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Energia

Rinnovabili, la Basilicata istituisce il “libretto di sicurezza” impianti


Author: Giulio QualEnergia.it – Il portale dell'energia sostenibile che analizza mercati e scenari

Obbligatori controlli annuali, esentati gli impianti domestici. Una norma pensata in particolare per l’eolico. Nella stessa legge regionale anche disposizioni per promuovere l’idrogeno. Il testo della legge regionale n. 11 del 29 giugno, ossia il Collegato alla legge di stabilità regionale 2018.

Istituzione del libretto sicurezza, unico in Italia, per il controllo e la verifica degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e promozione dell’utilizzo dell’idrogeno come combustibile alternativo alle fonti fossili.

Sono le due novità in materia di energia introdotte dalla Regione Basilicata negli articoli 56 e 58 della legge regionale n. 11 del 29 giugno, ossia il Collegato alla legge di stabilità regionale 2018 (in allegato in basso) .

Il nuovo libretto di sicurezza

L’articolo 56, sul nuovo libretto di sicurezza modifica la L.R. n. 8/2012, aggiungendo aggiunto il seguente articolo 15 bis su “Controllo e verifica degli impianti. Istituzione del libretto di sicurezza” (neretti nostri):

“1. Gli impianti di produzione di  … 

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HardwareSoftware

VW e Renault, servizi di car sharing elettrico già nel 2018

Author: Alessandro Crea Tom's Hardware

Il car sharing basato su veicoli elettrici è già una realtà da alcuni anni, ma è diffusa soprattutto al centro delle grandi metropoli. Una situazione che potrebbe cambiare a breve grazie a Volkswagen e Renault. Le due case automobilistiche infatti avvieranno a breve dei propri servizi di questo tipo, la casa francese addirittura a settembre prossimo, a partire da Parigi e dalla circostante regione dell’Ile-de-France, mentre Volkswagen avvierà il proprio servizio in Germania nel 2019, per poi allargarlo a Stati Uniti, Asia e resto d’Europa durante il 2020.

Le due aziende comunque non sono assolutamente nuove in questo settore. Volkswagen con il progetto MOIA si occupa già di ride sharing (condivisione del viaggio al fine di ottenere un guadagno da parte del guidatore che mette l’auto a disposizione) e car pooling (condivisione del viaggio al fine di dividere le spese), mentre Renault si muove da tempo nel settore del car sharing tradizionale, con una recente opzione per l’utilizzo di automobili elettriche a Madrid.

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In entrambi i casi dunque non si tratta di scelte improvvisate. Nel prossimo ventennio o giù di lì, col decollo del settore delle auto elettriche e l’avvento di quelle a guida autonoma, la mobilità conoscerà una rivoluzione profonda, che con molta probabilità porterà a una diminuzione del numero di automobili sul mercato e a un boom proprio di queste forme di condivisione.

Leggi anche: Renault, ricarica elettrica basata su batterie semi-esauste

Con la prospettiva di vendere meno per “colpa” propria, è normale che i maggiori costruttori mondiali si stiano organizzando per tempo, in modo da entrare direttamente nei nuovi mercati che possano compensare i guadagni persi a causa di vendite inferiori.

Leggi anche: Anche Volkswagen punta sulla mobilità elettrica a due ruote

Gestire in prima persona servizi di condivisione è dunque un’opzione appetibile, così come sperimentare nuove formule in cui all’acquisto si sostituisce il cosiddetto noleggio a lungo termine.


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Pc Games

F1 2018, primo diario degli sviluppatori e dettagli sulla modalità carriera

Codemasters ha pubblicato il primo videodiario di sviluppo di F1 2018 che svela le meccaniche legate ai rapporti con la stampa durante la modalità carriera, che serviranno a metterci sotto pressione spingendoci a fare meglio.

Leggiamo qualche altro dettaglio di F1 2018 tratto dal comunicato stampa ufficiale.

Codemasters® ha pubblicato oggi il primo dei quattro diari di sviluppo di F1® 2018, il videogame ufficiale della FIA FORMULA ONE WORLD CHAMPIONSHIP™ 2018, che rivela come poter conquistare la prima pagina sia fuori che sulla pista. Le nuove interviste per la stampa, fatte sotto pressione nei momenti chiave della tua carriera, ti metteranno sotto i riflettori e ti immergeranno nel mondo della F1, ora più che mai.

Il nuovo diario di sviluppo, disponibile al seguente link https://youtu.be/o9kzZld5R2Y, svela come le diverse interazioni con Claire, la nuova reporter di F1 2018, influenzeranno il modo in cui verrai visto nello sport e come ciò avrà effetti sulla tua carriera. Metterai in mostra la spettacolarità o la tua sportività? Le tue risposte possono aumentare/diminuire la motivazione all’interno dei reparti della tua squadra, alterando il prezzo o l’affidabilità degli aggiornamenti, così come tutte le offerte che potresti ricevere dai team rivali.

