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Pc Games

Dragon Age 4: Bioware ancora non sa come sarà il nuovo capitolo

Casey Hudson, il general manager di Bioware, ha parlato del nuovo Dragon Age nel corso di una recente intervista rilasciata alla rivista Game Informer.

Hudson ha confermato che in questo momento qualcuno dello studio sta lavorando al nuovo Dragon Age, ma è troppo presto per parlarne perché Bioware si sta concentrando soprattutto su Anthem.

Stando alle sue dichiarazioni, Dragon Age 4 è ancora in pre-produzione, visto che ha parlato di persone che si stanno occupando di definire come sarà, senza fornire chiarimenti.

Hudson è poi tornato su Anthem, affermando che: “È fantastico sviluppare una tua nuova IP, perché fa parte del divertimento: aver creato Mass Effect, Dragon Age e ora Anthem.” Proprietà intellettuali del genere consentono di studiare con anni di anticipo dove andranno a parare i nuovi capitoli.

Insomma, è probabile che Bioware inizierà a parlare del nuovo Dragon Age dopo il lancio di Anthem, che avverrà il 22 febbraio 2019. In realtà non è scontato che Bioware sveli qualcosa l’anno prossimo, visto il tempo che richiede realizzare titoli così complessi.

Prima di lasciarvi vi ricordiamo che Anthem è in sviluppo per PC, Xbox One e PS4.

Author: Multiplayer.it

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Tecnologia

Be quiet! lancia il nuovo Dark Base Pro 900 rev. 2

Di Filippo Vendrame
mercoledì 4 luglio 2018

Be quiet! ha annunciato il rilascio del nuovo case full tower Dark Base Pro 900 rev. 2.

Be quiet! lancia il nuovo Dark Base Pro 900 rev. 2

Tutti coloro che sono soliti costruirsi da soli il computer adesso potranno utilizzare un nuovo case full tower avanzato. Be quiet!, infatti, ha annunciato Dark Base Pro 900 rev. 2, il suo nuovo case full tower che si caratterizza per essere particolarmente flessibile ed offrire la possibilità di integrare facilmente tutte le componenti necessarie per il funzionamento del PC. Per esempio, il vassoio che permette di alloggiare la scheda madre del computer non solo può essere rimosso facilmente ma può essere installato in ben 6 posizioni differenti. Questo consente di poter integrare diverse tipologie di schede madre in tutta facilità. Presenti anche ben 8 slot per le espansioni. Questo case permette, teoricamente, anche di inserire sino a 14 dischi SSD, 7 dischi fissi classici e una ventola per la dissipazione del calore interno di dimensioni massime di 120 millimetri.

Per mantenere un certo ordine interno, gli slot di espansione non utilizzati sono parzialmente coperti. Sempre per quanto concerne il raffreddamento, il nuovo Dark Base Pro 900 rev. 2 dispone, di serie, di 2 ventole Silent Wings 3 da 140 millimetri con la possibilità di raggiungere una velocità di rotazione di 1600 rpm. Ventole in grado non solamente di dissipare nei migliori dei modi il calore ma anche di ridurre sensibilmente il rumore. Per limitare il rumore, il case è rivestito internamente anche di un materiale isolante.

Il nuovo Dark Base Pro 900 rev. 2 dispone di un controller in grado di gestire sino ad 8 ventole di raffreddamento. Presente anche un’area per la ricarica wireless dei cellulari. Per quanto riguarda le porte, è presenta la USB-C.

Anche l’occhio vuole la sua parte  e il nuovo Dark Base Pro 900 rev. 2, oltre ad essere realizzato in alluminio, offre una finestra laterale in vetro temperato che permette di ammirare le componenti interne. Dark Base Pro 900 rev. 2 presenta un costo di 269 euro.

Author: Gadgetblog.it

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Digital Audio

IN-GRID – Shock (French Version) [2003]


IN-GRID – Shock (French Version) Enjoy a complete selection of dance classics from 80 to 2K on Spotify with: Whigfield, Dj Antoine, R.I.O., J.K., Neja, Fun Fun, Black Box, Corona, Bob Sinclar, Eiffel 65, Dj Katch, Ann Lee, Gala, Benassi Bros. and more! https://dvision.lnk.to/wqzsa Make sure to subscribe to Energy TV:
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HardwareSoftware

Notebook economico ma versatile e veloce: Jumper EZBOOK 3 PRO a 200 euro circa

Author: IlSoftware.it

Uno dei notebook di maggior successo, il nuovo Jumper EZBOOK 3 PRO arriva in offerta speciale su Gearbest con tastiera italiana.

Si tratta di un portatile di dimensioni compatte, contraddistinto da un bel design e da una dotazione hardware molto interessante.
Jumper EZBOOK 3 PRO consta infatti di un display IPS Full HD da 13,3 pollici, processore Intel Apollo Lake N3450, 6 GB di memoria RAM DDR3, 64 GB di storage interno eMMC con la possibilità di aggiungere un’unità SSD M.2 da 128 GB (è presente anche uno slot per l’eventuale inserimento di schede di memoria TF fino a 128 GB di capienza).

