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LG cerca partner nella robotica: aumentati gli investimenti nel settore

Author: Le news di Hardware Upgrade

La robotica è un elemento cruciale all’interno della strategia ThinQ di LG per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, ed è proprio per questo che la multinazionale coreana sta espandendo gli investimenti nel settore. Recentemente ha puntato su Bossa Nova Robotics, primo investimento su un partner all’estero che segue diversi accordi maturati precedentemente in madrepatria. In un anno circa LG ha investito oltre 90 milioni di dollari in startup di robotica.

Bossa Nova Robotics è il principale fornitore di dati relativi a prodotti a scaffale estrapolati in tempo reale per il settore retail globale, e consente di gestire in maniera efficiente i punti vendita su larga scala automatizzando la raccolta e l’analisi dei dati dell’inventario. La tecnologia della start-up è stata testata persino da Walmart, il più grande operatore al mondo del settore retail.

Fra le aziende coreane su cui ha investito LG troviamo Acryl, fondata nel 2011 da un team di accademici del Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST). Si tratta di una società di calcolo cognitivo che fornisce la piattaforma di intelligenza artificiale (AI) integrata “Jonathan”, in grado di riconoscere le emozioni umane e il significato di testi, discorsi e immagini in base a big data e deep learning.

C’è poi SG Robotics, una startup che sviluppa robot indossabili per assistere le persone con problemi di mobilità, come paraplegici e chi soffre di malattie neuromuscolari. L’azienda sta lavorando su un robot indossabile per bambini. Fra gli investimenti di LG nel settore dei robot ci sono anche Robotis e Robostar, che si occupano rispettivamente di robot educativi e industriali. 

Con questi investimenti l’obiettivo di LG è portare sul mercato i cosiddetti robot di servizio. La società ha già installato diversi robot di prova in Corea, come il Robot di guida e il Robot di pulizia che hanno assistito i viaggiatori nel più grande aeroporto della Corea del Sud durante i giochi invernali a PyeongChang. All’inizio di quest’anno, al CES, LG ha presentato inoltre tre nuovi robot CLOi specificamente sviluppati per uso commerciale in luoghi molto trafficati, sviluppati in parallelo agli smartphone ThinQ che integrano le tecnologie di intelligenza artificiale.

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Coinhive, minano ancora Monero con le nostre CPU

Author: Lorenzo Renzetti Tom's Hardware

Coinhive, il noto miner di Monero (XMR), viene ancora oggi utilizzato illegalmente per minare Monero con le nostre CPU. I cybercriminali sfruttano un servizio di URL Shortener per eludere gli antivirus e le misure di sicurezza. In questo modo, continuano ad estrarre la criptovaluta in segreto, sfruttando la potenza di calcolo dei PC dei visitatori, che lavorano a pieno carico.

Come vi avevamo rivelato nel 2017, i cybercriminali avevano iniziato a iniettare un codice javascript all’interno delle pagine web di siti di streaming e altri portali compromessi. Quando venivano caricate dal browser, il codice JavaScript lanciava l’iFrame HTML invisibile di 1×1 pixel. Dopo poco, gli sviluppatori di antivirus erano corsi ai ripari, fixando il problema. Tempestivamente, però, gli hacker hanno trovato un escamotage.

iframe mining

Ad oggi, infatti, il mining di criptovalute è continuato indisturbatamente. I ricercatori di Malwarebytes hanno scoperto che Coinhive dispone anche di un servizio di URL Shortener, il quale permette di generare link abbreviati con un periodo di tempo fissato per ritardare il reindirizzamento dell’utente alla URL originale. Questo sistema era già stato avvistato nel mese di Maggio dai ricercatori di Sucuri, il noto servizio di sicurezza per i siti web.

Usando questo sistema, la pagina web infetta avvia automaticamente l’estrazione di Monero fino a quando non avviene il reindirizzamento. Ed essendo quest’ultimo regolabile tramite hash, gli hacker hanno anche ben pensato di modificare tale valore, portandolo da 1024 hash a 3.712.000 hash. Così, è possibile minare la criptovaluta per un periodo di tempo più lungo.

Oltre all’iFrame invisibile, sono stati scoperti anche dei collegamenti ipertestuali per indurre le vittime a scaricare software che contengono malware e sono dannosi per il desktop.