“I media giocheranno un ruolo chiave nella carriera del giocatore”, ha affermato il Game Director di F1 2018, Lee Mather. “È molto importante per un pilota non essere abile solo in pista. Bisogna esibire il pacchetto completo. Il giocatore dovrà fare attenzione al modo in cui risponderà alla stampa perché questo influenzerà il morale della sua squadra e la percezione delle altre squadre nel paddock.”

Lee ha continuato: “Certe squadre vorranno vedere un pilota come un grande sportivo: professionale e calmo di fronte alla stampa, anche in situazioni di alta pressione, mentre altre potrebbero volere un pilota un po’ più showman.”

Le risposte a tua disposizione si svilupperanno nel tempo man mano che il tuo personaggio diventerà più famoso all’interno della F1. Le interviste si svolgeranno in nuove location nel paddock e di fronte alla squadra e alle verifiche tecniche.

Ci sono ulteriori miglioramenti nella Career Mode. Ora hai più controllo sul tuo destino e puoi avvicinare i team rivali per una potenziale proposta, inclusa l’opportunità di cambiare stagione. Hai anche l’opportunità di selezionare il tuo rivale di campionato.

Dettagli sugli ulteriori miglioramenti alla Career Mode saranno svelati nella seconda parte della serie dei diari dello sviluppatore.

Prima di lasciarvi vi ricordiamo che la data d’uscita di F1 2018 è il 24 agosto per PC, PS4 e Xbox One. F1 2018includerà tutti i team ufficiali, i piloti e i 21 circuiti della stagione 2018, con anche il ritorno delle piste Circuit Paul Ricard e all’Hockenheimring.

F1 2018, primo diario degli sviluppatori e dettagli sulla modalità carriera
Author: Multiplayer.it

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Tecnologia

Surface Low Cost con CPU Pentium Silver e Gold

Di Filippo Vendrame
giovedì 5 luglio 2018

I Surface Low cost dovrebbero disporre delle CPU Intel Pentium Silver e Gold.

Surface

I Surface low cost che Microsoft dovrebbe presentare tra non molto tempo dovrebbero caratterizzarsi per la presenza dei processori Intel Pentium Silver e Gold. Trattasi di CPU non certamente performanti ma molto economiche ed in linea con il target di questi prodotti. I Surface  “economici” sono pensati per confrontarsi direttamente, dal punto di vista del costo, con gli iPad di Apple ed i Chromebook entry level. Si vocifera, infatti, che il loro prezzo si aggiri attorno ai 400 dollari. I dettagli sui processori arrivano da un report di WinFuture.de che evidenzia che all’interno di questi prodotti dovrebbero trovare spazio i processori Intel Pentium Silver N5000, Intel Pentium Gold 4410Y e Intel Pentium Gold 4415Y.

Inoltre, Microsoft sembrerebbe intenzionata ad offrire 4 o 8 GB di RAM a seconda della variante di questi dispositivi. Confermate anche l’opzione LTE e la presenza del sistema operativo Windows 10 Pro. Quanto emerso da questo report va a sommarsi a quanto già conosciuto e cioè che i Surface low cost disporranno di un display da 10 pollici e di un design con bordi arrotondati. Dovrebbe essere presente anche una porta USB-C.

Non è chiaro quando questi nuovi Surface possano debuttare sul mercato, tuttavia la recente loro comparsa all’interno del database dell’FCC americana fa ben sperare per un loro debutto imminente. Purtroppo, il report non svela altri dettagli di questi Surface low cost e quindi sarà necessario attendere la loro presentazione ufficiale per scoprine tutti i segreti.

Trattandosi di prodotti pensati anche per gli studenti è lecito attendersi che possano arrivare prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.

Author: Gadgetblog.it

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Economia

Il BITCOIN è morto. VIVA il BITCOIN!

Se c’è una cosa che fa divertire i sostenitori di Bitcoin e delle Criptovalute sono gli annunci della loro imminente fine o, peggio ancora, della loro morte. Infatti, da quando Bitcoin è nato, nel 2009, dichiarazioni di questo tipo ce ne sono state decine all’anno.

L’ultima in ordine di tempo è del prestigioso giornalista inglese Ambrose Evans-Pritchard, che sul Telegraph lo scorso giugno ha pubblicato un articolo intitolato “I Bitcoin sono inutili, immorali e insicuri: il verdetto di questo nuovo rapporto è raggelante” (il link lo trovate alla fine), un misto di mezze verità e di strafalcioni.

Sull’onda di questa notizia troviamo anche un articolo del Sole 24 Ore, che senza mezzi termini arriva a dire che le criptovalute hanno il fiatone e che nella storia monetaria, vince chi ha più fiato.