Notebook economico ma versatile e veloce: Jumper EZBOOK 3 PRO a 200 euro circa

Grazie all’uscita HDMI, il notebook è collegabile a monitor, TV e proiettori; complessivamente EZBOOK 3 PRO si presenta come un dispositivo eccellente per chi è spesso in viaggio e necessita di un device dalle buone prestazioni, facile da trasportare e con un’usabilità ai massimi livelli.
Cliccando qui è possibile acquistare il notebook Jumper EZBOOK 3 PRO (tastiera italiana) al prezzo più basso di sempre con garanzia europea di 2 anni e Windows 10 Home preinstallato.Suggeriamo di non lasciarsi scappare l’occasione: il prezzo ribassato di 201,48 euro è riservato soltanto ai più veloci e sarà applicato da Gearbest fino ad esaurimento scorte.

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Energia

Eni punta alla “neutralità carbonica”: obiettivi entro l’anno?


Author: Giulio QualEnergia.it – Il portale dell'energia sostenibile che analizza mercati e scenari

L’amministratore delegato, Claudio Descalzi, a Milano ha dichiarato che il cane a sei zampe sta definendo i contorni di un prossimo “annuncio epocale” sulla riduzione e compensazione delle emissioni inquinanti. Che cosa significa essere neutrali dal punto di vista della CO2 e come riuscirci.

Riuscirà Eni a diventare un’azienda leader globale della transizione energetica verso le fonti pulite?

La dichiarazione del suo amministratore delegato, Claudio Descalzi, ripresa da tutte le agenzie di stampa, sull’obiettivo della “neutralità carbonica” ha destato quel misto di curiosità, interesse e scetticismo che non può che accompagnare tutte le affermazioni di questo tenore, rilasciate dalle grandi compagnie che investono nelle fonti fossili.

Descalzi, parlando al Politecnico di Milano durante il rinnovo di un accordo tra Eni e l’istituto universitario, ha spiegato che (neretti nostri) “inizia un ciclo nuovo e strategico dell’attività di Eni, che da compagnia petrolifera è passata a essere società energetica e ora punta sull’economia circolare per arrivare alla neutralità carbonica”.

Poi Descalzi ha evidenziato che il cane a sei zampe pensa di definire e annunciare il traguardo della neutralità entro la fine del 2018, dopo aver terminato le analisi tecnico-economiche in corso, e che “sarà un annuncio epocale”, oltre che “vincolante per tempi e quantità”.

In sostanza, sembra che Eni voglia lanciare un programma molto ambizioso per ridurre nettamente l’impatto ambientale delle sue attività, quindi non solo le emissioni di gas-serra complessive delle differenti risorse (estrazione, trasporto e utilizzo di petrolio e gas in particolare), ma anche, ad esempio, la produzione di rifiuti, il consumo idrico e così via.

Tuttavia, per il momento, è difficile valutare cosa intenderà esattamente Eni per “neutralità carbonica”, un concetto molto difficile da abbinare agli investimenti in combustibili fossili che dominano il portafoglio del colosso energetico italiano, così come di altre aziende, ad esempio l’inglese BP, indecise tra l’abbracciare con più convinzione le tecnologie “verdi”, tra cui la mobilità elettrica, o consolidare le loro economie centrate sull’oro nero.

Il piano industriale 2018-2021, d’altronde, prevede di destinare circa 32 miliardi di euro al settore upstream volto a estrarre/produrre idrocarburi, continuando a investire nella ricerca di nuovi pozzi in tutto il mondo (vedi QualEnergia.it, Tanto petrolio e rinnovabili ancora marginali nel nuovo piano Eni), come conferma la recentissima scoperta del maxi giacimento Noor di gas offshore in Egitto.

Alle fonti rinnovabili è dedicato ancora poco spazio, ad esempio quei 220 MW di fotovoltaico già avviati nell’ambito del Progetto Italia.

Essere neutrali, stando alla lettera di una formulazione così impegnativa da applicare, significa non soltanto tagliare le emissioni di anidride carbonica e altre sostanze inquinanti, ma anche compensare e rimuovere le emissioni residue, in modo da ottenere un bilancio netto di CO2 pari a zero.

Compensare/rimuovere le emissioni nocive, quindi, grazie a diverse possibili soluzioni, tra cui: disinvestire da carbone, gas e petrolio (vedi QualEnergia.it per approfondire i rischi climatici e finanziari associati alle industrie fossili), de-carbonizzare il gas puntando sul biometano o sull’idrogeno, installare sistemi CCS (Carbon Capture and Storage) per catturare l’anidride carbonica rilasciata dagli impianti, piantare alberi, gestire in modo più responsabile terreni e colture destinate alla produzione di bio-carburanti.

Eni, quindi, dovrà innanzi tutto calcolare e divulgare in dettaglio le emissioni di CO2 imputabili alle sue differenti operazioni su scala globale, per poi chiarire come ridurle e come compensare quelle residue.