Per restare al sicuro, gli esperti consigliano di utilizzare delle estensioni nel browser per intercettare l’estrazione illegale di criptovalute, come minerBlock e No coin. Solo così si può bloccare il mining nascosto di Monero e altre monete digitali.

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Energia

A Roma spuntano due balene da un mare di plastica usa e getta

Author: stefania Rinnovabili

plastica usa e getta

Foto di Lorenzo Moscia/Greenpeace

Anche le aziende devono fare a loro parte nella riduzione della plastica usa e getta

(Rinnovabili.it) – Due enormi balene sono spuntate questa mattina nel centro di Roma: i cetacei, riprodotti a grandezza naturale, emergono emblematicamente da un mare di plastica usa e getta, da cui fanno fatica a districarsi. È la nuova installazione realizzata da Greenpeace Italia davanti al Pantheon per accompagnare il lancio del report “Stessa spiaggia, stessa plastica”. Il documento contiene i risultati del lavoro svolto dall’associazione su sette spiagge italiane: tra maggio e giugno, infatti, sulle coste di Bari, Napoli, Trieste, Palermo, Fiumicino, Chioggia e Parco Regionale di San Rossore, i volontari di Greenpeace hanno organizzato una campagna di raccolta e catalogazione dei rifiuti in plastica abbandonati sugli arenili. Un lavoro puntuale – condotto seguendo il protocollo del Brand Audit – che ha portato alla selezione della spazzatura per categoria merceologica (imballaggi per alimenti, l’igiene domestico o personale), tipologia di plastica (polimero) e, laddove possibile, la “casa madre”.

I risultati, sebbene limitati a un numero ristretto di spiagge non solo confermano, ancora una volta, come la plastica rappresenti la tipologia di rifiuto più diffusa, ma evidenziano come la sua presenza non risparmi neppure le aree protette. Sul lido in prossimità della foce del fiume Serchio, all’interno del Parco Regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli (Toscana) sono stati recuperati oltre 4700 litri di plastica.

Greenpeace Italia

Foto di Lorenzo Moscia/Greenpeace

Tra tutti i rifiuti raccolti, i contenitori e gli imballaggi per alimenti risultano essere i più diffusi: circa il 90 percento della plastica abbandonata in totale. Non si può conoscere ovviamente l’identità di chi ha gettato i rifiuti, ma per l’80% degli imballaggi abbandonati è stato possibile identificare i marchi di appartenenza: appartengono a Coca Cola, San Benedetto, Ferrero, Nestlé, Haribo e Unilever. “È necessario – afferma Giuseppe Ungherese, responsabile Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia – che i grandi marchi si assumano le proprie responsabilità di fronte a questo grave inquinamento, partendo dalla riduzione dei quantitativi di plastica usa e getta immessi sul mercato”.

plastica usa e getta

Foto di Lorenzo Moscia/Greenpeace

Una visione fortemente condivisa dal neo ministro all’Ambiente, Sergio Costa, secondo cui le imprese “devono diventare i nostri primi alleati nel passaggio, sempre più necessario, a un modello di economia circolare”. “La plastica inquina il nostro pianeta, in particolare i nostri mari, rendendo impossibile la vita delle specie che li abitano”, ha aggiunto Costa commentando positivamente la nuova iniziativa dell’associazione. “Nella lotta intrapresa all’uso della plastica, istituzioni, cittadini e aziende devono fare fronte comune”.

>>Leggi anche Il ministero dell’Ambiente sarà Plastic free<<

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Tecnologia

Europa, la riforma del copyright è stata rimandata a settembre

Author: Giuditta Mosca Wired

Europa, la riforma del copyright è stata rimandata a settembre – Wired

L’appello internazionale con cui si chiedeva all’Ue di rivedere la morsa su diritto d’autore e copyright online ha dato, per ora, i suoi frutti

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Lavoro

Progetto Stage Customer Service

Author: Monster Job Search Results

BRUGHERIO, Nell’ambito della divisione Service, La risorsa, in affiancamento al responsabile della funzione, si occuperà delle attività di customer service per il canale Retail/Aftersale, garantendo il livello di eccellenza di Customere experiece. Si occuperà inoltre del progetto volto a definire un set di KPI e a realizzare un cruscotto aziendale per la misurazione delle performance e il monitoraggio dei pr