Peccato che al solito questi articoli siano scritti da chi di informatica non sa assolutamente nulla e quindi non riporta alcuna notizia sugli sviluppi della tecnologia che è alla base delle criptovalute.

Oggi, è vero che le “valute matematiche” dal punto di vista finanziario stanno attraversando un periodo pessimo, ma questo non significa che i software che ne permettono il funzionamento siano stati abbandonati.

La comunità di sviluppatori infatti non si lascia certamente intimorire dalla fuoriuscita, più o meno temporanea, di speculatori ed investitori, ma continua imperterrita il lungo e difficile lavoro di miglioramento ed innovazione, come avviene in tutti i campi dell’Information Tecnology.

Accuse a raffica

Le accuse che vengono quotidianamente esposte a sproposito contro le criptovalute sono moltissime e ci vorrebbero pagine e pagine per spiegarne l’inconsistenza. Tra le tante, ad esempio, c’è quella di non essere tracciabili, mentre invece le crypto sono più in chiaro di un qualunque conto bancario, oppure che hanno un consumo energetico enorme, quando invece è dimostrato che le banche consumano molto di più (come ha spiegato Forbes).

Un’altra delle più comuni accuse che vengono rivolte a Bitcoin & C. , è la loro lentezza rispetto alle carte di credito. Ma questo è un argomento risaputo e dibattuto quotidianamente dai programmatori, e non passa giorno che non vengano annunciate nuove migliorie o idee per far competere le Crypto con Visa e Mastercard.

La locomotiva a vapore che George Stephenson aveva costruito nel 1829 raggiungeva a malapena i 40 km orari. Ma questo non significò che era da buttare. Era solo da migliorare, e fu migliorata, tanto che oggi in treno viaggiamo tranquillamente a 300 km orari.

Questo progresso è stato molto lungo perché gli addetti alla progettazione dei treni erano pochissimi e scollegati. Le comunità che sviluppano i programmi open souce come Firefox, OpenOffice e le criptovalute, invece, sono formate da migliaia di sviluppatori che, seppure lontani, lavorano interconnessi abbreviando i tempi di sviluppo delle nuove versioni.

Ricordo ad esempio come sia in dirittura d’arrivo il sistema dei pagamenti veloci in bitcoin denominato Lighting Network – letteralmente “rete fulmine” – già in fase di test.

Come dire, bolla o non bolla il progresso sta arrivando.

Grafico BITCOIN BTCUSD by TradingView

Nel frattempo

Nel frattempo nel mondo criptovalute succede veramente di tutto, tanto che i siti specializzati come Coindesk e Cointelegraph pubblicano ormai decine di notizie al giorno. Tra le tante cito ad esempio alcuni accordiintercorsi tra grandi banche e alcune piattaforme, come tra Santander e Ripple, oppure tra Goldman Sax e l’exchange Poloniex.

Non c’è poi da nascondere che continuano a fiorire progetti di nuove criptovalute prive dei fondamentali, tanto che a breve le vedremo sparire nel nulla (come evidenziato in queste pagine nei giorni scorsi). Ma quel ch è peggio è che sono sempre alla porta le cosiddette “Scam”, o “Cripto-Scam” cioè Token predisposti solamente per spennare qualche pollo.

Il problema in questo caso è che mancano organi di vigilanza. I programmatori che sviluppano Bitcoin o Ethereum o altre crypto non sono certamente agenti di polizia nè hanno risorse e tempo da dedicare per aprire indagini verso “colleghi” che stanno costruendo dei progetti truffaldini.

A questo proposito c’è da dire che purtoppo oggi le autorità sono tutte concentrate sulla pubblicazione di vessatorie norme contro il riciclaggio (AML e KYC), volte sostanzialmente all’imposizione di nuove tasse, senza alcuna attenzione al loro vero compito, che è quello di tutelare il cittadino o il risparmiatore, lasciando campo libero ai truffatori.

E poi c’è la “BIS”

La storia di questi giorni, comunque, parte dalla Bank of International Settlements, la Banca Centrale delle banche centrali, la quale, in un lunghissimo report dello scorso 17 Giugno, neanche troppo velatamente ha sparato a zero contro le criptovalute.

Per certi versi non ci trovo nulla di strano, visto che, come dice il più classico dei proverbi, “Ognuno porta l’acqua al suo mulino”.

Inutile chiedere alla BIS se le criptovalute siano buone : se rispondesse “Si”, è come se annunciasse la propria estinzione. Meglio annunciare la morte di bitcoin.

Un leggerissimo conflitto di interesse.

Link Utili

L’articolo del Telegraph tradotto da Come Don Chisciotte.org

Il Report della BIS pubblicato il 17 Giugno 2018.

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please wait…

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