’azienda ha accettato questo veto da parte degli accademici: non si può rifiutare di fornire i dati richiesti”.

Statistico, professore all’Università di Milano, Iacus si occupa da anni di temi di analisi politica attraverso i social. I suoi lavori riguardano soprattutto lo studio sugli effetti causali in studi osservazionali, in contesti dove cioè non è possibile fare esperimenti. Per capire per esempio se i social hanno influenzato le elezioni non si può replicare il fenomeno. Si possono però ricavare delle risposte dalle analisi dei dati.

A farlo, però, non sarà lui. Il suo ruolo da garante glielo impedisce. “Io cercherò di facilitare il processo. Identificherò i dati necessari per rispondere ai quesiti e le migliori persone che si occuperanno dell’analisi. Controllando nel contempo che la privacy non sia messa in pericolo”, precisa Iacus.

Il particolare processo di peer review sarà gestito dal Social Science Research Council. È un’organizzazione indipendente che veglierà sugli aspetti etici e di sicurezza. I ricercatori potranno pubblicare i risultati delle analisi sulle riviste scientifiche, senza alcun veto da parte di Facebook.

Si parte con il tema dell’influenza del social media sui risultati elettorali. Per questa, come per tutte le altre call, ci sarà una gara internazionale per partecipare. Poi ce ne saranno altre, su ulteriori tematiche, che ovviamente riguarderanno anche le fake news.

Non è un caso che si inizi proprio dalle possibili distorsioni dei processi democratici. È un tema caldo che ci riguarda da vicino. Facebook, infatti, oltre a citare l’America, la Francia e la Germania, nomina esplicitamente anche l’Italia tra i paesi che potrebbero aver subito influenze straniere.

Si parte con Facebook ma l’obiettivo dei ricercatori è coinvolgere anche agli altri grandi detentori di dati come Twitter, LinkedIn e Google.

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Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 12 Luglio 2018

[unable to retrieve full-text content]Author: Finanza.com

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Pc Games

Heroes of the Storm: disponibile la nuova patch e l’evento Distese Cineree

Una nuova patch di Heroes of the Storm è disponibile con numerosi aggiornamenti, fra cui l’evento Distese Cineree, rielaborazione degli eroi e altro ancora.

Le Distese Cineree sono una terra desolata situata agli estremi del Nexus. Per fare in modo che tu sia pronto ad affrontare questo nuovo paesaggio infernale, abbiamo introdotto nuovi modelli e una nuova cavalcatura: Azmodan Dominus Vile, Nazeebo Sacerdote del Cherosene, Raynor Randagio della Strada e lacavalcatura Helldorado.

Ulteriori dettagli sulle Distese Cineree sono disponibili nel blog ufficiale.

Colpisci duro e in fretta!

Le Distese Cineree non sono l’unica novità entusiasmante in arrivo nel Nexus. L’ex Sceriffo e il Signore del Peccato hanno ricevuto qualche aggiornamento. Per ulteriori dettagli su Raynor e Azmodan, consulta i comunicati stampa allegati e guarda i video su YouTube: Azmodan e Raynor.

Stagione 3 e aggiornamenti della modalità Classificata

Ora puoi mettere alla prova la tua abilità in battaglia nella terza stagione classificata del 2018. In concomitanza con il suo inizio, abbiamo introdotto una serie di modifiche tra cui il terzo veto, il decadimento di MMR e grado, aggiornamenti alle partite di piazzamento e al matchmaking classificato e altro ancora. Per ulteriori informazioni su questi cambiamenti, consulta il relativo post.

Chi vuole saperne di più sul Nexus può anche consultare l’ultimo fumetto di Heroes of the Storm, disponibile ora! Leggi I segreti della tempesta online qui.

Author: Multiplayer.it

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Tecnologia

Samsung Galaxy Tab S4 appare con tastiera e stilo

Di Filippo Vendrame
mercoledì 11 luglio 2018

Appare in rete una nuova immagine del futuro Samsung Galaxy Tab S4 con tastiera e stilo.

Samsung Galaxy Tab S4

Prende sempre più forma il Samsung Galaxy Tab S4, il prossimo tablet pc Android della casa coreana. Il noto ed affidabile leaker Evleaks, infatti, ha condiviso pubblicamente alcune foto che ritraggono il nuovo prodotto di casa Samsung. Immagini che permettono di capire meglio alcune caratteristiche di questo tablet pc. La prima foto permette di scoprire che il Samsung Galaxy Tab S4 sarà dotato di una tastiera cover che consentirà alle persone di poterlo usare quasi come un vero e proprio mini notebook. La stessa immagine permette di verificare la presenza di un doppio speaker sul lato inferiore del tablet pc.

La seconda immagine che mostra il retro del dispositivo, mette in evidenza una gradevole colorazione argento oltre alla fotocamera con flash led e la dicitura AKG. L’azienda austriaca specializzata nel settore del suono deve avere, dunque, collaborato allo sviluppo del settore audio del Galaxy Tab S4.

L’ultima immagine condivisa da Evleaks mostra la nuova S-Pen che rispetto alla precedente stilo guadagna forme più affilate. Il futuro Samsung Galaxy Tab S4 si dimostra, dunque, sempre più interessante. Le passate indiscrezioni metterebbero in evidenza la presenza di un display da 10.5 pollici con risoluzione 2560 x 1600 pixel (16:10) e l’utilizzo del processore Qualcomm Snapdragon 835 con 4GB di memoria RAM e 64GB di storage. La fotocamera posteriore dovrebbe disporre di un sensore da 12 MP, mentre quella anteriore presenterebbe un sensore da 5MP. La batteria dovrebbe avere una capacità di 7300 mAh.

La presentazione è attesa per la fiera IFA di Berlino di fine estate.

Author: Gadgetblog.it